Il "ministro degli esteri" della Santa Sede, arcivescovo Paul Richard Gallagher al Tg2000. "La crisi dei migranti in Europa richiede una risposta di generosità, di magnanimità". Lo ha detto il 'ministro degli esteri' della Santa Sede, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000. "Noi auspichiamo che i paesi dell'Unione Europea lavorino insieme per trovare una soluzione comune a una situazione drammatica - ha sottolineato l'arcivescovo - perché se non ci adoperiamo il problema resta lì, non svanisce".
Il responsabile vaticano della Segreteria per i rapporti con gli Stati ha affrontato anche la crisi libica: "Noi non sosteniamo la soluzione militare pur riconoscendo il diritto alla difesa degli Stati. La Santa Sede cerca di promuovere, nelle forme possibili, il dialogo fra i governi di Tobruk e quello di Tripoli, perché votino a favore di un governo di unità nazionale, per promuovere il bene del paese".
Mons. Gallagher ha commentato infine il recente massacro delle 4 suore missionarie della carità e di loro 12 collaboratori nello Yemen: "Uno rimane sempre pieno di ammirazione per queste religiose che con una coerenza, che è caratteristica di questa congregazione, non hanno voluto abbandonare i loro anziani e anziane, ma sono rimaste lì nonostante tutti i rischi, come hanno fatto in tanti altri paesi. E' una testimonianza molto forte per tutti noi cristiani del mondo di oggi che l’amore non ha limiti, l’amore è un impegno importante per noi tutti, ma a volte ha un costo molto caro".
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/03/vaticano-migranti-situazione-drammatica.html
LA BOLDRINI SPALANCA LE PORTE: "ORA PIÙ IMMIGRATI IN ITALIA"
La presidente della Camera vuole più ingressi: "Almeno 400 mila all'anno, ci salveranno dall'invecchiamento"
Claudio Torre - Sab, 12/03/2016 - 21:06 Il Giornale
"Servono più immigrati in Italia, salveranno il Paese dall'invecchiamento". La presidente della Camera, Laura Boldrini prosegue la sua personale battaglia per spalancare le porte del nostro Paese agli immigrati: "Nè un muro nè un filo spinato cambieranno la Storia", ha aggiunto.
Parlando dell’Italia, poi sottolinea che "l’integrazione conviene perché siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all’estero". "Se non si invertirà questa tendenza", insiste, "è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 mln di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l’accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni".
"Siamo un Paese a crescita zero, ed è molto triste - avverte -. Nel 2013, il 95% dell’aumento demografico si deve ai migranti, mentre nel 2015, per la prima volta dal Dopoguerra, la popolazione residente in Italia è diminuita di 150 mila unità, neppure i flussi migratori sono riusciti a mantenere stabile il dato". Ecco, quindi, che rilancia l'idea dello ius soli: "Mi auguro che la legge sulla cittadinanza venga fatta prima del termine di questa legislatura". "Come sarebbe altrettanto importante, concedere alle comunità residenti il diritto all’elettorato attivo e passivo nelle consultazioni amministrative". "Di questo non si parla più, un tempo era al centro del dibattito"ricorda Boldrini che cita l’esempio della Virginia negli States: "Nel 1775 venne affermato il principio ’no taxation without representation’: volete che paghiamo le tasse allora fateci votare, dateci la rappresentanza. Invece noi facciamo pagare le tasse ma non diamo il diritto alla rappresentanza".
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Sesso meticcio
Il governo tedesco ha già programmato tutto. Dopo gli stupri di Colonia a Capodanno ecco pronte le nuove "linee guida" per acculturare e iniziare al sesso gli immigrati. Un bel vademecum dove si spiega la rava e la fava su come ottenere approcci sessuali "autorizzati" tra donne bianche e "nuovi tedeschi" di colore; o viceversa tra tedeschi nativi e donne immigrate. Con tanto di immagini esplicite corredate di spiegazioni (fonte: Il Giornale). Vi è specificato solo che "Stupri e mutilazioni genitali non sono accettate culturalmente". Quindi quale sarebbe la cura per evitare quanto è accaduto a Capodanno?
