Enzo Bianchi: ‘Torah, Mishna e Talmud amati più di Dio stesso’. Cita anche J. Ratzinger
L’11 gennaio 2015, «Avvenire» pubblica un pezzo di Enzo Bianchi (che si fa chiamare “ ‘Priore’ di Bose”) dal titolo: «Ebrei e cristiani, fratelli gemelli».
Secondo K. Wojtyla i Giudei del Talmud sarebbero «fratelli maggiori», secondo J. Ratzinger sarebbero «padri nella fede», qui Enzo Bianchi li definisce «fratelli gemelli».
Nell’articolo si legge:
1) «Abbiamo vissuto
cinquant’anni ricchi di novità nell’incontro e nel dialogo tra ebrei e
cattolici, iniziato durante il Vaticano II. La dichiarazione conciliare
Nostra AEtate nella parte dedicata all’ebraismo ha dato indicazioni
autorevoli per la riflessione comune di ebrei e cristiani e ha offerto
un’ispirazione creativa per gesti che in questo mezzo secolo hanno non
solo confermato il dato conciliare, ma gli hanno permesso di esplicitare
tutte le sue potenzialità su strade mai percorse, inattese».
Proprio quelle «strade mai percorse» che
sono già condannate dalla Chiesa e che nessun Pontefice avrebbe mai né
voluto e né potuto percorrere. Si parla di «indicazioni autorevoli» date
dal documento Nostra Aetate … ma autorevoli in che senso? Se vogliamo
parlare di “autorevole modernismo”, sicuramente il termine è esatto.
2) «Dobbiamo riconoscere una
buona ricezione del dettato conciliare nella Chiesa, nonostante si
possano ancora denunciare inadempienze a livello di periferie ecclesiali».
Dunque la setta vaticanosecondista,
ovvero coloro i quali verosimilmente occupano le nostre chiese,
«denuncia inadempienze» presso le «periferie ecclesiali», ovvero dove
piuttosto si conserva ancora la fede cattolica. Perché, visto che sono
così bravi, non si fondano la loro ‘chiesa’ e si finanziano con i soldi
della loro ‘chiesa’ e non con quelli della povera gente ingannata?
3) «Le Chiese sono sovente
coinvolte in incontri, dialoghi, iniziative che segnano l’assodata
novità nel comportamento dei cristiani nei confronti degli ebrei. Il
paragrafo 4 di Nostra Aetate, dedicato al mistero di Israele, aveva
osato affermare con forza che “c’è un legame spirituale tra il popolo
del Nuovo Testamento e la stirpe di Abramo”».
Oltre alle «novità nel comportamento»,
novità che comunque vengono dettate dal “magistero” della setta
vaticanosecondista, si insiste sul falso esegetico dei giudei chiamati
«stirpe di Abramo». Abbiamo già dimostrato che i Cristiani (da Abramo
che fu cristiano in voto) sono stirpe di Abramo, mentre i
giudei (il Giudaismo inizia con la fine della formazione del canone –
primo secolo dopo Cristo) sono, al massimo, stirpe di Caifa.
4) «La strada per una fiduciosa,
trasparente pratica dell’ecumenismo era così stata aperta dal
Concilio, una strada specifica, non assimilabile al dialogo
interreligioso, perché il legame tra Israele e Chiesa non è sullo stesso
livello del legame con le altre fedi».
Parliamo, pertanto, di un falso
ecumenismo ancora più grave del pancristianesimo ma di un movimento
settario che, di fatto, si pone nell’ambito della
corrente “cristianicida”.
5) «Ma in cosa consiste questo
legame? Giovanni Paolo II – nella sua personale attenzione verso gli
ebrei e con l’intento di riparare colpe cui non erano estranee
responsabilità anche da parte di cristiani – coniò una formula molto
efficace: “Gli ebrei sono nostri fratelli maggiori!”. L’espressione fu
ben accolta e risuonò in ogni incontro di dialogo ebraico-cristiano, ma
teologicamente e storicamente gli ebrei attuali non sono fratelli
maggiori, nati prima di noi o in una posizione di eccellenza rispetto a
noi: è indispensabile, anche se tutt’altro che semplice, saper leggere
la storia umana e la storia della salvezza, cogliendo, ebrei e cristiani
insieme, una derivazione da un unico tronco (quello da noi chiamato
Antico Testamento), una derivazione che non dà precedenza all’uno
sull’altro. Sarebbe più esatto dire che siamo ‘fratelli gemelli’ ».
