Parlando a braccio domenica 18 gennaio a decine di migliaia di giovani filippini, nel campus dell’università Santo Tomas di Manila, papa Francesco ha spezzato una lancia contro il maschilismo:
“C’è solo una piccola rappresentanza di donne tra voi. Troppo poche. Le donne hanno molto da dirci nella società di oggi. Talvolta siamo troppo maschilisti e non diamo spazio alle donne”.
Ma a quanto risulta, non è che le femministe e le teologhe vedano tutte in Jorge Mario Bergoglio un campione della loro causa.
Al contrario. Molte di loro lo considerano antiquato, fermo a categorie vecchie e superate. Basta vedere le pungenti critiche che una teologa come Maria Cristiana Bartolomei, su tutto il resto ultraentusiasta di questo papa, gli riserva su questo punto, in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di “Appunti di cultura e politica”, la rivista della lazzatiana “Città dell’uomo“.
Almeno, però, il pontificio consiglio della cultura presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi sta facendo del suo meglio per accorciare il distacco.
Ha indetto per i giorni dal 4 al 7 febbraio una assemblea plenaria sul tema “Culture femminili: uguaglianza e differenza“, che lavorerà su un testo “elaborato da un gruppo di donne alla luce delle considerazioni pastorali inviateci dai membri e consultori”. Questo gruppo – si legge nel sito del pontificio consiglio – sta diventando “una vera consulta femminile”, una novità senza precedenti, in Vaticano.
Non solo. L’evento inaugurale si terrà nel più prestigioso dei teatri di Roma, il Teatro Argentina. E sarà aperto alla libera partecipazione di… Ma è inutile scriverlo qui. Meglio farselo spiegare direttamente da un’attrice di prosa e di cinema brava e bella come l’italiana Nancy Brilli, nel video di meno di due minuti che l’organismo vaticano ha messo in rete da prima di Natale per lanciare l’iniziativa:
Tutto bene? Ma no. Perché durante le feste natalizie, dalla tribuna del “National Catholic Reporter”, la testata di punta del cattolicesimo progressista americano, la teologa femminista Phyllis Zagano ne ha sparate di tutti i colori contro il Vaticano, il cardinale Ravasi e Nancy Brilli proprio per questa loro pensata di promuovere l’evento con un “sexy sell” da tv commerciale, che “ha ormai fatto il suo tempo nei paesi più avanzati ed è totalmente inaccettabile nei paesi a maggioranza musulmana”.
Invece che il “provocante” trailer con la bella attrice – ha controproposto la Zagano –, il Vaticano avrebbe dovuto mettere in rete un’antologia di storie di donne maltrattate, stuprate, imprigionate, uccise. E giù un elenco di sette di queste storie lacrimevoli.
Ma non è finita qui. Interpellato dal principe dei vaticanisti americani John Allen – già reporter del “NCR” e ora al “Boston Globe” –, il cardinale Ravasi si è messo la cenere sul capo.
“Con il senno di poi ha detto: ‘Ora capisco che probabilmente con l’attrice abbiamo fatto un errore’”.
E “ha prontamente rimossa la versione del video in inglese”.
Proprio così. Nancy Brilli si era espressa anche in inglese, con pronuncia impeccabile, e il video bis era anch’esso nel sito del pontificio consiglio della cultura. Ma ora lì non c’è più, e circola solo su you tube:
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