Passare direttamente dalla padella delle molestie e degli stupri alla brace degli accoppiamenti consentiti da ideologie, logiche e idealismi pratici kalergiani. Bell'antidoto!
Ecco la pagina sulle tipologie del sesso meticcio. Non dimentichiamo che la Merkel dopo essere stata ritenuta meritevole, incassò proprio il premio Kalergi nel 2010 e che questa è l'essenza della sua "paneuropa" (pan - prefisso greco di tutto). E difatti c'è di tutto. Ora dalle buone intenzioni si passa direttamente ai fatti.
Ecco la pagina sulle tipologie del sesso meticcio. Non dimentichiamo che la Merkel dopo essere stata ritenuta meritevole, incassò proprio il premio Kalergi nel 2010 e che questa è l'essenza della sua "paneuropa" (pan - prefisso greco di tutto). E difatti c'è di tutto. Ora dalle buone intenzioni si passa direttamente ai fatti.
La Merkel riceve il Premio Kalergi nel 2010 |
Ormai lo sanno anche i sassi sul perché li vanno direttamente a prelevare sulle coste dell'Africa e dell'Asia, sul perché vengono minacciati e ricattati quei paesi che oppongono ancora una strenua resistenza, mediante muri e barriere di filo spinato. Eppure siamo così poco abituati a mettere i nostri interessi al primo posto che c'è ancora chi dice "poverini!". Che c'è ancora chi si commuove per i poveri "siriani" che hanno perso la patria, fingendo di non sapere che noi rischiamo di perdere non solo la nostra Italia, ma le nostre case, grazie all'esodo incontrollato. Del resto è di questi giorni l'episodio di un povero cieco con moglie e due figli piccoli (di 3 e 4 anni), nel rione popolare di S. Donato a Bologna, che si è trovato la sua casa occupata e derubato di mobilia e vettovaglie trafugate durante una sua assenza. E lì, le istituzioni e le forze dell'Ordine, tacciono e acconsentono ad un simile disgustoso sopruso. Il poveretto ora si ritrova a mendicare una stanzuccia alla Caritas, con la sua famiglia.
Una precisazione obbligatoria. In primis, i siriani sono stati espressamente richiamati dalla Merkel. In secondo luogo chi fugge sono coloro i quali hanno cercato di prendersela con Assad, ovvero con chi cercava di mantenere un brandello di sovranità e di coesione nazionale. Ora ci sono i russi che fanno sul serio e bombardano sia l'Isis che i ribelli anti-Assad di Al Nusra. Perciò, a questi "sedicenti" patrioti non resta che svignarsela a gambe levate in Europa accolti magari da Mutti Merkel. Capito o pietosi ipocriti chi diavolo state compiangendo?
Ma torno alla società meticciata forzosamente e al sesso meticcio.Molte sono le consorterie e le oligarchie che aderiscono a detto progetto, per esse, di vitale importanza. Oltre al citato piano Kalergi, l'ONU e la sua teoria della migrazione sostitutiva a causa dell'invecchiamento della popolazione autoctona che va rimpiazzata.
Lo ha detto chiaro e tondo Ban-ki-Moon nel suo discorso a Dublinol'anno scorso. ("I fattori di spinta includono guerre e sottosviluppo; quelli di attrazione includono il semplice miraggio di una fuga dalla povertà. L’Europa deve riconoscerne un altro: il suo deficit nella forza lavoro. Bassa crescita demografica e una transizione demografica ad un continente di vecchi. Se vuole mantenere il suo dinamismo, l’Europa ha bisogno di migranti").
Lo ha detto chiaro e tondo Ban-ki-Moon nel suo discorso a Dublinol'anno scorso. ("I fattori di spinta includono guerre e sottosviluppo; quelli di attrazione includono il semplice miraggio di una fuga dalla povertà. L’Europa deve riconoscerne un altro: il suo deficit nella forza lavoro. Bassa crescita demografica e una transizione demografica ad un continente di vecchi. Se vuole mantenere il suo dinamismo, l’Europa ha bisogno di migranti").
