ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 30 aprile 2015

Manine nascoste?

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo:

La guerra è uno sterminio di massa pianificato

Le straordinarie rivelazioni del conte Cherep Spiridovich, generale
Romanov che profetizzò sulla Seconda Guerra Mondiale, 
svelando gli oscuri segreti dell'élite mondialista

di Sergio Basile e Nicola Arena
con il contributo di Giovanni Caltabiano
dissertazioni su "The Secret World Government" di Cherep Spiridovich
Spiridovich - Hidden Hand
 The Secret World Government – Il Governo Segreto del Mondo             
Mosca, New York  Il russo Arthur Cherep-Spiridovich (1858 - 1926) è stato uno dei personaggi più emblematici del Novecento, sebbene di lui si sappia poco o nulla, per via delle scomodissime verità storiche rivelate in un'opera pregevole e straripante, capace di anticipare con profetica arguzia i maggiori - tragici – fatti del Novecento; ciò rivelando, prima di ogni altro, la vera identità e la portata di personaggi, fatti ed intrecci di potere ben occultati dai libri di storia e dai governi. "The Secret world Government" o "The Hidden Hand" ("La Mano Nascosta") (1) - opera curiosamente mai tradotta in italiano e disponibile solo in lingua inglese, in una vecchia edizione dell'epoca pubblicata a New York nel 1926 – rappresenta uno dei più sbalorditivi compendi di "segreti" storici del Novecento e di tutta l'era moderna.
(1) Arthur Cherep-Spiridovich, "The Secret World Government" o "The Hidden Hand" ("La Mano Nascosta"), The Unrevealed in History (100 misteri storici rivelati), Ed.:  The Anti-Bolshevist Publishing Association, New York City 1926, , 15 EAST 128th STREET
 La guerra è un (diabolico) assassinio di massa legalizzato                       
Coglierne il senso equivale ad aprire una porta sui misteri più bui della storia, d'improvviso illuminati dal fulgido bagliore della verità. Alla luce degli attuali sconvolgimenti globali, politici, economici e geopolitici, quella di Cherep Spiridovich è una figura tutta da scoprire, per meglio comprendere il senso delle guerre, quelle che lo stesso considerava inutili e diabolici spargimenti di sangue pianificati e legati ad un puro desiderio di assassinio. Egli, in particolare, giudicava le guerre mondiali e le rivoluzioni quali atti criminali, folli, protesi a promuovere – su scala globale - morte, distruzione e caos in chiave anti-cristiana: "Una guerra è soltanto un “assassinio di massa legalizzato“ (The Hidden Hand, Cap. I): è questo il filo conduttore del documento del 1926, che si dipana fin dal primo capitolo.
 Il profeta Cherep Spiridovich e la pianificazione satanica del caos         
Nobile di nascita, il conte Spiridovich, generale maggiore zarista e lealista, si trasferì negli Stati Unitidopo la rivoluzione bolscevica, considerata - come si evince, senza giri di parole, dai suoi scritti - al pari di un attentato satanico al cuore del Cristianesimo, "pianificato da Satana e dai suoi figli alimentando un innato, perverso e irrefrenabile desiderio d’assassinio” (Cfr.: The Hidden Hand, Pag. 1-5). Nel denunciare il golpe satanico e l'attacco al cuore della Russia Cristiana, Spiridovich nel contempo leva alto il suo j'accuse  contro la debolezza di molti cristiani: "Cristiani - commenta in apertura dell'opera - non sembra siano mai stati d’accordo con Cristo"… Da questa categoria di pseudo-cristiani egli salva, tra i pochi dell'epoca, il politico francese Joseph Caillaux: eletto deputato nel 1898, membro autorevole, anche se impopolare, del partito radicale e ministro delle finanze conWaldeck-Rousseau (1899)(2).
(2) Fonte Enciclopedia Treccani
 La ricetta di Cailleaux e la contro-ricetta dei Rothschild                           
