ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 18 gennaio 2016

Qui malignántur, exterminabúntur (Ps. 36)


Chiesa e Gnosi: quale sarebbe il “messaggio segreto”?


LA CHIESA  E LA GNOSI CI HANNO NASCOSTO QUALCOSAIl Cristianesimo ha sempre avuto due avversari: uno esterno e uno interno. Quello esterno è stato il potere politico pagano per un certo tempo, poi è subentrato l’islam che ha costituito una spina al fianco per l’Occidente e dopo essersi per qualche secolo affievolito eccolo tornare più virulento che mai, armato e foraggiato dagli occidentali Illuminati. Ieri come oggi l’avversario interno -non meno virulento- è rappresentato sempre dall’ eresia, nata subito dopo la fondazione del Cristianesimo sin dall’antichità ha sempre minacciato la sua originale dottrina.
FIAT LUX
Ma se oggi altissimi prelati della Chiesa fanno a gara per manifestare pubblicamente le loro eresie e per tralasciare il messaggio di Cristo sostituendolo con nuove dottrine ecumeniche, ed ecologiste che spesso sfociano in una rievocazione del culto pagano a Madre terra -in un’orgia di comunicazione, pubbliche relazioni, pubblicità-progresso- una volta le cose non stavano così.
Nell’articolo precedente è stata abbondantemente documentatata l’inattaccabilità dei 4 Vangeli cosiddetti canonici: ossia quei Vangeli che risalgono non oltre il 70 DC quindi meno di 40 dopo la Crocifissione, il più antico, quello di Marco addirittura al 40 DC, quindi 7 anni circa dal ritrovamento del sepolcro vuoto – scritti dagli apostoli di Gesù o comunque da testimoni oculari-.ANALISI RAZIONALE DELLA FEDE CATTOLICA
san paolo se qualcuno vi predica un vangelo diverso sia anatemaUn passo della Seconda lettera ai Corinzi (2 Cor 8, 18), che è generalmente datata tra il 54 e il 57, indicherebbe che, quando Paolo scriveva, Luca aveva già composto il suo vangelo ed esso circolava “in tutte le Chiese” . Dell’immediata diffusione (orale e scritta) della lieta novella ce lo dimostra il fatto che ci sono pervenuti ben 34.086 manoscritti dei Vangeli, il più antico risale a circa 70 anni dopo la morte di Gesù, benchè scritti in diverse lingue: copto, siricaco, latino greco si dimostrano assolutamente identici nel contenuto e uguali a quelli odierni. Gli amanuensi hanno voluto rispettare con la massima fedeltà il testo originale, senza aggiungervi niente. Sempre nell’articolo precedente abbiamo dimostrato che Gesù si proclamò Dio e che le sue dichiarazioni furono riportate anche da autori non cristiani (mai confutati dagli storici o dagli illuministi) . Nel suo primo discorso Pietro in Atti degli Apostoli 2,22 proclama che Gesù fu ucciso e risuscitò, lo stesso messaggio -in perfetta continuità coi Vangeli- lo diedero gli altri discepoli tra cui Paolo nelle sue numerosissime epistole. (clicca qui)
ANCHE SATANA SI TRAVESTE DA ANGELO DI LUCESin dall’antichità il nemico si è infiltrato all’interno attraverso la fusione d’insegnamenti e pratiche divine con quelle pagane. Abbiamo notizie di “eretici” già dagli scritti degli apostoli che vengono definiti da quest’ultimi come: falsi fratelli (Gal. 2.4)  falsi apostoli (2 Co. 11.13)  falsi profeti (Mt24. 11)  falsi cristiani (Mt 24.24) Un altro vangelo? o un vangelo falsificato (Ga 1.6). Questi falsi cristiani sin dall’antichità hanno sempre cercato di inficiare la storia della redenzione con teorie e dottrine spesso assurde, spesso complementari tra loro. Abbiamo l’eresia di Apollo di Efeso (o di Corinto) (attivo nel 56) ad Alessandria, uomo erudito e celebre predicatore, citato negli Atti degli Apostoli 18, 24 e da San Paolo in due lettere (Prima ai Corinzi 16, 12 e a Tito 3, 13). Serie di movimenti cristiani affini all’ebraismo, che mantenevano la stretta osservanza alla Torah di Mosè e di tutte le sue prescrizioni (ad esempio la circoncisione).
Furono avversati da Sant’Ireneo (ca. 140-200) di Lione che li accusava di adozionismo, cioè di non credere in un Cristo come l’incarnazione del Verbo, ma solo come uomo divinizzato in un secondo momento o come un angelo, scelto da Dio per diventare Suo Figlio.
Abbiamo gli Elkasaiti (1/2 1°secolo) setta giudeo-cristiana, a carattere magico-astrologico che sorse intorno all’anno 100 in Giordania e fu fondata da tale Elkesai di origine persiana. Avevano un loro personale libro sacro, che essi credevano fosse stato consegnato ad Elkesai da un angelo.
Alcibiade di Apamea (Siria), un elcasaita, diffuse la setta a Roma, portandovi il libro in questione durante il pontificato di S. Callisto (217-222). Questi credevano in un Dio creatore e avevano un concetto docetico della persona di Gesù, cioè l’umanità e le sofferenze di Gesù Cristo erano più apparenti che reali. La setta sopravvisse fino alla fine del IV° secolo. Ci sono valide documentazioni storiche che fanno dedurre che il famoso fondatore del manicheismo, il nobile persiano Mani aderisse in principio a questa setta.
gnosiNel ½ I° secolo vi fu l’eresia diffusa dal diacono Nicola, proselita di Antiochia che dal principio fu uno dei sette prescelti dagli apostoli per amministrare la comunità dei primi cristiani, ma secondo Sant’Ireneo (ca. 140-200), Nicola in seguito fu anche il fondatore della setta dei Nicolaiti. La setta ebbe una certa diffusione, tale da essere citata anche nell’Apocalisse di Giovanni in più occasioni (versetti 2,6 e versetto 2,15) :”hai questo: odi le opere dei Nicolaiti che anch’io odio” .