Lo ha ridetto Draghi nel Forum di Davos nel gennaio scorso di cui ho dato conto in questo post.
L'emergenza dei profughi in Europa rappresenterà per i prossimi anni una sfida enorme ma anche un'opportunità, richiedendo "il più grande progetto di investimenti pubblici che ci sia stato in molti anni". Draghi ha sottolineato che ciò sta contribuendo a una posizione fiscale neutra, se non leggermente espansiva, dell'Eurozona. ( fonte: ansa).
L'oligarca ex Goldman Sachs e BP Peter Sutherland lo disse a chiare lettere già nel 2012:
«Siamo passati dalle nazioni che selezionavano i migranti ai migranti che selezionano le nazioni». Era ovviamente il suo grande auspicio, oggi angosciosa realtà sotto ai nostri occhi.
Ecco cosa afferma John Laughland, docente oxfordiano in filosofia e profondo critico della “idea” europeista, già docente alla Sorbona:
“Lo scopo della politica migratoria è palesemente quello di farla finita con le nazioni, perché accettare che la popolazione europea che invecchia possa essere rimpiazzata da nuove popolazioni uscite dall’immigrazione, equivale a supporre che si possono ristrutturare i popoli europei fino a farli scomparire, facendo dell’Europa uno spazio post-istorico, tenuto insieme solo dai “diritti dell’uomo” .
Può bastare ora? Ed ecco per finire la Grande Distopia kalergiana nel suo libro dal titolo ossimorico "Idealismo pratico":
Oggi, all'alba di una nuova era, è sorta una nuova nobiltà, scaturita in maniera casuale e pericolosa dalla mescolanza del sangue, che si è sostituita alla nobiltà di rango. Una nobiltà di individui da cui nascerà la nuova razza nobile internazionale ed intersociale di domani.
In altri termini, il conte Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi sta parlando di meticciato imposto coattivamente. Ah, che grande nobiltà d'animo!
Intanto potete consultare le immagini del vademecum. Ce n'è per tutti i gusti: varie posizioni da kamasutra con copule meticce. E non è tutto. E' contemplata anche l'inversione sessuale per i poveri africani retrogradi che ora possono liberamente scoprire la gioia di essere anche gay, sposarsi fra uomini e sposarsi tra donne, adottando figli (guardare la foto-gallery). La modernità occidentale offre loro di tutto e di più. Dopotutto, sono i nostri valori in esportazione, no?
Pubblicato da Nessie
Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa
Europa – Il mondo economico e politico internazionale naconde uno scabroso retroscena, all’insaputa di tutti. Una questione scottante da trattare con le pinze e con il tatto dovuto, che ha da poco provocato l’arresto e la detenzione di Gerd Honsik, storico e poeta austriaco, colpevole di aver reso nota la vicenda attraverso le sue pubblicazioni. Questa storia è legata ad un oscuro personaggio e ad un nome, completamente sconosciuto all’opinione pubblica ma di grande importanza per le caste privilegiate di questa società. Questo nome, non dimenticatelo, è Richard Coudenhove Kalergi. Anche se nessun libro di scuola ne parla e la didattica tralascia deliberatamente l’argomento, quest’uomo è considerto uno dei padri fondatori del progetto UE, pioniere delle attuali politiche europeiste. Se non “il padre nobile” delle attuali perverse politiche comunitarie.
Una sorta di Messia per i vertici del capitalismo internazionale che nel corso degli anni hanno dimostrato di aver sposato a pieno la causa del conte austriaco. Nato a Tokio nel novembre del 1894, Kalergi può essere considerato il padre fondatore dell’Unione Paneuropea ed il primo ad aver proposto il progetto di un’ Europa unita. Per questo motivo la sua figura è ancor oggi osannata dal mondo economico internazionale ma pochi conoscono i veri motivi che spinsero Kalergi alla formulazione delle sue tesi. Andando a spulciare sul web su wikipedia e altri network, questo astuto politico austriaco, viene dipinto esclusivamente come un uomo di eccellenti doti comunicative, capace di attirare le attenzioni politiche e finanziarie internazionali, ricalcando la falsa riga dello stereotipo dell’eroe-imprenditore, tanto in voga nel ventunesimo secolo. Viene citato il Premio Carlo Magno, vinto dallo statista nel 1950 e vengono tirate in ballo un paio di opere (”Pan-Europa. Un grande progetto per l’Europa unita”, e ”Gli Stati Uniti e l’unità europea”).
