ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 19 dicembre 2014

Più poveri o più fessi? c.v.d.*

POVERI MA ANCHE FESSI - L’ORDINE DEI FRANCESCANI SULL’ORLO DEL CRAC - I “POVERELLI DI ASSISI”, FORSE TRUFFATI, HANNO INVESTITO IN SOCIETÀ FINITE SOTTO INCHIESTA PER TRAFFICO D’ARMI E DROGA, E ORA SONO PIENI DI DEBITI

Lo scandalo è scoppiato nel mese di ottobre e anche il Papa è venuto a saperlo - Alcuni depositi della congregazione sono stati sequestrati perché investiti in società finite sotto inchiesta - Gli investimenti risalgono al periodo in cui era superiore dei frati minori José Rodriguez Carballo, oggi segretario della Congregazione per i religiosi…Giacomo Galeazzi per “la Stampa

Francescani sull’orlo della bancarotta. Tre mesi di indagini e ora l’allarme per un «buco» di svariati milioni di euro. Lo scandalo, secondo «Panorama», è scoppiato nel mese di ottobre e anche il Papa è venuto a saperlo.
padre michael perryPADRE MICHAEL PERRY
ARMI E DROGA
La procura svizzera avrebbe sequestrato alcuni depositi della congregazione dei frati minori francescani, per decine di milioni di euro, perché investiti in società finite sotto inchiesta per traffici illeciti. Si parla addirittura di armi e droga. Gli investimenti risalgono al periodo in cui era superiore dei frati minori José Rodriguez Carballo, oggi segretario della Congregazione per i religiosi.
SULL’ORLO DELLA BANCAROTTA
Adesso, comunque, l’ordine fondato dal «poverello» di Assisi si ritrova sommerso dai debiti. Ad alimentare il passivo sarebbe stato anche l’hotel «Il Cantico», ristrutturato recentemente a via Gregorio VII a Roma e utilizzato anche dalla Cei per la tradizionale cena con i giornalisti durante l’assemblea generale. La gestione del «Cantico» è affidata proprio all’ex economo generale, padre Giancarlo Lati, sostituito da padre Silvio De La Fuente, ufficialmente per motivi di salute.
jose?? rodriguez carballoJOSE?? RODRIGUEZ CARBALLO

È una «grave situazione di difficoltà finanziaria» quella che, in una lettera a tutti i frati, documenta il ministro generale, padre Michael Perry. Nel mirino le operazioni «dubbie» condotte proprio dall’economato. Sotto accusa «il ruolo significativo che alcune persone esterne, che non sono membri dell’Ordine, hanno avuto nella faccenda». Imminente il ricorso alla magistratura, nel sospetto di una maxi-truffa.
L’INTERVENTO RISANATORE
L’ordine si è affidato a un «team di avvocati altamente qualificati» e ha avviato una serie di iniziative per riprendere il controllo sella situazione. Dopo la sostituzione dell’economo, è stato chiamato da Salerno per affrontare l’emergenza padre Pasquale Del Pezzo, esperto in questioni economiche e amministrative.

joao braz de avizJOAO BRAZ DE AVIZ
È lui il delegato speciale per gli affari economici della Curia generale. Perry dichiara di comprendere la «delusione» di molti tra i confratelli e segnala come incoraggiamento l’esempio offerto da «Papa Francesco nel suo appello alla verità e alla trasparenza nelle attività finanziarie sia nella Chiesa che nelle società umane». Negli istituti dell’ordine si mostra sorpresa.

«Devo approfondire le questioni contenute nelle lettera», commenta padre Rosario Gugliotta, custode della Porziuncola e della basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Il predecessore di Perry alla guida dei Frati Minori, José Rodriguez Carballo, ora in Vaticano come segretario della Dicastero dei religiosi, è il firmatario con il cardinale Joao Braz de Aviz, delle nuove «Linee orientative» per l’amministrazione dei beni degli ordini religiosi, contro le «finanze allegre».

