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lunedì 14 settembre 2015

Lasciate che i mercanti vengano a me!





LASCIATE CHE I MILIARDI VENGANO A ME – IL GIUBILEO DI BERGOGLIO VALE 11 MILIARDI DI PIL IN 5 ANNI – I PELLEGRINI PREVISTI SONO 30 MILIONI, OVVERO IL 20% IN PIÙ RISPETTO AL GIUBILEO DEL 2000 DI PAPA WOJTYLA: TROPPI SOLDI PER FARLI GESTIRE A SOTTO-MARINO

Sul fronte dei costi, si stima che le entrate fiscali generate dall’arrivo dei turisti possano attestarsi intorno a quota 600 milioni di euro, in modo da coprire la spesa prevista di 588 milioni. I picchi di presenze sono previsti per il 16 febbraio (esposizione del corpo di Padre Pio) e per il 4 settembre, giornata dedicata a Madre Teresa di Calcutta…

Paolo Griseri per “la Repubblica


VATICANO - GIUBILEOVATICANO - GIUBILEO
Un’ opera di misericordia da 11 miliardi di euro in cinque anni. Tanto porterà il tempio ai mercanti della capitale in quello che si annuncia come il Giubileo più redditizio della storia recente. Si calcola che a partire dal prossimo 8 dicembre possano arrivare a Roma fino a 30 milioni di pellegrini. Un successo superiore a quello del Duemila, il giubileo del millennio indetto da Wojtyla e preparato con molti anni di anticipo che fece arrivare a San Pietro 25 milioni di persone da tutto il mondo.

Per un paradosso della storia il Giubileo della Misericorida indetto da Francesco per ricordare al mondo che esistono le periferie e la povertà, potrebbe diventare quello con l’effetto maggiore sul pil: un incremento del 2,4 per cento sul prodotto interno lordo della capitale e dello 0,7 per cento a livello nazionale. I calcoli li ha fatti a luglio l’università La Sapienza con uno studio diffuso dalla Camera di Commercio di Roma.

papa bergoglio dall ottico 8PAPA BERGOGLIO DALL OTTICO 8
Ipotizzando tre scenari, tutti e tre prudenti se è vera la stima dei 30 milioni di pellegrini. L’ipotesi più pessimista è quella di un incremento di turisti intorno al 3 per cento rispetto agli anni in cui non ci sono particolari eventi religiosi nella capitale. Quella intermedia prevede un incremento del 5 per cento mentre quella ottimistica ipotizza un afflusso superiore del 7 per cento. Ciascuno degli scenari ha un impatto sul pil. La forchetta degli incrementi è tra 11 e 11,5 miliardi di euro. Ma se davvero si arriverà ai 30 milioni di pellegrini (il 20 per cento in più rispetto al 2000) l’effetto sul pil sarà certamente maggiore.

Quanto costerà alle casse pubbliche l’evento? Il bilancio tra le maggiori spese e le maggiori entrate fiscali sarà positivo se si verificherà lo scenario di afflussi che i professori della Sapienza definiscono ottimistico e che secondo le ipotesi del Campidoglio e delle stesse fonti vaticane sarebbe addirittura prudente.

I calcoli dello studio universitario suppongono che a disposizione della capitale arriveranno circa 600 milioni di euro, 588 per la precisione. Che comprendono i 200 milioni all’anno di effetti sul bilancio 2015 e 2016 del Comune di Roma derivati dalla rinegoziazione del debito pregresso. E un gettito di 100 milioni che dovrebbe arrivare dalla vendita di immobili di proprietà pubblica nella capitale. A queste somme si devono aggiungere gli 88 milioni già annunciati dalla Regione Lazio. Solo nel caso dello scenario ottimistico le entrate fiscali generate dall’arrivo dei pellegrini potrebbero superare la spesa di 588 milioni: in quel caso si potrebbero infatti generare entrate fiscali superiori ai 600 milioni di euro.
selfie con papa francesco bergoglioSELFIE CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Ma che cosa fa ritenere che il Giubileo del 2015 sarà più partecipato di quello del millennio? Il primo elemento che gioca a favore è la dimensione dei popoli di riferimento. Perché la differenza non la fanno gli italiani e l’Europa occidentale ma il derby tra i cattolici dei paesi dell’Est che sentivano il richiamo del papa polacco e i pellegrini dell’America Latina che arriveranno a Roma per vedere il papa argentino.

