ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 16 novembre 2014

I primi frutti del nuovo Utente

Se Gesù telefona al papa

Le sue telefonate sono diventate proverbiali. Ma se dall'altra parte della cornetta, a chiamare e rispondere a papa Francesco, ci fosse proprio lui, Gesù, di cosa si potrebbe parlare?
Massimiliano Ciarrocca, autore goliardico romano, ha scelto il dialetto della sua città per mischiare sacro e profano e fare satira di religione, politica, scuola e tivù.
Le improbabili e grottesche conversazioni tra il figlio di Dio e il suo rappresentante in Terra fanno sorridere e offrono spunti di riflessione su temi etici e di attualità.

RISATE E SIPARIETTI SURREALI. Non si salva nessuno, nemmeno i programmi televisivi, la tecnologia, il marketing e gli editor. Tutti sono oggetto dell'ironia dell'autore, che critica i costumi contemporanei e le istituzioni in crisi, sempre più incapaci di rispondere alle esigenze dei cittadini. Poco più di 200 pagine di risate e siparietti surreali da incorniciare.
Massimiliano Ciarrocca, Pronto France'?, Fazi, 205 pagine, 12 euro.

Il Papa: "Aborto ed eutanasia false compassioni. I medici cattolici facciano obiezione"

di Matteo Matzuzzi | 15 Novembre 2014 ore 13:45
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Importante discorso del Papa all'Associazione Medici Cattolici Italiani, ricevuti questa mattina in udienza nell'Aula Paolo VI, in Vaticano. Di seguito, il testo con le parole pronunciate da Francesco.

Non c’è dubbio che, ai nostri giorni, a motivo dei progressi scientifici e tecnici, sono notevolmente aumentate le possibilità di guarigione fisica; e tuttavia, per alcuni aspetti sembra diminuire la capacità di “prendersi cura” della persona, soprattutto quando è sofferente, fragile e indifesa. In effetti, le conquiste della scienza e della medicina possono contribuire al miglioramento della vita umana nella misura in cui non si allontanano dalla radice etica di tali discipline. Per questa ragione, voi medici cattolici vi impegnate a vivere la vostra professione come una missione umana e spirituale, come un vero e proprio apostolato laicale.

L’attenzione alla vita umana, particolarmente a quella maggiormente in difficoltà, cioè all’ammalato, all’anziano, al bambino, coinvolge profondamente la missione della Chiesa. Essa si sente chiamata anche a partecipare al dibattito che ha per oggetto la vita umana, presentando la propria proposta fondata sul Vangelo. Da molte parti, la qualità della vita è legata prevalentemente alle possibilità economiche, al “benessere”, alla bellezza e al godimento della vita fisica, dimenticando altre dimensioni più profonde – relazionali, spirituali e religiose – dell’esistenza. In realtà, alla luce della fede e della retta ragione, la vita umana è sempre sacra e sempre “di qualità”. Non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non c’è una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra, solo in virtù di mezzi, diritti, opportunità economiche e sociali maggiori. (...)

Se il giuramento di Ippocrate vi impegna ad essere sempre servitori della vita, il Vangelo vi spinge oltre: ad amarla sempre e comunque, soprattutto quando necessita di particolari attenzioni e cure. Così hanno fatto i componenti della vostra Associazione nel corso di settant’anni di benemerita attività. Vi esorto a proseguire con umiltà e fiducia su questa strada, sforzandovi di perseguire le vostre finalità statutarie che recepiscono l’insegnamento del Magistero della Chiesa nel campo medico-morale.

Ipensiero dominante propone a volte una “falsa compassione”: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono; o usare vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre. La compassione evangelica invece è quella che accompagna nel momento del bisogno, cioè quella del Buon Samaritano, che “vede”, “ha compassione”, si avvicina e offre aiuto concreto (cfr Lc 10,33). La vostra missione di medici vi mette a quotidiano contatto con tante forme di sofferenza: vi incoraggio a farvene carico come “buoni samaritani”, avendo cura in modo particolare degli anziani, degli infermi e dei disabili. La fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza.

Vi auguro che i settant’anni di vita della vostra Associazione stimolino un ulteriore cammino di crescita e di maturazione. Possiate collaborare in modo costruttivo con tutte le persone e le istituzioni che con voi condividono l’amore alla vita e si adoperano per servirla nella sua dignità, sacralità e inviolabilità. San Camillo de Lellis, nel suggerire il metodo più efficace nella cura dell’ammalato, diceva semplicemente: «Mettete più cuore in quelle mani». È questo anche il mio auspicio. La Vergine Santa, Salus infirmorum, sostenga i propositi con i quali intendete proseguire la vostra azione. Vi chiedo per favore di pregare per me e di cuore vi benedico.
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/122917/blog//articoli/v/122917/blog/il-papa-aborto-ed-eutanasia-false-compassioni-i-medici-cattolici-facciano-obiezione-di-coscienza.htm

CHE DELUSIONE: ANCHE PAPA FRANCESCO NOSTALGICO DI MAMMANE E CUCCHIAI D’ORO

Papa Francesco nel discorso rivolto all’Associazione medici cattolici italiani, ha difeso il diritto all’obiezione di coscienza per quanto riguarda l’aborto.
Il Papa sembra ignorare che così facendo non fa altro che favorire l’aborto clandestino. Nessuna legge, infatti, e nessuna obiezione da parte dei medici può impedire a moltissime donne di abortire. Con la differenza che le donne povere si rivolgono alle mammane, col rischio di morire assieme al feto, e le donne ricche si rivolgono a cliniche private, oppure si recano all’estero.
Il Papa sembra ignorare che esiste una norma morale secondo la quale di fronte a due mali inevitabili, si sceglie il male minore. E il  male minore non è  negare alle donne la possibilità di abortire, oppure addirittura come auspicava Giovanni Paolo II (cfr Evangelium vitae) ripristinare leggi punitive.  Il male minore non sono le mammane o i cucchiai d’oro e tanto meno il carcere.
Papa Francesco, riguardo all’eutanasia,  ha anche affermato: “In realtà, alla luce della fede e della retta ragione, la vita umana è sempre sacra e sempre di qualità”. Il fatto che sia sacra, la vita, non esclude che la si possa sacrificare per il prossimo, secondo Gesù, per la Patria, oppure metterla a repentaglio scalando una montagna. E se possiamo sacrificarla per questo, e altro ancora,  perché dovrebbe dispiacere al buon Dio che una sua creatura che soffre indicibilmente possa abbreviarla di un breve tratto? Quanto alla qualità, non sembra, leggendo il vangelo, che fosse molto importante per Gesù.
Renato Pierri

1 commento:

  1. finalmente dice qualcosa che conferma la dottrina di sempre!Dio lo benedica e ci confermi nella fede!!!

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