Ubi Bos?
Ubi Asinus (a)?
Ubi Oves?
Ma lei ci è o ci fa?
SAN DAMASO
Renzi ricevuto da Papa Francesco
Trenta minuti di colloquio privato
Il premier e la sua famiglia in Vaticano. La moglie Agnese indossa un abito scuro ma non mette il velo. Al centro dei colloqui la crisi e la disoccupazione
ROMA - È durato poco più di 30 minuti il colloquio privato tra Papa Francesco e il premier Matteo Renzi, che si è svolto nella Sala della Biblioteca dell’appartamento papale. Un momento molto cordiale e affettuoso con Renzi che alla fine ha regalato al Santo Padre una confezione di vini toscani, in particolare il Vin santo e il Chianti. Illustrando la confezione, Renzi ha detto: «Abbiamo portato il Vin santo per la messa e non solo, sono i nostri prodotti italiani».
Il dono
Al termine dell’udienza Papa Francesco ha donato al premier un medaglione raffigurante San Martino che cede il mantello al mendicante. Il Papa ha spiegato che si tratta di un’immagine «di pace».
Gli argomenti
Durante il colloquio «l’attenzione si è soffermata tra l’altro sull’attuale contesto segnato da persistenti difficoltà di natura economica e sociale, con conseguenze negative soprattutto per l’occupazione dei giovani» lo ha riferito il comunicato della Sala Stampa Vaticana.
Il campionato dei figli
L’incontro è stato anche caratterizzato da uno scambio di battute al momento di presentare della delegazione al Pontefice. Il premier presentando il sottosegretario Delrio e la moglie ha detto al Papa: «Loro hanno nove figli. Hanno vinto il campionato e anche la Champions League». Successivamente il premier è tornato su questa immagine della gara a chi fa più figli quando ha presentato a Francesco il portavoce Filippo Sensi con la moglie: «Loro hanno tre figli, nel campionato sono come noi», ha detto alludendo alla propria famiglia.
La battuta
Renzi, poco prima di entrare nella Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano per il colloquio privato con il Papa il 13 dicembre, ha anche voluto scherzare sul protocollo. «Sua eccellenza - ha raccontato Renzi al Papa riferendosi al Prefetto della Casa Pontificia che poco prima lo aveva accolto al suo arrivo - mi ha indicato bene cosa fare. Sono mortificato di sbagliare sul protocollo, ma l’altra volta il Papa mi ha autorizzato a sbagliare». «Non c’e problema», gli ha replicato Bergoglio.
La delegazione
Nel cortile di San Damaso erano presenti, inoltre, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. È la prima visita ufficiale per Renzi, in veste di premier, da Bergoglio. Ad accompagnare il premier la moglie Agnese, vestita di scuro ma senza velo e i tre figli, Francesco, Emanuele ed Ester.
È seguito uno scambio scherzoso. Renzi ha ricordato l’incontro informale a Santa Marta lo scorso 4 aprile: «L’altra volta mia figlia le portò il disegno del Papa vestito d’azzurro, sicché i fratelli le dissero: ma perché azzurro? Sembra il grande puffo più che il Papa».
«La processione laica»
Dopo essersi congedato dal Papa con un «grazie di cuore» e un ironico «magari la cito senza dire la fonte», nella Sala del Tronetto il premier è stato invitato dal prefetto della Casa pontificia, monsignor Georg Gaenswein, a seguire «la stessa cosa di prima» cioè a ricostituire il corteo che lo aveva portato dal Cortile di San Damaso fino alla Biblioteca dal Palazzo Apostolico camminando insieme ai gentiluomini di Sua Santità. «Una processione laica», ha commentato Renzi, prima di mettersi a parlare di calcio con l’arcivescovo tedesco.
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