Sempre in Apocalisse (2,18:29) si hanno notizie delle eresie diffuse da un tale Iezabele, i cristiani incitandoli a fornicare e a mangiare le carni consacrate agli idoli. A questo episodio venne dedicata l’intera quarta lettera dell’Apocalisse 2,18:29.  La dottrina di questa setta, infatti, non ammettendo la divinità di Cristo, portava ad una interiorizzazione della fede e ad una mancanza di pratiche esterne, quindi i suoi adepti si dedicavano all’idolatria e libertinismo.
Abbiamo opere e frammenti delle testimonianze giudeo-cristiane scritte come le Pseudo-clementine, attribuito a Clemente Romano, l’apocrifo Vangelo degli Ebrei e i Kerýgmata Pétrou (predicazioni di Pietro).
(1/2 I° secolo) giudeo-cristiana radicale, diffusasi in Siria e Giudea dalla metà del I° secolo, erano vegetariani. tralasciavano parti della vita di Gesù, come la nascita dalla Vergine e la resurrezione, non considerarono Gesù come il Figlio di Dio, ma come un profeta eccezionale.
Ma abbiamo eresie che negano l’umanità di Cristo, e ne accettano solo la divinità, dicendo per esempio che Cristo non fu un vero uomo, ma la sua forma umana era solo apparenza, ecco perché poté resistere così facilmente alle tentazioni; quando era sulla croce non soffriva realmente, perché essendo Dio non poteva provare dolore e avrebbe solo simulato le sue sofferenze sulla Croce. Il fanatico che affermava queste bestemmie era Ario un ex prete. (clicca qui)
Rencarnazion Evolucion-InvolucionUna delle primissime eresie sorte fin dai primi anni del cristianesimo fu lo gnosticismo,-che perdura sino ai nostri giorni nelle sue varianti-
Lo gnostico pretende di avere per dono immediato la in sé, vale a dire il sapere totale e assoluto, che consente di risolvere tutti i problemi relativi alla divinità, all’uomo e al mondo. Si tratta di una conoscenza essenzialmente intuitiva, per illuminazione improvvisa e definitiva, riservata solo ad alcuni iniziati e apportatrice di salvezza. Solo da questa conoscenza l’individuo può essere salvato, e non dalla fede o dalle opere. Lo gnosticismo cristiano  ha avuto innumerevoli ramificazioni proprio ai primordi del cristianesimo: si ebbero gruppi legati a un fondatore (Mago, Basilide, Carpocrate, Valentino, ecc.), oppure sette designate da un nome collettivo (ofiti, nicolaiti, cainiti, ecc.). Accanto a questo gnosticismo eterodosso bisogna ricordare la gnosi cristiana “ortodossa” esposta da Origene. Il mandeismo e l’ermetismo sono gnosticismi extracristiani, coevi del cristianesimo primitivo. Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l’uomo dalla tirannia del Dio Creatore. Secondo tale dottrina, che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo, il serpente/Lucifero descritto nella Genesi sarebbe colui che ha indotto l’uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all’elevazione dell’uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l’uomo quale suo suddito e schiavo, cioè quale essere inferiore. adriano-lemmiNel Vangelo gnostico di Eva vi si legge una chiara esortazione del coito interrotto e ingoiare lo sperma come un atto religioso. Eva cerca di apprendere la conoscenza, dunque la salvezza, mangiando il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male.
In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come “Portatore di luce” e viene perciò eletto quale salvatore dell’uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con il Cristianesimo, secondo la quale invece l’aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione. È San Paolo il primo a ricordare che:
« anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere. »   (2 Corinzi 11,14-15)
SATANISTAComunque l’idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell’Illuminismo, nella Massoneria, nel Rosacrocianesimo, nel Romanticismo
In tempi più recenti si ritrovano richiami a Lucifero nella teosofia  e nella sua contemporanea derivazione New Age; nella Massoneria,nel  transumanesimo, nonché in movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca. (clicca qui)
Tutta questa enorme cultura, la cui matrice gnostico-luciferica è rimasta sempre più o meno celata, può essere compendiata nel termine luciferismo, questa corrente accetta solo la parte “luminosa” del diavolo respingendo quella tenebrosa e demoniaca adorata dal satanismo (acido) oppura l’accetta solo per risolvere l’aspetto satanico nell’aspetto luciferino. Posto che luciferismo e satanismo non si oppongono l’uno all’altro, il culto di Lucifero come entità spirituale oppure più semplicemente come simbolo ideale ha come presupposti teologico-filosofici l’identità fra Dio e Sophia (la Sapienza) e dunque la divinità della luce di conoscenza nell’uomo, nonché infine la benignità essenziale di qualsiasi entità che sia Portatore di luce, cioè portatore di conoscenza. Secondo tale visione dunque Cristo e Lucifero o sono figure complementari oppure sono addirittura la stessa persona.(clicca qui)
BLAVATSKYQuesti pensieri gnostici furono rigettati sin dall’inizio dagli apostoli e dai primi Cristiani in quanto in stridente contraddizione con il messaggio di Cristo. Negli scritti gnostici si narra di una “conoscenza” riservata solo agli iniziati, si parla di segreti, di arcani, di “rivelazione segreta” . Cristo invece parlò apertamente, indicò un cammino ben preciso aperto a tutti, non per diventare dei al pari di Dio, ma per vivere nella luce dell Verità e conseguire la salvezza eterna: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. » (Gv18,19-22) Gesù tra le altre cose parlava proprio in parabole affinché le sue parole fossero chiare e tutti fossero in grado di comprendere il Suo messaggio, come fu profetizzato nel Salmo 77 “2 Aprirò la mia bocca in parabole, Ciò che ho udito e conosciuto e i nostri padri hanno raccontato,  non lo terrò nascosto ai loro figli; lo dirò alla generazione futura”. CRITERI UTILIZZATI PER LA SCELTA DEI VANGELI CANONICI
Ma cosa trattano i Vangeli Apocrifi? E’ vero che questi descrivono un Gesù più umano? Non è vero che i vangeli apocrifi esaltano l’umanità di Gesù mentre quelli canonici ne esaltano la divinità. Al contrario nei vangeli apocrifi il clima è magico-fiabesco. Gesù è presentato o come un bambino prodigio che interloquisce come un adulto appena nato, un bambino sempre pronto a fare miracoli e a pronunciare spesso profezie e maledizioni.