Quando fu chiesto a Cailleaux come salvare la Francia – nota il conte russo - egli rispose “il popolo sembra credere che esistano rimedi semi-segreti non ancora impiegati per curare la povertà degli Stati. Lavoro ed economia. Questa è la regola! Questi gli unici rimedi!”. EvidentementeSpiridovich - pur riconoscendo il valore dello statista – aveva compreso l'inconsistenza di termini innalzati a rango di ideali, quali "lavoro" ed "economia", senza il supporto sostanziale di due strumenti straordinari, appartenenti alla categoria dello spirito, quali la giustizia e verità; e senza igiusti presupposti monetari, bancari, geopolitici e religiosi. Non esistono trovate miracolistiche per innalzare lo spirito di un Paese, fuorché il lavoro (e l'economia) uniformati, tuttavia, ad uno spirito di verità: elemento portante che ha costantemente animato la sua ricerca.
 Le oscure alleanze della "Mano Nascosta"                                                    
Evidentemente egli coglie anche i limiti dei falsi profeti – e primi fautori – del marxismo bolscevico e rivoluzionario che propinarono una "rinascita" sociale incentrando erroneamente la disputa sociale ed economica sulla mitica "lotta di classe" e coltivando in segreto – nel contempo –oscure alleanze con i Rothschild: e quindi con l'élite bancaria internazionalista e la giudeo-massoneria. Ciò con un unico scopo: oltraggiare Cristo e annientare i Cristiani e il Cristianesimo.
 Un piano occulto dietro il malessere degli stati                                           
Se la Francia seguisse le indicazioni di Cristo – ammonì il sottile statista, nel 1926 - in 5 o 10 anni diventerebbe nuovamente ricca… Ma il generale caro ai Romanov comprese prima di ogni suo contemporaneo ed in maniera molto profonda e documentata come dietro il benessere o il malessere degli stati  ci fosse qualcosa di molto oscuro e taciuto nelle pieghe interne della storia. Taciuto per secoli. Nel primo capitolo di The Hidden Hand egli parla in merito molto chiaramente, oltrepassando la soglia-limite della profezia e individuando i nemici dei popoli, nonché contestuali dominatori incontrastati del sistema bancario internazionale: "un Rothschild V o VI ordinerà ai suoi Lloyd, Clemenceau, Woodrow Wilson, *Bethmann-Hollweg-Rothschild, Aerenthal, Sazonov, Sonnino, Kemal-Pasha, Venizelo, Masaryk e ad altri, di dare inizio ad una nuova guerra mondiale" (Seconda Guerra Mondiale – N.d.r.).
 Edward Rothschild e i 300 giudeo-mongoli                                                 
L’autore, dunque, descrive in maniera dettagliata, con una visione chiara e "scientificamente profetica", nomi e cognomi dei componenti principali della struttura dominante. Egli vede nel declino francese un disegno pianificato votato all'auto-sterminio della razza ariana, e proteso all'instaurazione di un rapporto di dipendenza nei confronti della Germania, sostanziatosi nel pagamento d’indennità di guerra. Egli attribuisce la regia degli sconvolgimenti che stavano mutando – ed avrebbero mutato – per sempre il volto dell'Europa a Edward Rothshild V e ai suoi "300 giudeo-mongoli", identificati nell'opera come la stirpe di Satana e l'apice occulto della piramide del Governo Mondiale (la cosiddetta Setta della Mano Nascosta).
 Il vero, oscuro volto dei rivoluzionari e nemici dei popoli                         
Spiridovich aveva compreso il ruolo destabilizzante del sistema bancario internazionalista e dei banchieri centrali nell'ambito del "gioco mondialista", anche se evidentemente non era ancora munito di una robusta cultura monetaria e non era ancora del tutto (minuziosamente) consapevole dell'origine e dell'emissione fraudolenta dell'oro-carta, pur intuendone profeticamente la portata distruttiva:  d'altronde l'unico che portò a termine, fino in fondo, questo percorso di elaborazione logica fu il professor Giacinto Auriti, tra gli Anni Settanta, Ottanta e Novanta del Novecento, grazie all'enunciazione della "Teoria del Valore Indotto della Moneta". Il generale di casa Romanov - indicato, a ragione, da molti suoi posteri come un cristiano moralmente  integro e dotato del dono della profezia - denuncia nel suo dirompente libro (3) come con la sola Prima Guerra Mondiale i banchieri e giudeo-massoni Rothschild - con tanto di "cortigiani" e seguaci - avessero guadagnato "100 miliardi" dell'antica moneta corrente.