Il secondo elemento è la riduzione dei prezzi per i viaggi aerei che si è realizzata negli ultimi 15 anni.

In Campidoglio il vicesindaco Marco Causi è ottimista sul numero dei pellegrini che arriveranno: «Abbiamo ragione di ritenere che lo studio della Sapienza sia prudente e che arriveranno più pellegrini di quelli previsti negli scenari della ricerca ». Il numero due del Comune di Roma spiega che l’effetto papa Francesco potrebbe giocare in due sensi opposti. La grande popolarità di Bergoglio potrebbe attirare a Roma moltissimi pellegrini ma la scelta del pontefice di consentire la celebrazione del Giubileo nelle diocesi del mondo potrebbe diminuire il flusso dei pellegrini a San Pietro.

Papa Francesco saluta a BetlemmePAPA FRANCESCO SALUTA A BETLEMME
Purtroppo per le casse della capitale anche le previsioni di spesa sono limitate: «Non credo che avremo a disposizione tutti i soldi che ipotizza la ricerca», ammette Causi. Che paventa addirittura un taglio di più della metà: «Temo che non avremo a disposizione più di 150 milioni se la trattativa con il governo che sto conducendo in via riservata sortirà i risultati sperati. Per ora — aggiunge il vicesindaco — abbiamo a disposizione 50 milioni che utilizzeremo per le manutenzioni».

Ci sono eventi in calendario che faranno registrare certamente il picco di presenze di pellegrini. Il 16 febbraio, mercoledì delle Ceneri, verrà esposto in san Pietro il corpo di Padre Pio. Il 4 settembre ci sarà la giornata dedicata alla memoria di Madre Teresa di Calcutta. «In quei giorni — dice Causi — immaginiamo un afflusso turistico simile a quello della settimana delle due canonizzazioni di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII che avvenne il 27 aprile scorso. In quei giorni a Roma ci fu un aumento dei flussi turistici del 18 per cento».
Papa Francesco pensieroso in elicotteroPAPA FRANCESCO PENSIEROSO IN ELICOTTERO

Quel che conta, fanno notare in Campidoglio, è anche l’aspettativa che il Giubileo straordinario può generare nelle imprese. Nello studio della Sapienza è previsto che l’evento possa portare tra i 4.300 e i 5.300 posti di lavoro in più. I primi segnali di una ripresa legata al Giubileo ci sarebbero già. Domani la Camera di Commercio della capitale dovrebbe presentare uno studio che segnala un aumento degli investimenti delle imprese romane nel mese di settembre, un aumento superiore alla media nazionale.

IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIOIGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO
A giocare contro gli effetti positivi sul pil c’è invece il carattere stesso del Giubileo della misericordia, il low profile che è insito nel dna della proposta di Francesco. È questa, in realtà, la vera incognita che rende difficili le previsioni. Soprattutto perché nella capitale è collaudata una rete di accoglienza nelle strutture degli istituti religiosi che sottrae al sistema alberghiero tradizionale un buon numero di pellegrini. Nonostante quella rete però, fanno notare in Campidoglio, lo scorso aprile l’aumento di presenze del 18 per cento si è registrato proprio in alberghi e ostelli pubblici.

