ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 11 dicembre 2013

I frutti dell'inverno conciliare

Francescani dell'Immacolata: un nuovo ordine?

Francescani dell'Immacolata
FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA

I possibili sviluppi dopo la lettera di padre Volpi: una parte dei religiosi potrebbe dare vita a un'altra Congregazione

Sono ancora agitate le acque nel mondo dei Francescani dell’Immacolata, l’ordine religioso commissariato dalla Santa Sede. E ci sono segnali che indicano che una parte dei religiosi potrebbe coagularsi per dare vita a una nuova Congregazione. Un segnale preciso in questo senso viene dalla lettera che il Commissario vaticano, il cappuccino padre Fidenzio Volpi, ha inviato in data 8 dicembre (la festa dell’Immacolata) a tutti i responsabili dell’Ordine, Una lettera piuttosto lunga, e in cui si denuncia “la raccolta furtiva di firme di religiosi – senza nemmeno informarne il sottoscritto – sollecitata dagli esponenti più in vista dell’Istituto, in Italia e nelle case fuori d’Italia, con cui si richiedeva alla Santa Sede la fondazione di un nuovo istituto, caratterizzato soprattutto dall’adozione del Vetus Ordo (la “vecchia” messa, N.D.A.) come ordinario”.

 E’ forse in questa luce – cioè nell’ottica della fondazione di una nuova Congregazione – che va letta un’azione di cui il Commissario da’ pubblica denuncia. Scrive: “Cosa poi estremamente grave – ve ne porto a conoscenza ufficialmente solo ora – è stato il trasferimento delle disponibilità dei beni mobili e immobili dell’Istituto, a fedeli laici, noti figli spirituali e familiari del Fondatore P. Stefano M.Manelli, nonché ad alcuni genitori di suore”.

Continua padre Volpi: “Tali operazioni gravemente illecite sotto il profilo morale e canonico, con risvolti anche in ambito civile e penale, sono state fatte dopo la nomina del Commissario Apostolico, manifestando così la volontà di sottrarre tali fondi al controllo della Santa Sede”. Il Commissario adombra misure in proposito: “Chi ha fatto o permesso tutto ciò è caduto in gravi mancanze e, se religioso, è passibile di severe sanzioni canoniche. Una simile cosa è avvenuta anche per le opere di apostolato:editrice, televisione…”.


Ma evidentemente la possibilità che almeno una parte dei religiosi, e delle religiose, oltre ai laici, che vivono il Commissariamento e le misure ad esso collegate come una ferita e un profondo dolore, aderiscano all’ipotesi di una nuova Congregazione è presente, se il Commissario nelle disposizioni elencate all’interno della lettera dice: “Ogni religioso dovrà chiaramente e formalmente manifestare per iscritto la volontà di continuare il proprio cammino dell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata”. E la stessa misura vale per i laici: “I gruppi MIM (Missione dell’Immacolata Mediatrice) dell’Italia sono formalmente sospesi fino a quando non mi giungerà, come da circolare precedente, un’adesione formale alla nuova autorità”.

Lo stesso vale per il Terz’Ordine. Su chi sia tale autorità, padre Volpi è chiarissimo. “Questa autorità non va identificata con questa o quell’altra persona, anche se Fondatore, ma con Cristo stesso, che parla attraverso la Chiesa gerarchica…al momento attuale .…  il Superiore dell’istituto voluto dalla Chiesa è il Commissario Apostolico, ossia la mia povera persona”. 

Il Commissario – contro il cui operato si stanno muovendo con petizioni e altre azioni laici (lamentano fra l’altro che il “fondatore padre Stefano Maria Manelli, si trova agli arresti domiciliari senza conoscerne le ragioni”) appare conscio dell’ostilità che accompagna le sue azioni. E ha annunciato una serie di misure di estrema severità. Fino a nuovo ordine sono interrotti i corsi allo Studio Teologico, che forma i frati. “Rimarranno sospese per un anno le ordinazioni diaconali e sacerdotali.

I candidati adesso in formazione dovranno sottoscrivere personalmente un’accettazione formale del Novus Ordo (la messa di Paolo VI, N.D.A.)… Chi non accettasse tali disposizioni verrà immediatamente dimesso dall’Istituto. Di altro abbiamo già detto; si costituirà una Commissione economica per aiutare l’Amministrazione “con il consiglio anche di legali ed esperti”. Altre misure e limitazioni riguardano il ramo femminile dell’Ordine.

MARCO TOSATTIROMA

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