GESÙ CHE FULMINI - LE FOTO STRAORDINARIE DEI FULMINI CHE CADONO SULLA STATUA DEL CRISTO REDENTORE CHE DOMINA RIO DE JANEIRO
Una spettacolare tempesta elettrica ha illuminato il cielo sopra la statua, che è la più grande opera raffigurante Gesù mai costruita e svetta in cima alla collina di Corcovado - L'opera fu colpita da un fulmine nel 2008 e subì un restauro per riparare i danni alla testa e alle dita...
Dagotraduzione dell'articolo di James Nye per il "Mailonline"
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FULMINE SU CRISTO REDENTORE A RIOwww.dailymail.co.uk
Una spettacolare tempesta elettrica ha illuminato il cielo sopra la statua, che è la più grande opera raffigurante Gesù mai costruita e svetta in cima alla collina di Corcovado.
L'opera fu colpita da un fulmine nel 2008 e subì un restauro per riparare i danni alla testa e alle dita. La statua è fatta da 700 tonnellate di cemento armato.
L'opera fu colpita da un fulmine nel 2008 e subì un restauro per riparare i danni alla testa e alle dita. La statua è fatta da 700 tonnellate di cemento armato.
Pedofilia, spretati 400 sacerdoti in due anni
Il giro di vite voluto da Papa Benedetto XVI, che introdusse il reato di pedopornografia nel 2010
Sono centinaia i sacerdoti pedofili spretati da Benedetto XVI nel suo pontificato. Il giro di vite voluto da Ratzinger, specie dopo le norme più severe del 2010, ha avuto come effetto dati impressionanti, dei quali si è discusso a Ginevra durante l’audizione della Santa Sede al Comitato Onu sui diritti del fanciullo. L’agenzia Associated Press parlava ieri di circa 400 casi di sacerdoti spretati tra il 2011 e il 2012. La Santa Sede, peraltro, precisano che si tratta di una elaborazione non del tutto esatta dei dati riportati nel volume delle «attività della Sede». Dai quali risulta che nel 2011 la Congregazione per la dottrina della fede sottopose al Papa la richiesta di laicizzazione «ex officio» di 125 «soggetti» e per altri 135 la richiesta di «dispensa dagli obblighi sacerdotali». Nel 2012 sono stati rispettivamente 57 e 67.
In totale, quindi, risultano 182 richieste di «dismissione dallo stato clericale» e 202 «dispense». Numeri che si riferiscono «ordinariamente a casi avvenuti negli anni precedenti», chiarisce padre Lombardi. Non è che gli abusi si riferiscano a quel biennio. Si tratta piuttosto dell’effetto delle norme del 2010. L’ex Sant’Uffizio, per volontà di Ratzinger, introdusse il reato di pedopornografia, la possibilità di procedere per «via extragiudiziale» nei casi più clamorosi, il potere del Papa di spretare direttamente i colpevoli quando le prove sono schiaccianti, l’abuso su disabili psichici equiparato a quello sui minorenni. E soprattutto allungò la prescrizione da 10 a 20 anni, a partire dal diciottesimo compleanno della vittima. Il che permise di punire anche i casi più antichi. Il testo firmato da Benedetto XVI il 21 maggio 2010 segnò il punto di non ritorno della Chiesa nella lotta agli abusi.
http://www.corriere.it/cronache/14_gennaio_18/pedofilia-spretati-400-sacerdoti-due-anni-272e4c1a-8007-11e3-be9a-e1e430257234.shtml
sabato 18 gennaio 2014
(Paolo Vites)
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/1/18/J-ACCUSE-Magister-ecco-chi-usa-abusi-sessuali-e-violenza-per-distruggere-la-Chiesa/print/459980/
J'ACCUSE/ Magister: ecco chi usa abusi sessuali e violenza per distruggere la Chiesa
INT. Sandro Magister
sabato 18 gennaio 2014
"La Chiesa è l'ostacolo da abbattere":
questo grido di allarme è quanto si legge fra le altre cose nel
ponderoso studio appena pubblicato da parte della Pontificia
Commissione Teologica Internazionale, dal titolo Dio Trinità,
unità fra gli uomini. Il monoteismo cristiano contro la violenza.
Un documento che è uscito contemporaneamente all'audizione che il
Vaticano ha sostenuto a Ginevra nei giorni scorsi con i
rappresentanti dell'Onu, nell'ambito di una serie di incontri sul
tema degli abusi sessuali. Incontri di pura routine, che invece
molta stampa internazionale hanno presentato come un "processo
contro la Chiesa".
