ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 24 febbraio 2016

Ma Bergoglio la santificherà..!

Luteranesimo, idealismo, marxismo - le origini del male


Da dove deriva l'idea oggi così tanto diffusa anche tra i credenti che la Chiesa debba adattarsi, anche nella sua dottrina, al mondo moderno? La storia è concepita come un processo che tende verso il meglio. C'è un'evoluzione continua che deve lasciarsi alle spalle le fasi imperfette per giungere a un progresso, a un perfezionamento che è il termine di questa evoluzione. Come siamo arrivati a questa visione che è senza dubbio dominante nella società? Qual è la scelta che è a monte di questo processo che ha portato a modificare così radicalmente la visione del mondo e della storia umana? Qual è in definitiva il "peccato originale" della cultura moderna?
In due parole è stato il rifiutare, il ripudiare la visione cristiana della vita. Le visioni atee e immanentistiche hanno eliminato quasi o del tutto la trascendenza dal pensiero dell'uomo. Ciò che conta è unicamente ciò che si può misurare, calcolare. Alla base c'è una visione appunto materialistica. Queste visioni nascono storicamente da alcuni eventi specifici. Alla fine del Medioevo il nominalismo fu una degenerazione della scolastica. Esso afferma che i concetti con cui la ragione indaga la realtà, anche quella di Dio, sono semplicemente parole che alla fine porta a costruire intellettualmente, non a riconoscere un dato oggettivo realmente esistente.
La rivoluzione protestante - meglio dire rivolta - non fu da meno. Tra i suoi molteplici errori due anno avuto effetti nefasti. Uno è l'interpretazione privata della Scrittura. Il Magistero che è l'unico soggetto abilitato da Dio a interpretarla perché ha i mezzi di grazia per farlo, viene espropriato di questo privilegio. Ne è nata la confusione di babele, cui ognuno può far dire alla Scrittura ciò che vuole.
La giustificazione forense di Lutero fu il secondo grande errore. Il peccatore rimane tale e non può cambiare ma Dio giustifica il peccatore. Non c'è quindi cambiamento possibile nella persona, non c'è santificazione, c'è solo giustificazione da parte di Dio che giustificherebbe il male. Si comprende bene la gravità di tale concezione che fa di Dio un cooperatore del male nel mondo.
Al livello filosofico il razionalismo, l'empirismo e il razionalismo. L'uno basa la conoscenza sulla ragione (Cartesio e il cogito ergo sum), l'altro basa la conoscenza sui sensi, l'ultimo è il trionfo delle idee umane che contano in definitiva più della realtà. Rousseau scrive che l'uomo in origine era puro, buono, ed è stato poi pervertito dalla società. Questa visione è chiaramente contrapposta a quella cristiana per cui l'uomo nasce con la macchia del peccato originale e solo convertendosi diventa buono.
Non meno importante è la demolizione della metafisica operata dal filosofo Kant. Le cattive metafisiche, contrapposte a quella buona, quella classica che è la tomista, l'idealismo hegeliano, il marxismo è una metafisica atea e materialistica, e l'evoluzionismo che come ideologia è una vera e propria metafisica perversa perché pretende di spiegare tutta la realtà a partire da una sola idea, quella di evoluzione. Come teoria scientifica la genetica ha smentito da tempo l'evoluzionismo, anche se ancora viene propinato come verità assoluta. Il positivismo ancora, voleva indicare l'approccio scientifico come unica forma di conoscenza esatta. Lo scientismo voleva che la verità fosse scientifica, poiché nulla di vero può esistere che non sia scientifico.
La visione cristiana ha sempre mostrato come l'universo sia strutturalmente ordinato. Dio che è il logos crea tutto con ordine e perciò l'uomo può trovare a ragione il proprio posto in questo ordine. Difatti la scienza moderna non si sarebbe mai potuta sviluppare senza la visione cristiana come base. Questo mondo non solo può essere conoscibile in quanto ordinato, ma è ordinato a un fine. Questo fine è fuori dal mondo ed è conforme alla natura dell'artefice. Dio ha creato per portare il mondo alla perfezione che solo Lui conosce. Da questa visione siamo passati a una visione dell'universo che sarebbe scaturito in modo autonomo dalla pura materia. Essa si sarebbe organizzata e sviluppata da se secondo una legge interna al sistema. Come può però, potremmo chiederci, la materia darsi una legge interna? Come può arrivare, ad esempio nel corpo umana, a livelli di complessità così grandi? A tutte queste questioni la scienza moderna non ha ancora saputo dare risposta. Chiaramente il fine della creazione, se non c'è più creazione, cessa di essere. Non ci si chiede più il fine delle cose, dell'uomo persino. Questa fatto è chiaramente riscontrabile nella società moderna.
