ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 21 marzo 2015

Ipazia boni consilii


ISTITUTO
MATER BONI CONSILII

Dichiarazione sulla consacrazione episcopale
conferita da Mons. Williamson il 19 marzo 2015



pubblicato su Sodalitium



Com’ è ormai noto, Mons. Richard Williamson, uno dei quattro Vescovi consacrati da Mons. Lefebvre il 30 giugno 1988, ha a sua volta consacrato, a Nuova Friburgo, in Brasile, il 19 marzo 2015, Mons. Jean-Michel Faure.

Con un comunicato della casa generale, la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha condannato questa consacrazione episcopale con argomenti e toni che, nel 1988, furono quelli dei sacerdoti che lasciarono Mons. Lefebvre per fondare la Fraternità San Pietro; la Fraternità San Pio X governata da Mons. Fellay accusa Mons. Williamson di “sedevacantismo” pratico, e di riconoscere solo verbalmente l’autorità del Papa (accusa più seria da parte della Fraternità San Pietro, che si sottomise a Giovanni Paolo II, di quanto non lo sia per la Fraternità San Pio X che, per ora e almeno in apparenza, ancora disubbidisce abitualmente a Francesco I).



Molti cattolici quindi, che proprio  in quanto cattolici si oppongono al modernismo e al Vaticano II, sono tentati di riporre la loro speranza in Mons. Williamson, e si chiedono se non si possa approvare e riconoscere la consacrazione episcopale di Mons. Faure.

La consacrazione episcopale del 19 marzo 2015 si richiama esplicitamente a quella del 1988, e come nel 1988, così adesso – con la lettura di un “mandato romano” apocrifo  – si dichiara apertamente e categoricamente che sia Mons. Williamson sia Mons. Faure (che lo ha ribadito in una intervista del 18 marzo), seguendo in questo l’esempio di Mons. Lefebvre, riconoscono l’autorità e la legittimità di Francesco I Bergoglio.

Per questo, esercitando il nostro dovere di testimoniare pubblicamente la fede, non possiamo non ribadire a proposito della consacrazione del 2015, quanto dicemmo a proposito di quella del 1988 (cf Sodalitium, n. 17, pp. 4-7), ovverosia che l’atto compiuto da Mons. Williamson implica:
- sacrilegio e scisma capitale;
- una prassi di natura scismatica;
- una vivente contraddizione, segno manifesto dell’errore;
- riconoscendo, nel rito stesso della Messa, Jorge Mario Bergoglio come Sommo Pontefice della Chiesa cattolica e Vicario di Gesù Cristo in terra e nello stesso tempo compiendo una consacrazione episcopale contro la sua volontà e nell’esplicito intento di opporsi alla sua autorità e al suo magistero.

Il nostro Istituto invita quindi i cattolici fedeli, che si oppongono al neo-modernismo del Vaticano II, a non lasciarsi ingannare dalla Fraternita San Pio X di Mons. Fellay come dalla ‘Fraternità San Pio X’ di Mons. Williamson: l’una e l’altra, infatti, dichiaratamente e programmaticamente, desiderano far parte dello schiera di coloro che riconoscono Jorge Mario Bergoglio come Vicario di Cristo, dando quindi piena legittimità alla sua opera di distruzione (se mai fosse possibile) della Chiesa e della Fede intrapresa dal modernismo.

Infine, i recenti avvenimenti confermano la posizione che, nella crisi attuale, prese, con spirito di Fede, Mons. Guérard des Lauriers” (nostra dichiarazione del luglio 1988).

Verrua Savoia, 20 marzo 2015

4 commenti:

  1. Non pensavo che l'ordinazione di mons.Faure potesse scatenare tante polemiche. E' chiaro che anche all'interno della Tradizione coesistono varie corrrenti, ognuna delle quali pensa di essere quella giusta. Bravi! Complimenti! Diamo occasione al diavolo per ridersela di noi e dividerci ancora di più! Credo che ogni sacerdote che segue il vetus ordo sa perfettamente che il suo scopo è quello di portare anime a Cristo e di salvarle. Le questioni dottrinali che si trasformano in proclami politicizzati non sono utili a nessuno, ma ci dimostrano chiaramente chi vuole essere il più grande e possono solo scatenare ulteriori tensioni che in questo momento non servono assolutamente a nulla! Se ogni corrente tradizionale si prende la libertà di dire di se stessa che è quella giusta e le altre sono ingannatrici, finiremo sono per azzannarci fra di noi. Vorrei che l'occasione della consacrazione di mons. Faure fosse un'occasione di giubilo ed invece si preferisce generare ancora più confusione fra i fedeli, specialmente in quelli che da poco si sono avvicinati alla Tradizione. Mi sembra di sentir dire: " Venite da me! Sono io che ho l'erba più verde! Comprate da me! Sono io che ho il prodotto migliore!". Bravi tutti! Così i massoni presenti nella Chiesa si faranno beffe di noi! E speriamo altresì di non cominciare la battaglia via internet per rispondere a tono a chi fa comunicati ridondanti che spesso degenerano in offese e calunnie. Poveri noi, come siamo ridotti! A chi dobbiamo credere? Signore abbi pietà di noi! Fino a quando?

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  2. Infatti i sedevacantisti sono alla pari degli eretici modernisti. Ambedue minano al Primato di Pietro. Come? Presto detto i sedevacantisti che sono i veri gallicani (cui si riempiono tanto la bocca accusando la FSSPX) vorrebbero decidere loro (con un concilio particolare, mi sembra che così lo chiamano) chi è il vero papa. Sulla base di un eretico infallibilismo che si son inventati loro, mentre la Pastor Aeternum dice altro, ossia che l'infallibilità è solo in seno alle dichiarazioni ex Cathedra e ovviamente l'infallibilità è insita anche nel Magistero Ordinario millenario, purchè questo sia stato da sempre paraticato in continuità da TUTTA la Chiesa in continuità per secoli.

    I modernisti invece decisono loro non vedevano lora di dare una spallata al Primato di Pietro con la colleggialità del pastorale conciliabolo CVII. Vedasi il "papato emerito" ...... Due facce della stessa medaglia.

    Bravo Brontolo Sauro che ha messo il titolo giusto a questo ridicolo "Komunicato" dalla gatta ipazia che dall'isolotto miagola alla ricerca dell' ipazio di turno ..... poveretti che pena entrambi sedevacantisti e modernisti travestiti da tradizionalisti hanno in odio alla stessa maniere la FSSPX. Solo gli stolti non hanno ancora capito a che gioco stanno giocando questi.

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  3. Mi "felicito" per il titolo veramente fazioso: Ipazia cosa c'entra? Solo i lefebvriani sono nel vero? Williamson non è forse lefebvirano? Quando capirete che il vostro gallicanesimo non porterà la soluzione agognata alla crisi della Chiesa sarà troppo tardi.

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    1. Ipazie di patmos c'entra: è l'altra faccia del Giano sedevacantista.

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