In
questo post propongo un filmato da poco apparso su youtube: si tratta
di una messa solenne in periodo per annum tenuta in Inghilterra nel 1960
in un collegio cattolico.
Questa
liturgia, lo ammetto, non cessa di esercitare su di me ammirazione se
non altro perché qui la forma simbolica è chiarissima; la liturgia è una
serie di azioni e parole in perfetta concatenazione tra loro.
A vederla non si ha solo una sensazione estetica ma quella che ogni cosa sta al suo giusto posto. La messa cattolica tradizionale (nella sua versione postridentina) è l'ultimo stadio della messa latina medioevale ereditata a sua volta dalla liturgia patristica della Chiesa di Roma, per quanto con alcuni aggiustamenti e con aggiunte nel tempo. Pur passando attraverso l'epoca scolastica con la sua impostazione razionale, il suo cuore resta patristico.
A vederla non si ha solo una sensazione estetica ma quella che ogni cosa sta al suo giusto posto. La messa cattolica tradizionale (nella sua versione postridentina) è l'ultimo stadio della messa latina medioevale ereditata a sua volta dalla liturgia patristica della Chiesa di Roma, per quanto con alcuni aggiustamenti e con aggiunte nel tempo. Pur passando attraverso l'epoca scolastica con la sua impostazione razionale, il suo cuore resta patristico.
L'esecuzione
è ammirevole: non ho mai sentito così tante voci cantare
appropriatamente le parti variabili (introito, graduale, alleluia,
offertorio communio). Il momento più alto della liturgia cattolica prima
del suo crollo avvenuto inaspettatamente pochissimi anni dopo per
innegabile volere delle più alte dignità ecclesiastiche a cui seguì (e
continua a seguire) una vera e propria furia iconoclasta liturgica!
La soluzione è già stata data nella storia della Chiesa: all'arianesimo non si può opporre un semi-arianesimo, ad una liturgia devastata non si può opporre una liturgia rafazzonata alla meglio per accontentare tutti, ma il ripristino della stessa nella sua forma ordinata, com'era prima del suo crollo.
La soluzione è già stata data nella storia della Chiesa: all'arianesimo non si può opporre un semi-arianesimo, ad una liturgia devastata non si può opporre una liturgia rafazzonata alla meglio per accontentare tutti, ma il ripristino della stessa nella sua forma ordinata, com'era prima del suo crollo.
C'è poco da dire o da girarci attorno: la messa latina di questo filmato ha ben poco a vedere con quella riformata e questo lo sanno bene sia i cosiddetti progressisti (che l'avversano) sia i tradizionalisti (che la sostengono). Lasciamo perdere i "normalisti" per i quali si giustificherebbe pure un demonio che fosse papa e che si inventano fantomatiche continuità laddove non ci sono che rotture.
Essendo una cosa "altra" è indice che il mondo simbolico indica almeno parzialmente altre cose e se questo è possibile si ha messo mano in un mondo che non sopporta essere cambiato.
L'Occidente lo ha fatto, mostrando un evidente spregio o quanto meno una leggerezza non da poco, pensando a parole di fare grandi cose (a questo si è spinto l'orgoglio!). I fatti sono là e indicano la tristezza dei santuari violati. Dure parole, queste, ma reali davanti alle quali crollano tutti i possibili argomenti di difesa.
Mi chiedo ancora perché molti cattolici - per pura coerenza - non decidano di divenire protestanti invece di evacuare quel poco che ancora rimane nella loro casa...
In trent'anni, a causa del concilio che nel frattempo s'è svolto, si è passati da una Liturgia rivolta a Dio ad una celebrazione chiusa su se stessa e priva di alcun slancio spirituale.
E pensare che la celebrazione del 1990, a confronto con le liturgie che si trovano oggi nelle chiese, risulta almeno seria e dignitosa.
GdM
Che alternativa, allora, pone? Lasciare le cose come sono? Vede, se ieri il mondo ortodosso rimaneva perplesso per le interpretazioni che venivano appiccicate a questa messa, ora rimane ancor più freddo: infatti mentre prima la liturgia romana tutto sommato era antica ed era in gran parte quella in cui Roma era in comunione con l'Oriente, oggi tutto è stravolto in senso protestante. Che base di avvicinamento esiste in tutto ciò? Sempre minore, mi pare! L'ultima "genialata" dei capi cattolici è stata quella di non insistere più su queste cose (che ovviamente li trovano sempre più lontani) e di ammettere tutto pur di essere loro stessi ammessi. Ma questa è illusione bella e buona e riduce la Chiesa ad un puzzle disordinato, il corpo di Cristo a quello di una prostituta che ora si da a uno ora si da ad un altro e alla fine, asciugandosi la bocca, dice "non ho fatto nulla di male" (è un passo della Scrittura). Mi creda, scrivo queste cose con molto dolore...
Riguardo al suo "fine di una civiltà" non ne sarei così sicuro, dal momento che queste cose resistono in diversi piccoli centri. Nell'abbazia di Fontgombault tutto è come in questo filmanto oggi stesso (tranne il canto polifonico, ovviamente). Una liturgia ordinata e dignitosa non conosce mai la parola "fine", nonostante tutto!