Al contrario di quanto afferma Dan Brown da parte ecclesiastica e imperiale non vennero emanate esplicite proibizioni o bandi contro i vangeli apocrifi, né tantomeno essi furono sequestrati o bruciati. Quelli che contenevano nozioni eretiche, perlopiù di tipo gnostiche, si persero all’estinguersi della stessa eresia
SAN PAOLO ANGELI DECADUTI
gnostica. Ma tra i cosiddetti vangeli apocrifi oltre agli scritti gnostici non mancano nemmeno i “vangeli islamici” come il “vangelo” di Barnaba (l’apostolo!) risalente al XVI in lingua spagnola (…) in cui si evince che Cristo non fosse altro che un uomo precursore di Maometto.
I vangeli apocrifi non nascondono nessun particolare recondito se non un’immensa differenza tra lo stile intellettual-gnostico rivolto a pochi “eletti” in grado di penetrare le verità nascoste, che stride con la sobrietà e la semplicità dei canoninici comprensibili da tutti e il loro messaggio di Salvezza offerta a tutti. Il termine stesso “apocrifo” significa “da nascondere”, “riservato a pochi”. L’intento degli evangelisti non era quella di scrivere una “biografia” di Gesù come potremmo intenderla oggi, bensì quello di trasmettere una buona novella: Dio si è fatto vicino all’uomo. “Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.” (GV 20, 30-31).
CACCIATA LUCIFEROGli apocrifi più antichi a noi pervenuti sono della metà del II secolo d.C. Circa due secoli dopo la datazione dei canonici, quindi non furono scritti da testimoni oculari dei fatti. Fino al 1946 gli scritti degli gnostici erano noti solo attraverso le citazioni di sant’Ireneo. In quell’anno fu scoperta presso Nag Hammadi, nell’Alto Egitto, una vera e propria biblioteca di scritti gnostici ed ermetici. (cf Enc. Rizzoli Larousse 2002). Di questi scritti se ne tornò a parlare soprattutto a dopo il 2003, anno dell’uscita del suo bestseller “Il Codice Da Vinci”
Prendiamone alcuni in esame, per esempio il Vangelo di Maria (maggiormente noto come Pistis Sophia) riporta un dialogo avuto con Pietro dopo la risurrezione che mostra chiare influenze gnostiche. « Quello che a voi è nascosto io ve lo comunicherò. » Dopo la resurrezione, Cristo, allo scopo di istruire gli apostoli sui misteri, si sarebbe trattenuto sulla terra per undici anni. Come altri vangeli gnostici dunque, esso contiene una supposta “rivelazione segreta” di Gesù risorto. Questi scritti sono in contrapposizione con la chiarezza evangelica rivelata senza misteri: ” Tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi”. (GV 15,15).
All’interno del Pistis Sophia, Maria Maddalena simboleggia la Conoscenza (gnosi),e rappresenta dunque l’incarnazione umana di Sophia e come tale, la Sposa e la Sacerdotessa di Cristo. L’identificazione tra Sophia e Maria Maddalena è presente anche nell’apocrifo Vangelo di Filippo.
AGELI DECADUTIIl vangelo Filippo è legato allo gnosticismo valentiniano, caratterizzato dal rifiuto per il mondo creato visto come una prigione per gli esseri umani, principio che fu ripreso più in avanti dalla folle eresia catara anti-crisitiana che condannava la procreazione e istigava al suicidio per liberare lo spirito dalla carne. Proprio perché gli gnostici disprezzavano il mondo materiale, Gesù viene visto come uomo solo in apparenza, non dotato del vero corpo carnale. Nel vangelo di Filippo si narra del famoso passo in cui molti hanno voluto vedere del sesso tra Gesù e la Maddalena.« La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. E la compagna del Salvatore è Maria Maddalena » (Vangelo secondo Filippo, cap. 55). Secondo alcuni quindi la Maddalena sarebbe stata l’amante di Gesù, dal momento che viene definita “compagna”. Cosa significa «compagna» nella letteratura gnostica? È evidente, almeno per noi, che il significato delle parole dipende profondamente dal contesto in cui sono inserite e dall’ambiente culturale che li usa. Perciò quando leggiamo nei testi gnostici che la Maddalena era la «compagna di Gesù», dobbiamo intendere quest’espressione così come era intesa nella cultura gnostica e non secondo le nostre attuali mode culturali. È questo un elementare principio di interpretazione della lingua, se non lo osservassimo faremmo dei pericolosi anacronismi.