PAPA FRANCESCOPAPA FRANCESCOhttp://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/poveri-ma-anche-fessi-ordine-francescani-sull-orlo-crac-91032.htm









Lo scandalo finanziario dei Frati Minori. Mons. Rodriguez Carballo nell’occhio del ciclone

José Rodriguez CarballoIl Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, l’Arcivescovo spagnolo José Rodriguez Carballo, è rimasto coinvolto nel maxi-scandalo, che da settembre scuote l’Ordine dei Frati Minori, essendone stato Ministro Generale all’epoca dei fatti. Scandalo, di cui lo stesso Papa è stato informato e tale da porre «in grave pericolo la stabilità finanziaria della Curia generale», come ha scritto lo statunitense Padre Michael Perry, attuale vertice della Congregazione, in una lettera indirizzata a tutti i Confratelli.
Il caso è scoppiato dopo la decisione da parte della Procura svizzera di porre sotto sequestro decine di milioni di euro, depositi – pare – investiti dall’Ordine in società finite sotto inchiesta per traffici illeciti di armi e di droga. Ma non basta: il passivo si sarebbe gonfiato anche a causa dell’hotel “Il Cantico”, di proprietà dei Frati Minori Francescani, sito in via Gregorio VII, a Roma, recentemente ristrutturato ed utilizzato dalla stessa Cei per la tradizionale cena coi giornalisti nel corso dell’Assemblea Generale. La gestione della struttura era affidata all’ex-Economo generale dell’Ordine ed ex-Legale Rappresentante, Padre Giancarlo Lati, di recente sostituito dal suo Vice, Padre Silvio De La Fuente della Custodia di Terra Santa, ufficialmente per motivi di salute. Oltre a Padre Lati, sotto accusa vi sarebbero anche alcune «persone esterne, non membri dell’Ordine», che tuttavia pare abbiano giocato un «ruolo significativo nella faccenda», secondo quanto scritto da Padre Perry.
Da settembre il Definitorio generale ha condotto un’indagine interna, per comprendere l’entità del disastro e verificare le spericolate attività finanziarie promosse dall’Ufficio dell’Economato generale. Anzi, è stata creata una Sottocommissione apposita, che funge da organo consultivo. Da qui, oltre ad affidarsi alle capacità ed all’esperienza di Padre Pasquale Del Pezzo, delegato speciale del Ministro Generale per gli Affari Economici della Curia Generale – giunto appositamente dalla Provincia dell’Immacolata Concezione di Salerno – è discesa anche la decisione di ricorrere ad illustri e competenti avvocati, nonché alla magistratura, per non lasciare nulla di intentato e smascherare quella che si delinea sempre più come una maxi-truffa.
Colpisce, in tutto questo, il ruolo di mons. Carballo, 61 anni, predecessore di Padre Perry alla guida dei Frati Minori ovvero proprio nel periodo, in cui avvennero i misfatti oggi venuti a galla. E pensare che proprio mons. Carballo risulta firmatario, assieme al Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, Card. Joao Braz de Aviz, delle nuove «Linee orientative» per l’amministrazione dei beni degli ordini religiosi, ispirate paradossalmente dalla volontà di evitare «finanze allegre».
Ma non solo: mons. Carballo è stato tra i principali detrattori dei Francescani dell’Immacolata, riprovati dalla sua Congregazione in quanto incredibilmente accusati di formazione «non solo pre-conciliare, ma anche anti-conciliare», in una parola di “lesa maestà” nei confronti del Vaticano II, da lui definito – intervenendo in merito ad una conferenza dei religiosi della Catalogna – «un punto non negoziabile». Criticare i punti controversi del Concilio significherebbe, a suo avviso, negare addirittura «la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa» e «stare al di fuori della Storia» in modo «molto preoccupante».
Da notarsi come, secondo il presidente della URC-Unión de Religiosos de Cataluña, il superiore provinciale dei Clarettiani, Padre Maxim Muñoz, la stessa nomina di mons. Carballo a Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica sia da intendersi come un «riconoscimento speciale da parte di Papa Francesco», nomina giunta tra l’altro il 6 aprile 2013 ovvero subito tre settimane dopo la sua elezione a Sommo Pontefice. Pontefice, che lo scorso mese di novembre ha anche ringraziato mons. Carballo per il lavoro svolto, ricevendo in udienza la Congregazione riunita in assemblea. Benché di questo lavoro una brutta pagina sia rappresentata dal decreto n. 52741/2012, con cui l’11 luglio 2013 vennero esautorati i vertici dei Francescani dell’Immacolata e insediato Padre Fidenzio Volpi quale loro nuovo commissario apostolico, con l’approvazione ex auditu dello stesso Papa e con le firme di mons. Carballo, Segretario, e del Card. Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione.
Il ministro generale dell’Ordine, Padre Michael Perry, in una lettera, indirizzata a tutti i Confratelli, di cui ha detto di comprendere la «delusione» ha parlato di una «grave situazione di difficoltà finanziaria» ed ha chiesto di pregare. Ma la questione esplosa pare più vasta rispetto a meri problemi contabili… E, forse, si è solo all’inizio. (M.F.)

