Incontro interreligioso in Vaticano
Durante l’incontro interreligioso svoltosi il mese scorso a Gerusalemme si è notato che il crocifisso che Papa Francesco tiene appeso al collo con una catenella era opportunamente infilato dentro la fascia bianca perché non si notasse, e così pure quello di altri Prelati era ben nascosto dentro la camicia. Inoltre si è visto Papa Francesco prostrarsi riverente ai piedi del Rabbino al quale ha baciato la mano quasi in segno di sottomissione, ben oltre le esigenze della normale prassi, fatto che ha suscitato domande e preoccupazioni tra i fedeli, almeno tra quelli che vanno oltre alle apparenze puramente superficiali di un incontro tra i popoli e le religioni.
Domenica 8 giugno, inoltre, nello scambio delle visite qui in Italia, nei giardini del Vaticano, in un clima davvero glaciale, formale, senz’anima, le autorità del Vaticano hanno provveduto in tempo, come hanno riferito i reporter, alla rimozione di tutti i segni sacri dai luoghi di passaggio, soprattutto dei crocifissi, compresi dipinti e statue delle varie Madonne per non suscitare reazioni spiacevoli da parte dei rappresentanti delle altre religioni.
Eppure Gesù nel Vangelo parla chiaro: “Chi mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli” e vedersi rifiutati da Dio nel giudizio finale è l’unica vera disgrazia che possa capitare all’uomo.
Infatti Gesù non ha detto agli Apostoli: “andate e dialogate”, bensì: “Andate ed evangelizzate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” nella certezza che la vera pace, l’unità e la concordia sono conseguenza diretta del compimento fedele della Parola di Dio rivelatasi in Gesù Cristo e non in un Dio vago e generico che possa accontentare un po’ tutti!
La grande menzogna consiste nel credere che per avere la pace, (che al massimo significa avere salva la vita perché per tutto il resto saremmo sempre schiavi dei nemici di Cristo), sia necessario abiurare la nostra fede cattolica, detronizzando Cristo e la vera Chiesa! A che serve la pace se per ottenerla dobbiamo seppellire, assieme alle armi, anche il nostro onore, la nostra fede, la nostra cultura, le nostre tradizioni, i nostri affetti compresa la nostra famiglia?
Ma il colmo dello sconcerto sta proprio nella scelta del giorno per tali incontri, che è la Pentecoste, giorno solenne per il cristiano perché ricorda l’effusione per eccellenza dello Spirito Santo con la nascita della Chiesa, dopo l’Ascensione di Gesù al cielo. Organizzare tale incontro di pace a livello mondiale proprio in una delle feste più solenni per la Chiesa cattolica significa eliminare o per lo meno emarginare la Liturgia della Chiesa come “Azione di Cristo” per ridurla ad “azione degli uomini”.
Infatti si è iniziato col trasformare il Giovedì Santo, giorno dell’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio nel giorno “della lavanda dei piedi ai poveri”, dove tutto il resto diventa secondario, e adesso la festa di Pentecoste rischia di passare alla storia, non più come il giorno dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente, bensì come il giorno “dell’incontro interreligioso per la pace”.
E infatti come risultato abbiamo le bombe atomiche russe e americane che minacciano l’umanità, in barba a tutti gli incontri interreligiosi del mondo!
Quale pace crediamo di raggiungere, quale prospettiva di benessere economico e sociale pensiamo di realizzare senza il nostro Gesù, Via, Verità e Vita, vero Dio e vero uomo? Quel Gesù che è l’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine dell’universo intero, davanti al quale si inginocchiano gli Angeli e i potenti della terra, quel Gesù che ci rende liberi e ci ama personalmente fino a dare la sua vita in croce, che ci perdona e accoglie sempre, che ci ha donato, assieme al Padre e allo Spirito Santo, un mondo stupendo da godere qui in terra assieme alla partecipazione alla sua vita divina, preludio della Vita Eterna! Cosa crediamo di realizzare senza Maria, la sua Santissima Madre, l’unica che ha il potere di calpestare Satana e le sue insidie?
Il nostro silenzio su fatti così gravi potrebbe essere colpevole, perché rischiamo di diventare “complici del maligno” in quanto convalidiamo, anche se inconsapevolmente, le strategie proposte dal “Nuovo Ordine Mondiale” che ha deciso di intronizzare il principe delle tenebre, Lucifero, il quale ci porterà dritti all’inferno dove “sarà pianto e stridore di denti”. E con la vita eterna non si scherza!
Ma allora che fare? Viene da chiedersi con seria preoccupazione, vista la realtà di totale rifiuto di Cristo e di progressiva persecuzione che è sotto i nostri occhi! Quando nei vari periodi della storia dell’umanità si prospettano tempi bui dove si tocca con mano la nostra impotenza, noi cristiani dobbiamo vivere le virtù eroiche nella consapevolezza di avere sempre “un asso vincente nella manica” che è la fiducia nel Signore Gesù, al quale dobbiamo ripetere molte volte durante il giorno “Gesù, confido in te, vieni presto a liberarci, noi vogliamo essere fedeli alla tua Chiesa, quella di sempre, quella dei martiri, quella che non tradisce. Gesù, Giuseppe e Maria salvate Chiesa e Italia, così sia!”
di Patrizia Stella
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo, che dimostra come le “bergogliate” riescano a scandalizzare realmente e dolorosamente anche chi è sedeplenista e frequenta la diocesi di Verona.
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