La Bibbia di Kalergi – “Praktischer Idealismus”
Tuttavia non c’è traccia dell’opera principale di Kalergi, che denota a pieno la personalità del politico e che può essere considerata il suo testamento filosofico. Questo libro, titolato ”Praktischer Idealismus” (idealismo pratico) è tuttoracensurato in Germania e non risulta aquistabile e disponibile in nessuna libreria, nè nuovo, nè usato. Strano davvero! La rivista tedesca ”Unabhängige Nachrichten” (indipendent news), intorno ai primi anni Novanta, ha annunciato la pubblicazione di una sintesi del libro, facendo infuriare le autorità che hanno immediatamente proceduto alla confisca dell’unica copia stampata dall’editore. A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, una foltissima parte della letteratura internazionale venne fatta sparire, e l’opera di Kalergi è chiaramente finita nel mucchio. Erano tante infatti le affermazioni diventate ormai scomode, legate ad un tipo di cultura considerata superata. Il dibattito verteva su due fronti contrapposti di approcci sociali, psicologici, politici.
La Teoria delle Razze e la Teoria dei Popoli
Da una parte la teoria delle razze, dall’altra la teoria dei popoli. In realtà la prima teoria viene erroneamente affibiata alla fantasia dei tedeschi e dell’elite nazionalsocialista. I veri precursori furono invece inglesi ed americani, che appoggiarono palesemente queste teorie almeno fino ai primi anni ’20, quando il quadro europeo cominciava a cambiare, vedendo nascere le prime dittature europee. Tuttavia, sul finire del secondo conflitto mondiale, la necessità di condannare pesantemente gli sconfitti e di dare una nuova visione del mondo ai popoli, reduci da una guerra cosi disastrosa, fece propendere gli Alleati verso la seconda teoria, almeno ufficialmente.
1922 – Fondazione del “Movimento Paneuropa” e “Nuovo Ordine Mondiale”
Kalergi muovendosi dietro le quinte del “teatro europeo”, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto mondialista di unificazione continentale. un passo fondamentale fu dato nel 1922, quando Kalergi fonda a Vienna il movimento “Paneuropa”, puntando nettamente all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale. Mondialismo puro basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti e fortemente appoggiato dal Regno Unito di Winston Churchill, della loggia massonica ebraica B’nai B’rith e della stampa statunitense di regime.
Una sorta di Messia per i vertici del capitalismo internazionale che nel corso degli anni hanno dimostrato di aver sposato a pieno la causa del conte austriaco. Nato a Tokio nel novembre del 1894, Kalergi può essere considerato il padre fondatore dell’Unione Paneuropea ed il primo ad aver proposto il progetto di un’ Europa unita. Per questo motivo la sua figura è ancor oggi osannata dal mondo economico internazionale ma pochi conoscono i veri motivi che spinsero Kalergi alla formulazione delle sue tesi. Andando a spulciare sul web su wikipedia e altri network, questo astuto politico austriaco, viene dipinto esclusivamente come un uomo di eccellenti doti comunicative, capace di attirare le attenzioni politiche e finanziarie internazionali, ricalcando la falsa riga dello stereotipo dell’eroe-imprenditore, tanto in voga nel ventunesimo secolo. Viene citato il Premio Carlo Magno, vinto dallo statista nel 1950 e vengono tirate in ballo un paio di opere (”Pan-Europa. Un grande progetto per l’Europa unita”, e ”Gli Stati Uniti e l’unità europea”).
