ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 17 settembre 2015

Regina prophetarum




Cari Amici,
come molti sapranno la storia di questa Apparizione è stata per molto tempo avversa e controversa...e nonostante sia stata riconosciuta dalla Chiesa non ebbe nell'immediato il successo che ebbero, per esempio, Lourdes e Fatima...
Ma noi non ci soffermeremo sulle dispute o sulle curiosità, tipicamente morbose, del sensazionalismo o della caccia allo scoop. In questo video, con l'aiuto di alcune meditazioni del grande Don Divo Barsotti sull'argomento, cercheremo di fare un esame della coscienza per comprendere cosa sta dicendo a noi Nostra Signora de La Salette e da Lei farci aiutare per convertirci veramente a Dio. Ognuno faccia la sua parte.

Movimento Domenicano del Rosario
https://www.youtube.com/watch?v=mbIsyBwij1A&feature=youtu.be

Le profezie di Nostra Signora del Buon Successo

(di Cristina Siccardi) Il sito vocedipadrepio (http://www.vocedipadrepio.com/files/2008_03_ita_5.pdf) nel 2008, in occasione della chiusura della XX Settimana della Fede nell’arcidiocesi di Lecce (16 febbraio), pubblicò una profezia che la Serva di Dio Suor Lucia di Fatima (Suor Maria Lucia del Cuore Immacolato) rivelò al cardinale Carlo Caffarra fondatore del Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia. All’inizio del lavoro affidatogli da Giovanni Paolo II, il Cardinale scrisse a Suor Lucia dos Santos.
L’Arcivescovo di Bologna, come riportato nel suddetto sito, racconterà: «Inspiegabilmente, benché non mi attendessi una risposta, perché chiedevo solo preghiere, mi arrivò dopo pochi giorni una lunghissima lettera autografa – ora negli archivi dell’Istituto – in cui è scritto: lo scontro finale tra il Signore e il regno di Satana sarà sulla famiglia e sul matrimonio. Non abbia paura, aggiungeva, perché chiunque lavora per la santità del matrimonio e della famiglia sarà sempre combattuto e avversato in tutti modi, perché questo è il punto decisivo. E poi concludeva: ma la Madonna gli ha già schiacciato la testa.
Si avvertiva, anche parlando con Giovanni Paolo II, che questo era il nodo, perché si toccava la colonna portante della creazione, la verità del rapporto fra l’uomo e la donna e fra le generazioni. Se si tocca la colonna portante crolla tutto l’edificio, e questo adesso noi lo vediamo, perché siamo a questo punto, e sappiamo. E mi commuovo, leggendo le biografie più sicure di Padre Pio, di come quest’uomo fosse attento alla santità del matrimonio, alla santità degli sposi, anche con giusto rigore più di una volta».
Suor Lucia sapeva dunque, attraverso i suoi colloqui celesti, che la famiglia era il nucleo dello «scontro finale». Ci furono chiare profezie mariane sul tragico sfaldamento della cellula famiglia, si tratta delle apparizioni della Madonna del Buon Successo, che avvennero in Ecuador: la Vergine Maria parlò allora dei nostri tempi. All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito, Madre Mariana de Jesus Torres (1563-1635), scese a pregare nel coro della cappella.
Ad un certo punto ebbe la sensazione che qualcuno fosse presente e dopo poco si sentì chiamare per nome; di fronte a lei apparve una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose.
La Badessa era attonita e contemplava, con una gioia inesprimibile, quella Signora di ultraterrena beltà; allo stesso tempo provò un amore così immenso per Dio che, come lei stessa racconterà, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Quando riuscì a parlare chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: «Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra». Ebbe inizio così la prodigiosa serie di apparizioni mariane. Furono sette visite che si verificarono fra il 1588 e il 1634. La Madonna, quattro secoli fa, descrisse la situazione del mondo e della Chiesa di oggi, ammonendo e sollevando speranze che gettano luce sull’epoca di grave crisi che stiamo vivendo.
La Madonna del Buon Successo profetò quattro realtà: incoraggiò le sorti della comunità di suore che Madre Mariana Torres Berriochoa guidava, garantendo la sua materna protezione sul monastero; predisse il destino della nazione ecuadoregna, della cristianità occidentale e della Chiesa universale. Straordinario fu il suo predire la Massoneria più di un secolo prima della sua nascita formale (24 giugno 1717).
Per quanto riguarda l’Ecuador, la Beatissima Vergine preannunciò il 16 gennaio 1599, con due secoli e mezzo di anticipo, la consacrazione pubblica della nazione al Sacro Cuore di Gesù: «Nel secolo XIX verrà un presidente veramente cristiano (il futuro presidente dell’Ecuador, Gabriel García Moreno, ndr), un uomo di carattere, al quale il Signore concederà la palma del martirio sulla piazza antistante a questo mio convento; egli consacrerà la Repubblica al Divino Cuore del mio amatissimo Figlio e questa consacrazione sosterrà la Religione cattolica negli anni successivi, che saranno funesti per la Chiesa».
