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domenica 13 luglio 2014

Se 900 vi sembran pochi..

Papa Francesco sul celibato dei sacerdoti: “Le soluzioni ci sono e le troverò”

Pedofilia, mafia ma anche il tema del celibato. Bergoglio, in un colloquio con il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari si sofferma sui primi due tempi ribadendo quanto già detto, ma introduce un elemento di novità rispetto alla vita dei sacerdoti: "La Chiesa cattolica orientale ha facoltà fin d’ora che i suoi presbiteri si sposino. Il problema certamente esiste ma non è di grande entità"

Papa Francesco in Calabria
“Il celibato” dei sacerdoti “fu stabilito nel X secolo, cioè 900 anni dopo la morte di nostro Signore. La Chiesa cattolica orientale ha facoltà fin d’ora che i suoi presbiteri si sposino. Il problema certamente esiste ma non è di grande entità. Ci vuole tempo ma le soluzioni ci sono e le trovero“. 

Bergoglio ribadisce il suo impegno contro la criminalità organizzata e pedofilia (Bergoglio ha mandato a casa il monsignore che difese un prete pedofilo): “La nostra denuncia della mafia non sarà fatta una volta tanto ma sarà costante”.  La lebbra” della pedofilia è anche dentro la “casa” della Chiesa, “il due per cento dei pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali“. “Uno stato di cose insostenibile ed è mia intenzione affrontarlo con la severità che richiede. Molti miei collaboratori che lottano con me mi rassicurano con dati attendibili che valutano la pedofilia dentro la Chiesa al livello del due per cento“, spiega Papa Francesco a Scalfari. Poi aggiunge: “Questo dato dovrebbe tranquillizzarmi ma debbo dirle che non mi tranquillizza affatto. Lo reputo anzi gravissimo. Il due per cento di pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali. E altri, ancor più numerosi, sanno ma tacciono, puniscono ma senza dirne il motivo”.
Pedofilia e mafia saranno per la Chiesa e la comunità “due principalissime questioni … Ho visto processione Oppido e dico: tutto sta cambiando e tutto cambierà” dice il pontefice ricordando il caso dell’inchino al boss. Alla processione di Oppido Mamertina, sottolinea Papa Francesco, “erano migliaia gli intervenuti. Poi la statua della Madonna delle Grazie si è fermata davanti alla finestra del boss che è in custodia per ergastolo. Appunto, tutto questo sta cambiando e cambierà”.
“Alcuni sacerdoti tendono a sorvolare sul fenomeno mafioso”, aggiunge il Pontefice, “naturalmente condannano i singoli delitti, onorano le vittime, aiutano come possono le loro famiglie, ma la denuncia pubblica e costante delle mafie è rara. Il primo grande Papa che la fece proprio parlando in quelle terre fu Wojtyla“, e fu “applaudito da una folla immensa”. Nel colloquio con il fondatore di Repubblica, papa Francesco spiega anche di voler approfondire la conoscenza del fenomeno mafia: “so quello che fanno, ma mi sfugge il modo di pensare. È questo aspetto che vorrei esaminare e lo farò leggendo i tanti libri che sono stati scritti in proposito e le tante testimonianze”. 

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