Chi sono i peggiori “nemici” di papa Francesco?
Leggiamo da Radio Vaticana questo passo in particolare: Appena eletto Papa Francesco fa due movimenti – parlo della sua corporalità, senza metafore: il primo, quello di abbassarsi. Invece di mettersi molti paramenti lui ha chinato la testa per ricevere la benedizione del popolo fedele che stava nella piazza e in tutto il mondo, vedendolo. Questo è Vaticano II: Lumen Gentium 8. Cristo che si spoglia, che viene a cercare I poveri; la Chiesa che “quantunque abbia bisogno di mezzi umani per compiere la sua missione, non è fatta per cercare la gloria terrena, bensì per far conoscere anche con il suo esempio l’umiltà e l’abnegazione” (LG 8). Questo non è vero. Questo è riscrivere i vangeli e pure la patristica.
Cristo si spogliò, è vero, ma della sua “uguaglianza con Dio” – parole di San Paolo – per essere “uomo” fino in fondo che doveva essere quel patire e quel subire la morte infamante della croce. È uno dei motivi principali, questo, per cui l’ebraismo ha difficoltà a credere nel Dio fatto uomo e morto in quel modo, per loro è inaccettabile che il Dio glorioso e battagliero e condottiero dell’A.T. si sia umiliato in questo modo: lo scandalo della Croce, come spiega poi san Paolo.
I paramenti pontifici non c’entrano nulla con questo “spogliarsi”. I paramenti sono i segni dell’unico sacerdozio di Cristo e che papa Francesco, nello specifico, ha continuato a mantenere; non adoperando l’abbigliamento pontificio delle cerimonie pubbliche e private, che è ben altra cosa rispetto ai paramenti.
“Invece di mettersi molti paramenti lui ha chinato la testa…”, si trattava semplicemente del rocchetto e della mozzetta rossa anziché della mantellina sull’abito piano bianco, non c’entra nulla con il chinare la testa, poteva farlo benissimo vestito in entrambi i modi.
Infine, ciliegina sulla torta populista: La Chiesa che “quantunque abbia bisogno di mezzi umani per compiere la sua missione, non è fatta per cercare la gloria terrena, bensì per far conoscere anche con il suo esempio l’umiltà e l’abnegazione”.
Vestirsi da papa è cercare la gloria terrena?
Papa Francesco in diverse occasioni ha spiegato la sua scelta e nulla ha che vedere con quanto dice monsignore argentino. Il vescovo di Roma ha specificato – assai più onestamente ed umilmente – di essere nel suo carattere il non riuscire a vestirsi in certo modo, e gli crediamo, gli pesava vestirsi anche da vescovo e da cardinale, abiti che usava solo negli incontri ufficiali. Ha detto che il protocollo gli pesa ma che cerca di applicarlo fin dove può. Ha detto di essere indisciplinato e gli crediamo.
Fanno davvero ridere queste persone che invece di riportare più semplicemente le parole del Papa, tentano ambigue associazioni di idee che non stanno ne in cielo ne in terra.
Papa Francesco ha due nemici, altrettanto pericolosi: la stampa laicista e i suoi “apologeti” progressisti. Purtroppo, entrambi, lo snaturano continuamente, riducendolo ad una macchietta (che non è e lo ha dimostrato ampiamente… così come ha dimostrato che sfugge alle facili classificazioni, tipo Papa rivoluzionario, Papa progressista, Papa ambientalista, etc.).
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