La Bibbia di Kalergi – “Praktischer Idealismus”
Tuttavia non c’è traccia dell’opera principale di Kalergi, che denota a pieno la personalità del politico e che può essere considerata il suo testamento filosofico. Questo libro, titolato ”Praktischer Idealismus” (idealismo pratico) è tuttoracensurato in Germania e non risulta aquistabile e disponibile in nessuna libreria, nè nuovo, nè usato. Strano davvero! La rivista tedesca ”Unabhängige Nachrichten” (indipendent news), intorno ai primi anni Novanta, ha annunciato la pubblicazione di una sintesi del libro, facendo infuriare le autorità che hanno immediatamente proceduto alla confisca dell’unica copia stampata dall’editore. A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, una foltissima parte della letteratura internazionale venne fatta sparire, e l’opera di Kalergi è chiaramente finita nel mucchio. Erano tante infatti le affermazioni diventate ormai scomode, legate ad un tipo di cultura considerata superata. Il dibattito verteva su due fronti contrapposti di approcci sociali, psicologici, politici.
La Teoria delle Razze e la Teoria dei Popoli
Da una parte la teoria delle razze, dall’altra la teoria dei popoli. In realtà la prima teoria viene erroneamente affibiata alla fantasia dei tedeschi e dell’elite nazionalsocialista. I veri precursori furono invece inglesi ed americani, che appoggiarono palesemente queste teorie almeno fino ai primi anni ’20, quando il quadro europeo cominciava a cambiare, vedendo nascere le prime dittature europee. Tuttavia, sul finire del secondo conflitto mondiale, la necessità di condannare pesantemente gli sconfitti e di dare una nuova visione del mondo ai popoli, reduci da una guerra cosi disastrosa, fece propendere gli Alleati verso la seconda teoria, almeno ufficialmente.
1922 – Fondazione del “Movimento Paneuropa” e “Nuovo Ordine Mondiale”
Kalergi muovendosi dietro le quinte del “teatro europeo”, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto mondialista di unificazione continentale. un passo fondamentale fu dato nel 1922, quando Kalergi fonda a Vienna il movimento “Paneuropa”, puntando nettamente all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale. Mondialismo puro basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti e fortemente appoggiato dal Regno Unito di Winston Churchill, della loggia massonica ebraica B’nai B’rith e della stampa statunitense di regime.
Il “Piano Kalergi” per la Paneuropeizzazione del Vecchio Continente
Abbiamo altresì detto che la “Bibbia” o “Testamento Spirituale” di Kalergi sia l’opera titolata ”Praktischer Idealismus” (idealismo pratico), dove egli teorizza la nascita di una nuova razza europea meticcia, nata dalla fusione di più razze d’origine afroasiatica e dalla dissoluzione dei popoli e delle loro tradizioni: usi, costumi e religioni. Condizione necessaria per creare una massa informe e facilmente addomesticabile, poiché priva di identità comune e spirito di patria. Una nuova razza capace di affermare il predominio incontrastato di una nuova élite di dominatori, che l’autore/statista individua nella razza ebraica.
Le Basi Kalergiane del progetto Europeista In realtà il progetto europeista, che si proclama antirazzista, alla luce di queste scoperte possiamo comprendere come sia colmo di linee guida paragonabili a quelle delterzo reich. ‘’L’uomo del futuro sarà un misto razziale’’, afferma lo statista, palesando una prospettiva d’azione a dir poco confusa. “Oggigiorno, razze e classi sono gradualmente destinate a scomparire per gli effetti di spazio, tempo e pregiudizi”. La razza del futuro – dichiarò Kalergi – è negroeurasiatica, simile in apparenza agli antichi egizi. Essa rimpiazzerà la diversità dei popoli e la diversità dei singoli’’. Una dichiarazione delirante che sosteneva il rimpiazzo degli ordini odierni, con un melting pot razziale, facilmente soggiogabile dai vertici politici e finanziari internazionali. Kalergi parla espressamente di “una nuova subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale (…) e con una molteplicità di personalità”. Per Kalergi era dunque necessario “incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere”. Ma c’è di più: il politico austriaco individua oltre a questa classe di “dominati” anche la classe eletta alla quale spetterà il compito di tiranneggiare. Secondo quanto sostenuto da Kalergi, infatti, ‘’Il giudaismo è il seno dal quale sorge una nuova aristocrazia europea. Il nucleo – continua Kalergi – attorno al quale si raggruppa l’aristocrazia dell’intelligenza’’. Queste furono le frasi sconcertanti che ancor oggi sorreggono il progetto d’unificazione europea.
