ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 13 novembre 2014

Giallo o noir?

Radio Maria, il giallo continua

Eliminato un altro giornalista cattolico. Un gruppo di ascoltatori affida un’inchiesta al famoso Ispettore Juve. Di questo passo P. Livio si farà la radio tutto da solo? Riscossa Cristiana è venuta in possesso di un documento riservatissimo.
zzinvstgznRedazione

Il giallo di Radio Maria continua. Come noto, i collaboratori cattolici della famosa emittente sono, da oltre un anno, epurati per oscuri motivi. Ma alle volte è oscura la stessa epurazione. Ultimissimo, il caso di Gianpaolo Barra, direttore del Timone, titolare di una rubrica che andava in onda il sabato sera. La sua epurazione non era stata comunicata, ma diversi ascoltatori hanno notato, leggendo il palinsesto della Radio, che la sua rubrica è sparita. Preoccupati, hanno deciso di chiedere al celeberrimo Ispettore Juve, l’investigatore francese che si è guadagnato il titolo di “Re dei poliziotti” per la sua pluriennale lotta contro il criminale Fantomas, di indagare per capirci qualcosa. Juve, che, pensionato, si è dato all’attività di detective privato, ha accettato l’incarico e ha già redatto un primo rapporto, riservatissimo, di cui siamo venuti in possesso, e che qui di seguito pubblichiamo:

”Cari Signori, come da Vs. richiesta ho avviato un’indagine riservata per capire come mai la rubrica del giornalista Gianpaolo Barra sia sparita dai programmi di Radio Maria. Anzi, per dirla tutta è sparito lo stesso Barra, che non compare proprio in nessuna trasmissione programmata dall’emittente in oggetto.
Come di consueto mi sono fatto assistere dal mio fedele amico e collaboratore, il giornalista Jerome Fandor. Mi sono travestito da imam, mentre il mio collaboratore si è travestito da rabbino. Questa astuzia ci ha consentito di essere subito ricevuti dal direttore, P. Livio Fanzaga, che ci ha accolto molto cordialmente, dicendo: ‘Vedo che non siete cattolici. Benvenuti, benvenuti!’
Il direttore però si è mostrato nei fatti poco collaborativo. Ci siamo spacciati per esponenti di un imprecisato Centro Ecumenico per le radiotrasmissioni e affini. All’inizio la conversazione, su argomenti abbastanza vaghi concernenti le radiotrasmissioni, è stata vivace e fluente. Quando abbiamo provato a chiedere a P. Livio se collaboravano ancora con la sua Radio i giornalisti Gnocchi, Palmaro, De Mattei, Socci, lo abbiamo visto imperlarsi di sudore e dare segni di manifesto disagio. Poi ha chiuso il tutto dicendoci: ‘Cari Signori, i nomi che voi mi fate non mi dicono niente. Non so niente. Non ho visto niente. Anzi, a pensarci bene, credo che le persone che voi nominate non esistano nemmeno…’
Era chiaro che se gli avessimo chiesto anche notizie sulla sparizione di Gianpaolo Barra il risultato non sarebbe stato migliore e, anzi, lo avremmo insospettito. Ci siamo così congedati e abbiamo proseguito la nostra inchiesta facendo chiacchierare un po’ il portinaio, il barista che ha il caffè più vicino, la donna delle pulizie, e così via.
Attualmente possiamo riportare quanto segue: il Gianpaolo Barra aveva organizzato per il giorno 27 settembre, a Modena, la “giornata del Timone”, nel corso della quale era prevista anche la premiazione del noto giornalista Antonio Socci. Il premio a Socci veniva conferito per un libro da questi precedentemente pubblicato; però in quei giorni la stampa aveva già anticipato alcuni passi del suo ultimo libro, quello in cui il Socci sostiene che in verità l’attuale Papa non è il Papa legittimo. Il libro, edito da Mondadori, sarebbe poi uscito nelle librerie il 3 ottobre. Naturalmente, come ricorderete, di quel libro si è parlato molto e a causa di quel libro Socci è stato epurato da Radio Maria. Il direttore P. Livio ingiungeva a Gianpaolo Barra di non premiare Socci e il Barra manifestava alcune esitazioni, legate solo all’amicizia con il Socci e al fatto che ormai il programma della “Giornata del Timone” era di pubblico dominio. Le esitazioni del Barra erano però di breve durata, perché in meno di ventiquattr’ore (così ci hanno confermato diverse persone) redigeva un comunicato col cambio di programma. La premiazione di Socci era pertanto cancellata e sostituita con altra premiazione ‘non compromettente’.
Le esitazioni, seppur brevi, di Gianpaolo Barra, sono state fatali. In base al principio che ‘l’obbedienza deve essere cieca, pronta e assoluta’ (alcuni degli interrogati ci hanno confermato ciò), il Barra veniva radiato da Radio Maria. Insomma, possiamo dire che il Gianpaolo Barra non è stato epurato per disobbedienza, ma semplicemente per obbedienza non immediata.
Naturalmente non consideriamo ancora chiusa la nostra inchiesta. Il mio collaboratore mi ha suggerito di travestirci da travestiti e proporre a P. Livio una rubrica sull’accoglienza misericordiosa. In tal modo, potendo frequentare assiduamente la Radio, potremo approfondire la faccenda. Allo stato attuale non ci sembra improbabile che ci sia lo zampino di Fantomas che, per quanto anch’egli un po’ invecchiato, non ha mai cessato la sua attività delinquenziale ed è un esperto in sparizioni misteriose. Vi terremo informati. Non parlate con nessuno di questa nostra prima relazione.
Cordiali saluti
Juve – Fandor”

PS: in allegato, nota spese

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