Il 21 gennaio 1610 la Madonna predisse che sarebbe dilagata la corruzione morale «perché Satana regnerà quasi completamente attraverso delle sette massoniche. Queste si concentreranno principalmente sui bambini per mantenere questa corruzione generale. Guai ai bambini di quest’epoca! (…)] Quanto al sacramento del matrimonio, che è simbolo dell’unione di Cristo con la sua Chiesa, sarà attaccato e profondamente profanato. La massoneria, con il suo potere, promulgherà delle inique leggi al fine di eliminare questo sacramento, facilitando la vita peccaminosa di ciascuno e incoraggiando la procreazione di bambini illegittimi, nati senza la benedizione della Chiesa. Lo spirito cattolico diminuirà rapidamente; la preziosa luce della fede si spegnerà progressivamente, fino a quando si giungerà ad una pressoché totale corruzione dei costumi (…).
In questi tempi sciagurati, ci sarà una lussuria ostentata che terrà le persone nel peccato e conquisterà innumerevoli anime frivole che si perderanno. Non si troverà quasi più l’innocenza nei bambini, né la modestia nelle donne. Nel supremo momento del bisogno della Chiesa, coloro che dovranno parlare resteranno in silenzio! Tu vedrai tutto dal cielo, dove non soffrirai più, figlia molto amata, ma le tue figlie e quelle che seguiranno dopo di loro soffriranno; queste anime molto amate che tu già conosci placheranno l’ira divina. Esse ricorreranno a me per l’invocazione di Nostra Signora del Buon Successo, quindi io ti comando di far fare la statua per la consolazione e la sopravvivenza del mio Convento e per le anime fedeli di questi tempi, un’epoca dove ci sarà una grande devozione verso di me, perché io sono la Regina del Cielo sotto svariate invocazioni. Questa devozione sarà lo scudo fra la Giustizia divina e il mondo prevaricatore, per prevenire la realizzazione della terribile punizione di Dio che questa terra colpevole merita».
Il 2 febbraio 1610 la Madonna, nella quinta apparizione, affermò che la Chiesa sarà attaccata da «terribili orde» e dilagheranno la corruzione morale e l’educazione laica.
La notte del 2 febbraio 1634, mentre la badessa pregava nel coro della cappella, la lampada del Tabernacolo si spense, lasciando il sacro luogo al buio. La Badessa stava per andare a riaccenderla, ma si sentì come bloccata da una forza sconosciuta e restò quindi in attesa. Improvvisamente apparve la Madonna, vincendo le tenebre col suo splendore e illuminando la cappella come se fosse stato pieno giorno. La Signora di Quito parlò di nuovo: «Lo spegnersi della lampada che arde davanti all’Amore prigioniero ha molti significati (…) si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli alla grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verranno considerate come martiri sacrificatisi per la Chiesa…».
Altro significato dello spegnimento della lampada è «dovuto allo spirito avvelenato di impurità che in quel tempo dominerà, percorrendo le strade, le piazze e i luoghi pubblici come un mare immondo e godendo di una libertà talmente sorprendente che quasi non resteranno più nel mondo anime vergini».
Il quarto significato «è il riconoscimento del potere delle sette, che abilmente si introdurrà nelle famiglie estinguendo l’innocenza nei cuori dei piccoli, soffocando in tal modo anche le vocazioni sacerdotali (…) Disgraziatamente, la Chiesa passerà allora attraverso una notte oscura in cui mancherà un prelato e un padre che vegli con amore, con dolcezza e forza, perspicacia e prudenza, e molte anime si perderanno mettendo in pericolo la loro stessa salvezza eterna. Il quinto motivo dell’estinzione della lampada sta nell’insensibilità e nel disinteresse di quella gente che, pur possedendo abbondanti ricchezze, resterà indifferente all’oppressione della Chiesa, alla persecuzione della virtù e al trionfo dei malvagi, trascurando di impiegare santamente le loro ricchezze per ottenere la distruzione del male e la restaurazione della Fede».
In questa tragica epoca di tenebre «la malvagità sarà trionfante. Eppure sarà giunta la mia ora, in cui io, in maniera meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando infine la Chiesa e la Patria dalla sua crudele tirannia». Tirannia che la Madonna imputò anche alla timidezza delle anime consacrate a Dio. La Regina delle vittorie parlò anche di un piccolo gregge che resisterà di fronte all’apostasia generalizzata.
La festa di Nostra Signora del Buon Successo si celebra il 2 febbraio e la sua devozione venne approvata nel 1611. La causa di beatificazione di Madre Mariana è stata aperta l’8 agosto 1986 dall’Arcivescovo di Quito, Antonio José González Zumárraga; mentre nel 1911 l’arcidiocesi della capitale ecuadoregna chiese alle autorità romane di poter incoronare la statua di Nostra Signora del Buon Successo, cosa che avvenne il 2 febbraio del 1991.
Nello stesso anno la cappella del convento dell’Immacolata Concezione è stata dichiarata Santuario mariano. Ricordare le profezie della Madonna del Buon Successo, legate inevitabilmente alle profezie di La Salette e di Fatima, non è soltanto motivo di considerare le importanti denunce celesti dei depravati, corrotti e profanatori giorni che stiamo vivendo, ma anche ragione di conforto e di sprone: resistere alle normative compiacenti il male, sia esse ecclesiastiche, sia esse laiche, è dovere di ogni uomo di buona volontà, ai fini sia della salvezza della propria anima, sia di un più rapido intervento divino, affinché la Misericordia di Nostro Signore ponga fine alla colpa. (Cristina Siccardi)
http://www.corrispondenzaromana.it/le-profezie-di-nostra-signora-del-buon-successo/