La libertà infinita di Dio ha progettato secondo la visione cristiana una libertà seconda, quella degli enti creati (angeli e uomini) e ciò fa sì che la storia proceda per tappe. La libertà dell'uomo e' la condizione necessaria per ammettere la possibilità del peccato. E' infatti per un atto libero e volontario che l'uomo ha fatto entrare il peccato nel mondo. Dio, secondo il cristianesimo, ha redento l'uomo attraverso l'incarnazione, la passione, la morte e la risurrezione di Cristo. È proprio Lui che riepiloga in se la storia dell'umanità. Da questa visione siamo passati a una visione della storia completamente diversa. La storia ha in se la propria ragione, la propria dinamica, l'obiettivo e sviluppo. Per l'idealismo di Hegel lo Spirito (immanente) è presente nella storia e si sviluppa nella storia. È una forza che orienta la storia verso il meglio, verso appunto il progresso. Dove va a finire allora la libertà dell'uomo? Qualunque cosa faccia, infatti, la storia ha un orientamento interno che l'uomo non può modificare. La scelta umana non condiziona questo sviluppo a senso unico. Da questa visione, non a caso, sono nati nei secoli scorsi i totalitarismi. Chi infatti si fa interprete di questa forza senza volto, questa forza anonima, che si prefigge di agire per favorire lo sviluppo dell'umanità, anche se questo può richiedere la morte di qualche milione di persone? La storia del XX secolo ha nettamente smentito tale visione idilliaca del mondo. Ciò che rimane oggi sono le macerie di nichilismo assoluto. La visione cristiana garantisce il senso del mondo perché Dio lo orienta ma sempre in base alla cooperazione umana. L'uomo è realmente libero ed è capace di salvarsi o di dannarsi scegliendo di aderire a Cristo o al peccato. La visione moderna e invece intrinsecamente assurda perche' in definitiva non spiega nulla! Una serie di concetti imposti, quasi fossero dogmi moderni della laicità. La gnosi si impone come dottrina superiore per cui ci si può solo sottomettere. Il cristianesimo invece è oltremodo ragionevole sotto questo punto di vista e nettamente opposto alla gnosi. Il comunismo prometteva un mondo migliore per chi lottava per ottenerlo, poi se capita di rimanere uccisi nella lotta, pazienza! C'è da chiedersi a cosa serve vivere a questo punto... Ecco la terra bruciare, le coscienze fuorviate, e la necessità di ricostruire da zero dopo settant'anni di regime sovietico.
Il marxismo nelle università è stato la presenza comunista dove il regime sovietico non poteva agire per ovvie ragioni.
Tutto si evolve secondo la visione moderna, quindi si evolve anche l'idea di Dio, l'idea della morale, l'idea di verità. Come si può affermare allora che il cristianesimo sia l'unica e sola verità? Se la visione di Dio evolve, come posso dire che Cristo e Dio e non per esempio, Allah o Buddha o qualche divinità minore inventata negli ultimi anni? Come posso condannare il peccato? E' evidentemente problematico... Non si sopporta più la dottrina cristiana perche' è quella che vincola che non muta, che afferma una verità che non cambia a seconda dei tempi. Soluzione: adattarla alla visione moderna del mondo. Poiché tutto evolve, anche la nostra comprensione della verità rivelata da Dio può (e deve!) evolvere. Se questo non avviene, si viene ghettizzati, si viene emarginati, si viene stigmatizzati come estremisti, intransigenti, fanatici, retrogradi e quant'altro. La "dittatura del relativismo" come la chiamava Papa Benedetto XVI.
Un altro esempio: se oggi nessuno pratica più la castità prematrimoniale allora è ovvio che non si può più proporre. Quanti corsi prematrimoniali sono strutturati su basi nulle, case costruite sulla sabbia? Quanti corsi di catechismo tacciono sul peccato e sulla gravità degli atti intrinsecamente perversi? Quante volte si sente dire, "Non sapevo che fosse peccato,nessuno me lo ha mai insegnato". Logica conseguenza di questo avvelenamento intellettuale. La logica di andare incontro alla gente, ma per andare in contro alla gente si dimezza la verità, là si corrompe, là si nasconde. Non è ormai strano sentire dire anche da qualche pulpito "la dottrina divide" e questo non va bene! Come se chi diceva: "Sono venuto a portare non pace, ma la spada" debba anche Lui adattarsi a noi che siamo quelli civili ed evoluti. La verità dunque non è più immutabile, non c'è più garante infatti di alcuna verità. In questa visione del mondo infatti, Dio non trova posto. I miracoli diventano modi narrativi per trasmettere un racconto. Le apparizioni non vengono considerate o se vengono considerate, sono frutto di qualche isteria o altro. Quanti preconcetti, quasi pregiudizi che impediscono di scorgere la verità. C'è da chiedersi perché tale modo di ragionare non venga applicato anche per l'esoterismo ...
La Sacra Scrittura viene stravolta, amputata, tradita. La Tradizione minimizzata, ridicolizzata. E' stata tutta un'invenzione degli apostoli. Nelle moderne facoltà teologiche si è arrivati a negare l'autenticità di alcuni testi biblici: Mose non avrebbe scritto il pentateuco, Isaia non sarebbe stato uno solo ma due se non addirittura tre, San Paolo non sarebbe autore della lettera agli ebrei e così via. Il veleno dell'eresia,M cioè di un pensiero intrinsecamente erroneo, quindi contrapposto alla verità, si trova oggi nei posti più impensabili, ai più alti vertici della società e della Chiesa. Saranno anche frutto di isterie o di malattie varie, ma chissà cosa avrebbero da dire i moderni razionalisti sul fatto che la Madonna a La Salette ha descritto molti anni prima, la situazione che stiamo vivendo oggi...

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