PADRE PIO SAN GIOVANNI ROTONDOPADRE PIO SAN GIOVANNI ROTONDO
È un fatto che, se verranno rispettate le previsioni più ottimistiche, nel biennio 2015-2016 Expo e Giubileo potrebbero portare in Italia un flusso straordinario tra i 30 e i 50 milioni di turisti, un contributo notevole all’economia nazionale. Ma anche in questo caso, oltre alle cifre e agli effetti economici, il vero bilancio potrebbe essere legato al volto che l’Italia offre di sé in questi mesi.

MADRE TERESA DI CALCUTTAMADRE TERESA DI CALCUTTA
Marco Causi non nasconde che «un successo del Giubileo finirebbe per rimettere Roma al centro del mondo», rafforzando le relazioni della capitale in un momento non facile per la sua immagine internazionale. È evidente che l’avvenimento sarà anche l’ultimo banco di prova per un’amministrazione oggi al centro di polemiche proprio per la sua capacità di governare la città.

Beatificazione Giovanni Paolo IIBEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II
Anche in questo caso, oltre al sentimento ci sono i numeri a sostenere l’analisi. L’effetto maggiore del Giubileo non si avrà nei primi mesi del 2016 ma tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2017: il picco di incremento dell’occupazione, sostiene la ricerca della Sapienza, è previsto per i primi mesi dell’anno successivo alla chiusura del Giubileo. Questo perché si immagina che l’evento possa avere un effetto di trascinamento sull’economia della capitale che durerà fino al 2020. I calcoli esatti sul miracolo della Misericordia, naturalmente, si faranno alla fine.

Imu, la svolta di Papa Francesco: “Se un convento lavora come un hotel è giusto che paghi”

Il Pontefice: "Un collegio religioso è esente dalle imposte ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte".
"Pure le congregazioni religiose devono fare attenzione alla tentazione del dio denaro. Se si guadagna nell'accoglienza bisogna pagare le tasse". Ad affermarlo è stato Papa Francesco in un'intervista a Radio Renascenca. "Alcune congregazioni – spiega il Santo Padre – dicono: ‘no, ora che è il convento è vuoto faremo un hotel, un albergo: possiamo ricever gente e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro'.
Bene, se desideri questo – taglia corto Bergoglio – paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte".


Il commento di Papa Francesco è inevitabilmente destinato a far molto discutere e ad accendere le speranze di coloro che da tempo chiedono che anche la Chiesa Cattolica, proprietaria in Italia di moltissimi immobili, paghi le tasse. Sulla base del decreto del Ministero dell'Economia firmato da Padoan il 26 giugno del 2014, gli spazi organizzati "non in forma imprenditoriale" per la ricettività, come nel caso di quelle affittate  nei conventi o collegi, possono essere esenti dalle tasse sugli immobili, a condizione che ci sia "discontinuità" nell'apertura, ovvero che la struttura con si comporti alla stregua di un qualsiasi albergo e di conseguenza l'attività ricettiva non copra l'intero anno solare. L'esenzione dal pagamento delle imposte sugli immobili è valida soprattutto a condizione che quegli alloggi accolgano "destinatari propri delle attività istituzionali", quindi alunni e famiglie degli istituti scolastici, iscritti al catechismo, appartenenti alla parrocchia, membri di associazioni, e tutti coloro desiderosi di compiere ritiri spirituali.

Di recente una sentenza della Corte di Cassazione ha dato ragione al Comune di Livorno, che nel 2010 aveva spedito – attraverso l’ufficio tributi – avvisi di accertamento per omessa dichiarazione e omesso pagamento dell’Ici per gli anni dal 2004 al 2009 a una scuola cattolica. Secondo i giudici “poiché gli utenti della scuola paritaria pagano un corrispettivo per la frequenza, tale attività è di carattere commerciale, ‘senza che a ciò osti la gestione in perdita'”. Di conseguenza la scuola deve pagare le tasse sugli immobili. Il Comune di Livorno aveva chiesto alle scuole Santo Spirito ed Immacolata 422.178 euro.



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