Volemose bene. E poco importa se perdiamo la Fede
Con la vaselinosa dolcezza del “dialogo”, Bergoglio riceve sette eretiche in Vaticano e sulla stampa compare un articolo ingannatore a firma di un massone. Non facciamoci imbrogliare, ne va della salvezza.
di Paolo Deotto
Non c’è molto da dire, né c’è molto da stupirsi. La strada per la rovina, ossia la strada per la costruzione della “religione unica mondiale” è stata imboccata da tempo, e sarebbe sufficiente ricordare la frase “l’interreligiosità è una grazia” per capire a quale livello di confusione – voluta e programmata – siamo arrivati.
Tuttavia è nostro dovere mettere in luce i nuovi passi su questa strada verso l’abisso, soprattutto quando sono fatti con modalità e con dichiarazioni che straboccano di buoni sentimenti. Modalità ingannevoli, con la consueta tattica di dire cose tanto belle, a cui nessuno potrebbe in teoria obiettare nulla; peccato che le dolci parole sottendano poi il superamento dell’unicità della Fede cattolica, e che siano tese a prometterci tante belle cose, ora qui e subito,accantonando del tutto la salvezza dell’anima, che possiamo raggiungere solo credendo in Nostro Signore Gesù Cristo, che ha istituito la Sua Chiesa, la Chiesa cattolica.
“Chiunque vuol essere salvo deve anzitutto mantenersi nella Fede cattolica”. Non ci stancheremo mai di ripetere questa frase, che apre il Simbolo di Sant’Atanasio.
Però Sant’Atanasio è, per alcuni, superato.
Oggi, come ci informano Zenit, La Stampa e altri giornali, Bergoglio ha accolto in Vaticano alcuni eretici, i metodisti e i valdesi. Li ha accolti per spiegar loro che potranno essere salvi solo se si convertono alla Fede cattolica? No, naturalmente. Il proselitismo è già stato detto, è una solenne sciocchezza. E poi ci sono problemi ben più urgenti, come “essere al servizio degli ultimi”. Leggete su Zenit la cronaca del lieto incontro, che corona il meraviglioso dialogo aperto con la visita che Bergoglio fece poco tempo fa ai valdesi (in occasione della quale fece anche le inevitabili “scuse”…).
Ed è di oggi anche un articolo (lo trovate in calce) che compare sul Gazzettino, a firma del massone Luigi Danesin. Il titolo dice già tutto: “Nessuna contrapposizione tra Chiesa e massoneria, ma ricerca di un nuovo dialogo”. I massoni, ci tiene a dire l’articolista, non sono atei, tant’è vero che credono in un “Ente supremo”, il “Grande architetto”… e poi ogni massone crede nel proprio Dio.
Ovviamente il Danesin si fa forte della “apertura” alla massoneria di Gianfranco Ravasi, il cardinale che non ci ha mai cortesemente spiegato di quale “chiesa” faccia parte.
Possiamo dire che il massone Danesin dica cose cattive quando parla di “conoscenza ed esercizio della virtù” per rendere l’uomo migliore? Ma assolutamente no! Sono cose tanto belle; tra le virtù c’è ovviamente anche quella di rispettare questa strana “pluralità” di dei, a seconda delle preferenze di ciascuno…
La Chiesa si è già espressa con assoluta chiarezza sula massoneria: con l’Enciclica “Inimica Vis” di Papa Leone XIII e con ladichiarazione del 26 novembre 1983 della Congregazione per la Dottrina della Fede, della quale evidenziamo il passaggio centrale: Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Questi sciagurati comportamenti “ecumenici” sono una terribile offesa al Sacro Cuore di Gesù. Se ogni pseudo religione è valida, il sacrificio della Croce a che è servito? A che sono servite le sofferenze che Cristo, perfetto uomo e perfetto Dio, ha patito per la nostra salvezza?
Queste elementari considerazioni ci devono far capire quanto urgente sia la nostra preghiera, in riparazione di queste offese e affinché il Signore illumini i suoi pastori che vagano nella nebbia.
