ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 21 gennaio 2015

Papa,papà e conigli

Papà Coniglio   

Crescete e moltiplicatevi ma senza esagerare, è la lieta novella annunciata ieri dal Papa Pop. I buoni cattolici, dice Francesco, non devono comportarsi come conigli. E due millenni di storia ecclesiastica e di lenzuola ricamate «non lo fo per piacer mio, ma per dare figli a Dio» sembrerebbero finire in naftalina. Perché il corollario logico del Discorso Del Coniglio non può che essere il riconoscimento del ruolo anticonigliesco della contraccezione. In attesa messianica di un Discorso del Preservativo, dalle prossime performance del Papa Pop si attendono delucidazioni su altri metodi più invasivi, ma meno compromettenti sul piano dell’etica cattolica. La doccia ghiacciata perenne, la tv accesa su una partita di Champions, l’armadio appoggiato alla porta della camera da letto per impedire al partner di entrare.  


Il Discorso del Coniglio segue di pochi giorni il Discorso del Pugno (a chi insulta la mamma) e ha preceduto di pochi minuti il Discorso del Calcio Dove Non Batte Il Sole, che secondo questo Papa Don Camillo andrebbe rifilato ai corrotti. Anch’io, come tutti, vado letteralmente pazzo per il linguaggio disinibito del Pontefice che viene «quasi dalla fine del mondo» e in effetti dice cose quasi dell’altro mondo. E non sarà certo un umile peccatore, e scribacchino per giunta, a fare la predica a un Papa. Da laico affettuoso mi permetto soltanto di chiedergli se non pensa che alla lunga questo suo parlare semplice e pieno di buon senso, mai seguito però da fatti concreti, non rischi di togliergli autorevolezza e credibilità. Facendolo assomigliare, più che a un vecchio prete argentino, a un giovane premier toscano. 
Buongiorno
Massimo Gramellini

http://www.lastampa.it/2015/01/20/cultura/opinioni/buongiorno/pap-coniglio-EjjwAuPB37p4tBjjfKncvJ/pagina.html

 Se lo chiede il vaticanista del Telegraph su Blogs.Spectator


In questa temperie, visualizzo un vecchio gentiluomo bavarese che tiene la testa fra le mani e si chiede: «Signore, era davvero quel che volevi?».
(Damian Thompson) by Benoit et moi
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/01/se-lo-chiede-il-vaticanista-di-telegraph.html

Caro Papa, sono orgoglioso di essere un coniglio

Sono un coniglio, avendo fatto quattro figli con la volontaria collaborazione di mia moglie, e mi rivolgo a Papa Francesco con l'umiltà di un peccatore per dirgli che il suo monito mi ha sconcertato


Sono un coniglio, avendo fatto quattro figli con la volontaria collaborazione di mia moglie, e mi rivolgo a Papa Francesco con l'umiltà di un peccatore, benché non mi senta tale, per dirgli che il suo monito mi ha sconcertato.







