ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 7 settembre 2014

Cappellano da campo?

Papa Francesco, cappellano militare di BombObama

"È lecito fermare l'aggressore ingiusto"...così parlò ieri Papa Francesco con evidente 
riferimento alla nuova missione "umanitaria" degli Usa in Irak.
Fatta di bombardieri e droni a tutto campo e di centinaia di "consiglieri militari" di vietnamita memoria.
Chi sia "l'aggressore ingiusto" il Papa lo ha solo fatto intuire malgrado avrebbe potuto pure nominarlo, in fin
dei conti gode dell'infallibilità di giudizio.
Credo proprio che il Califfo dell'Isis fosse il suo 
bersaglio, il demone di turno da "fermare" come precisato nell'uso del verbo.
Oddio, a me è venuto spontaneo pensare agli appelli dei Papi che esortavano alle Crociate per "liberare" la Terra Santa.
Od a a quelli che imploravano i governanti dell'epoca a "fermare li Turchi".
Sempre contro i musulmani però, guarda caso.


Ieri ed oggi.
Poi maliziosamente mi è tornato in mente quando, proprio per le stragi
commesse dai Crociati in Terra Santa, un non lontano predecessore di Sua 
Santità chiese "perdono" per i massacri e le violenze perpetrate dai "missionari"in quel di Acri e Gerusalemme ai danni dei civili (donne e bambini) maomettani.
Stragi, particolare non trascurabile per chi abbia la memoria corta, eseguite 
"in trasferta".
Certo, il Califfo e le sue truppe sono estremamente violenti.
Le teste cadono letteralmente a migliaia, i cristiani sono in fuga e corrono seri
pericoli.
Ma decidere chi sia "l'aggressore ingiusto" sulla Terra non è come pontificare su Angeli
e Demoni.
Papa Francesco sa benissimo che con il verbo "fermare" gli Usa intendono radere al suolo tutto ciò che si oppone ai loro disegni di "pace".
BombObama ha "fermato" già "pericoli" in tanti, troppi posti ed in altri ci tenta.
Irak, Afghanistan, Libia, Siria, Yemen, Somalia sono le principali destinazioni delle 
amorevoli cure americane.
Sempre con contorno di migliaia di morti di donne e bambini, "effetti collaterali" delle azioni.
Spesso e volentieri autorizzate da quell'Onu richiamato impropriamente da Francesco come legittimato a decidere chi sia "buono o cattivo". 
E che, ma Francesco fa finta di non saperlo, con veti e controveti di soli 5 stati, tutto è tranne che "democratico".
Faccio pure notare ( metto un carico sgradito a tanti) che mai e poi mai un Papa ha chiesto di "fermare" Israele che pure si è annessa Gerusalemme e che per stragi di civili non scherza.
Personalmente, e me ne assumo responsabilità, ritengo quindi questa uscita papale
degna non del Vicario di Cristo ma del "cappellano militare di BombObama".


Vincenzo Mannello
              
06/09/2014

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