(3) Cit.: Arthur Cherep-Spiridovich, "The Secret World Government" o "The Hidden Hand" ("La Mano Nascosta")
 Casa Rothschild e la pianificazione della "Seconda Guerra Mondiale"  
Ma Spiridovich va oltre e profetizza - con circa tre lustri di anticipo - la Seconda Guerra Mondiale, suscitando l'ammirazione e lo stupore, ma anche l'ilarità e il sarcasmo, di molti suoi contemporanei. Questi – scrive nel primo capitolo dell'opera – "seguendo il loro desiderio d'assassinio, aspirano a pianificare la Seconda Guerra Mondiale. Quella che stanno preparando contro la ricca America". Egli prima di tutti comprende e delinea i progetti della sinarchia mondialista ai danni dell'ignara e ghettizzata popolazione del cosiddetto Paese vincitore (gli Usa) e – altresì – di quello che oggi chiamano "Nuovo Ordine Mondiale" ai danni di tutti i popoli della Terra: specie quelli cattolici e ortodossi. Nota in un importante passaggio del paragrafo di apertura: "Controllando la stampa mondiale possono facilmente pianificare qualunque guerra. Se Wall Street – ironizza – dicesse quella parola (guerra, n.d.t.) domani, tutti gli editori ed i predicatori sarebbero a favore della guerra” (Eugene V. Debs, The Sun, 4 maggio 1925). Non servirebbe - secondo il generale – essere profeti per predire l’imminenza di un problema serio, se i francesi seguissero la via della salvezza indicata da Caillaux.
 Limiti delle dittature - "Governare significa prevedere"                            
Nella seconda parte del primo capitolo egli denuncia i limiti delle dittature, ree di non aver compreso – o di aver banalizzato in maniera assurda – la portata del disegno mondialista: "così il dittatore d’Italia e il presunto Dittatore di Francia – rincara - mostrano la medesima, seria, mancanza di giudizio. Ma la necessità di crescita degli statisti è vitale. Qual é – domanda Spiridovich – la differenza tra uno statista ed un politico? Demostene (3)  e  Edmund Burke (4) – continua –  lo hanno spiegato: “uno statista deve sapere come prevedere il futuro, un politico comprende soltanto il presente” (che è già il passato).“Governare, significa prevedere dice un saggio vecchio proverbio. Altrimenti “senza previsione non è possibile governare
(3) Demostene (Fonte Enciclopedia Treccani) uomo politico e oratore ateniese (384 a. c. - 322 a. c.) partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un'intensa attività oratoria (filippiche, 350-341; olintiache, 349-348; per la pace, 346); Fu anche diplomatico-militare, promotore di leghe fra le città greche.
(4) Edmund Burke (Fonte Enciclopedia Treccani) scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa – Beaconsfield 1797); dal 1758 fu direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere; fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito Whig (thoughts on present discontents, 1770, contro il partito Tory); con American Taxation (1774) e Conciliation with the colonies (1775) assunse un atteggiamento realisticamente favorevole alle rivendicazioni delle colonie americane pur senza concedere nulla sul terreno dei principî. Provocò (1788) il processo di Warren Hastingse sostenne (1788-89) l'abolizione del commercio degli schiaviBurke è soprattutto noto per le vigorose Reflections on the revolution in France scritte (1790) sotto l'impressione dei moti francesi, indifesa della tradizione storica contro il presunto astrattismo "antistorico" dei rivoluzionarî: di fronte alla Francia "funestata" dall'assassinio dei sovrani, sta – nel quadro di B. – il mito dell'Inghilterra dalle "rivoluzioni pacifiche".
