ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 28 agosto 2014

Corrompi i piccoli e hai corrotto i grandi

La posta di Alessandro Gnocchi del 26 agosto ci ha indotto ad andare a leggere il documento elaborato dall’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) e intitolato “Strade di coraggio”.
Siamo rimasti divertiti e insieme avviliti.

Era da qualche anno che non ci capitava di leggere un insieme di pensierini strappalacrime offerti in pasto gratuitamente ai giovani un po’ distratti e un po’ inebetiti.
Erano gli anni ’60-’70, quando le più illusorie banalità venivano spacciate per rivoluzione culturale. Ne è passata di acqua sotto i ponti!
Innumerevoli di quei giovani nutriti con panini marxisti imbottiti di luoghi comuni, sono ormai alle prese col personale mantenimento di quegli stessi posti di potere che un tempo contestavano; mentre tantissimi altri stanno ancora chiedendosi che cosa mai abbia cambiato la loro “spontanea” rivolta giovanile che voleva portare “l’immaginazione al potere”. 
Insomma uno sfacelo, com’era logico che fosse: alcune generazioni bruciate sull’altare dell’effimero per far  posto al vuoto e riempirlo con nuove suggestioni funzionali alla sovversione e fautrici dell’avvilimento spirituale e materiale dell’uomo.

Sono passati più di quarant’anni, ed ecco che il mondo ecclesiale moderno rivela ancora tutta la sua impotenza e la sua vocazione alla retroguardia, permettendo che dei giovani cattolici si vantino di spacciare per futuro un passato ormai sbriciolato e da tutti abbandonato alle ortiche. Tranne le “parole d’ordine”, sempre di grande effetto e sempre pronte ad essere rispolverate da vecchi bacucchi ormai coperti di polvere e ridicolo.

Questa la prima impressione che abbiamo ricavato da una veloce lettura di questo “documento”: poveretti! Ci è venuto di esclamare.
E subito abbiamo pensato che non sono tanto i ragazzi i responsabili di tanta avvilente e deviante pochezza, quanto gli adulti che li indottrinano e li guidano insieme con i chierici, preti e vescovi, che ne sono i direttori spirituali.

A questa prima impressione, tra il divertito e l’adirato, sono poi subentrati l’avvilimento e l’indignazione, perché non ci si può professare cattolici e insieme proporre e predicare e auspicare universalmente delle gravissime cose anticattoliche.

Non abbiamo voglia di scorrere le eresie e le apostasie affastellate in questo documento, né possiamo prestarci a fare gli untori, sia pure indirettamente; quindi ci limiteremo solo a qualche esempio emblematico.

«Vogliamo consegnare la nostra disponibilità a servire e la nostra visione del mondo all’Associazione e alle Istituzioni ecclesiastiche e politiche. Abbiamo fiducia e siamo sicuri che saremo ascoltati nelle parole e sostenuti nelle azioni.»

Il che significa che questi giovani non hanno una visione del mondo cattolica, ne hanno una “loro”, che vogliono “consegnare” alla Chiesa e al mondo.
Come si vede non è una novità, ma la solita fanfaluca che ha già prodotto tante vittime. Nel mondo cattolico, il ’68 non ha insegnato niente! Anzi!

«Chiediamo inoltre all’Agesci che dimostri maggiore apertura riguardo a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza, attraverso occasioni di confronto e di dialogo, diventando così portavoce presso le istituzioni civili ed ecclesiastiche di una generazione che vuole essere protagonista di un cambiamento nella società. A  questo proposito, chiediamo alla Chiesa di accogliere e non solo tollerare qualsiasi scelta di vita guidata dall'amore; … chiediamo alla Chiesa di mettersi in discussione e di rivalutare i temi dell'omosessualità, convivenza e divorzio, aiutandoci a prendere una posizione chiara.»

