Card. Muller: la Chiesa non può riconoscere un secondo matrimonio
“Il messaggio di Papa Francesco è molto chiaro su una sessualità dell’uomo ordinata alla volontà di Dio che l’ha creato maschio e femmina”.
In una lunga intervista concessa al quotidiano cattolico francese “La Croix”, e pubblicata ieri, 29 marzo, il Card. Ludwig Muller si esprime a tutto campo, con parole chiare sui temi del Sinodo sulla famiglia.
“Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, io ho la responsabilità dell’unità nella fede. Io non posso prendere parti. Ma le cose sono chiare: noi abbiamo le parole di Gesù sul matrimonio e la loro interpretazione autentica lungo tutta la storia della Chiesa – i concili di Firenze e Trento, la sintesi fatta da Gaudium et Spes e tutto il magistero successivo… Teologicamente è tutto molto chiaro. (…) Noi [oggi] dobbiamo ritrovare i fondamenti naturali del matrimonio e, per i battezzati, sottolineare la sacramentalità del matrimonio come mezzo di grazia per irrigare gli sposi e tutta la famiglia”.
Poi è tornato su un tema preciso che è quello del necessario accordo tra dottrina e pastorale. “La disciplina e la pastorale – ha detto – devono agire in armonia con la dottrina.” A questo proposito, è molto chiaro l’esempio che il cardinale ha fatto rispetto alla possibilità di eventuali seconde unioni dopo un primo matrimonio.
“Se il primo matrimonio è valido, non è possibile contrarne un secondo nello stesso tempo. Un percorso penitenziale è possibile, ma non una seconda unione. L’unica opzione è quella di tornare alla prima unione legittima, o vivere la seconda unione come fratello e sorella: questa è la posizione della Chiesa, in accordo con la volontà di Gesù. Aggiungo che è sempre possibile chiedere una dichiarazione di nullità dinanzi ad un tribunale ecclesiastico.”
Un altro argomento affrontato dal cardinale Muller riguarda i rapporti tra chiesa universale e chiese locali. “Le conferenze episcopali sono una espressione della collegialità dei vescovi a livello di un paese, di una cultura o di una lingua, ma è una organizzazione pratica. La Chiesa Cattolica esiste come Chiesa universale, nella comunione di tutti i vescovi in unione e sotto la guida del Papa. Ella esiste anche nella chiese locali. Ma la Chiesa locale non è la chiesa di Francia, o di Germania: è la Chiesa di Parigi, di Tolosa…Queste sono le diocesi. L’idea di una Chiesa nazionale sarebbe totalmente eretica. Una autonomia nella fede è impossibile!”
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