 Lo spirito cristiano e lo spirito dell'anticristo                                              
Spiridovich, come visto, comprende la portata satanica delle rivoluzioni (Francese e Bolscevica) e delle guerre mondiali, confidando nello spirito di carità cristiana, quale vera panacea per la rinascita dell'umanità. "Quando si è concordi con Cristo – afferma - si diventa più brillanti". Lo spirito anti-cristiano (cioè dell'Anticristo) al contrario è portatore di scompiglio e auto-distruzione, tradimento e desolazione, come si evince dalle sue eloquenti espressioni, esternate nell'analizzare ildeclino della società americana dopo l'instaurazione della privata FED: "Come afferma l’ex senatore R.P. Pettigrew nel suo Plutocrazia trionfanteWoodrow Wilson – scrive Spiridovich – spinse gli americani in guerra contro il loro volere".
 La mano nascosta e il sistema bancario, da Wilson ai giorni nostri        
Le malefatte di Wilson - rimarcate dallo statista russo sempre in "The Hidden Hand - ricordano, senza usare troppa fantasia, ciò che sta accadendo negli ultimi decenni con l'operato dei vari Bush e Obama e con l'operato dei governi occidentali pilotati e condotti dalle élite giudeo-massoniche (social-comuniste e liberal-capitaliste) in guerre insensate e "Primavere" di vario tipo: in Medioriente, Africa, Ucraina, Europa, ecc.. Guerre spacciate per "missioni antiterrorismo" o per provvidenziali "esportazioni di democrazia" o "missioni di pace", portate avanti dietro il paravento della Democrazia e con il sostegno del sistema bancario internazionale(cioè delle banche centrali). Nel 1913 Wilson, inaugurò l'era dello strapotere bancario – giudeo-massonico – anche negli Usa: in quell'anno lo "statista", con un forte sostegno politico dei banchieri, fu eletto alla Casa Bianca, avendo di fatto già acconsentito all’approvazione del Federal Reserv Act (5),in cambio del sostegno alla sua campagna elettorale. Nello stesso anno, in data 23 Dicembre, approfittando delle festività natalizie, quando la maggior parte degli uomini di governo era impegnata a casa con le proprie famiglie, il liberticida Federal Reserv Act veniva messo ai voti e Wilson, a sua volta, promulgava la legge.
(5) Legge costituiva della privatissima Federal Reserve Bank statunitense, approvata il 23 dicembre 1913 dal Congresso degli Stati Uniti.
 Sono uno degli uomini più infelici… Ho rovinato il mio Paese…             
Sei anni dopo, tuttavia, lo stesso dopo aver pianto amaramente per aver svenduto la sovranità monetaria e la stessa dignità dei propri connazionali, scrisse con rammarico una frase destinata – in negativo – ad entrare nella storia: sono uno degli uomini più infelici. Io ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. una grande nazione industriale è ora controllata dal suo sistema creditizio. Non siamo più un governo della libera opinione, non più il governo degli ideali e del voto della maggioranza, ma il governo dell’opinione e della coercizione di un piccolo gruppo di personaggi dominanti“. Spiridovich, dunque, riesaminando la figura di Wilson ed i retroscena che portarono alla definitiva privatizzazione del sistema bancario Usa, aveva compreso il grande nesso esistente tra moneta, sistema bancario, giudeo-massoneria e nascita e proliferazione dei mali ideologici del Novecento: tutti strumenti funzionali allanascita della sinarchia mondialista oggi nota come "Nuovo Ordine Mondiale"; cioèfunzionali all'instaurazione del regno di Satana sulla Terra.(Continua…)
Sergio Basile, Nicola Arena (Copyright © 2015 Qui Europa)
con il contributo di Giovanni Caltabiano
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com
Mercoledì,  Aprile 29th/ 2015
di Sergio Basile e Nicola Arena -
con il contributo di Giovanni Caltabiano
dissertazioni su "The Secret World Government" di Cherep Spiridovich
"LEGALIZZARE L'IMMIGRAZIONE", LO ORDINANO I ROTHSCHILD