Con il che viene distrutto d’un sol colpo tutto quanto proposto in tema di mantenimento delle proprie “radici”. Il tutto fondato su una concezione dell’“amore” che ormai imperversa nella Chiesa da cinquant’anni, proprio sulla scorta dell’“amore libero” proposto e imposto sovversivamente dal mondo col famoso ’68.
Ma ormai i cattolici moderni, allevati allo sdilinquamento dei papi conciliari, per amore intendono solo un sentimento torcibudella tra trascina e tutto giustifica, subordinando l’amore per Dio all’amore per l’uomo, nuovo imperativo imposto dal mondo ai cattolici per mezzo del Vaticano II e di tutte le storture da esso abortite.
È ovvio che con tale concezione, l’amore per il prossimo comandato da Nostro Signore non è più l’aiuto fraterno per la salvezza dell’anima, ma l’accettazione compiaciuta di ogni aberrazione terrena e contingente a favore della perdizione eterna.
Poveri ragazzi in preda ai corruttori!

«Chiediamo ai vescovi di essere aperti all’ascolto della capacità che ha il Popolo di Dio di esprimere ciò in cui crede. … di avere fiducia nella coscienza delle persone, che nasce da una consapevolezza cattolica, specialmente in ambiti in cui essi adottano delle posizioni che si discostano dal sentire comune, quali la sessualità, il valore della vita e il ruolo delle donne nella Chiesa.»

Con il che, non solo si ripetono come fossero cose serie i luoghi comuni vuoti di significato che impazzano nel mondo moderno, ma si dimostra di essere convinti che non è più la legge di Dio che si impone agli uomini per il loro bene terreno e celeste, ma il “sentire comune” – dettato dalle suggestioni demoniache – che si sostituisce all’insegnamento di Nostro Signore trasmesso della Sua Chiesa.
Con buona pace di quei teologi che continuano a “s-predicare” che il Vaticano II sarebbe “cosa buona e giusta”, nonostante tutto.

«Chiediamo alle Istituzioni l’utilizzo di servizi e strutture adeguate per realizzare progetti di integrazioni per giovani e bambini all’interno della scuola… alle Istituzioni di concedere la cittadinanza a chi nasce in territorio italiano o a chi termina un determinato ciclo di studio/lavoro… alla Chiesa e alle Istituzioni di concedere luoghi adatti alla preghiera e alla professione delle diverse religioni

Facendo così un salto indietro di duemila anni, quando non c’era ancora il cattolicesimo e vigeva la legge del Pantheon, con tutti gli dei ospitati in “comunione” per l’adorazione di chiunque preferisse i demoni all’Unico vero Dio. Ed è ovvio che con questa concezione, che salta a pie’ pari lo stuolo dei Martiri e butta alle ortiche i Vangeli, si pensi sia cosa giusta “accogliere” e sostenere chiunque si presenti “da noi”, perché questo è il mezzo sicuro per demolire il residuo di civiltà cattolica e vanificare la Fede, a favore del Nuovo Ordine Mondiale che è propedeutico all’avvento dell’Anticristo.
E tale incoscienza dei cattolici moderni, è evidente che si basa semplicemente sul rigetto del comando di Nostro Signore che ci impone prima di tutto di predicare e di convertire.

E ci fermiamo qui perché ce n’è abbastanza per capire che nelle parrocchie moderne si stanno allevando i giovani in maniera tale che dal loro contesto vengano fuori i nuovi chierici che aiuteranno la Chiesa cattolica a ridursi quasi a niente.
Aggiungiamo solo che il movimento dei giovani cattolici dell’Agesci è da tempo che viaggia su vie divergenti dalla cattolica, basti ricordare che a suo tempo si schierò a favore del divorzio e lasciò liberi i suoi “capi” in tema di aborto.

Il Signore permette tutto questo, ma ha anche avvisato che:
«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (Mt. 18, 6-7).

Ma i nuovi preti della nuova Chiesa che allevano così i giovani, non si curano più dei Vangeli e hanno finito col credere che per meritarsi la ricompensa eterna nei Cieli, basti solo compiacere il mondo e il Principe di questo mondo.

Ma verrà il giorno in cui non serviranno neanche più tutte le macine del mondo per scaraventare negli abissi del mare questi corruttori di giovani, perché all’apparire del Figlio dell’Uomo sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria, Egli dirà loro: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Cfr. Mt. 24, 30-31; 25, 41-46).
di Belvecchio

1 commento:

  1. Bene;ma, a quando il coraggio di dire TUTTO: cioè che non sono solo i 'nuovi preti' a guidare il Gregge verso l'abisso, ma che tale orrida via è a tutti gli effetti anche la via di Monsieur Bergoglio (che fa rima con orgoglio e imbroglio)?

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