ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 15 luglio 2015

Fiato alle trombe!

Twitter: Papa Francesco supera i 22 milioni di follower 
(a cura Redazione "Il sismografo") 
(Michel Dorais) A 42 giorni di distanza dal giorno in cui i follower del Papa hanno superato i 21 milioni, oggi, mercoledì 15 luglio, alle 14.30, gli account complessivamente hanno oltrepassato i 22 milioni. Nei giorni del Pellegrinaggio del Santo Padre in tre Nazioni del Sudameirca la media dei nuovi followers ogni 24 ore è cresciuta notevolmente passando da 20 a 29 mila. Le 3 lingue più popolari per connettersi all'account del Papa rimangono sempre lo spagnolo (9.347.116), l'inglese (6.586.373) e infine l'italiano (2.912.635).



«Viaggi, Sinodo, Giubileo: in tre mesi le tappe fondamentali del Pontificato»


Un'immagine di benvenuto al Papa in Bolivia
UN'IMMAGINE DI BENVENUTO AL PAPA IN BOLIVIA

Alberto Melloni, storico del cristianesimo, analizza per Vatican Insider le sfide che attendono Francesco tra settembre e dicembre

“Da settembre a dicembre: in tre mesi Francesco giocherà le partite fondamentali del suo pontificato”. Dal viaggio a Cuba e Stati Uniti al Sinodo ordinario sulla famiglia, dalla visita nell’Africa nera all’apertura del Giubileo della misericordia. A indicare il “filo rosso” nell’imminente  agenda papale è  il professor Alberto Melloni, ordinario di storia del cristianesimo all’università di Modena-Reggio Emilia e titolare della cattedra Unesco sul pluralismo religioso e la pace all’università di Bologna. “Il Pontefice ha voluto incorniciare la sua missione negli Usa e all’Onu tra due viaggi dedicati agli indigenti sudamericani e africani”,  spiega a “Vatican Insider” il direttore della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna.

Da tre paesi poveri dell’America Latina (Ecuador, Bolivia, Paraguay) alle aree più difficili del Continente nero passando per la visita a Cuba e Usa. Quale senso individua in questa “geopolitica dei viaggi”?
“Collocato fra due visite ai poveri in Sud America e in Africa, il viaggio negli Stati Uniti non corre il rischio di apparire come un accorrere a corte nell’imminenza delle elezioni presidenziali con un disegno politico. I discorsi sulle ingiustizie sociali pronunciati in America Latina sono così forti da chiarire quale sia la visione del Papa sullo scacchiere internazionale. Inoltre la sua risposta in aereo sul crocefisso donato dal presidente boliviano Morales è molto importante dal punto di vista del contenuto dottrinario. Per Francesco non è un problema il ricorso al marxismo da parte della teologia della liberazione”.

Cosa unisce il senso dei viaggi a quello del Sinodo sulla famiglia?
“I viaggi hanno sempre un risultato estremamente positivo perché Francesco ha una personalità magnetica e di fortissima presa. Quella del Sinodo, invece, è una partita tutta diversa e rappresenta uno stacco enorme rispetto a quanto è accaduto fino alla sua elezione. Bergoglio ha attivato un meccanismo sinodale che non aveva mai funzionato. Una trasformazione che non è ancora stata completata, ma il Papa ha già ottenuto una vittoria indiscutibile perché finalmente al Sinodo si confrontano posizioni diverse e c’è discussione vera. Nell’idea di Francesco non esiste una spaccatura tra due differenti chiese. Per lui la Chiesa è una e il Sinodo è il luogo in cui si confrontano le diverse sensibilità e si possono confrontare posizioni tra loro lontane”.

Cosa prevede?
“La cosiddetta fronda dei conservatori sosteneva che al Sinodo non ci fosse nulla da discutere, ma solo da aderire a posizioni immutabili. Un punto di arresto che oggi è del tutto superato. Al Sinodo, infatti, si possono affrontare liberamente le questioni sulla famiglia. E ciò rappresenta un evidente successo per il Papa”.

In cosa è innovativo l’Anno Santo straordinario dedicato alla misericordia?
“Se la giustizia è un’alternativa alla misericordia, allora non è la giustizia cristiana. Perciò Francesco ribalta quella che è stata per secoli la dottrina delle indulgenze. Nella bolla di indizione del Giubileo il Pontefice fa riferimento all’indulgenza di Dio. Amministrarla non è più prerogativa del Papa e della Chiesa. Il percorso va da tutti verso tutti”.

GIACOMO GALEAZZI
CITTA’ DEL VATICANO
“Se volete capire il Papa, vedete il film ‘Mission’”. È il consiglio di monsignor Marcello Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, per comprendere a fondo il modo di Bergoglio di interpretare la sua identità gesuitica (...)

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