ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 20 novembre 2015

Il banal grande

(a proposito del discorso del Papa di oggi sulla guerra) – di Antonio Socci

Socci1Aspettavamo una parola, da papa Bergoglio, che sapesse andare oltre i balbettii dell’intervista a Tv2000 sulla strage di Parigi e oggi un suo discorso c’è stato. Ma ancora una volta ci ritroviamo delusi dalla superficialità e dall’ambiguità delle cose che dice, che non comunicano uno sguardo veramente cattolico sul mondo. E così, in questi momenti drammatici che viviamo, viene a mancare l’unica luce che potrebbe rischiarare l’orizzonte di tutti: la voce vera e profonda della Chiesa.
Nel discorso di oggi il solo concetto che ha espresso è stato questo: maledetto chi fa la guerra, la colpa è di chi vende le armi.
Se questo fosse vero basterebbe chiudere le industrie di armi e il mondo diventerebbe un paradiso terrestre.
Come se il primo omicidio della storia non fosse stato consumato da Caino ben prima che fossero costruite le fabbriche di armi. Come se il problema fosse la ferraglia, anziché il cuore umano che usa tale ferraglia, così come usa bastoni, machete e pure le mani per fare il male.
Ma come si fa a spiegare la guerra sempre e solo con la solita solfa marxisteggiante degli interessi economici COME SE FOSSE L’ECONOMIA E IL MERCATO DELLE ARMI A SPIEGARE TUTTO e fosse quello il segreto della storia umana?
Oltretutto usciamo da un secolo di genocidi dove i massacri e le guerre sono stati quanto di più antieconomico si potesse fare. E abbiamo visto genocidi come quello ruandese dove si sono scannati col machete, quindi senza vendite di fucili e cannoni.
Il male è nel cuore umano!
Oggi vediamo nel mondo i cristiani perseguitati e massacrati dal male che inquina il cuore dei persecutori anzitutto attraverso gli Stati e le loro leggi inique e non direttamente dalle armi che non sparano certo da sole, ma dietro devono avere dei cuori omicidi. E tanti innocenti vengono sottoposti a crudeltà insopportabili senza alcun movente economico, ma solo per una malvagia volontà di sopraffazione.
Bergoglio non ha mai sentito parlare del peccato originale e della presenza di Satana nel mondo? Non sa che il veleno è piuttosto lì?
I terroristi islamici, per esempio, sono terroristi suicidi, quindi non inseguono nessuna convenienza terrena, la loro furia fanatica non ha alcun interesse economico, è puro fanatismo religioso e ideologico. Perché Bergoglio non parla di questo fanatismo?
Le sue parole non spiegano affatto perché – per esempio – in questo momento Piazza San Pietro, il Vaticano e altri luoghi cattolici sono possibili bersaglio di violenze e attentati. La Santa Sede non è in guerra con nessuno, perché allora viene minacciata di gravi attentati? E’ questa drammatica realtà che mostra l’inconsistenza di discorsi come quello che Bergoglio ha fatto oggi.
PERCHE’ NON PARLA DEL NODO IRRISOLTO DELL’ISLAM CON LA RAGIONE E CON LA VIOLENZA COME FECE BENEDETTO XVI RATISBONA? E PERCHE’ NON RICHIAMA L’OCCIDENTE ALLE SUE RADICI CRISTIANE? PERCHE’ NON DENUNCIA I DISASTRI PROVOCATI DALL’ODIO IDEOLOGICO DI QUESTE RADICI?
Perché Bergoglio non vede che tutto il Novecento è stato devastato dalle ideologie anticristiane che sono costate milioni e milioni di morti?
E poi che logica ha il suo discorso?
Un lettore mi scrive a proposito delle parole di oggi di Bergoglio:
“Allora, vediamo se ho capito bene: bisogna fermare l’ingiusto aggressore, ma senza bombardare. Né tanto meno fare guerre, perché chi fa la guerra è maledetto. Certo, ci possono essere tante giustificazioni per fare una guerra, ma per questa terza guerra mondiale non c’è giustificazione. Gesù piange, chiediamo anche noi la grazia di piangere. Sotto l’aspetto sostanziale manca una lettura coerente della realtà  (principio di non contraddizione tanti saluti); di conseguenza manca una presa di posizione, una risposta. La risposta sarebbe il pianto. Il quale, senza una lettura coerente della realtà, si traduce in un’espressione meramente declamatoria ed emotiva. E’ indifendibile”.
E’ del peccato e della necessità della conversione a Cristo che il Papa dovrebbe parlare. Non fare queste banali considerazioni da salotto televisivo.
E’ LA SALVEZZA PORTATA DA CRISTO CHE ABBIAMO BISOGNO DI SENTIRE ANNUNCIARE! LA VERA TRAGEDIA E’ NON AVERE CRISTO E QUINDI NON CONOSCERE IL SENSO E IL VALORE DELLA VITA!
LA PIU’ GRANDE TRAGEDIA, PER LA QUALE SANGUINA IL CUORE DI GESU’ CRISTO, E’ LA PERDIZIONE ETERNA DEGLI UOMINI!
POSSIBILE CHE UN PAPA NON RIESCA A DIRE QUESTO?
Ecco una pagina illuminante di Bruce Marshall, un grande scrittore cattolico, che mostra qual è LA VERA ottica della Chiesa:“La chiesa canonico Smith , è molto antica e molto saggia, ed ha predicato il Vangelo nel ghiaccio e nel fuoco, al caldo e nella neve. Non si sorprende di vedere nel mondo il peccato e il disordine: si sorprende di vederci la virtù. E sa, poiché guarda la realtà nello specchio di Dio, che esiste UNA COSA PEGGIORE D UN MILIONE DI GIOVANI MORTI SUL CAMPO DI BATTAGLIA, ED È LA MORTE DI UN SOL VECCHIO NEL SUO LETTO IN ISTATO D IMPENITENZA FINALE” (da “Tutta la gloria nel profondo”).

Antonio Socci


Sito: Lo Straniero
Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale

1 commento:

  1. Mio caro Antonio, ma se l'obiettivo di Bergoglio è fondare una chiesa universale di stampo massonico, una ONU delle religioni, da cui sia assente Cristo (=fanatismo, precetti scaggliati come pietr, ecc.), non dirà mai ciò che tu e anch'io auspichiamo. Sta cancellando Cristo dalla religione, di cui si ritiene il capo assoluto e indiscutibile, pensa di poter distruggere il Cattolicesimo, di esserne il padrone e quinidi il liquidatorre (per conto dei grembiulini). Ma ha fatto i conti senza l'Oste, e sarà un conto salato, sia per lui che, purtroppo anche per noi. Non ci rimane che sforzarci di non seguirlo né ascoltarlo, per salvarci l'anima; quanto alla sua, forse lui ha già deciso cosa farne, a chi affidarla; meglio non saperlo, giudichi il Signore, che legge nei cuori.

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