«Se ci sono racconti nelle sue carte e altre verità lo sapremo perché andranno esaminate una ad una nel processo di beatificazione che incomincerà presto. E le carte sono tante». (Card. Tarcisio Bertone, 17 febbraio 2005, intervista a la Repubblica. Citato in Una ‘risposta’ significativa, pag. 65)
«Naturalmente, gli eventi in oggetto sono prevedibili a grandi linee. Le profezie, anche le più chiare, stanno a dire: gli eventi sono disposti in modo che accada questo. Ma poiché il Signore non ci toglie il libero arbitrio possono accadere due cose, di segno opposto. Pensiamo alla nota profezia […]: “Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta”. Eppure non lo è stata: falsa profezia? Errore?, correrebbero a dire quasi tutti. No: “Gli abitanti di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno; vestirono il sacco” […]. Nel linguaggio delle profezie, ciò voleva dire: i suoi demeriti esigono la sua distruzione, in questo tempo; ma se si agisce (del tutto o in parte) sulla causa, allora cambiano (del tutto o in parte) anche gli effetti. Appunto, profezie condizionate». (Non disprezzate le profezie, 2005, pp. 176-177 della prima edizione)
«Se il Mio popolo ascolta, Io gli darò sacerdoti buoni;ma se il Mio popolo non ascolta, Io gli darò sacerdoti cattivi». (Così S. Giovanni Eudes, pioniere della devozione al Cuore Immacolato di Maria, fa dire a Dio, in uno dei suoi Commentari sulla Parola profetica del Vecchio Testamento. Ed è una verità riequilibrante e complementare all’indignazione, giustamente, davanti a odiosi comportamenti di esponenti del clero: dall’imperterrita devastazione liturgica a ostinati discorsi in cui l’onestà intellettuale non è proprio evidente…)
Settembre 2014
Cari amici,
facciamo un po’ il punto della bomba su Fatima esplosa con l’articolo su Libero di domenica 17 agosto (cfr. Novità dal Portogallo: il “Quarto Segreto” c’era, stavolta non smentiscono). La notizia in poco tempo ha fatto il giro delle redazioni ed è circolata a macchia d’olio, rimbalzando su Internet, venendo pubblicata dagli Stati Uniti al Brasile, intanto che i nostri articoli in materia segnavano un picco di visualizzazioni e il sottoscritto veniva contattato sulla questione, come fatimologo, da svariati giornalisti, radio, studiosi e lettori.
Bene! Adesso, per la solidità e gli sbocchi concreti di questo interesse (sempre considerevole ed ora ulteriormente ravvivato), vorrei richiamare due punti, l’uno preliminare concettuale e l’altro consequenziale operativo, all’attenzione dei lettori che per Fatima seguono la presente rivista on-line da altre regioni e anche dall’estero.
1) Attenzione, il vero punto non è lamentarsi che le suore non rispondono: la cosa notevole è che non smentiscono! Questa è la cosa importante, ed è un considerevole passo avanti (che ora va consolidato) rispetto allo stato anteriore del dibattito, che verteva sull’esistenza o meno di questo testo. Alla domanda, posta a ragion veduta e in maniera estremamente accurata: «nelle opere che vi avevo chiesto di consultare c’è nessun riferimento a “qualcosa di più” a riguardo del Segreto di Fatima, a tutt’oggi testualmente inedito?» (Libero 17 agosto c.a.), stavolta l’interlocutore ufficiale di turno non ha risposto “non esiste” (non ha potuto risponderlo, visto quel che c’è scritto nei due libri inediti da loro menzionati – su cui, ovviamente, ho ricevuto buone informazioni). Ha invece risposto… non rispondendo: per dirla con Socci, «sarebbe stato semplice rispondere di no» (art.cit.), e non l’hanno fatto; «ma chi tace... acconsente».
Cari amici, coraggio, un po’ di strada se ne è fatta: da “pratica svolta, ormai è alle nostre spalle” di Fatima 2000 al “drammatica profezia, ancora incombente” di Fatima 2010; da “alla veggente è stata data la visione, ma non la sua interpretazione” dell’Anno Santo 2000 al “della visione le è stato dato anche il significato” di questo libro - sempre di parte ufficiale - del 2013 (probabilmente preparato a seguito del pellegrinaggio pontificio filorevisionista del maggio 2010); dalle (apparenti) smentite dell’esistenza di un testo ulteriore ma collegato, che spiega la visione (2000, 2001, 2007) all’attuale silenzio che non nega, non smentisce più – almeno ad oggi – che qualcosa del genere effettivamente c’era (primavera-estate 2014).
E se qualcuno non cogliesse questa prospettiva perché, in realtà, vuole «la pappa pronta» (Non esiste perché distrutto?, pag. 115), questa idea se la tolga dalla testa: la storia di Fatima, come il suo senso, mostra molto chiaramente che il Cielo non dà gli aiuti ulteriori finché non si è fatto tesoro, anche imperfettamente, di quelli già presenti.
2) In questa prospettiva, alternativa alla curiosità fine a sé stessa (e favorevole invece a una curiosità costruttiva), che nei miei libri e conferenze è presente in maniera dettagliata, forse sarà bene rileggere quanto è già a disposizione. Sicuramente insistere con dei Rosari, dei digiuni, degli atti di offerta di incomodi e tribolazioni, per “strappare” al Cielo la grazia della pubblicazione del Segreto integrale, sarà prezioso per conseguire l’obiettivo: avere un tale aiuto, il prima possibile. E lancio, a questo punto, una versione aggiornata e gemella della Supplica al Santo Padre: la petizione al Carmelo di Coimbra. Infatti so che diverse persone, dopo il 17 agosto, hanno chiesto nella stessa direzione. Era previsto, ovviamente, e me ne rallegro. Se le domande in tal senso si moltiplicheranno e il Carmelo di suor Lucia continuerà a tacere davanti a un tale impatto di domande così nette e precise, come potrà una tale reazione non rappresentare in tutta evidenza una tacita conferma, intanto, che quel testo c’era davvero?
Mandate dunque la lettera qui proposta a: Reverendas Irmãs Carmelo de Santa Teresa 16, 3000-359 Coimbra Portogallo.
Solideo Paolini
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