ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 aprile 2016

Te la dà lui^ la nuova obiezione di coscienza..

Leggere l'esortazione del Papa sul matrimonio e capire che forse la civiltà cristiana è finita

Considerazioni sull'esortazione “Amoris laetitia” di Francesco: quali sono le conseguenze nella nostra società se le leggi morali e i sacramenti devono esser adattati alla realtà praticata secondo le culture vissute e non secondo ideali di riferimento? Ci scrive Ettore Gotti Tedeschi

Papa Francesco (foto LaPresse)
Al direttore - Dopo aver riflettuto sulla esortazione “Amoris laetitia” di Papa Francesco, mi sono domandato se questo documento non si fondi sulla certezza che la civiltà cristiana sia realmente finita, crollata.


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di Ettore Gotti Tedeschi | 21 Aprile 2016 

tutti renderemo conto a Dio

Burke ai vescovi del compromesso: il giudizio sarà davanti a Dio, non alla Conferenza episcopale
 

«Nel 2004 avevo chiesto ai politici cattolici di porre le loro azioni pubbliche coerentemente con la legge morale insegnata dalla Chiesa, altrimenti non sarebbe stato più possibile per loro ricevere la santa comunione. Poiché è uno scandalo violare pubblicamente la legge morale e dopo accedere alla comunione.
 
Nel 2004, quando fui trasferito dalla diocesi di La Crosse  a quella di St. Luois, i giornali ripresero questa affermazione da me fatta. Poco dopo,  nell’incontro estivo della conferenza episcopale degli Stati Uniti, che si tenne a Denver, ci fu una viva discussione su questa pratica disciplinare della Chiesa.
 
Alcuni dei miei confratelli affermarono che non era necessario punire i politici il cui operato politico fosse disordinato. Per me non si trattava di punizione, ma semplicemente di constatare che alcuni non erano disposti a ricevere la comunione.
 
Un vescovo allora mi disse: «Monsignore, voi non potete dire queste cose, perché la conferenza dei vescovi non si è ancora pronunciata a proposito».
 
Gli risposi che la conferenza dei vescovi non può sostituire la missione del vescovo nella propria diocesi, che è quella di governare il proprio gregge e di annunziare la fede.
 
E aggiunsi: «Monsignore, nel giudizio finale, comparirò davanti al Signore, non davanti alla conferenza episcopale!».
Guillaume d’Alancon, Entretien avec le cardinal Burke. Un cardinal au coeur de l’Eglise, Artege, pp. 71-72
 
http://muniatintrantes.blogspot.it/2016/04/tutti-renderemo-conto-dio.html

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Amoris Laetitia, teologo: va accolta e messa in pratica

Alcune copie dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, dedicata all'amore nella famiglia e pubblicata l'8 Aprile 2016 - AP
Alcune copie dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, dedicata all'amore nella famiglia e pubblicata l'8 Aprile 2016 - AP




Un testo 'indigesto'
“Di fronte ai nuovi sviluppi c’è sempre chi tenta di sminuire il magistero della Chiesa. Avvenne già per il Concilio, quando si disse che, essendo un evento di natura pastorale, non obbligava i credenti ad accettarne i pronunciamenti. E lo si fa anche oggi con Papa Francesco, quando il suo insegnamento risulta indigesto per il suo stile evangelico, come nel caso dell’Amoris Laetitia”.Mons. Giuseppe Lorizio, ordinario di teologia fondamentale alla Pontificia Università Lateranense, interviene così nel dibattito sul valore magisteriale dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia di Papa Francesco, pubblicata l’8 aprile scorso.
Pastorale include il dottrinale
“Tuttavia va detto e ribadito – spiega il teologo - che se un documento o un concilio hanno natura ‘pastorale’ non è vero che valgano meno di testi o pronunciamenti dottrinali. Il pastorale, infatti, include anche la dottrina. Se la Chiesa ha sentito il bisogno di interrogarsi in due Sinodi e di esprimere il risultato di questo lavoro in un documento firmato dal Papa, è anche perché vuole affermare qualcosa di diverso rispetto a prima”.
 
Passi in avanti nella pastorale
“L’Amoris Laetitia – aggiunge Lorizio – ha esattamente lo stesso valore della Familiaris Consortio di S. Giovanni Paolo II, pubblicata nel 1981, che era anch’essa un’esortazione apostolica. Dal punto di vista dottrinale, il testo di Francesco non fa che riproporre l’idea del matrimonio che ci propone la Rivelazione. Dal punto di vista pastorale, invece, fa dei passi in avanti. Ma, il fatto che accanto alla parola esortazione ci sia il termine ‘apostolica’ ci fa capire che sono documenti del magistero ordinario del Vescovo di Roma e del Sinodo e dunque i credenti, in buona fede, non possono che accoglierli e cercare di metterli in pratica”.
Niente nuovi dogmi
“Il magistero infallibile del Papa richiede un pronunciamento ‘ex-cathedra’ di tipo dogmatico e non è certo questo il caso. Ma, d’altra parte, l’Amoris Laetitia va accolta con lo spirito di fiducia che deve caratterizzare qualunque credente nei confronti dei pastori della Chiesa”.  

(Fabio Colagrande)

1 commento:

  1. "mi sono domandato se questo documento non si fondi sulla certezza che la civiltà cristiana sia realmente finita, crollata." dice Gotti Tedeschi. Probabilmente si, ma solo nella loro (dei modernisti) testa, nel cervello che si sono fatti "lavare" da Lucifero, di cui sono i veri ministri, dato che hanno tradito Cristo come e peggio di Giuda Iscariota. Per loro il Cristianesimo non esiste più, poiché hanno spostato la causa degli Illuminati, degli adoratori di Lucifero, e fanno di tutto per farla accettare al popolo d Dio. Tranquilli, però, la Madonna ci rassicura "quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi" e se ne accorgeranno, questi tipacci, di come l'Immacolata li sbaraglierà : "crolleranno a terra e non si rialzeranno più" ci dice la Sacra Scrittura. Lasciamoli godere ora, poi piangeranno lacrime amare, o bestgemmieranno Dio, sputando veleno su tutto e tutti. Dio ci salvi da loro ! Libera nos a malo, Domine.

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