Abbiamo altresì detto che la “Bibbia” o “Testamento Spirituale” di Kalergi sia l’opera titolata ”Praktischer Idealismus” (idealismo pratico), dove egli teorizza la nascita di una nuova razza europea meticcia, nata dalla fusione di più razze d’origine afroasiatica e dalla dissoluzione dei popoli e delle loro tradizioni: usi, costumi e religioni. Condizione necessaria per creare una massa informe e facilmente addomesticabile, poiché priva di identità comune e spirito di patria. Una nuova razza capace di affermare il predominio incontrastato di una nuova élite di dominatori, che l’autore/statista individua nella razza ebraica.
Le Basi Kalergiane del progetto Europeista In realtà il progetto europeista, che si proclama antirazzista, alla luce di queste scoperte possiamo comprendere come sia colmo di linee guida paragonabili a quelle delterzo reich. ‘’L’uomo del futuro sarà un misto razziale’’, afferma lo statista, palesando una prospettiva d’azione a dir poco confusa. “Oggigiorno, razze e classi sono gradualmente destinate a scomparire per gli effetti di spazio, tempo e pregiudizi”. La razza del futuro – dichiarò Kalergi – è negroeurasiatica, simile in apparenza agli antichi egizi. Essa rimpiazzerà la diversità dei popoli e la diversità dei singoli’’. Una dichiarazione delirante che sosteneva il rimpiazzo degli ordini odierni, con un melting pot razziale, facilmente soggiogabile dai vertici politici e finanziari internazionali. Kalergi parla espressamente di “una nuova subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale (…) e con una molteplicità di personalità”. Per Kalergi era dunque necessario “incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere”. Ma c’è di più: il politico austriaco individua oltre a questa classe di “dominati” anche la classe eletta alla quale spetterà il compito di tiranneggiare. Secondo quanto sostenuto da Kalergi, infatti, ‘’Il giudaismo è il seno dal quale sorge una nuova aristocrazia europea. Il nucleo – continua Kalergi – attorno al quale si raggruppa l’aristocrazia dell’intelligenza’’. Queste furono le frasi sconcertanti che ancor oggi sorreggono il progetto d’unificazione europea.
Secondo le ricostruzioni dello storico Gerd Honsik – dunque – “Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinchè l’Europa sia dominabile dall‘élite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite. Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca – nota osserva Honsik – deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa. I politici del suo tempo a quanto pare gli diedero ascolto e le potenze occidentali si basarono sul suo piano, promuovendolo e finanziandolo: da allora il multiculturalismo è quasi diventato un indice di progresso da perseguire ad ogni costo, e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Un personaggio occultato tra le pieghe della storia
Fino ad oggi nessun mezzo d’informazione si era spinto a tanto, ma l’Osservatorio Nazionale Indipendente “Qui Europa” ha voluto indagare a fondo su questo nome. Il fatto che l’unica sezione di wikipedia che trattasse l’opera ”Praktischer Idealismus” fosse quella danese, ha fatto nascere la curiosità di scoprire quali fossero le tesi di fondo della neo politica paneuropea, dopotutto la verità su questi scritti è tanto danese quanto italiana! Il “Kalergi-pensiero” ha visto venir fuori tanti paradossi che ci hanno posto e ci pongono innanzi agli occhi la realtà in cui viviamo. Un mondo governato da paladini della giustizia e dell’antirazzismo che mettono in atto il piano più criminoso mai realizzato nella storia, assieme – evidentemente – al nazismo ed al comunismo.
Un’utile chiave di lettura delle false “Primavere Arabe”
Noi stessi, rimanendo all’oscuro di questi retroscena, ci rendiamo complici del sistema in cui viviamo, colmo di sentimenti nobili che non hanno poi riscontro nel quotidiano, costretti a dover sottostare ai loschi voleri dei poteri forti. In tutto ciò, dunque, l’immigrazione di massa – fomentata tra l’altro dall’infuriare del neocolonialismo occidentale delle false e pretestuose “Primavere arabe” in Africa e Medioriente (come provato in centinaia di articoli e dozzine di video pubblicati) – ci viene presentato come un fenomeno inevitabile, spontaneo e “normale”.