Spetta però a noi non finire smarriti in questa nebbia, facendoci attirare in una strada senza ritorno, illusi e rintronati da tante belle, dolci e ingannevoli parole.
Ecco l’articolo del massone:
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Non c’è molto da dire, né c’è molto da stupirsi. La strada per la rovina, ossia la strada per la costruzione della “religione unica mondiale” è stata imboccata da tempo, e sarebbe sufficiente ricordare la frase “l’interreligiosità è una grazia” per capire a quale livello di confusione – voluta e programmata – siamo arrivati.
Tuttavia è nostro dovere mettere in luce i nuovi passi su questa strada verso l’abisso, soprattutto quando sono fatti con modalità e con dichiarazioni che straboccano di buoni sentimenti. Modalità ingannevoli, con la consueta tattica di dire cose tanto belle, a cui nessuno potrebbe in teoria obiettare nulla; peccato che le dolci parole sottendano poi il superamento dell’unicità della Fede cattolica, e che siano tese a prometterci tante belle cose, ora qui e subito,accantonando del tutto la salvezza dell’anima, che possiamo raggiungere solo credendo in Nostro Signore Gesù Cristo, che ha istituito la Sua Chiesa, la Chiesa cattolica.
“Chiunque vuol essere salvo deve anzitutto mantenersi nella Fede cattolica”. Non ci stancheremo mai di ripetere questa frase, che apre il Simbolo di Sant’Atanasio.
Però Sant’Atanasio è, per alcuni, superato.
Oggi, come ci informano Zenit, La Stampa e altri giornali, Bergoglio ha accolto in Vaticano alcuni eretici, i metodisti e i valdesi. Li ha accolti per spiegar loro che potranno essere salvi solo se si convertono alla Fede cattolica? No, naturalmente. Il proselitismo è già stato detto, è una solenne sciocchezza. E poi ci sono problemi ben più urgenti, come “essere al servizio degli ultimi”. Leggete su Zenit la cronaca del lieto incontro, che corona il meraviglioso dialogo aperto con la visita che Bergoglio fece poco tempo fa ai valdesi (in occasione della quale fece anche le inevitabili “scuse”…).
Ed è di oggi anche un articolo (lo trovate in calce) che compare sul Gazzettino, a firma del massone Luigi Danesin. Il titolo dice già tutto: “Nessuna contrapposizione tra Chiesa e massoneria, ma ricerca di un nuovo dialogo”. I massoni, ci tiene a dire l’articolista, non sono atei, tant’è vero che credono in un “Ente supremo”, il “Grande architetto”… e poi ogni massone crede nel proprio Dio.
Ovviamente il Danesin si fa forte della “apertura” alla massoneria di Gianfranco Ravasi, il cardinale che non ci ha mai cortesemente spiegato di quale “chiesa” faccia parte.
Possiamo dire che il massone Danesin dica cose cattive quando parla di “conoscenza ed esercizio della virtù” per rendere l’uomo migliore? Ma assolutamente no! Sono cose tanto belle; tra le virtù c’è ovviamente anche quella di rispettare questa strana “pluralità” di dei, a seconda delle preferenze di ciascuno…
La Chiesa si è già espressa con assoluta chiarezza sula massoneria: con l’Enciclica “Inimica Vis” di Papa Leone XIII e con ladichiarazione del 26 novembre 1983 della Congregazione per la Dottrina della Fede, della quale evidenziamo il passaggio centrale: Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Questi sciagurati comportamenti “ecumenici” sono una terribile offesa al Sacro Cuore di Gesù. Se ogni pseudo religione è valida, il sacrificio della Croce a che è servito? A che sono servite le sofferenze che Cristo, perfetto uomo e perfetto Dio, ha patito per la nostra salvezza?
Queste elementari considerazioni ci devono far capire quanto urgente sia la nostra preghiera, in riparazione di queste offese e affinché il Signore illumini i suoi pastori che vagano nella nebbia.
Spetta però a noi non finire smarriti in questa nebbia, facendoci attirare in una strada senza ritorno, illusi e rintronati da tante belle, dolci e ingannevoli parole.
Ecco l’articolo del massone:
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