DI MAURIZIO BLONDET
effdieffe.com


Quello qui sopra è il titolo che è apparso su Libérationed è la soluzione che il giornale francese –posseduto dalla famiglia Rothschild – propone traendo spunto dalla nota «tragedia del Mediterraneo». Interessante coincidenza, anche il New York Times si china, dall’altra parte dell’oceano, sul destino dei poveri morti negri. Sparge e una lacrima, e poi si domanda: Who is to blame?, di chi è la colpa? E si risponde: «I politici europei puntano il dito sui trafficanti e pongono l’accento sulla soluzione militare; ma ciò che spinge gli immigranti nelle braccia dei criminali son proprio le politiche dell’Unione Europea, che tratta l’immigrazione non come una necessità umana ma come una questione penale da reprimere... da 30 anni stanno costruendo la fortezza europea». 

Che bontà, che generosa larghezza di vedute mostra il giornale del capitalismo terminale; gareggia in altruismo con Papa Francesco. Che dico? Il New York Times sostiene la stessa cosa che sostengono la Boldrini e il senatore Luigi Manconi in Berlinguer: «Accogliamoli tutti»!, come strilla un libro del suddetto ricco senatore del PD.
Merita citare l’ultima riga del pensoso e umano articolo del New York Times, che indica a cosa tiene veramente il grande, autorevole giornale di Manhattan, e cosa vogliono i suoi finanziatori: 

«Smantellare la Fortezza Europea, aprire strade legali all’immigrazione» 

Notare che il Washington Post, il grande e ancor più autorevole, sostiene lo stesso giorno, più obliquamente, la stessa tesi: siamo di fronte a un esodo globale, è gente che fugge da guerre, destabilizzazioni e miseria… sparge una lacrima anche il WP, sorvolando su Chi è stato a provocare guerredestabilizzazioni eccetera da 20 anni buoni.

Perché mi sento cattivo
Ecco dove andavano a parare, con la grancassa sui poveri morti, 700 anzi 800, anzi 900 affogati: smantellare quella che loro chiamano la fortezza europea, ed invece è già un campo aperto a tutti i venti — solo che in questo momento si tratta in segreto sul Trattato Transatlantico, e ci sono impuntature, resistenze, che il big business americano vuole spianare.
Aprire il campo al diluvio dell’immigrazione fa parte ovviamente del piano globalizzante, del Governo Mondiale dei banchieri e burocrati. È inutile ripeterne i motivi, ce li siamo già detti tante volte: sradicare le identità e le culture, onde omogeneizzare l’umanità e ridurla tutta ad essere il Consumatore Standard, con desideri standard, soddisfacibili dalle multinazionali-standard.
Mi spiego anche un mio vuoto interiore. In questi giorni, ho tentato di scrivere qualcosa sulla «ennesima tragedia nel Mediterraneo», e non mi veniva niente. Sentivo qualcosa di strano. Qualcosa nella resa mediatica dell’immane naufragio mi è suonata falsa, un diluvio di piagnistei ufficiali, di buonismi viscidi e lacrimazioni corali ad imitazione del Papa, alquanto sospette. Già ho sentito un tono stridente nell’«accorato appello alla comunità internazionale» di Papa Bergoglio e il suo invito a noi di accoglierli, motivato dal fatto che quelli «cercavano la felicità» (il diritto alla felicità non esiste se non per la Massoneria). Poi il Mattarella, passato dai450 mila euro annui di giudice costituzionale ai 2 milioni di presidente della Repubblica, che a fatica (ha difficoltà ad esprimere i concetti) spremendo una lacrima (è stitico anche in quello), pontifica: «La morte di centinaia di profughi manifesta la totale insufficienza delle iniziative assunte fin qui dalla comunità internazionale rispetto alla conseguenze delle guerre, delle persecuzioni, delle carestie che flagellano tanta parte dell’Africa e del Medio Oriente» — anche lui senza dire chi è stato. In compenso minacciava noi e l’opposizione politica (rimanente), insultandoci preventivamente: «Mi auguro che la sensibilità ai diritti umani prevalga sull’indifferenza che spesso sconfina nel cinismo».