La parola usata per “compagna” nel testo copto del vangelo di Filippo è inoltre un prestito dall’originale greco koinônós. Questo termine veniva comunemente usato per indicare rapporti di amicizia e fratellanza. Secondo la teologia gnostica Gesù e Maria Madalena erano le incarnazioni umane degli eoni Cristo e Sophia, due di questi eoni, il Salvatore e la Sofia, che hanno generato gli angeli, si sono incarnati rispettivamente in Cristo e nella Maddalena. Il passo NON va dunque inteso come una prova storica del matrimonio tra Gesù e la Maddalena ma come un’allegoria di una precisa visione teologica.
Inoltre negli apocrifi si legge che l’unione sessuale, anche fra marito e moglie, è sempre prostituzione, in chiara sintonia con l’eresia dell’epoca che negava i rapporti sessuali, particolare che viene sempre omesso dai propugnatori del “Gesù umano”.
ANNIE-BESANT-1Inoltre nel Vangelo secondo Filippo oltre a trovare vari personaggi che ricevono «baci» (simbolo di comunione spirituale), si legge che l’unione sessuale, anche fra marito e moglie, è sempre prostituzione. Nel «Vangelo di Filippo», dice Dan Brown, c’è scritto che Cristo baciava Maria Maddalena. Ma questo testo non è un Vangelo apocrifo, cioè un testo che proponga una ricostruzione alternativa della vita di Gesù, bensì un catechismo dello gnosticismo del II-III secolo, una religione nemica del cristianesimo. Inoltre c’è scritto solo «la baciava su» e poi c’è una lacuna, e (sulla bocca come alcuni scrivono è un’ipotesi). Ma in quello stesso vangelo, che secondo gli studiosi non risale a prima della seconda metà del II secolo, il bacio è un segno rituale comune anche agli altri personaggi. La stessa espressione si ritrova nel Nuovo Testamento, nelle epistole di Paolo e di Pietro: “salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio” (Rm 16,16, 1P 5:14). Dan Brown, per estrema ignoranza, (o malafede) cita questo testo che in realtà contrasta con la teoria di rapporti sessuali tra Gesù e la Maddalena: la sessualità e la procreazione sono considerati peccati gravissimi nell’antica letteratura gnostica, anche fra coniugi. Il bacio non allude ad una relazione sessuale, ma all’affinità spirituale. Ora per comprendere il senso di quel breve passo ci viene in aiuto il suo seguito: «Maria in realtà è sorella, madre e coniuge di lui». Allora, è evidente che qui Maria non indica una persona storica precisa, perché nessuna donna può essere contemporaneamente sorella, madre e coniuge, né si tratta di tre donne fisicamente distinte. Si tratta piuttosto di un unico personaggio simbolico, che nello gnosticismo rappresenta l’elemento femminile degli esseri divini. Sono questi due passi che hanno fatto dedurre a molti che Cristo e la Maddalena abbiano generato figli, ma di tutto ciò non c’è traccia né negli apocrifi né in alcun’altra fonte storica.
Nessuna traccia di femminismo, né di figli di Gesù e della Maddalena. Non ci sono né indizi né prove che possano far supporre o dimostrare che Maria Maddalena sia stata la moglie o l’amante di Gesù. Piuttosto tutte le fonti convergono verso la soluzione opposta: Gesù ha vissuto sempre nella castità e non ha sposato nessuno. Anzi invita i suoi discepoli a scegliere questa condizione, cioè a consacrarsi interamente a Dio per piacere solo a Lui. Così come viene successivamente raccomandato da San Paolo che scrive chiaramente di non essersi sposato per il Regno Celeste, esortando molti ad intraprendere la via della castità per piacere a Dio: è la nascita del sacerdozio cristiano. Non è vero che la cultura del tempo disapprovava il celibato. Basterebbe ricordare la già citata Comunità degli Esseni a Qumran. Plinio il Vecchio e Giuseppe Flavio attestano che quei monaci (che non erano cristiani ma di fede giudaica) vivevano nella castità completa. Lo stesso Giovanni Battista viene presentato dalle fonti come una sorta di eremita, che viveva da solo e nessuna di queste fonti ci dice che il suo vivere da solo fosse, malvisto. Giovanni Battista stesso coetaneo di Gesù viene presentato anche nel Codice da Vinci come un eremita senza nessuna donna al seguito.
Questi sarebbero i complotti che la Chiesa in duemila anni ha ordito contro di noi…Di principi esoterici Luciferini, massonici (o satanici, è uguale…) voltairela nostra società ne è ormai così impreganata che non si conosce più il senso del peccato che ha reso incompresibile e inutile ormai il Sacrificio del Salvatore, (Salvatore di che, a questo punto?) Visto che conta la Gnosi per raggiungere la salvezza e… quel sentimento sulla bocca di tutti ma nel cuore di pochissimi: “l’amore”, una parola usata persino dal più grande e perverso satanista- oltre che uno dei principali ispiratori della cultura moderna, Aleister Crowley “Amore è la legge, amore sotto la volontà Fa ciò che vuoi, e sarà tutta la legge.”  In poche parole, è sempre la stessa storia; una storia che risale ai tempi di Adamo ed Eva : il diavolo ancora oggi riesce ad ingannare l’uomo con la menzogna che rivolgendo a lui il suo culto avrà la sapienza, la scienza e diventerà al pari di Dio. E’ impressionante notare come la malattia, la pestilenza, la morte i rovi e le spine che la terra produce non abbiano insegnato nulla! Povere creature.. non capiscono che l’orgoglio la ribellione dell’uomo contro Dio non ci ha portato affatto alla “sapienza” ma ad un’oceano di sofferenza e di calamità.