I frati francescani e le spese milionarie per 

l’hotel in centro

Un albergo con vista sulla Cupola di San Pietro ha trascinato alla bancarotta l’Ordine dei frati minori: «Ristrutturazione dubbia». Indaga la magistratura


di Maria Antonietta Calabrò

«Il Cantico è un paradiso di eleganza, calore e benessere, in armonia con un ambiente salubre e sereno», recita il sito web che magnifica il «benessere totale della persona» e l’esperienza del dormire in quell’albergo come «solo uno dei piacevoli dettagli». «Il Cantico» però non è quello delle creature, composto da san Francesco, che dormiva appoggiato a un sasso. E anche se i contenitori dei bagnoschiuma nei bagni portano incisa la preghiera del poverello di Assisi, è stato proprio quest’albergo, con vista sulla Cupola di San Pietro, a trascinare alla bancarotta l’Ordine dei frati minori. «Una grave situazione di difficoltà finanziaria» della Curia generale è stata infatti denunciata, in una lettera choc a tutti i frati dell’Ordine, dal ministro generale, l’americano padre Michael Perry in seguito a un’indagine interna condotta a partire da settembre, che ha fatto emergere operazioni «dubbie», condotte dall’Economato. Sotto accusa l’intervento di acquisizione e ristrutturazione dell’hotel. L’ex economo generale, padre Giancarlo Lati, che gestiva direttamente l’albergo «Il Cantico» si è già dimesso dall’ incarico e da quello di Rappresentante legale dell’Ordine, ufficialmente per motivi di salute. Ma intanto, padre Perry ha anche puntato il dito contro «il ruolo significativo che alcune persone esterne, che non sono membri dell’Ordine, hanno avuto nella faccenda».
Si sente insomma odore di maxitruffa operata anche da laici in questo «buco» di svariati milioni. È emerso anche, ha spiegato il superiore, che «i sistemi di vigilanza e di controllo finanziario della gestione del patrimonio dell’Ordine erano o troppo deboli oppure compromessi, con l’inevitabile conseguenza della loro mancanza di efficacia rispetto alla salvaguardia di una gestione responsabile e trasparente». Inoltre «sembrano esserci state un certo numero di dubbie operazioni finanziarie, condotte da frati cui era stata affidata la cura del patrimonio dell’Ordine, senza la piena conoscenza e il consenso» del Definitorio generale, l’organismo collegiale che guida l’Ordine.

L’allarme è evidente. Per il superiore, «la portata e la rilevanza di queste operazioni hanno messo in grave pericolo la stabilità finanziaria della Curia generale». Per questi motivi, annuncia padre Perry, il Definitorio generale, «all’unanimità ha deciso di chiedere l’intervento delle autorità civili, affinché esse possano far luce in questa faccenda». Insomma è già partita la denuncia alla Procura di Roma. E infine padre Perry richiama come incoraggiamento l’esempio offerto da «Papa Francesco nel suo appello alla verità e alla trasparenza nelle attività finanziarie, sia nella Chiesa che nelle società umane».
http://www.corriere.it/cronache/14_dicembre_19/i-frati-francescani-spese-milionarie-l-hotel-centro-754474fa-8746-11e4-b343-7326607b3ce4.shtml