Madonna del Buon Successo

La Madonna nel 1594: guai all’errore del Pastore della Chiesa.

”Madonna del Buon successo” apparizioni a Madre Mariana

Alla fine del XIX secolo e per grande parte del XX, si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera della quasi totale corruzione dei costumi In quel tempo vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli ala grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verranno considerate come martiri sacrificatisi per la Chiesa e per la Patria.
”Madonna del Buon Successo” apparizioni a Madre Mariana Torres Berriochoa 1594

All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito (Equador), madre Mariana Torres Berriochoa, scese a pregare nel coro della cappella, come soleva fare da tempo con grande fervore, raccomandando a Dio le sorti della sua piccola comunità monastica. Ad un certo momento ebbe la netta impressione che qualcuno fosse presente, ed infatti si sentì chiamare per nome. Improvvisamente vide una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose. Nel contemplarla attonita, la badessa fu inondata di una gioia inesprimibile e provò per Dio un amore così intenso che, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Non appena riuscì a parlare, madre Mariana chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: “Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra”.
Con questa scena semplice e mirabile iniziava la prodigiosa serie di apparizioni della Madonna avvenuta a Quito, tra la fine del secolo XVI e l’inizio del secolo XVII, alla sua privilegiata figlia madre Mariana, nata da una nobile famiglia di origine spagnola, uno dei primi fiori di santità sbocciati in terra americana. In una recente biografia di questa sconosciuta figura (“Madera para esculpir l’imagen de una santa”, Quito-Bedford, 1987), l’attuale cappellano del monastero dell’Immacolata e direttore degli Archivi diocesani di Quito, mons. Luis Cadena y Almeida, ne ha messo in luce le virtù rilevando la straordinaria importanza del messaggio lasciatole dalla Madonna per l’umanità. Questo messaggio infatti, pur se lanciato quattro secoli fa, raggiunge direttamente il nostro tempo perché descrive la situazione del mondo e della Chiesa di oggi, esprimendo ammonizioni e sollevando speranze che gettano luce sull’epoca di grave crisi che stiamo vivendo.
Nelle sue apparizioni alla madre Mariana, la Madonna del Buon Successo non si è limitata ad incoraggiare la badessa sulle sorti della comunità di suore che guidava ed a garantire la sua protezione sul monastero, ma ha anche profetizzato il destino della nazione equadoregna, della Cristianità occidentale e della stessa Chiesa universale.