La stretta relazione tra Massoneria, Dan Brown e Vangeli Apocrifi


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Secondo Dan Brown i Vangeli gnostici sarebbero dei testi proto-femministi che Costantino e la Chiesa avrebbero occultato per schiacciare la donna sotto il potere maschile. E’ veramante così? A ben vedere il Vangelo apocrifo di Tommaso, è tutt’altro che un testo proto-femminista. Vi si legge Simon Pietro che obietta «Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita»  Gesù dice: «io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella [Maddalena] diventi […] uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli». Secondo molti teorici della cospirazione evangelica sarebbe stato l’imperatore Costantino a voler distruggere il “messaggio femminista” contenuto dagli apocrifi. Secondo questa delirante ipotesi l’obiettivo di Costantino era quello di portare l’emancipata e libera donna romana ad una sorta di schiavitù. In realtà anche uno studio superficiale dell’antica società romana rivela la condizione di totale sottomissione della donna. Sottomessa prima al pater familias e poi al proprio marito, la donna era totalmente esclusa dai virilia officia, come attestano molti documenti dell’epoca. Appena dopo la nascita, i bambini, in maggioranza femmine, venivano sottoposte all’esposizione, ossia all’abbandono. Le bambine abbandonate venivano raccolte ed allevate da uomini che le avviavano alla schiavitù o alla prostituzione. A 12 anni le donne erano considerate viripotens, adatte a sposarsi con un uomo sempre scelto dal padre. Una società tutt’altro che tollerante nei confronti delle donne come afferma invece Dan Brown…(clicca qui)
costantino e sant-elenaChe Gesù avesse operato una vera e propria sana rivoluzione “femminile” si legge in qualsiasi documento canonico, ma diversa dalla rivoluzione femminista intesa come ribellione nei confronti del marito o sfrenata libertà sessuale : Gesù aveva donne fra i discepoli, aveva abolito la poligamia, aveva tolto il diritto all’uomo di ripudiare la propria moglie, aveva donato dignità alla donna, anzi, l’aveva esaltata con la figura di Sua madre: la Beata Vergine Maria. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo (Galati 3,28) Era questo LIVELLAMENTO DI DIGNITA’ che spingeva numerose fanciulle romane,- spesso pure di nobile famiglia- ad arruolarsi tra le fila Cristiane senza temere l’eventuale martirio, solo per citare alcuni nomi di martiri romane: Santa Cecilia, Santa Prassede, Santa Felicita, le sante Rufina e Seconda, Santa Prisca, Santa Vittoria Romana Santa Anatolia ecc.
Inoltre, sarebbero mai esistite donne di spessore che hanno cambiato il corso della storia come Isabella di Castiglia, Teresa D’Avila o Sant’Elena madre di Costantino, in una società pagana o musulmana?
in_hoc_signo_vinces_312___2012_by_docmikeb-d5jb2qhCostantino è stato tacciato, e lo è tuttora dai suoi detrattori che vorrebbero giustificare la teoria della sovrapposizione della Chiesa costantiniana a quella “vera” dei primi secoli, di aver usato politicamente il cristianesimo per ottenerne un qualche interesse materiale e consolidare il suo impero distruggendo il “Gesù Umano” durante il Concilio di Nicea (325). Inoltre non è vero che Costantino rese il Cristianesimo religione di Stato. Storicamente il Cristianesimo divenne la religione dell’impero sotto Teodosio nel 380.
La società dell’epoca era ancora composta dal 90% da popoli pagani. Sappiamo anche sia da fonti cristiane e pagane che in alcune città nelle quali vennero chiusi alcuni templi pagani scoppiarono rivolte popolari, tanto che Costantino dovette inviare l’esercito per sedarle. Per i pagani l’ira degli dèi traditi dall’imperatore avrebbe colpito Roma.
Numerosi detrattori si sforzano di rappresentare un Costantino diabolico strumentalizzando la triste vicenda che lo vide far condannare a morte il Figlio Crispo e la moglie Fausta accusati di incesto. In realtà Costantino seppur nei suoi limiti umani era figlio di Sant’Elena, una delle più grandi Sante che la Chiesa Cattolica celebra sui suoi altari, colei che ritrovò la Croce di Cristo in Terra Santa e portò in Italia moltissime reliquie soprattutto della Crocifissione. Non è da escludere la sua influenza sul figlio che una volta nominato imperatore la elevò al sommo grado di “Augusta” facendo coniare monete con la sua effige.(clicca qui)
Costantino il giorno prima del celebre combattimento di Ponte Milvio -contro Massenzio che tiranneggiava Roma – mentre meditava a quale divinità chiedere la vittoria  ha una visione: a mezzogiorno nel cielo si forma una croce di stelle accompagnata da una frase: IN HOC SIGNO VINCES – (Εν Τουτω Νικα) “In questo segno, vincerai”. Numerosi storici riferiscono che   l’imperatore non comprende a pieno l’avvenimento, ma di notte, in sogno, Cristo gli spiega il significato del segno. Il 29 ottobre 312, Costantino riporta la vittoria definitiva a Ponte Milvio ed entra trionfante a Roma. Il mancato sacrificio a Giove Ottimo Massimo rappresenta uno degli indizi della sua conversione: tradizionalmente dopo una vittoria, infatti, i trionfatori romani si recavano sul Campidoglio e sacrificavano a questa divinità. Costantino invece, dopo aver sconfitto Massenzio, entra a Roma, ma non si reca a celebrare il consueto sacrificio. Con questa vittoria e con la conversione al Cristianesimo di Costantino cessa la feroce persecuzione contro i Cristiani con l’editto di Milano nel 313; una persecuzione che durava da trecento anni.Costantino e la nascita della Societas Christiana radio spada
È comunque fuor di dubbio che Costantino operò attivamente per l’unità della Chiesa e per le conseguenti sorti dell’impero: infatti convocò e presiedette il Primo concilio di Nicea, preoccupato dalle dispute tra cristiani che stavano minacciando insieme l’unità dei credenti. Ciò che è stato definito nel corso del Concilio di Nicea, fu la condanna dell’eresia ariana, cioè la natura consustanziale del Figlio al Padre, espressa nella formula. Ario, infatti, sosteneva che il Figlio, essendo creato/generato dal Padre, era in qualche maniera una divinità inferiore. Ma sempre divinità era! La divinità di Cristo, infatti, non fu mai messa in discussione.
