Canonizzazione Papa Giovanni Paolo II
In questo breve post vorrei parlare della imminente canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. Ci ho riflettuto a lungo.
In quell'occasione il Papa non parla da Simone, ma parla da Pietro e
la Chiesa si esprime con il suo giudizio sulla santità di una persona
che viene proposta come modello ed invocata nella intercessioni.
Personalmente accetterò il giudizio della Chiesa su Papa Giovanni
Paolo II. Nonostante questo i dubbi su alcuni suoi atti di pontificato mi
rimangono comunque ed ho sei argomenti a proposito (soprattutto nei
suoi rapporti con le altre religioni), anche se ritengo che il Papa sia
ora in Cielo.
Encomiabile è stato il modo in cui ha accettato la sofferenza in unione alla Croce di Cristo e come ha difeso la dottrina cattolica sul Matrimonio e sulla sessualità.
Encomiabile è stato il modo in cui ha accettato la sofferenza in unione alla Croce di Cristo e come ha difeso la dottrina cattolica sul Matrimonio e sulla sessualità.
È stato purtroppo mal consigliato sul caso di mons. Lefebvre ed anche dal suo cerimoniere in occasione di alcune celebrazioni.
Ho letto l'articolo di don Gleize e devo dire che:- È vero che l'infallibilità in oggetto secondario nelle sentenze di canonizzazione è dottrina teologicamente certa. Non è un dogma (cfr. articolo di mons. Gherardini [qui]), ma personalmente accetto questa dottrina. Non penso che l'infallibilità sia stata oggetto di modifiche tra il pre e post Concilio (cfr. Nota dottrinale Professio Fidei)[1].
- Non mi convince il fatto che il concetto di santità sia cambiato con le riforme del Concilio Vaticano II (CCC 828)[2], secondo me rimane quello: esercizio eroico delle virtù cardinali e teologali in grado eroico.
- È vero che la procedura attuale, usata nei processi di canonizzazione, è meno rigorosa di un tempo. Però in antichità non è sempre stata così rigorosa ed inoltre non va a toccare l'argomento di infallibililità della Chiesa.
1. "...Con riferimento alle verità connesse con la rivelazione
per necessità storica, che sono da tenersi in modo definitivo, ma che
non potranno essere dichiarate come divinamente rivelate, si possono
indicare come esempi la legittimità dell'elezione del Sommo Pontefice o
della celebrazione di un concilio ecumenico, le canonizzazioni dei santi
(fatti dogmatici); la dichiarazione di Leone XIII nella Lettera Apostolica Apostolicae Curae sulla invalidità delle ordinazioni anglicane...". (CDF, Nota Dottrinale Professio Fidei, 18 maggio 1998)
2. CCC 828: - Canonizzando alcuni fedeli, ossia
proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico
le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa
riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene
la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli e
intercessori [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 40; 48-51].
“I santi e le sante sono sempre stati sorgente e origine di rinnovamento
nei momenti più difficili della storia della Chiesa” [Giovanni Paolo
II, Esort. ap. Christifideles laici, 16]. Infatti, “la santità è
la sorgente segreta e la misura infallibile della sua attività
apostolica e del suo slancio missionario” [Giovanni Paolo II, Esort. ap.
Christifideles laici, 16].
Ne prendiamo atto
RispondiElimina"gli impetuosi movimenti di rinascita della fede, che sono i veri frutti positivi del Concilio" , ovvero neocatecumenali e carismatici con tutto il peso di deviazioni trascinate per decenni e ora santificate insieme a Wojtyla e Roncalli?
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