madre Mariana Torres Berriochoa

madre Mariana Torres Berriochoa

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Per quanto riguarda l’Equador, la Beatissima Vergine ha preannunciato, con due secoli e mezzo di anticipo, la consacrazione pubblica di questa nazione al sacro Cuore di Gesù:
“Nel secolo XIX verrà un Presidente veramente cristiano, un uomo di carattere, al quale il Signore concederà la palma del martirio sulla piazza antistante a questo mio convento; egli consacrerà la Repubblica al Divino Cuore del mio amatissimo Figlio e questa consacrazione sosterrà la Religione cattolica negli anni successivi, che saranno funesti per la Chiesa. In quel tempo una setta maledetta, la Massoneria, si impadronirà del governo civile e vi sarà una crudele persecuzione di tutte le comunità religiose che colpirà anche questa mia comunità: per colpa di uomini sciagurati, il monastero verrà soppresso. Ma Dio vive, e vivo anch’io, per suscitare fra loro stessi dei potenti difensori; porremo contro di loro degli ostacoli impossibili da superare, e il trionfo sarà nostro” (Seconda apparizione, 16 gennaio 1599).


Alla fine del secolo scorso [XIX], tutto ciò si è puntualmente realizzato. Nel 1873, infatti il valoroso Presidente dell’Equador, Gabriel Garcia Moreno, fece consacrare solennemente la sua nazione al Sacro Cuore di Gesù, dopo aver combattuto energicamente l’influenza della Massoneria nella vita pubblica del suo Paese con il suo santo esempio, col governo e con le leggi. Pochi anni dopo la setta anticristiana si vendicò facendo assassinare il Presidente mentre usciva da una chiesa, proprio di fronte al monastero dell’Immacolata Concezione, come la Madonna aveva profetizzato. Più tardi si scatenò ferocemente la persecuzione delle congregazioni religiose.
Ma la parte più impressionante, e più interessante per noi, del messaggio profetico, è quella che riguarda la situazione del mondo e della Chiesa. La notte del 2 febbraio 1634, mentre madre Mariana pregava nel coro della cappella, notò che la lampada del Tabernacolo si era spenta, lasciandola al buio quasi completo. Stava per andare a riaccenderla, quando si sentì come bloccata da una forza sconosciuta e restò quindi in attesa. Improvvisamente apparve per la terza volta la Madonna, vincendo le tenebre col suo splendore e illuminando la chiesa come se fosse giorno pieno. Confidando alla veggente un suo segreto, la Beatissima Vergine le spiegò il significato di questa apparizione.


“Lo spegnersi della lampada che arde davanti all’Amore prigioniero ha molti significati. Il primo è questo: alla fine del XIX secolo e per grande parte del XX, si diffonderanno varie eresie, e, sotto il loro potere, la luce preziosa della Fede si spegnerà nelle anime per opera della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli ala grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verranno considerate come martiri sacrificatisi per la Chiesa e per la Patria. (…)


“Il terzo significato dello spegnimento della lampada è dovuto allo spirito avvelenato di impurità che in quel tempo dominerà, percorrendo le strade, le piazze e i luoghi pubblici come un mare immondo e godendo di una libertà talmente sorprendente che quasi non resteranno più nel mondo anime vergini.


“Il quarto significato è il riconoscimento del potere delle sette, che abilmente si introdurrà nelle famiglie estinguendo l’innocenza nei cuori dei piccoli, soffocando in tal modo anche le vocazioni sacerdotali. (…) Disgraziatamente, la Chiesa passerà allora attraverso una notte oscura in cui mancherà un prelato e un padre che vegli con amore, con dolcezza e forza, perspicacia e prudenza, e molte anime si perderanno mettendo in pericolo la loro stessa salvezza eterna.


“Il quinto motivo dell’estinzione della lampada sta nell’insensibilità e nel disinteresse di quella gente che, pur possedendo abbondanti ricchezze, resterà indifferente all’oppressione della Chiesa, alla persecuzione della virtù e al trionfo dei malvagi, trascurando di impiegare santamente le loro ricchezze per ottenere la distruzione del male e la restaurazione della Fede”.