AA  Primi martiri della Chiesa di RomaIl titolo di “Figlio di Dio” è ampiamente applicato a Gesù già nei testi del Nuovo Testamento, redatti entro il I secolo, più di due secoli prima del Concilio di Nicea (325). Né si dicusse sulla canonicità dei Vangeli. La più antica lista di vangeli canonici alla seconda metà del II secolo, circa 150 anni prima del presunto intervento di Costantino. Infatti già nel cosiddetto Canone muratoriano, datato al 170 circa, vengono elencati i 4 vangeli che poi verranno detti canonici. Abbiamo numerosi documenti storici (oltre il Nuovo Testamento) che attestano come gli apostoli e i primi crisitani andassero a gridare al mondo che Gesù Figlio di Dio.(clicca qui) Abbiamo la corrispondenza tra Plinio il Giovane e l’imperatore Traiano nel 112; abbiamo il testo di
Luciano di Samosata, in questi documenti gli autori pagani si scandalizzano di come i cristiani potessero adorare un uomo (Gesù) come un Dio. documenti storici che attestano che i cristiani adoravano Cristo come un Dio
Comunque parlare dei Vangeli, o della Chiesa, crea interesse e danaro, ma solo se ne parli male. Lo sa bene Dan Brown il cui “Codice da Vinci” con 70milioni di copie rimane uno dei più venduti di tutti i tempi. Il libro precedente di Brown, “Angeli e Demoni”, trattava della cricca del Nuovo Ordine Mondiale gli “Illuminati”, negando in sostanza la sua esistenza e buttando tutto in burletta con un finale pressoché demenziale. Ma eravamo ancora lontani dal successo planetario ottenuto in seguito. (clicca qui)
Da notare che Dan Brown, tra le mille grossolanità lo ha intitolato “The Da Vinci code” avrà scambiato “da Vinci” per il cognome del grande pittore, uno scrittore colto lo avrebbe chiamato “il codice di Leonardo” o “il Codice di Leonardo da Vinci”. Ma gli scivoloni più o meno grotteschi non finiscono qui: un lettore di media cultura -o con un minimo di senso critico- avrà riso nel sentire che il grande Leonardo avrebbe nascosto nel suo quadro degli indizi importanti: Monna Lisa secondo il Nostro sarebbe la congiuzione di Amon, il dio maschio (…) e la dea femminile Isis, il cui antico pittogramma era in tempo chiamato L’Isa (…) AMON- L’ISA. da vinci brownIl dipinto chiamato comunemente Gioconda o Monna Lisa non ha mai avuto il titolo Monna Lisa. Quel nome deriva da un brano del Vasari in cui si dice che «Prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di monna Lisa sua moglie». Inoltre “monna” non ha niente a che fare con Amon, ma è soltanto il diminutivo di “madonna”, ovvero “signora” nel linguaggio dell’epoca. Ma non solo il Codice da Vinci che oggi è considerato da molti un vero e proprio vangelo in realtà non poggia su alcun documento storico o archeologico. I pretesi documenti che dimostrerebbero l’esistenza dell’antico “Priorato di Sion” furono costruiti da Pierre Plantard, il quale fabbricò anche due diverse liste di “Gran Maestri” segreti. Questi documenti, depositati in diversi momenti alla metà degli anni ’60 presso la Bibliothèque Nationale di Parigi si sono rivelati dei falsi, compilati e prodotti ad arte da Pierre Plantard: un furfante noto alla giustizia francese per altri casi di truffa per millantare una propria ascendenza nobiliare. In ogni caso Plantard, insieme ai suoi compagni hanno tutti confessato davanti a un giudice francese che tutti i documenti sull’esistenza del Priorato erano dei falsi anche per ammissione scritta e pubblica dei loro tre autori (che hanno litigato per questioni di soldi) (clicca qui)
DAN BROWNNel successivo libro “Il Simbolo Perduto” Brown questa volta tocca il tema della massoneria, ma non per criticarla, anzi..! A dirla tutta, il libro è un elogio sperticato e sfacciato alla massoneria. Si va da frasi del tipo “non conosco persone più oneste e degne di rispetto dei massoni” oppure quando il protagonista prova “per la prima volta in tutta la sua vita un’emozione mai provata in modo così intenso: Speranza”, nel senso che l’umanità ha grandi speranze grazie alla massoneria! In un’intervista rilasciata al “il Giornale” Dan Brown afferma:” Ho sempre trovato massoni aperti e tolleranti. Questo è un bene, in un mondo dove spesso ci si uccide perché si tiene troppo alla propria versione della verità. Nella Massoneria, invece, vi sono le persone più diverse, ma tutti si chiamano fratelli”.
Peccato che il Nostro ignori le rivoluzioni, le stragi, gli strani incidenti, i colpi di Stato, gli intrighi, gli omicidi, i sacrifici rituali e tutti i misteri non ancora risolti nel corso dei secoli ad opera della massoneria.