La Boldrini, intervistata in ginocchio dal ballarò, che arcigna contro i cinici e indifferenti che siamo noi, scandisce: «Ogni vita che abbiamo salvato con Mare Nostrum è costata solo 600 euro»: con l’aria di quella che i soldi ce li ha messi lei. Poi, ho letto Saviano, il prezzemolino di Repubblica. Alla fine, ho sentito anche accodarsi alla pietà ufficiale ed obbligatoria Alba Parietti, la subrettona rifatta coi labbroni e le tette al silicone («7 mila euro l’una mi son costate, ma sono ferri del mestiere», disse una volta), allora ho capito che non sarei riuscito a scrivere niente. Solo a vomitare.

Ma quando trovo il Papa e la Parietti che ci esortano alla stessa pietà ed accoglienza (vero è che quelle signore sono di buon cuore) di quelli che cercano la felicità – qui da noi! – allora mi scopro cattivo, spietato. 

Un false flag?

Tanto cattivo, pensate, che ho persino sospettato che l’«orrenda tragedia» del Mediterraneo sia stata una sorta di false flagvolto ad ottenere un effetto psichico su noi spettatori. O, se non proprio un false flag, qualcosa che lorsignori aspettavano, coi discorsi piagnosi già pronti, per strumentalizzare il nostro raccapriccio e soffiarci il senso di colpa che ci deve far aprire il portafoglio.

I settecento morti – poi saliti a 900 – non li ha contati né visti nessuno. «Stavano chiusi nella stiva. Donne e bambini». Ah già, e chi lo dice: i 27 sopravvissuti. Fra cui un buon numero sono poi risultati scafisticriminali recidivi, che vanno e vengono dalla Libia ai centri d’accoglienza per portare la loro carne umana – con tanto di permesso di soggiorno, anche loro ospiti per qualche giorno del centro d’accoglienza – gestito dalla Mafia, o da qualche mafia semi-pubblica, 30 euro al dì che diamo noi contribuenti, e sigarette gratis, e ricariche telefoniche per chiamare casa.
Adesso li hanno arrestatifra tre giorni i nostri giudici li metteranno in libertà (vigilata, s’intende) e loro torneranno al business. Impronte digitali? Si bruciano i polpastrelli, tranquilli. Lo fanno tutti i recidivi. Nelle intercettazioni ci prendono i giro, si vantano, «ho fatto 800 mila euro».queste intercettazioni, i magistrati che spifferano le telefonate di qualunque avversario politico vogliano rovinare, le avevano praticamente segretate; e se non c’era una tv locale ligure a rivelarle, nessuna tv o giornale mainstream ne parlava. Noi, il pubblico gonzo, dovevamo solo piangere sui poveri morti, non vedere lo sporco affare che c’è dietro, non vedere chi finanziano questi presunti innocenti che spendono 3-4 mila euro; non una ma più volte, perché la metà viene rimandata e ci riprova, a polpastrelli bruciati, chissà quante volte.
mai un giornale che abbia cercato di capire perché questi martiri vengano quasi tutti dall’Africa nera, persino dal Ghana; dove 3-4 mila euro sono una piccola fortuna. E come mai appaiono tutti così giovani e pasciuti, e le belle ragazze negre raccontino con occhioni alla Ruby di essere state violentate e ri-violentate tante volte, che ormai sembra un’abitudine (o un mestiere? Guardate come sono cattivo). Sapete?, anzi no, non vi dicono che non possono tornare a casa, in patria, perché altrimenti l’intera famiglia allargata – che ha pagato per loro perché facciano fortuna e li chiamino per ricongiungimento familiare – li schernisce, li isola, gli fa il vuoto attorno, praticamente li fa morire, perché in Africa senza il sostegno della famiglia allargata si muore: sono dei falliti, e non restituiscono i soldi. È questa la bella società negra, piena di calore umano e di valori da cui vengono: nessun giornale s’è preso la briga di fare un’inchiesta sui Paesi da cui provengono, sugli ambienti in cui sono cresciuti, sulle illusioni che bevono guardando alla tv la nostra società di lustrini e spettacolo...