Questa epoca di tenebre culminerà con “una guerra terribile e spaventosa, in cui scorrerà sangue di ogni nazione. Questa sarà la più orribile delle notti perché, secondo umane apparenze, la malvagità sarà trionfante. Eppure sarà giunta la mia ora, in cui io, in maniera meravigliosa, detronizzerò il superbo e maledetto Satana, ponendolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando infine la Chiesa e la Patria dalla sua crudele tirannia”.
Molti saranno i fattori che cooperano alla rivincita di Maria e alla restaurazione della Chiesa e della Cristianità, ma uno solo, determinante, viene enunciato dalla Madonna: il ruolo che avrà un uomo privilegiato, un “gran prelato”:


“Prega con insistenza, reclama senza stancarti e piangi con lacrime amare nel segreto del tuo cuore, chiedendo al nostro Padre celeste che, per amore del Cuore Eucaristico del mio santissimo Figlio, ponga fine quanto prima a questi tempi funesti inviando alla Chiesa quel prelato che dovrà restaurare lo spirito dei suoi sacerdoti. Questo mio amatissimo figlio verrà dotato di una capacità rara, di umiltà di cuore, di docilità alle divine ispirazioni, di fortezza per difendere i diritti della Chiesa e di un animo tenero e compassionevole, affinché, come un altro Cristo, provveda al grande e al piccolo, senza disprezzare i più infelici. (…) In sua mano verrà posta la bilancia del Santuario, affinché tutto venga fatto con peso e misura e affinché Dio venga glorificato. Alla rapida venuta di questo padre e prelato, però, sarà di ostacolo quella timidezza di tutte le anime consacrate a Dio, che è anche causa del dominio di Satana su queste terre”.

* * *
Racconta il biografo che la madre Mariana, terribilmente impressionata dallo scenario di tenebre e di apostasia che la Madonna le aveva dipinto, si prostrò a terra tremante e le chiese arditamente di concederle il miracolo di mantenerla in vita fino al XX secolo, affinché potesse combattere sulla terra contro quell’ondata di empietà. La Beatissima Vergine non le concesse questa grazia, ma la rassicurò ripetendole che avrebbe Ella stessa assunto il comando della battaglia decisiva, confermando di essere “Regina delle vittorie”.
Volendo lasciare alla veggente e alle suore del monastero un segno tangibile della sua visita e della sua protezione, la Madonna comandò a madre Mariana di far scolpire una statua che la rappresentasse il più fedelmente possibile. L’immagine doveva avere nella mano destra un bastone apostolico e le chiavi della clausura, in segno della autorità e della proprietà della Vergine sulla congregazione, sorreggendo invece nella mano sinistra il Bambino Gesù benedicente. Tutto fu fatto com’era stato comandato, e, al momento dell’intronizzazione della statua nella cappella, la mattina del 16 gennaio 1611, mentre le suore si avviavano in chiesa per recitare il Piccolo Officio della Madonna, udirono risuonare armoniose melodie: nell’entrare nella cappella, videro il coro illuminato di luce soprannaturale, mentre alcuni Angeli, cantando il “Salve sancta Parens” al suono di musiche celestiali, ponevano al suo posto la statua appena terminata. Questa immagine può ancor oggi essere venerata nella stessa cappella del monastero, sopravvissuto a molte persecuzioni e rovine.


La Chiesa ha sempre considerato queste apparizioni come attendibili, e quanto al messaggio che annunciano, il fatto stesso che in parte si sia già realizzato da tempo e in parte si stia ormai realizzando sotto i nostri occhi, è da solo una garanzia della sua veridicità. E’ facile inoltre mettere in evidenza la piena armonia che esiste tra questa profezia e quella di Fatima: entrambe descrivono il nostro secolo come l’epoca della grande apostasia, della persecuzione dei fedeli e del terribile castigo divino, ma entrambe aprono anche uno spiraglio per farci intravedere l’alba dell’immenso trionfo della Vergine sull’antico Serpente, della restaurazione della Chiesa e della Cristianità sulle rovine della Rivoluzione anticristiana: annunciano insomma il Regno di Maria e del suo Cuore Immacolato. Se la Madonna ha voluto turbare il cuore della sua veggente e di noi tutti facendoci vedere lo spegnersi della lampada che ardeva davanti al Tabernacolo, ossia l’estinzione quasi totale della vera Fede ad opera delle potenze delle tenebre, lo ha fatto non solo per mettere in guardia i fedeli da facili ma fallaci certezze e per spronarli alla vigilanza più rigorosa, ma anche per rassicurarli preavvisandoli dei tempi oscuri che dovranno attraversare e per dare loro in anticipo la certezza dell’imminente trionfo sulle avversità che dovranno affrontare.


