ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 17 settembre 2014

Bagliori di Fatima? Meglio gli ortodossi dei greco cattolici..!

Chiesa ortodossa ucraina: I nostri politici non amano il popolo
di Nina Achmatova
Il capo del servizio stampa della Chiesa obbediente a Mosca punta il dito contro i "troppi leader" del Maidan e fa il paragone con la Scozia che si prepara al referendum sull'indipendenza: "Lì nessuno ha minacciato i separatisti di essere rasi al suolo".

Mosca (AsiaNews) - Le autorità ucraine sono colpevoli dell'aver scatenato la guerra nel Paese. E' la dura accusa del capo del servizio stampa della Chiesa ortodossa ucraina, Vasily Anisimov, che ha rilasciato un'intervista al sito ortodosso Radonezh. "Non amano gli ucraini e non li comprendono - ha dichiarato - se lo facessero, non li avrebbero mandati a morire sul Maidan, non li avrebbero condotti nella guerra fratricida in Donbass, non li avrebbero condannati alla fame, al freddo e a un'esistenza di povertà che secondo gli economisti ci aspetta questo inverno". 

Non risparmia denunce dirette al premier, Arseny Yatsenyuk, dicendo che ogni volta che lo sente palare ha paura di udire "quale nuovo guaio o sciocchezza inventerà per l'Ucraina". A detta del rappresentante della Chiesa ucraina, tradizionalmente legata a Mosca, il maggior problema per il Maidan è stato avere molti leader. "Ci sono troppi Mosé - spiega - e ognuno di loro è pronto a guidare un popolo stanco attraverso il deserto per 40 anni e superare molte difficoltà inventate da loro stessi, in modo che coloro che sopravvivono  possano vivere nella terra promessa europea. Il loro slogan è: i nostri figli e nipoti vivranno in Europa!".
"E si tratta ancora di una bugia - aggiunge - conosciamo i nostri leader piuttosto bene. Hanno tutti case, appartamento, milioni, auto, fabbriche, barche, hanno assistenza sanitaria, studiano e vanno in vacanza all'estero. Alcuni di loro vivono all'estero e lavorano via Skype". Il presidente Petro Poroshenko aveva annunciato  per il 16 settembre la ratifica dell'accordo di associazione con l'Ue, a cui si oppone fermamente la Russia. L'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio tra Kiev e Bruxelles è stato però rinviato al 31 dicembre 2015.

Anisimov crede che "se vogliamo unirci all'Europa, dobbiamo fare qualcosa di europeo" e poi porta l'esempio della Scozia, che il 18 settembre terrà un referendum sull'indipendenza dalla Gran Bretagna: "Lì i leader di tutti i partiti e di governo hanno lasciato Londra alla volta della Scozia per chiedere ai separatisti di non staccarsi - ricorda - Nessuno ha detto che la Scozia o sarà inglese o sarà abbandonata, non ci sono stati arresti, blocco di informazioni, spari, profughi e operazioni anti-terrorismo". "Evidentemente, gli inglesi amano la Scozia se non la radono al suolo", conclude. Nell'ambito della tregua concordata a Minsk, Kiev si è detta disposta anche a concedere maggiore autonomia amministrativa per i distretti di Donetsk e Lugansk, ma le due autoproclamate "repubbliche popolari" continuano a pretendere l'indipendenza. 
http://www.asianews.it/notizie-it/Chiesa-ortodossa-ucraina:-I-nostri-politici-non-amano-il-popolo-32170.html#

Chiesa greco-cattolica: In Ucraina, la Russia responsabile dello spargimento di sangue
di Nina Achmatova
Il Sinodo greco-cattolico accusa la presenza di armamenti pesanti, migliaia di miliziani e truppe regolari russe. La propaganda (russa), distruttiva come gli armamenti. In Crimea ritirati i visti a cinque imam. Problemi anche per un sacerdote greco-cattolico.

Mosca (AsiaNews) - La Chiesa greco-cattolica lancia un appello alla comunità internazionale, perché si metta fine allo spargimento di sangue in Ucraina, causato - a suo dire - dalla Russia. Intanto in Crimea, la penisola sul mar Nero annessa da Mosca dopo un referendum popolare a marzo, si registrano difficoltà nei permessi di soggiorno per esponenti del clero sia cattolico che musulmano di nazionalità non russa.
"Alziamo la nostra voce in nome del popolo dell'Ucraina e diciamo a tutte le persone nel mondo: l'Ucraina sta sanguinando. Questo Stato sovrano e pacifico ha subito l'invasione militare diretta da parte del suo vicino", si legge nell'appello del Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica (Ugkt) e riportato dal sito 'Religiia v Ukraine'. Il Sinodo si è tenuto a Leopoli il 10 settembre scorso.
I presuli denunciano lo sconfinamento di "centinaia di unità di armamenti pesanti, equipaggiamenti e migliaia di mercenari armati e truppe dell'esercito regolare russo", che "stanno seminando morte e distruzione, nonostante i negoziati sul cessate il fuoco e gli sforzi diplomatici".
Il Sinodo punta il dito anche contro la "propaganda, che non è meno distruttiva delle armi di distruzione di massa" e che sta diffondendo odio nella società, attraverso la distorsione dei fatti. E poi un avvertimento: "Chiunque stia uccidendo le persone in Ucraina non esiterà domani a puntare le armi contro altri nel proprio Paese e fuori dai suoi confini e attaccare qualunque Stato nel mondo".
"Fermate il bagno di sangue in Ucraina", è l'appello rivolto a tutti i credenti di ogni religione e confessione, alle persone di buona volontà e ai capi di Stato e ai membri della comunità internazionale. In questo momento - conclude il documento - il silenzio e l'inazione vanno considerati "complicità".
Intanto, in Crimea si registrano i primi problemi con i membri stranieri delle comunità religiose. Come riporta Forum18, 18 dei 23 imam turchi invitati dalle autorità religiose locali nell'ambito di un programma ventennale sono stati costretti a lasciare il Paese perché il servizio immigrazione russo ha rifiutato di prolungare i loro permessi di soggiorno, spiegando che ora devono ottenere un visto russo. Allo stesso tempo, altri hanno lamentato di essere sotto continuo controllo dell'Fsb, l'intelligence russa. Tra questi un prete greco-cattolico, Bogdan Kostetsky, il quale riferisce di essere stato interrogato più volte, anche se funzionari dei servizi segreti smentiscono di averlo mai convocato. 
http://www.asianews.it/notizie-it/Chiesa-greco-cattolica:-In-Ucraina,-la-Russia-responsabile-dello-spargimento-di-sangue-32137.html



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