ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 8 gennaio 2015

Chi cerca trova?

 attentato a Charlie Hebdo

se la sono cercata?

le immagini che pubblico sono una provocazione, per far vergognare i cristiani ............. i cristiani si risentono o no delle vignette blasfeme sul Cristo? o l' APOSTASIA ci ha defraudato di ogni senso di dignità???? purtroppo i cristiani se ne fregano di Cristo .... non invito certo a imitare i pagani nella violenza

P.S. dimenticavo di dire che, naturalmente, il Corano non insegna la violenza


L'attentato a Charlie Hebdo non è un attacco contro la libertà, come piace dire in queste ore, ma è un attacco figlio di questo tipo di libertà.



Ho visto alcune vignette del settimanale francese Charlie hebdo. Sempre violentemente blasfeme, derisorie, cattive, pornografiche (contro Cristo, il papa, miliardi di credenti...) In un paese normale, quale purtroppo la Francia non è, un simile giornale sarebbe stato chiuso da anni. Risparmiando tanti morti. Perchè il dileggio non è satira, nè libertà di espressione, ma violenza ideologica. Perchè anche le battaglie culturali si fanno rispettando gli avversari; si fanno anche duramente, ma senza deridere miliardi di persone e ciò che hanno di più caro. In un paese normale non si dovrebbe continuare a fare il tifo per ogni cosa, dall'utero in affitto all'Islam, solo per distruggere la fede e la cultura che fecero grandi, un tempo, la Francia e l'Europa. Siamo purtroppo una civiltà in decomposizione in cui l'autodistruzione nichilista della nostra civiltà fa pandant con coloro che, con la nostra complicità, vogliono distruggerci e annichilirci. Fr. Agnoli


Esprimo le mie condoglianze alle famiglie delle vittime brutalmente assassinate a Parigi, sperando che si faccia piena luce sulla strage di oggi e che i responsabili siano individuati e paghino con l'ergastolo per i crimini commessi.
Premesso che la vita è sacra e che nessuna ragione al mondo possa giustificare un omicidio, figurarsi una strage. Però deve farci riflettere il livello che certa "satira" laicista ha raggiunto. Non c'è nulla di simpatico e di intelligente nel fare vignette ultra blasfeme solo per il gusto di ferire la sensibilità delle persone. Una vignetta satirica dovrebbe indurre alla riflessione con un sorriso, quando invece essa diventa un mezzo volgare e premeditato per manifestare un insulto fine a sé stesso, non ci si può trincerare dietro ad una presunta libertà di espressione. Non sorprendiamoci poi che l'odio generi un odio ancora maggiore e che ritorni indietro come un boomerang a chi l'ha seminato.
Se il livello delle vignette sull'Islam è identico a questo della vignetta contro il Cristianesimo, hanno veramente scherzato col fuoco. Per questo, piangiamo le vittime ma non facciamone dei "martiri delle libertà di espressione".


Je ne suis pas Charlie


Secondo il TG1 Holland avrebbe definito le vittime dell’attentato come “eroi” e l’attentato al giornale come un attacco “al cuore” della Francia.
Anarchici, libertari e blasfemi: questa è l’auto-coscienza francese? Viene solo un commento: è un’auto-coscienza ed un’identità fragile come le matite che oggi sono state spezzate.
E per la salvezza eterna delle quali dovremo pregare e offrire le debite penitenze, alla scuola del vero eroe francese che di essa e di tutti noi riaccese i cuori, il santo curato d’Ars.


http://manipoloelampredotto.wordpress.com/2015/01/08/je-ne-suis-pas-charlie/

La satira dovrebbe essere pungente, ironica, puntuale ma mai esagerata, inconcludente, offensiva.
Quello che è accaduto oggi nella sede del "giornale" Charlie Hebdo‬ è drammatico e, anche se non del tutto chiaro, davvero triste.
Devo però far notare una cosa, stranamente molti (soprattutto giornalisti di regime) si schierano a difesa del giornale satirico che, diciamocela tutta, di satirico ha ben poco.
È rischioso arrogarsi il diritto di offendere sempre qualcuno (raffigurarono in copertina la Santa Trinità in un orgia omosessuale, alcune immagini le potete trovare cliccando qui), questo è il limite che non si deve oltrepassare.
Non si può e non si deve offendere nessuno in maniera così violenta perchè si rischia, come oggi, di ricevere violenza in cambio.
La satira dovrebbe far riflettere e non aizzare gli uni contro gli altri, per questo non credo nella democrazia, per questo sono convinto che nessuno possa "fare ciò che vuole" perché così si lede la sensibilità altrui.
Oggi più che mai essere cristiani è accettare gli scherni e le calunnie, oggi più che mai si imita la Croce.
È divertente allo stesso tempo notare come gli "atei" tengano alta la lotta alla religione difendendo Charlie Hebdo, difendono l'oscenità, il cattivo gusto, la cattiveria, difendono il sistema che li vuole così tutti schierati, tutti uniti verso un "nuovo ordine".



Restiamo Umani



6 commenti:

  1. io sono cristiana . non sono charlie . jane

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  2. Non per essere cattivi, è orrendo e ingiusto quel che è successo, però, dico io, se la sono proprio andata a cercare!!!

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  3. Pienamente d'accordo con Don Luciano e Agnoli. Pietà e dolore per le vite perse ma nessun infingimento retorico.
    Se la libertà che la Francia rivendica è quella descritta dal giornale satirico , mentre si censura un semplice presepe,
    piangano sè stessi.

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  4. due libertà che si sono scontrate......e ci sono scapati i morti.....evidente.... vale la legge del più forte.....

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  5. orribile ho appena letto che i vescovi francesi condannano la strage...è ci sta...ma dire"Colpisce più la libertà di espressione, un elemento fondamentale della nostra società." e che vuol dire offendano il Signore è un diritto?x questo quando fanno film teatro vignette sacrileghe nessuno interviene mentre in questo caso anche il papa ha pregato x i morti mentre non li ha richiamati fortemente alla pubblicazione di queste vignette che sono gratuitamente oscene?

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  6. Charlie Hebdo: Chiaramente ispirati dal razzismo a 360 gradi del Talmud giudaico e le sue varie interpretazioni dei rabbini, Lo stato francese che permette l'esistenza di "satira" in nome della "Liberta"! Banda di ebrei che si illudono essere "popolo amato da dio". Vergogna alla Francia, che permette sul suo territorio una mini-hollywood ebraica nella forma di caricaturisti antiGoyim. Ma quale dio di loro convenienza. Aveva ragione Marlon Brando.

    http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/07/Marlon_Brando_furente_Quegli_ebrei_co_0_9604074094.shtml

    Questi caricaturisti non si sono mai azzardati a ridicolarizzare la loro appartenenza etnica, religiosa e di tradizione giudaica.

    Sembra che i caricaturisti ebrei hanno veramente preferito continuare, esposti piutosto d'essere brutalmente ammazzati, invece di cambiare mestiere, di tacere. alla fine ecco che tacciono per sempre.Altri sopravissuti continuano ancora a deridere i Goyim, senza aver appreso lezione del passato. Gli e' stata offerta di ritornare al loro paese. Forse potrebbero essere meno vulnerabili al martirio della loro "liberta" che hanno voluto ad imporre all'Europa e alla civile Cultura Occidentale.

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