Peccato che ignori che questi bravi umanitaristi che si chiamano “fratelli” non abbiano avuto nessuno scrupolo ad eliminare i loro” fratelli” come: Sindona, Calvi, Bersone, Julin, Todd ecc. Non è un caso che la Massoneria ha l’onore di avere tra i suoi gran maestri personaggi come Gelli, Riina, Bontate, Bagarella, Provenzano, i mandanti degli omicidi del cosiddetto “Mostro di Firenze” ecc… Cioè persone che di tolleranza e apertura dovevano averne ben poca. (clicca qui) Ma comunque il libro fu un flop, quindi il Brown ha pensato bene di ritornare al suo cavallo di battaglia: l’attacco a Cristo e ai preti. Questa volta a Brown preme il problema della sovrappopolazione. Nella sua ultima fatica “Inferno” del 2013 tutti i meritori sforzi per debellare questo cancro (la sovrappopolazione, appunto) sono vanificati dal Vaticano («un gruppo di ottuagenari celibi che pretendono di insegnare come si fa sesso») che manda in Africa torme di scellerati missionari a predicare criminalmente la fecondità.(clicca qui) Per quanto riguarda gli «ottuagenari» contrari alla contraccezione, ce ne sono anche tra gli imam islamici e tra i rabbini ortodossi ebraici. Ma questi è meglio non stuzzicarli (il caso Salman Rushdie ha insegnato molto agli scrittori). C’è una sola organizzazione mondiale che perde d’immagine se agisce contro i suoi nemici: la Chiesa. La perderebbe all’esterno ma anche tra molti dei suoi adepti.
lafargue-massone-sul-cattolicesimo-1ll 9 maggio del 2017 si diffuse ovunque la notizia della cena segreta che la setta degli Illuminati, rinata grazie a Giuliano Di Bernardo gran maestro della Massoneria fino al 2000, aveva organizzato a Roma e saltata per uno «soffiata» riportata da Dagospia. Lo scopo della cena era far digerire al Vaticano il nuovo film tratto dall’ultimo libro di Dan Brown, «Angeli e Demoni», affinchè non si levassero le proteste ecclesiastiche che hanno accompagnato l’uscita della versione cinematografica del «Codice Da Vinci». Alla cena era naturalmente presente Dan Brown, Ron Howard, l’attore-protagonista Tom Hanks. Ma anche, più inquietante, Rupert Murdoch col figlio, il padrone di Fox News, uno dei maggiori imperi mediatici, sfegatato diffusore della propaganda israeliana. Alla cena saltata – doveva tenersi in piazza di Spagna, a palazzo Borgognoni – doveva essere presente anche il cardinale Friedrich Wetter, emerito di Monaco di Baviera. Su Dagospia nel 2007, apprendiamo che la mistica cena iniziatica sotto il simbolo del Grande Architetto era stata fissata a nuova data, metà giugno, in un castello dell’Alto Adige. Ma la cosa interessante era la lista degli invitati: più nutrita della prima. Suzanne Nora Johnson, vicepresidente della Goldman Sachs e nel comitato centrale dell’Aspen Institute. Vincent Cannistraro, già capo dell’antiterrorismo alla CIA, già direttore del programma intelligence al National Security Council, ed ora, attivo pensionato, consulente su questioni di spionaggi e terrorismo per importanti clienti, fra cui ABC News; Marcel Ospel, presidente della UBS Bank (Union des Banques Suisses) e architetto di una fusione-monstre fra UBS e Merrill Lynch, fallita per oscure resistenze interne. (clicca qui)
Che bel quadretto; che parterre, del resto non deve essere una missione qualsiasi quella di Dan Brown se pensiamo che tutto l’Amaradam si sia mosso per avvalorare la sua tesi. A proposito, Ricordate il vangelo di Giuda? Quel testo copto che la (massonica) National Geographic Society ha preteso di aver scoperto. Il prezioso manoscritto che la National Geographic presenta come il «vangelo scomparso che cambierà il cristianesimo» è un testo monco, fatto a pezzi da trafficanti di pochi scrupoli. La National lo ha diffuso con spese enormi ed enorme grancassa pubblicitaria, ripresa dai «grandi media» come la verità ultima e nascosta su Gesù. In questo testo, ci dicevano, Giuda appare nella sua vera luce: non è il traditore ma il vero salvatore, avendo compiuto la volontà di Cristo fino in fondo. (clicca qui) Adesso uno studioso serio, April D. DeConick, docente di Studi Biblici alla Rice University, ha esaminato a fondo il testo e ci ha scritto un volume per smentire la grancassa mediatica. «The Thirteenth Apostle: What the Gospel of Judas Really Says». Rivelando false traduzioni ed altri trucchi usati dai banditori della «nuova verità». Lo studioso ha scritto anche un fondo per il New York Times. Eccolo: «Con molta pubblicità, l’anno scorso, il National Geographic ha annunciato che era stato trovato un testo perduto del terzo secolo, il Vangelo di Giuda Iscariota. Fatto impressionante: Giuda non aveva tradito Gesù. Anzi Gesù aveva chiesto a Giuda, il suo più fido e amato discepolo, di consegnarlo per farlo uccidere. Il premio per Giuda: l’ascensione al cielo e la sua esaltazione al disopra degli altri discepoli. Una grande storia. Peccato che, dopo aver ri-tradotto la trascrizione del testo copto presentata dalla National Geographic Society, io ho trovato che il significato reale del testo è molto diverso.NATIONAL GEOGRAPHIC VANGELO DI GIUDA La traduzione del National Geographic sosteneva l’interpretazione provocatoria di Giuda come eroe; una lettura più attenta chiarisce che Giuda non solo non è un eroe, ma (per il testo) un demone. La traduzione della Società e dei suoi esperti si distacca in più punti dal senso e dai metodi comunemente accettati nel nostro campo di studi. Per esempio, la trascrizione della National Society, nel punto in cui Giuda è chiamato un ‘daimon’, traduce la parola con ‘spirito’. Di fatto, il termine universalmente accettato per ‘spirito’ è ‘pneuma'; nella letteratura gnostica, ‘daimon’ è sempre usato nel senso di ‘demonio’. Altro punto: