Il Fatto quotidiano riporta come il capo della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani, viva in un appartamento molto spazioso e appena ristrutturato con affaccio su via di Porta Angelica:
"Sopra il terzo piano è comparso all'improvviso un piano nuovo con tre finestre e due ampie vetrate, a cui si aggiungono due bagni con una vasca idromassaggio e una terrazza. Ma passeggiando all'interno delle mura vaticane, ci sono tanti sontuosi palazzi con all'interno appartamenti che vanno dai 200 ai 250 metri quadrati. Molti di questi sono abitati da cardinali che non li usano del tutto, lasciando molte stanze completamente chiuse (...). Il cardinal Angelo Sodano, invece, vive in un piano della palazzina che ospita il collegio Etiopico, dietro San Pietro, dopo aver dovuto abbandonare il più sontuoso appartamento nella Prima Loggia del Palazzo Apostolico".
Papa Bergoglio invece ha scelto un appartamento di appena 70 metri quadrati, una misura che è andata bene anche per i due segretari Alfred Xuereb e monsignor Fabian Pedacchio Leaniz.
Al Fatto quotidiano un anonimo alto prelato svela come molti importanti rappresentanti delle gerarchie ecclesiastiche vivano come se non avessero mai giurato castità e povertà:
"Non avete idea di cosa accade, di come si comportano. Quanta sfacciataggine!". Così emerge la storia di un alto prelato ufficialmente fidanzato con un coreografo, promotori di serate pensate intorno a una sauna installata dentro un appartamento nel centro di Roma (...) La coppia trova anche il tempo per investire e seguire alcune attività commerciali, il futuro è sempre un'incognita. "Un cardinale si è fatto anche montare il frigo bar dentro l'auto blu, lo champagne è sempre pronto".

Real Estate in Vaticano....
Il grande gossip del momento, forse anche un po’ interessato, gira intorno all’appartamento che il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato sotto Benedetto XVI, si sta facendo preparare nel palazzo San Carlo all’interno delle Mura Leonine. Un appartamento che in realtà unisce due appartamenti; e andrà così a misurare oltre seicento metri quadrati.
Il grande gossip del momento, forse anche un po’ interessato, gira intorno all’appartamento che il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato sotto Benedetto XVI, si sta facendo preparare nel palazzo San Carlo all’interno delle Mura Leonine. Un appartamento che in realtà unisce due appartamenti; e andrà così a misurare oltre seicento metri quadrati. 
Che sono il doppio di quello di cui usufruiscono in genere i cardinali che risiedono all’interno della Città del Vaticano. Trecento metri quadri sono lo standard; a seconda però della tipologia del palazzo. E tenendo conto che in genere ci sono due o tre suore ospitate, e magari qualche parente anziano. 
Fino a quel momento Bertone però continuerà a risiedere nell’appartamento di servizio nel Palazzo Apostolico. A luglio - se i lavori non finiscono prima - il nuovo Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, potrà fare il suo ingresso nell’appartamento, ponendo fine a una situazione che lo obbliga adesso a una singolare coabitazione. Infatti l’appartamento del Segretario di Stato, in cui Bertone abita ancora, comunica - con una doppia porta, e doppia chiave - con l’ufficio del Segretario di Stato. Quindi da una parte del sottile tramezzo abbiamo ogni giorno un ex Segretario di Stato, e dall’altra un Segretario di Stato in funzione, che però, temporaneamente, vive in albergo, a Santa Marta. E aspetta, forse con un po’ di paziente impazienza, di potersi trasferire nelle stanze che hanno ospitato i suoi predecessori, Sodano e Casaroli, e prima ancora i Papi. Perché infatti, fino a quando non è stato preparato l’appartamento papale che conosciamo, e in cui papa Bergoglio preferisce non vivere, perché troppo isolato dalla gente e dal mondo, i pontefici abitavano in quello che poi è divenuto l’appartamento di servizio del Segretario di Stato.  
E sempre parlando di appartamenti, e di persone in attesa, fino a qualche giorno fa non era stato ancora reso disponibile l’appartamento del Segretario del Governatorato della Città del Vaticano. Il nunzio Carlo Maria Viganò, che occupava quel posto fino a quando nell’ottobre 2011 è stato nominato Nunzio pontificio negli Stati Uniti. Ma a quanto sembra non ha ancora liberato l’appartamento che occupava dal 2009. Quindi, se anche volesse, il suo successore, mons. Vérgez, non potrebbe entrarvi. Sempre che nel frattempo non avvenga qualche atto d’imperio. 
Ma a parte queste piccole storie immobiliari private, c’è da chiedersi quale sarà nel futuro la politica del Papa per quanto riguarda le proprietà immobiliari che dipendono direttamente dalla Santa Sede - gestite dalla Sezione ordinaria dell’APSA - che quelle che dipendono dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.