Ma no, non ce l’ho con loro. Il fatto è che proietto su di loro ciò che provo per i nostri: quelli che ci intimano di accoglierli, di non essere razzisti ed egoisti. Ossia i nostri mantenuti e mantenute, i giornalisti sovvenzionati, i nostri ricchi di Stato, le nostre oligarchie occupanti che ci opprimono, ci angariano e ci spogliano con l’assenza di umanità di un esercito straniero. 

A loro, non so perché, non riconosco alcuna autorità morale per dar lezioni a noi che gli paghiamo gli stipendioni. Loro che ci invitano alla solidarietà e alla generosità, sono quegli stessi che non provano alcuna solidarietà verso i 7 milioni di poveri italiani che hanno nel Paese – effetto di una crisi che dura da sette anni ed è come una guerra perduta – che sotto i mille euro vengono trattati da contribuenti, a cui prendono i soldi per pagarsi gli stipendi da Sardanapalo

Loro, non si tagliano nulla. Il Mattarella proviene da quella Corte Costituzionale di magliari da 450 mila annuali, che ha sancito per sentenza che gli stipendi della magistratura non devono essere decurtati nemmeno di un centesimo: e adesso, come inquilino del Quirinale, dispone di 2 milioni annui pubblici di «appannaggio» (come il re) e ci fa la lezione a noi. Mica comincia lui. Sparge solo qualche stitica lacrima, che è gratis. Noi stiamo già dando. Noi accettiamo paghe decurtate se abbiamo la fortuna di avere ancora un lavoro, a noi stanno meditando di tagliare le pensioni «d’oro» — ma fatte salve le loro, che sono di platinoNoi nemmeno li abbiamo voluti, questi oligarchi, nemmeno li abbiamo votatiSiamo governati da Governi non eletti ormai da tre svolte, scelti per noi da Bruxelles e Berlino, quando non da Francoforte e Wall Street
Tutto ciò che propongono costoro, i nostri oppressori, fra i loro piagnistei concertati, a me suscitano solo sospetti. «Dove vogliono andare a parare?», mi chiedo quando li vedo lacrimare ed esprimere compassione, tenerezza, pietà e umanità.Adesso vedo che sta passando l’ordine dall’estero: anche Rotschild si commuove, anche Wall Street. Dunque, legalizzare l’immigrazione. Senza limiti. E guai a chi protesta: è un razzista, un cinico, probabilmente un evasore, un omofobo e negazionista di sicuro. Far tacere l’opposizione (quel poco che ne resta), ecco dove vanno a parare.
Vorrei solo ricordare le altre soluzioni che questi signori hanno proposto, anzi accettato da fuori e imposto a noi: l’euro che ci strangola e ci avevano detto ci avrebbe dato la prosperità, il trattato di Lisbona che ci cancella e vieta qualunque interesse nazionale, la UE che ci avevano assicurato sarà un paradiso, ed invece è la prigione dei popoli, con camere di tortura dove si suppliziano i greci; sono quelli che ci hanno affogato nella globalizzazione mettendo i nostri lavoratori in competizione con quelli cinesi e pakistani. Quelli che hanno accettato nella UE la Polonia e Baltici, che su mandato americano ci stanno trascinando tutti alla guerra con la Russia. Sono quelli che per obbedienza e disciplina sovrannazionale (polacca) mantengono le sanzioni a Mosca, che rovinano anche, e soprattutto, noi latini. Sono quelli che non hanno eccepito all’aggressione NATO alla Libia, che vedono nel regime di Kiev una democrazia minacciata dal cattivo Putin, che non dichiarano a chi si deve la destabilizzazione in Siria, la miseria dell’Africa, a chi si devono le disuguaglianze odiose del capitalismo nella attuale sua massima «efficienza»; sono quelli che ci sono stati messi sul collo per garantire la nostra passività (e la nostra solvibilità) anche se la crisi made in USAunita all’euro germanico, ci ha distrutto il 25% delle imprese – sette anni di guerra, di bombardamenti a tappeto, di impoverimento – e senza che loro abbiano mai avanzato una sola idea, una sola proposta per farci uscire dalla guerra lunghissima, dalla depressione senza sbocco né prospettive.

