ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 25 agosto 2015

Povere chiese in povera Chiesa, poveri noi!

In Belgio, Chiesa Cattolica o cellula comunista?


BelgioChiesa Cattolica o cellula comunista? In Belgio v’è da chiederselo e, ad insinuare il dubbio, sono i fatti. Da tempo, qui, l’episcopato è considerato tra i più progressisti, ma ora pare proprio che si stia superando ogni limite della decenza, giungendo ad abbracciare l’estremismo della sinistra più radicale.

Così si è appreso di come l’11 giugno scorso la Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg abbia ospitato il raduno denominato «Vertice dei Popoli», durante il quale all’ambone, come se si trattasse di un’omelia, han preso la parola la parlamentare greca Anastasia Gkara (nella foto), eletta nella formazione marxista di Syriza, Miguel Diaz-Canel, vicepresidente della comunistissima Cuba, ed Aleida Guevara, la figlia del “Che”. In prima fila v’era ovviamente al gran completo la direzione del Ptb, il principale partito d’estrema sinistra belga, maoista, violentemente anticattolico e fautore della «dittatura del proletariato».
Tutto ciò in aperto contrasto col canone 1210 del Codice di Diritto Canonico, che recita: «Nel luogo sacro sia consentito solo quanto serve all’esercizio ed alla promozione del culto, della pietà, della religione e vietata qualunque cosa sia aliena alla santità del luogo». Kermesse comuniste incluse.
Non solo. Nei giorni scorsi è comparso sugli schermi televisivi mons. Tommy Scholtes, portavoce della Conferenza episcopale belga, per chiedere – di concerto con la Caritas Internazionale e citando papa Francesco – ai proprietari di immobili liberi (cittadini, parrocchie o ordini religiosi) di metterli a disposizione degli immigrati, chiedendo loro un affitto «simbolico». Con, in più, anche alcuni desiderata: ad esempio, che siano subito abitabili e per un periodo minimo di sei mesi, provvisti di servizi igienici e di cucina. La Caritas, in cambio, si farebbe garante del versamento del canone di locazione, nonché della bonifica della proprietà, una volta lasciata.
«Si sarebbe gradito vedere l’episcopato belga impegnarsi in egual misura per venire in aiuto dei molti connazionali ridotti in miseria – ha commentato l’agenzia Médias-Presse-Info oppure opporsi alle leggi, che permettono l’eutanasia dei minori o che sfigurano il matrimonio». Perché, di contro, in merito tanti, troppi silenzi?
Dunque, in Belgio, Chiesa Cattolica o cellula comunista?
http://www.nocristianofobia.org/in-belgio-chiesa-cattolica-o-cellula-comunista/
 
CHIESE  POSTCONCILIARI
LA NUOVA CATTEDRALE DI CRETIEL
IN FRANCIA

Il prossimo 20 settembre, il cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi, andrà a consacrare, per espresso mandato di Papa Bergoglio, la nuova cattedrale di Cretiel, nel dipartimento della Val de Marne, a 11 km da Parigi.
Perché ci interessiamo a questa notizia?
Per il motivo espresso con forte eloquenza dalle seguenti immagini.
Non si tratta di una sceneggiatura per un film di fantascienza, ma della vista esterna di questa supposta cattedrale cattolica che potremmo chiamare, con molta deferenza, il “pallone gonfiato” di Mons. Michel Santier, Vescovo di Cretiel.



Che non vi sia bubbio che si tratti di una chiesa cattolica lo si evince dalla croce che si vede qui sopra (l'immagine è relativa ad una fase costruttiva), ma che si tratti di una chiesa eterodossa è cosa altrettanto indubbia, perché in questi esterni chiunque può scorgervi più una volgare discoteca che una chiesa dedicata al culto di Dio.


Se si guarda poi questo interno (progetto) che, come si usa modernamente, ricorda più un circo equestre che un presbiterio, ci si rende conto che ormai i preti moderni, come quelli che hanno commissionato ed usato la nuova chiesa di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo, non hanno più la minima nozione del cattolicesimo, né del cristianesimo, né tampoco della religione.

Tolta la croce che sta sullo “sfondo”, tutto parla della centralità dell'uomo, che in questo caso sarebbero i presbiteri e il Vescovo in particolare che è il “padrone” di questo circo equestre.



Le versione finale, poi, non è meglio del progetto, poiché le sedie da cinematografo, con in mezzo la “cattedra” del Vescovo, allineate e “ripiegate”, recitano della pochezza di questi preti estremamenti “clericalizzati” eppure ostentatamente cultori della “semplicità”, oggi sull'esempio di Papa Bergoglio; come se si trattasse di casa loro e non della “casa del Signore”.

Ci scusiamo con i lettori per l'uso testardo di questa terminologia, ma noi siamo fermi all'idea che una chiesa dovrebbe essere eretta per rendere culto e lode a Dio, secondo i comandi del Signore Gesù e l'insegnamento della Tradizione apostolica.




Quest'“altare”, invece, e questo “ambone”, ci raccontano del totale disfacimento delle menti e degli spiriti dei nuovi preti abortiti dal Vaticano II, che a furia di  “ammodernare” tutto, hanno tutto ammorbato; fino a ridurre la casa del Signore in una sorta di moderna “bottega del design”, dove chiunque può sbizzarrirsi con le più ripetitive scempiaggini architettoniche.

Non è casuale che anche in questo caso si usi, “a sproposito”, il triangolo rovesciato,  noto simbolo massonico, ma soprattutto chiara espressione che il “vertice” di queste piramidi rovesciate non svetta verso il cielo, retto da Dio e luogo di destinazione ultima, ma verso il sottosuolo, retto da Satana e luogo dove vengono relegate le anime che si perdono per l'eternità.

E dire che è su questi diabolici tetraedri che si celebra la Messa moderna, quasi a conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che a partire dal Vaticano II non esiste più il Santo Sacrificio della Messa.



Che dire poi di questo “battesimale” che, con rispetto parlando, è più un catino che un luogo per amministrare il Battesimo?

E la finiamo qui, sia per non annoiare ulteriormente i lettori, che hanno ben capito di trovarsi al cospetto di un nuovo esempio che dimostra come il Vaticano II continui ancora a fare scempio delle cose di Dio, sia per non infierire ulteriormente sulle azioni sconsiderate di questi preti moderni, che  sembrano confermare il vecchio detto: Quem Deus vult perdere, dementat prius!; che non è poi così difficile da capire, tanto che si potrebbe liberamente tradurre, per assonanza:colui che Dio vuol perdere, prima lo rende demente!

1 commento:

  1. «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    (Giovanni 20.2)

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