La Terzomondializzazione programmata dell’Europa
Ma d’altra parte, a ben vedere, il fenomeno in esame sta alla base anche dei costanti inviti dell’ONU ad accogliere indiscriminatamente milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea. Anziché favorire lo sviluppo ed il progresso delle loro terre di origine, rese – per contro – colonie occidentali da sfruttare ad esclusivo uso e consumo delle élite occidentali. Un’ Europa frattanto paralizzata da crisi economiche indotte e dall’assenza di politiche per la famiglia e pertanto costretta alla denatalità. Secondo un rapporto ONU diffuso nel gennaio 2000 (“Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento”) l’Europa necessiterebbe entro i prossimi 12 anni di 159 milioni di immigrati. Quasi come se i grandi burattinai avessero già previsto la soglia di crescita della popolazione europea: segno che in Europa non si vogliono adottare politiche per la famiglia per pura e semplice strategia. Altrimenti con politiche idonee che bisogno ci sarebbe di tali sconvolgimenti geopolitici? Fenomeni indotti e forzati protesi a mischiare – evidentemente – le culture ed a snaturare completamente i popoli europei. un qualcosa di strategicamente e subdolamente premeditato e non frutto del caso o di normali processi geopolitici. Ma – ci chiediamo – cosa resta di un popolo se si cancellano tradizioni, religione e cultura? Ovvio! Una massa informe ed acritica facilmente governabile. Tale concetto trova piena sintesi in una dichiarazione di G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare – ha dichiarato Chisholm – è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale”. Parole che lasciano davvero a bocca aperta ed attoniti.
Un’utile chiave di lettura delle false “Primavere Arabe”
Noi stessi, rimanendo all’oscuro di questi retroscena, ci rendiamo complici del sistema in cui viviamo, colmo di sentimenti nobili che non hanno poi riscontro nel quotidiano, costretti a dover sottostare ai loschi voleri dei poteri forti. In tutto ciò, dunque, l’immigrazione di massa – fomentata tra l’altro dall’infuriare del neocolonialismo occidentale delle false e pretestuose “Primavere arabe” in Africa e Medioriente (come provato in centinaia di articoli e dozzine di video pubblicati) – ci viene presentato come un fenomeno inevitabile, spontaneo e “normale”.
La Terzomondializzazione programmata dell’Europa
Ma d’altra parte, a ben vedere, il fenomeno in esame sta alla base anche dei costanti inviti dell’ONU ad accogliere indiscriminatamente milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea. Anziché favorire lo sviluppo ed il progresso delle loro terre di origine, rese – per contro – colonie occidentali da sfruttare ad esclusivo uso e consumo delle élite occidentali. Un’ Europa frattanto paralizzata da crisi economiche indotte e dall’assenza di politiche per la famiglia e pertanto costretta alla denatalità. Secondo un rapporto ONU diffuso nel gennaio 2000 (“Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento”) l’Europa necessiterebbe entro i prossimi 12 anni di 159 milioni di immigrati. Quasi come se i grandi burattinai avessero già previsto la soglia di crescita della popolazione europea: segno che in Europa non si vogliono adottare politiche per la famiglia per pura e semplice strategia. Altrimenti con politiche idonee che bisogno ci sarebbe di tali sconvolgimenti geopolitici? Fenomeni indotti e forzati protesi a mischiare – evidentemente – le culture ed a snaturare completamente i popoli europei. un qualcosa di strategicamente e subdolamente premeditato e non frutto del caso o di normali processi geopolitici. Ma – ci chiediamo – cosa resta di un popolo se si cancellano tradizioni, religione e cultura? Ovvio! Una massa informe ed acritica facilmente governabile. Tale concetto trova piena sintesi in una dichiarazione di G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare – ha dichiarato Chisholm – è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale”. Parole che lasciano davvero a bocca aperta ed attoniti.
