ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 2 settembre 2015

Avvertimenti e sorte economica?

Medjugorje ansia: cosa dirà il Papa? La Madonna appare o no?

Medjugorje dimezza pellegrini italiani.
 Ansia verdetto Papa
ROMA – Il villaggio bosniaco di Medjugorje dovrà abbandonare la sua attuale prosperità connessa all’enorme indotto economico dovuto alle visioni mariane di sei dei suoi figli, dovrà cioè tornare all’antica povertà quando l’unic attività era la coltivazione del tabacco e di qualche vigneto?
E’ questa l’ansia che paralizza la comunità in attesa che Papa Francesco spenda la parola finale sulle discusse apparizioni della Madonna. Elisabetta Povoledo del New York Times si è recata in Bosnia per verificare sul posto l’impatto del punto di vista del Vaticano su Medjugorje, a partire dalle parole con cui Papa Francesco, en passant, ha liquidato le apparizioni annunciate a orari prestabiliti dai sei veggenti.

Intanto il numero di pellegrini italiani, zoccolo duro delle presenze, è dimezzato da giugno. “Quale che sia il verdetto ufficiale (sull’autenticità delle visioni, ndr.), questa attesa sta generando uno stato di incertezza per i pellegrini che ha pregiudicato la stagione”, dichiara Sante Frigo, un italiano sposato a una guida che lavora a Medjugorje.
Quale che sia il verdetto? In realtà, è giusto ricordare come i tempi della Chiesa non sono quelli di un’altra qualsiasi autorità: “La Chiesa opera sempre con prudenza e pazienza, in particolare con le apparizioni. Ci possono volere anche 50 anni, la Chiesa non ha fretta”, spiega Angela Ambrogetti, direttrice dell’ufficio romano di EWTN, il broadcaster globale del Vaticano.
Il perché è facile da intuire. Non è la sorte economica di Medjugorje che preoccupa, bisogna piuttosto tener conto di una devozione popolare cresciuta a dismisura intorno al centro spirituale che rappresenta. In Europa come in America (dove peraltro uno dei veggenti, Ivan Dragivecic, residente tra Boston e la Bosnia, trasmette via radio e con traduzione simultanea illustrando le sue conversazioni con laVergine).
Un frate francescano del New Jersey, Marinko Sakota, riassume i rischi di un verdetto negativo su persone che esprimono una fedeltà mariana tanto sincera: “Medjugorje è una chiamata alla conversione  per pregare la nostra Santa Vergine, niente di più. Non devi chiederti perché le apparizioni durino da così tanto tempo. Io mi chiedo cosa è accaduto a me. Sono cambiato oppure no?”.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/medjugorje-dimezza-pellegrini-italiani-2263131/

Missionario scomparso a Medjugorje, è passato un mese


Missionario scomparso a Medjugorje, è passato un mese

Sembrano perdere quota le ipotesi più inquietanti nelle indagini sul giallo di Padre Luciano Ciciarelli, il missionario scomparso a Medjugorje di origini abruzzesi.

Tra gli investigatori bosniaci che indagano sul caso, sembra farsi sempre più prevalente l’ipotesi di una disgrazia. A un mese esatto da quel 2 agosto in cui del sacerdote si sono perse le tracce, le squadre di soccorso continuano a battere le zone impervie circostanti la “Collina delle apparizioni”. Padre Ciciarelli aveva con se, al momento della scomparsa il suo telefono cellulare, che ha squillato a vuoto per quattro giorni fino al 7 agosto, quando si è esaurita la batteria. Purtroppo le ricerche non sono iniziate immediatamente, altrimenti la localizzazione sarebbe stata possibile.
Anche la persona con la quale aveva appuntamento per la domenica pomeriggio, un pellegrino peruviano ha confermato di averlo cercato invano sul cellulare, squillato a vuoto, il giorno della scomparsa.
La zona interessata dalle ricerche è sempre più estesa, e le squadre provenienti da Mostar stanno utilizzando anche i cani molecolari. Ad un mese dalla scomparsa di Padre Luciano, inizia a prevalere un clima di rassegnazione, anche se non si è spento l’impulso alla ricerca della soluzione del giallo, qualunque essa sia. Ma anche gli stessi missionari monfortiani non paiono alimentare l’ipotesi del rapimento proprio per il dettaglio del cellulare. Sarebbe strano che lo avessero lasciato tutto quel tempo acceso con una persona tenuta in ostaggio.

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