Meglio dichiararlo subito per evitare equivoci: non credente, sono però persuaso che la parola della Chiesa sia importante per gran parte dell'opinione pubblica.
Pertanto, mettendomi nei panni di un fedele, mi domando: come mai da tutti i pulpiti cattolici, per decenni e decenni, i preti hanno tuonato in favore della procreazione illimitata, in osservanza delle norme celesti, e ora, all'improvviso, il supremo capo della cristianità fa macchina indietro e predica, col suo linguaggio piano e diretto, il controllo delle nascite?
Questa non era forse roba per laici incalliti che, inascoltati o addirittura vituperati, scrivevano tomi su tomi per avvertire l'umanità dei pericoli connessi all'esplosione demografica? Essi dicevano: se l'aumento costante e sfrenato della popolazione continuerà, il mondo sarà destinato a morire di fame per l'impossibilità della terra a produrre cibo sufficiente per tutti. Mi pareva che avessero ragione e stavo dalla loro parte, litigando con coloro i quali, viceversa, sostenevano il contrario: la provvidenza assicurerà a chiunque il necessario per campare.
Se chiedevi loro come si sarebbe sfamata tanta gente su un globo relativamente piccolo, quale il nostro, la risposta che fornivano non era scientifica, bensì illuminata dalla fiducia nelle lettere pontificie. Le quali all'incirca recitavano: no alla regolamentazione demografica, sì alla legge naturale secondo cui l'atto sessuale è finalizzato al concepimento. L'insegnamento è stato valido per lustri. Ora, invece, è stato abrogato da Bergoglio, quantomeno corretto: la maternità e la paternità siano responsabili; marito e moglie non sono conigli, si limitino a dare alla luce tre figli (al massimo) in modo che essi siano all'altezza di mantenerli ed educarli come Dio comanda. Si vede che Dio ha cambiato idea.
Forse è meglio così. Il cattolicesimo si abituerà al nuovo corso. D'altronde, da coniglio, sono autorizzato a raccontare la mia esperienza di padre, di nonno e addirittura di bisnonno. Favorevole al controllo delle nascite, confesso di non aver affatto controllato quelle che avvenivano in casa mia. Quattro figli, pur con l'attenuante di due gemelle, sono un bel numero. Non è stato facile crescerli, ma neppure troppo difficile. Ce l'abbiamo fatta e non ho un ricordo brutto dell'epoca in cui i pargoli erano monelli.
Qualche problemino c'era, ma è stato risolto. Per fortuna in famiglia non mancavano i mezzi per soddisfare esigenze alimentari, scolastiche eccetera. Spesso, rammentando il casino che c'era in famiglia, mi interrogo: come facevo a sopportare quattro diavoli scatenati? Non lo so. Sta di fatto che mi piaceva assai caricare tutta la brigata in auto e portarmela a spasso. Mia moglie e io avevamo un ruolo e lo ricoprivamo con allegria anche nei momenti peggiori, quelli delle malattie, delle topiche negli studi, del terrore suscitato dalla diffusione nella società giovanile delle droghe.
La vita dei genitori è dura. Ma se anche non fosse un dono di Dio, è sopportabile qualora vi siano soldi abbastanza per tappare ogni buco. Mia moglie e io non siamo stati eroi, eppure non riusciamo a trattenere il riso se pensiamo che Francesco ci considera avvolti nelle pellicce di conigli. Abbiamo affrontato ogni avversità senza perderci d'animo e le abbiamo superate. Se mi guardo in giro, poi, scopro che la maggior parte delle mamme e dei papà si è comportata secondo le proprie capacità materiali e spirituali. Già, si fa quel che si può, il più delle volte commettendo gli stessi errori che, da bambini, attribuivamo ai nostri vecchi. Non esiste una scuola per genitori. Si diventa saggi quando non occorre più esserlo: i figli sono diventati grandi e non hanno bisogno della nostra assistenza.
Per quel poco che ho imparato, consiglio alle coppie giovani di agire secondo i suggerimenti che vengono dal cuore: è vero, meno bebè, meno grane, in linea di massima. Ma è anche vero che una prole numerosa si autogestisce. I ragazzini si aiutano tra loro, formano una sorta di clan, e la famiglia va avanti. Le rotture di balle, per chi la governa, sono all'ordine del giorno, tuttavia non impediscono di vivere sereni. Perché la serenità dipende da noi, non dagli altri.
A Papa Francesco, che non ha avuto marmocchi, dico con stima: non sa che cosa si è perso.

4 commenti:

  1. Però forse, e dico forse, il gorgoglio di bergoglio era indirizzato solo ai suoi amici mussulmanii, che come tutti sanno, ci colonizzeranno con il ventre delle loro donne e questo è stato detto da uno dei loro capoccia , quindi egli era giustamente preoccupato degli effetti che le coniglie e i conigli mussulmani avrebbero sulla cristianità; in parole povere egli temeva che ci spazzassero tutti via. Noo, non è così, era proprio indirizzato solo a noi cristiani ? Mi dicono di sì. Pardon . jane

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    1. I maligni invece dicono che l'ha detto per ridurre la pedofilia..!

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    2. a beh allora si capisce tutto !!!!!! jane

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  2. Mia suocera ha avuto tredici figli dal 1929 al1947! Anni difficili dove il problema era mettere insieme un pranzo ogni giorno. La cena non era obbligatorio farla perché ,si diceva che,andando a dormire affamati ci si sarebbe alzati sazi.....I figli sono stati tutti voluti? Forse no,ma certamente sono stati tutti molto amati e si confidava nell' aiuto di Dio che effettivamente non è mai mancato! Che fede in quelle famiglie! Ora ci vengono dette cose molto diverse,ma se io devo cercare un esempio guardo a quelle famiglie che ogni giorno recitavano il rosario inginocchiati sul pavimento della cucina, bambini compresi! Sembrano passati secoli da allora,invece sono passati solo poco più di sessant'anni .Cosa ci è successo?

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