Il tema della Chiesa come nemico della modernità
"da abbattere" è dunque quanto di più attuale, come ha
detto a ilsussidiario.net Sandro Magister: "Non c'è
dubbio che la Chiesa oggi subisca l'attacco della modernità che
le imputa il suo contenuto essenziale, cioè essere portatrice
della Verità, come causa di una violenza, un capo di accusa che
consiste nell'equazione verità uguale dominio, verità uguale
imposizione, possesso della verità uguale esclusione e condanna
di chi non la conosce. Quindi la verità come radice della
violenza". In questo senso, dice ancora Magister, "si
usa ogni tipo di accusa strumentale, ad esempio quella degli abusi
sessuali compiuti da esponenti del clero".
L'allarme lanciato dal documento della
Pontificia Commissione trova riscontro nelle accuse di abusi
sessuali che ciclicamente vengono rivolti alla Chiesa? C'è un
disegno esplicito di mettere la Chiesa costantemente in cattiva
luce?
Certamente, non si può dire che le due cose non
siano collegate fra loro. Il documento in questione è certamente
un documento di grande respiro che ha anche chiesto diversi anni
di lavoro e che effettivamente tocca una questione di importanza
capitale e cioè il confronto tra Chiesa e modernità.
Un confronto che sembra farsi sempre più
drammatico, è d'accordo? Come si può riassumere?
Effettivamente il rapporto tra la visione cristiana
e il pensiero filosofico razionale come lo si è inteso per molti
decenni ha mutato disegno rispetto al passato. Come spiega il
documento, l'elemento centrale della visione cristiana viene
spesso assunto come capo di accusa contro la chiesa stessa.
Cioè?
E' un capo di accusa che consiste nell'equazione
verità uguale dominio, verità uguale imposizione, possesso della
verità uguale esclusione e condanna di chi non la ha. Quindi la
verità come radice della violenza.
Cosa dice invece la Chiesa?
Il documento smantella alla radice questo colossale
fraintendimento, questo enorme errore di lettura di ciò che è
essenziale nel cristianesimo: la proposta a tutti gli uomini della
verità come metodo sperimentabile, ma libero.
Ma in che modo questo attacco si realizza?
All'interno di questa visione generale critica verso
il cristianesimo vengono adottati, nella polemica corrente,
elementi che si pensa possano sostenere questa tesi di accusa. Gli
attacchi sistematici fatti a livello di opinione pubblica
internazionale contro la Chiesa sul terreno degli abusi sessuali
sono un'arma adottata a convalida della tesi che la Chiesa
cattolica è incapace di escludere la violenza anzi ne è la
portatrice naturale. Questo è un dato di fatto oggettivo che
ritrae uno degli elementi più ardui di contrasto tra
cristianesimo e mondo moderno.
Nella riunione di Ginevra si sono dati dei
numeri molto indicativi: a fronte di circa 10mila casi di abusi
sessuali ascrivibili alla Chiesa dal 1950 al 2002, ci sono 150
milioni di casi nel mondo di abusi su bambine e 73 milioni di casi
su bambini.
Gli abusi sessuali da parte di esponenti del clero
sono stati enormemente enfatizzati nel dibattito pubblico e questo
ha a che fare con una ragione innegabile. Questi fatti
acquisiscono gravità quando sono compiuti da persone deputate a
fare da esempio virtuoso come i rappresentanti del clero, questo
non va trascurato e spiegherebbe razionalmente perché si
enfatizza questo.
Invece?
Ciò non toglie che la considerazione oggettiva non
può trascurare che questi sono fenomeni disgraziatamente
generalizzati a tutte le categorie sociali e a tutti gli
orientamenti ideologici. Non c'è una categoria che ha l'esclusiva
di questi comportamenti, è inaccettabile che lo si sostenga.
L'impressione generale è una enfatizzazione quasi soltanto degli
abusi sessuali commessi dal clero, è un dato di distorsione della
realtà che trova spiegazione in quella polemica accusatoria che
abbina tanti esponenti del modo di sentire moderno che combattono
la Chiesa facendo leva su di essi per ingigantire e avvalorare le
loro aspettative.
Non si può negare che a fronte di tentativi
di approvare leggi che hanno una fortissima valenza etica e
morale, quali quelle sull'eutanasia o sui matrimoni omosessuali,
il cristiano per la modernità dovrebbe unicamente adattarsi a
professare una scelta, opzionabile, di individuo che non deve
avere ricadute sulla società; cioè che non deve intervenire, ma
tacere.
Che la Chiesa sia portatrice di una violenza nei
confronti della società umana è un argomento a sostegno
dell'idea secondo cui per configurare una società tollerante
bisogna che la Chiesa venga estromessa da questa società,
riducendo la fede a fatto privato nel segreto della coscienza.
Questa riduzione al silenzio viene sostenuta come se fosse un modo
di sanare quella ferita che la Chiesa imporrebbe alla società con
la sua carica naturale di violenza, ed è una delle forme di
pensiero che sostengono l'opposizione alla Chiesa.
(Paolo Vites)
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/1/18/J-ACCUSE-Magister-ecco-chi-usa-abusi-sessuali-e-violenza-per-distruggere-la-Chiesa/print/459980/
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