Dalle Nazioni alla CECA, a un Organismo Sovranazionale
Il suo disprezzo per il governo popolare, Kalergi, lo manifestò in una frase del 1966, nella quale ricordava la sua attività del dopoguerra: “I successivi cinque anni del movimento Paneuropeo furono dedicati principalmente a questa meta: con la mobilitazione dei parlamenti si trattava di forzare i governi a costruire la Paneuropa”. Un passo decisivo fu dato con la nascita della CECA: aiutato da Robert Schuman – ministro degli esteri francese – Kalergi riuscì ad assegnare la gestione della produzione di acciaio, ferro e carbone ad una sovranità sovranazionale. Il tutto sotto la direzione di personaggi assolutamente non eletti: i cosiddetti commissari europei. Non a caso Kalergi fu il primo a cui fu assegnato il premio europeo “Carlomagno”. strinse amicizia anche con gli altri cosiddetti “padri” dell’Europa unita, tra i quali Alcide De gasperi e Conrad Adenauer.
Il suo disprezzo per il governo popolare, Kalergi, lo manifestò in una frase del 1966, nella quale ricordava la sua attività del dopoguerra: “I successivi cinque anni del movimento Paneuropeo furono dedicati principalmente a questa meta: con la mobilitazione dei parlamenti si trattava di forzare i governi a costruire la Paneuropa”. Un passo decisivo fu dato con la nascita della CECA: aiutato da Robert Schuman – ministro degli esteri francese – Kalergi riuscì ad assegnare la gestione della produzione di acciaio, ferro e carbone ad una sovranità sovranazionale. Il tutto sotto la direzione di personaggi assolutamente non eletti: i cosiddetti commissari europei. Non a caso Kalergi fu il primo a cui fu assegnato il premio europeo “Carlomagno”. strinse amicizia anche con gli altri cosiddetti “padri” dell’Europa unita, tra i quali Alcide De gasperi e Conrad Adenauer.
Il Premio Coudenhove-Kalergi a Merkel e Van Rompuy
Basta guardarsi intorno un momento – gettando anche lo sguardo al di là del Mediterraneo – per capire come oggi, lo spirito kalergiano, evidentemente non continua solo nelle teorie o nei fatti compiuti, ma anche in precisi fatti ed azioni di riconoscimento delle “gesta” di particolari personaggi. Segno inequivocabile del legame indissolubile tra l’idea e la pratica. In suo onore, infatti, è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli “europeisti” (o paneuropeisti?) che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo folle piano. Tra di loro – guardacaso – a riflettori e telecamere spente troviamo nomi emblematici: Angela Merkel ed Herman Van Rompuy. Entrambi nel mese di Novembre 2012 denunciati da una coppia tedesca per crimini contro l’umanità. La Società Europea Coudenhove-Kalergi, in particolare, ha assegnato alla Cancelliera Federale Angela Merkel il Premio europeo nel 2010, mentre a Herman Van Rompuy (Presidente del consiglio europeo) il premio 2012. Una grande coerenza! Non c’è che dire!
Basta guardarsi intorno un momento – gettando anche lo sguardo al di là del Mediterraneo – per capire come oggi, lo spirito kalergiano, evidentemente non continua solo nelle teorie o nei fatti compiuti, ma anche in precisi fatti ed azioni di riconoscimento delle “gesta” di particolari personaggi. Segno inequivocabile del legame indissolubile tra l’idea e la pratica. In suo onore, infatti, è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli “europeisti” (o paneuropeisti?) che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo folle piano. Tra di loro – guardacaso – a riflettori e telecamere spente troviamo nomi emblematici: Angela Merkel ed Herman Van Rompuy. Entrambi nel mese di Novembre 2012 denunciati da una coppia tedesca per crimini contro l’umanità. La Società Europea Coudenhove-Kalergi, in particolare, ha assegnato alla Cancelliera Federale Angela Merkel il Premio europeo nel 2010, mentre a Herman Van Rompuy (Presidente del consiglio europeo) il premio 2012. Una grande coerenza! Non c’è che dire!
-Giovanni Antonio Fois, Sergio Basile- Quieuropa.it
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