Bergoglio il «caudillo» andrà a Mosca
Obama e Putin considerano il Pontefice il vero leader del mondo latinoamericano
Chi ci guadagnerà di più dalla visita di Bergoglio a Cuba e negli Stati Uniti? I fratelli Castro, Obama, Putin o il Pontefice? Certamente quest'ultimo che lascia le beghe della Curia romana e certi attriti con varie conferenze episcopali dopo alcune aperture dottrinarie per un successo diplomatico che alla Chiesa mancava sin dai tempi di Giovanni Paolo II. Per Bergoglio sarà un’emozione grande passare con il suo corteo sotto le finestre dell'ambasciata Usa dove, grazie alla sua opera di mediazione, è tornata a sventolare la bandiera a stelle e strisce. Un cammino lungo, che nell'ultima fase ha visto come protagonisti l’attuale segretario di Stato Pietro Parolin e soprattutto il suo sostituto Giovanni Becciu per molti anni Nunzio a L'Avana che presto dovrebbe essere sostituito nel suo incarico da Joseph Marino oggi in Malesia.
Il primo apripista fu Karol Wojtyla nel 2008 ma non tutti sanno che il discorso di Giovanni Paolo II nella Plaza de la Revolucion fu scritto da Bergoglio. E non può essere un caso se pochi mesi dopo a Buenos Aires uscì un libricino firmato Bergoglio con un titolo che è tutto un programma alla luce degli sviluppi di questi giorni: «Dialogo tra il Papa e Fidel».
Ma c'è un altro motivo per cui Bergoglio celebrerà il suo trionfo. Dopo anni di dominazioni, rivoluzioni finte e vere, caudilli carismatici o improvvisati (Peron, Allende, Castro, Chavez, Lula, Morales) lo sterminato mondo dell'America Latina ha trovato finalmente il suo leader continentale riconosciuto dai grandi del mondo.
E dopo L'Avana Bergoglio troverà negli Stati Uniti Obama, sotto la scaletta del suo aereo, cosa mai successa, proprio perché riconosce in lui non solo il capo della Chiesa Cattolica ma il leader del mondo latino americano, dando seguito a quello che lo stesso Presidente Usa disse all'indomani dell'apertura a Cuba: «Todos somos americanos».
Non solo Obama guarda a Bergoglio come leader mondiale ma anche Vladimir Putin che parlerà alle Nazioni Unite poche ore dopo Bergoglio. Le diplomazie stanno lavorando sodo e non è escluso che si arrivi addirittura ad un incontro a sorpresa tra loro due.
Una cosa è ormai certa: stanno cadendo tutti i tabù per la vera storica tappa che porterà Francesco a Mosca nel 2016 con l'appoggio non solo del nuovo zar ma anche della stessa Chiesa ortodossa. Ed è stato questo l'argomento più riservato della visita nei giorni scorsi in Italia, a Milano e Roma, del metropolita russo di Mosca che si è incontrato con l'arcivescovo di Milano Ettore Scola e, a quanto dicono, fuori dai riflettori, anche con Parolin. Ma perché Obama e Putin, che hanno iniziato a dialogare sulla Siria, ritengono fondamentale il ruolo di Bergoglio? Perché lo considerano un fondamentale alleato nella difficile battaglia contro l'Isis.
l'arcivescovo di Milano Ettore Scola ???
RispondiEliminaper non parlare di Santosubito redivivo che tiene un discorso nel 2008! Bisignani invece di sussurrare ai potenti dovrebbe far quattro chiacchiere con uno bravo!!!
Elimina