Mi fa piacere che Bianchi, ad una prima
lettura, ridimensioni l’apostata convinzione di K. Wojtyla, tuttavia
anche lui poggia la sua convinzione su un altrettanto falso storico. I
giudei non sono neanche nostri «fratelli gemelli» poiché, come insegnano
Scrittura e storia, la loro setta restò fedele a Caifa e si sviluppò
nel primo secolo con l’intenzione di sterminare i cristiani; con il fine
di annientare la nascente religione cristiana e di distruggere la
Chiesa; di cancellare la memoria del Messia risorto. Pertanto essi,
volontariamente, si qualificano semplicemente come “nemici di Cristo” o
“deicidi”, così come la Chiesa ha oggettivamente dovuto riconoscere per
duemila anni.
6) «Come annotava il cardinal
Ratzinger, “fede cristiana e giudaismo sono due modi di fare proprie le
Scritture di Israele che in definitiva dipendono dalla posizione assunta
nei confronti di Gesù”. L’Antico Testamento apre a entrambe le strade, e
se l’interpretazione cristiana vede il realizzarsi in Gesù Cristo delle
profezie dell’Antico Testamento perché ormai centro della fede è lui,
il Messia e Signore, l’interpretazione ebraica ha messo al centro la
Torah che, con i commenti rabbinici di Mishna e Talmud, va amata e
custodita “più di Dio stesso” ».
Bianchi attinge ad uno dei più superbi
commentari di modernismo firmati da J. Ratzinger da cui si evince
un’idea totalmente falsata della Sacra Scrittura. Qui maggiori
approfondimenti: J. Ratzinger: ‘I Giudei non credono a Gesù genuinamente, a causa dell’oscurità dei testi’ e J. Ratzinger: ‘L’attesa messianica ebraica non è vana’.
7) «Ecco perché dobbiamo dire
che le due fedi sono fratelli gemelli piuttosto che definire gli ebrei
“fratelli maggiori”, espressione che tra l’altro rimanda alle vicende
dell’Antico Testamento in cui il fratello minore scalza sempre il
maggiore, aspetto non so quanto gradito agli ebrei».
Poveri ebrei, dobbiamo stare attenti a
fare in modo che gradiscano sempre tutto, altrimenti probabilmente
veniamo accusati di antisemitismo. Questo nuovo “dogma” viene spiegato
precisamente nel documento dal titolo «Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana». Il pezzo (leggibile qui)
prosegue in un delirio di onnipotenza, in una mistificazione storica ed
esegetica, in un’apoteosi di intolleranza e di anti-cristianità, tipici
dell’attuale gerarchia della setta vaticanosecondista.
di CdP Ricciotti
" l’interpretazione ebraica ha messo al centro la Torah che, con i commenti rabbinici di Mishna e Talmud, va amata e custodita “più di Dio stesso”quindi devo desumere che la torah è il loro dio?.........bei fratelli maggiori ci avete procurato....dopo aver ucciso Gesù vogliono farci fare la stessa fine!!
RispondiElimina" l’interpretazione ebraica ha messo al centro la Torah che, con i commenti rabbinici di Mishna e Talmud, va amata e custodita “più di Dio stesso”
EliminaNo ma dico stiamo scherzando? Ma avete letto questa bestemmia? Altro che satira alla charlie fatta da laicisti, questa signori miei è satira blasfema detta da uno che è divenuto pure "papa" e che piavce ancora così tanto ai neosedevacantisti anti bergoglio. Per non parlare dei predecessori di costui.
Ma verrà si che verrà quel giorno che la VERA Chiesa vi CONDANNERA' ed esalterà coloro che hanno lottato per resistervi in faccia. VERGOGNA!!! Ci avete distrutto la Fede, le Chiese, il Culto, e la nostra Amata Patria con l'invasione dei vostri amici talmudici e coranici che non aspettavano altro che il maledetto diabolico e putrefatto cv2 per avere carta bianca.
Extra ecclesia Nulla Salus (almeno per chi rifiuta consapevolmente Gesù Cristo e il suo Vangelo), cari i miei modernisti vaticansecondisti, altro che la "Vostra Aetate", il vostro "Gaudieum et Spes", la vostra "Dignitatis Humanae". Io mi tengo i miei bravi "Sillabo", Quanta Cura, Pascendi, Lamentabili, Sacrosantum Antistitum, Notre Charge Apostolique, ecc. ecc. (fino a Humani Generis). Così è, se vi pare, e anche se non vi pare. Pace e bene
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