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Il Papa: Chiesa sia madre non imprenditrice, potere ci fa sterili


Messa di Papa Francesco a Casa Santa Marta - OSS_ROM

La Chiesa sia madre, non imprenditrice. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, l’ultima del 2014 alla presenza di un gruppo di fedeli con omelia. Il Pontefice ha messo l’accento sulla “nuova Creazione”, rappresentata dalla nascita di Gesù, che rifà nuove tutte le cose. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Due donne che da sterili diventano feconde. Papa Francesco ha sviluppato la sua omelia partendo dalle Letture del giorno che narrano le nascite miracolose di Sansone e Giovanni Battista. Nel Popolo di Israele, ha affermato, era “quasi una maledizione non avere figli” ed ha rammentato che nella Bibbia incontriamo tante donne sterili e lì “il Signore fa il miracolo”. La Chiesa, ha rilevato il Pontefice, mostra "questo simbolo di sterilità proprio prima della nascita di Gesù", anche per mezzo di una "donna incapace di avere un figlio per la sua decisione di rimanere in verginità”. Questo, ha commentato, è “il segno dell’umanità incapace di dare un passo in più”. Dunque, la Chiesa “vuol farci riflettere sull’umanità sterile”:
Sterilità e nuova Creazione
“Dalla sterilità, il Signore è capace di ricominciare una nuova discendenza, una nuova vita. E questo è il messaggio di oggi. Quando l’umanità è esaurita, non può andare più, viene la grazia e viene il Figlio, e viene la Salvezza. E quella Creazione esaurita lascia posto alla nuova creazione…”
“Questa ‘seconda’ Creazione quando la Terra è esaurita – ha proseguito – è il messaggio di oggi”. Noi, ha detto, aspettiamo Colui che è “capace di ricreare tutte le cose, di fare nuove le cose. Aspettiamo la novità di Dio”. Questo, ha ribadito, è Natale: “La novità di Dio che rifà, in un modo più meraviglioso della Creazione, tutte le cose”. Francesco ha evidenziato dunque che sia la moglie di Manoach, madre di Sansone, che Elisabetta avranno figli grazie all’azione dello Spirito del Signore. Qual è dunque il messaggio di queste letture, si chiede il Papa? “Apriamoci allo Spirito di Dio – è la risposta – Noi, da soli, non ce la facciamo. E’ lui che può fare le cose”:
Apertura alle novità di Dio
“Anche, questo mi fa pensare, alla nostra madre Chiesa; anche a tante sterilità che ha la nostra madre Chiesa: quando, per il peso della speranza nei Comandamenti, quel pelagianismo che tutti noi portiamo nelle ossa, diventa sterile. Si crede capace di partorire … no, non può! La Chiesa è madre, e diventa madre soltanto quando si apre alla novità di Dio, alla forza dello Spirito. Quando dice a se stessa: ‘Io faccio tutto, ma, ho finito, non posso andare in più!’, viene lo Spirito”.
Madre non imprenditrice
Una constatazione, questa, che ha suscitato al Papa una riflessione sulle sterilità nella Chiesa e l’apertura alla fecondità nella fede:
“E anche, oggi è un giorno per pregare per la nostra madre Chiesa, per tante sterilità nel popolo di Dio. Sterilità di egoismi, di potere … quando la Chiesa crede di potere tutto, di impadronirsi delle coscienze della gente, di andare sulla strada dei Farisei, dei Sadducei, sulla strada dell’ipocrisia, eh, la Chiesa è sterile. Pregare. Questo Natale anche faccia la nostra Chiesa aperta al dono di Dio, che si lasci sorprendere dallo Spirito Santo e sia una Chiesa che faccia figli, una Chiesa madre. Madre. Tante volte io penso che la Chiesa in alcuni posti, più che madre è una imprenditrice”
“Guardando questa storia di sterilità del popolo di Dio e tante storie nella Storia della Chiesa che hanno fatto la Chiesa sterile – ha concluso il Papa – chiediamo al Signore, oggi, guardando il Presepe”, la grazia “della fecondità della Chiesa. Che prima di tutto, la Chiesa sia madre, come Maria”.

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