Anche se per un certo tempo la lampada del Santuario resterà spenta, sappiamo già che la Madonna stessa avrà cura di riaccenderla, più splendente di prima. Resta allo zelo dei cattolici rimasti fedeli il compito di pregare e di agire per affrettare quel benedetto giorno del trionfo che madre Mariana agognò di vedere. Con una delle sue frasi folgoranti, sant’Agostino ci consola affermando che, se avremo l’animo di sperare in ciò che non possiamo ancora vedere, otterremo forse da Dio la grazia di vedere con i nostri occhi ciò che abbiamo eroicamente sperato.

Mi astengo da considerazioni personali, spero che il buonsenso di ognuno suggerisca la realta’ della situazione che la Chiesa sta vivendo.
Riportato nel sito Luci sull’Est
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Roma, inaugurata oggi ‘piazza Martin Lutero’, ma scoppia la polemica politica


Inaugurata oggi a Roma piazza Martin Lutero. Ma Fratelli d'Italia parla di "affronto ai cattolici a tre mesi dal Giubileo". La targa scoperta oggi a Colle Oppio alla presenza di esponenti religiosi protestanti e di una delegazione di parlamentari tedeschi.


A Roma ci sarà una piazza a Martin Lutero, il teologo autore delle 95 tesi di Wittemberg che diede l'avvio alla Riforma Protestante e alla divisione della cristianità d'occidente. La targa sarà inaugurata oggi, mercoledì 16 settembre nei pressi del parco di Colle Oppio. Parteciperanno alla cerimonia il sindaco Ignazio Marino, l'assessore alla cultura Giovanna Marinelli, una delegazione di parlamentari tedeschi e di esponenti religiosi, tra cui Jens-Martin Kruse, pastore luterano nella capitale.

Ma, dopo cinque secoli, il nome di Lutero nella città di San Pietro fa ancora discutere, così Fratelli d'Italia ha dato il via alla polemica parlando di "affronto ai cattolici a tre mesi dal Giubileo". La decisione toponomastica a dire il vero era già stata presa lo scorso marzo "solo" sei anni dopo la richiesta avanzata dalla Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), che avrebbe voluto veder inaugurata la targhe per il centenario delle venuta di Lutero a Roma.

"Solo con Marino al governo di Roma accade che una Capitale che a breve celebrerà l'Anno Santo indetto da Papa Francesco si appresti a intitolare una piazza a Martin Lutero – ha dichiarato Lavinia Mennuni esponente di Fdi – L'inaugurazione di domani a Colle Oppio ci sembra francamente un oltraggio al cattolicesimo". Sel invece, in una nota congiunta del coordinatore romano Paolo Cento e del capogruppo in I municipio Mauro Cioffari, ritiene che "contrapporre in maniera strumentalela cerimonia di inaugurazione della piazza dedicata al teologo all'imminente apertura del Giubileo della Misericordia è un'offesa al principio della libertà religiosa sancito dalla nostra Costituzione e al costante dialogo portato avanti dalle confessioni religiose. L'intitolazione della piazza al riformatore tedesco contribuisce alla promozione di un pluralismo culturale e religioso utile a contrastare ogni forma di pregiudizio in uno Stato laico".
http://roma.fanpage.it/roma-oggi-inaugurata-oggi-piazza-martin-lutero-ma-scoppia-la-polemica-politica/

Il prossimo 15 novembre

Papa Francesco in visita alla chiesa Luterana


Papa Francesco in visita alla chiesa Luterana
Il prossimo 15 novembre Papa Francesco si recherà in visita alla Chiesa Evangelica e Luterana di Roma. Bergoglio, che ha gia' visitato in Italia il tempio valdese di Torino lo scorso giugno e quello pentecostale di caserta, compira' questo nuovo importante gesto di rispetto e apertura al dialogo il prossimo 15 novembre, domenica, alle 16. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede nel calendario delle celebrazioni presiedute dal Papa in settembre, ottobre e novembre.

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