Sono quelli che – grazie, Governo Monti – stanno inserendo negli asili infantili e scuole elementari l’insegnamento del «genere», l’educazione sessuale secondo la direttiva OMS del 2010: Da 0 a 4 anni, si prescrive l’apprendimento del «godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione della prima infanzia». Dai 4 ai 6 anni, si insegnerà a esplorare «le relazioni omosessuali» e «consolidare l’identità di genere». A 15, le ragazzine impareranno dove andare per ottenere un aborto.
Voglio dire, per essere buono: questi hanno applicato politiche tutte sbagliate. Radicalmente odiose, sataniche e stupide, che aggravano tutti i problemi che pretendono di risolvere. E continuano a perseguirle ostinatamente, perché tanto, non sono loro che le subiscono e ne soffrono. Ci tengono buoni: ecco 80 euro, ecco il tesoretto, anzi no. Ai migranti, 30 euro, ricariche e sigarette. E voi, razzisti.
L’altra sera han fatto vedere un paesetto alpino del Bresciano, in cui, per ordine di Alfano, si devono accogliere una dozzina o ventina di migranti. Han fatto vedere i manifesti della Lega, intervistato il sindaco che, sgomento, si oppone: il paesino, dice, conta 200 anime... Razzista.
«Cercano la felicità», ve lo dice il Papa; e voi non volete dividere con loro la felicità che vi dà la UE, l’euro, il capitalismo terminale?
Noi, però, non abbiamo più l’obbligo di seguirli. Non hanno autorità. L’hanno perduta.
Maurizio Blondet
Fonte: www.effedieeffe.com
22.03.2015
 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14985

"La nostra politica è destabilizzare gli Stati"

George Friedman, uno dei più importanti scienziati politici americani, ha rilasciato alcune dichiarazioni contro l'Europa che hanno imbarazzato non poco l'America



È sempre più difficile comprendere i meccanismi della politica estera di uno Stato. Ancora più difficile, ultimamente, è comprendere la politica estera americana.
In un recente documento pubblicato da Der Spiegel, per esempio, si può leggere una dichiarazione di Obama in cui l'Isis veniva definito "una squadra di riserve di basket". I risultati di questa visione politica sono sotto gli occhi di tutti.
Ancora più strano è stato leggere nel libro Scelte difficili di Hillary Clinton queste dichiarazioni sulla Siria: "Se gli Stati Uniti fossero riusciti ad addestrarla ed equipaggiarla, una forza di ribelli moderati affidabili ed efficaci poteva contribuire a evitare lo sfascio del Paese durante la transizione, sorvegliare gli arsenali di armi chimiche, e scongiurare pulizia etnica e vendette". Questa affermazione, appurato che le armi chimiche c'erano, ma erano nelle mani dei ribelli, va letta alla luce di quanto scritto da un inviato del The jewish press: "I ribelli siriani che sarebbero poi entrati a far parte dello Stato islamico sono stati addestrati nel 2012 da istruttori americani che lavoravano in una base segreta in Giordania". Ciò contrasterebbe con quanto la politica estera americana ha sempre ricercato, ovvero la "stabilità a ogni costo".
Il 3 febbraio scorso, George Friedman - scienziato politico, fondatore dell'agenzia di intelligence Stratfor e molto apprezzato da certi ambienti repubblicani - ha presentato al Chicago Council of global affairs il suo ultimo libro, Europe - Destined for Conflict?. Nel suo discorso, Friedman ha fatto alcune considerazioni fondamentali per comprendere la politica estera americana in Ucraina. Friedman, inoltre, ha affermato che l'Europa non esiste, un po' come Victoria Nuland diceva "l'Unione Europea si fotta".
Il nemico principale per l'America, prosegue Friedman, è formato dall'asse Germania-Russia e per questo Obama sostiene Kiev: non può permettere che Putin aumenti la propria influenza sul Vecchio continente.
E ancora, ed è questa la frase più interessante: "L'obiettivo non è vincere il nemico, ma destabilizzarlo". Proprio come è successo durante le primavere arabe e in Ucraina.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/vogliamo-destabilizzare-stati-1121656.html

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