Giuda non è preservato ‘per’ la santa generazione, come dicono i traduttori del National Geographic, ma separato ‘da’ essa. Egli non riceve i misteri del regno perché ‘è possibile per lui entrarci’. Li riceve perché Gesù sostiene che egli non potrà entrare, e Gesù non vuole che Giuda lo tradisca per ignoranza: vuole che sia informato, in modo che il demonico Giuda soffra tutto quanto merita». Ma il più grosso errore che ho trovato è stato forse una alterazione del testo originale copto. Secondo la tradizione del National Geographic, l’ascensione di Giuda alla santa generazione sarebbe stata maledetta. Invece è chiaro dalla trascrizione che gli esperti del National hanno alterato l’originale copto, eliminando una particella negativa dalla frase originale. Cosa dice dunque in realtà il vangelo di Giuda? Dice che Giuda è un demonio specifico, chiamato ‘il Tredicesimo’. In certi testi gnostici, questo è il nome per il re dei demoni, una entità nota come ‘laldabaoth’ che vive nel tredicesimo piano sopra la terra. Giuda è l’alter ego umano di questo demone, il suo agente infiltrato nel mondo. Questi gnostici identificavano ‘laldabaoth’ con l’ebraico Yahweh, che accusavano d’essere una divinità gelosa e vendicativa, avversa al Dio supremo che Gesù era venuto sulla terra a rivelare.ULTIMA CENA LEONARDOChi ha scritto il vangelo di Giuda era un aspro critico del cristianesimo dominante e dei suoi riti. Siccome Giuda è un demone che lavora per ‘laldabaoth’, così sostiene l’autore, quando Giuda sacrifica Gesù, lo sacrifica ai demoni, non al Dio supremo. Con ciò, vuol prendersi gioco della fede cristiana nel valore salvifico della morte di Gesù e dell’efficacia della Eucarestia».
D’accordo, la Società aveva un compito difficile, restaurare un vecchio vangelo che stava da secoli in una cassa ridotto in briciole. Era stato trafugato da una tomba egizia negli anni ’70 e ha languito per decenni nel mercato antiquario clandestino, e ha persino passato del tempo nel freezer di qualcuno. Per cui è davvero incredibile che la Società ne abbia recuperato anche solo una parte, anzi è riuscita a ricomporlo all’85%. Detto questo, il problema grosso è che la Società voleva un’esclusiva. Per questo ha voluto che i suoi traduttori esperti firmassero un impegno al segreto, e a non discutere il testo con altri competenti prima della pubblicazione.SAN GIOVANNI NELLE ALTRE ULTIME CENE
«Un’altra difficoltà è che quando il National Geographic ha pubblicato la trascrizione, il fac-simile del manoscritto originale che ha reso pubblico era ridotto in dimensioni del 56%, ciò che lo rende inutilizzabile per un lavoro scientifico. Senza copie in grandezza naturale, siamo come il cieco che conduce altri ciechi. La situazione mi ricorda molto il blocco che tenne lontano gli studiosi dai Rotoli del Mar Morto decenni orsono. Quando i manoscritti sono accaparrati dai pochi, ne nascono errori e un monopolio dell’interpretazione’ che è molto difficile rovesciare, anche quando l’interpretazione è dimostrata falsa. Mi domando perché tanti esperti del mestiere e tanti scrittori abbiano tratto ispirazione dalla versione del vangelo di Giuda fatta dal National Geographic. Magari ciò deriva da un comprensibile desiderio di cambiare la relazione tra ebrei e cristiani. Giuda è un personaggio spaventoso: per i cristiani, è colui che aveva avuto tutto il bene e ha tradito Dio per una manciata di monete. Per gli ebrei, Giuda è è il personaggio chiave la cui vicenda è stata usata dai cristiani per tacciarli di Deicidio nei secoli. Vangelo di Giuda Maurizio Blondet
Ed eccoci alla conclusione più evidente: c’è la massoneria dietro la diffusione degli gnostici che spaccia questi scritti come ricostruzioni alternative della vita di Gesù per allontanare le persone dalla fede perchè se Cristo si fosse sposato e avesse generato figli non avrebbe avuto senso la nascita verginale, né avrebbe senso la salvezza che Cristo ci ha portato, ne avrebbe senso il valore della castità se egli stesso era un fornicatore con al seguito una “compagna” . “ tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.  Chi odia me, odia anche il Padre mio”. (GV 15,10-23).
E mentre si accerta un’ignoranza stucchevole in materia di scritture e di Vangeli, si sente più spesso ripetere tra le labbra di profani una frase estrapolata dal Salmo 81 “Voi siete dei” , peccato che i propugnatori di questa mistificazione non proseguano oltre “ “Voi siete dei, ma morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti”. Siamo caduti col peccato, il diavolo ci ha fatto precipitare, altro che “Gnosi”, ma grazie al sacrificio redentore di Cristo, abbiamo la possibilità di elevarci alla luce “A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare Figli di Dio”( GV 1,12). Finora, usando solo la logica abbiamo provato come la verità dei Vangeli sia inattaccabile e di quanto la sofferenza terrena sia inevitabile per raggiungere la gloria eterna. La via e’ quella della Croce, la croce che però porta alla Risurrezione. Anche i greci a modo loro avevano capito il valore delle sofferenze. Eschilo diceva “soffrire uguale conoscere”.
Un mistero che la maggior parte si rifiuta di accettare abituato com’è a volersi considerare un piccolo dio.
Cari lettori ci sono effettivamente misteri che non vi sono noti, ma non perchè qualcuno ve li abbia celati nel corso dei secoli, ma più semplicemente perchè voi stessi non leggete le scritture, perchè se lo faceste scoprireste la felicità che vi è nell’essere Cristiani. “Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. (GV 15,11)
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-Floriana Castro-
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