La Guardia d’onore del Cuore Immacolato di Maria: fondata da Gesù, favorita da Pio XII e più necessaria che mai
In questa stagione di tenebre sempre più fitte, di incertezze economiche, di confusione spirituale e di persecuzione religiosa quale mai la storia del cristianesimo ha conosciuto, sembra più che mai urgente che ogni cattolico attinga al patrimonio della propria fede per servirsi di quei mezzi forniti dal Cielo per la salvezza di ogni battezzato e dell’intera umanità.
Nell’economia della Provvidenza divina per questa nostra epoca il Signore ha voluto predisporre un piano infallibile che, se non ancora del tutto disvelato, ha cominciato a palesarsi all’inizio del secolo scorso, quando infuriava l’inutile strage, come definì Benedetto XV la prima guerra mondiale, e l’ideologia marxista si insediava stabilmente nella cattolicissima Russia avviandosi a spargere i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa, come aveva avvertito la S. Vergine a Fatima.
Per cercare di comprendere il filo conduttore degli avvertimenti e degli interventi divini ai quali accenniamo dobbiamo tornare a quel secolo.
Era il 13 maggio del 1917 quando tre giovanissimi e poveri pastorelli, mentre pascolavano le loro pecore in un sconosciuto paesino del Portogallo chiamato Fatima, videro per la prima volta una bellissima Signora, vestita di bianco e più luminosa del sole, che chiese loro di recitare tutti i giorni il Rosario per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.
La stessa mattina, nell’artistico fasto della cappella Sistina, alla presenza della corte pontificia, di vescovi e di arcivescovi, di molti personaggi del clero secolare e del patriziato, della madre e dei parenti veniva consacrato arcivescovo un giovane monsignore dal nobile aspetto, già Segretario di Stato, nominato nunzio apostolico in Baviera con il compito di indurre la Germania a trattare la pace. Per la solenne occasione il Santo Padre Benedetto XV gli aveva fatto dono di una preziosa croce pettorale d’oro con brillanti e rubini, adorna al centro di uno zaffiro che portava scolpita l’immagine della SS. Vergine.
Il piano di Gesù e Maria per la salvezza dell’umanità ha avuto questo incipit, con strumenti umani del tutto dissimili nei contesti di vita, ma che la storia successiva dimostrerà essere identici nelle finalità del loro operato.
I mesi che seguirono furono molto impegnativi per i nostri personaggi. Se a Fatima le autorità civili scatenarono una vera e propria persecuzione contro i piccoli veggenti, controbilanciata dall’entusiasmo del popolo che li appoggiava speranzoso di favori e grazie divine, a Monaco di Baviera il Nunzio si affannava a condurre trattative diplomatiche per far accettare le proposte del Papa ad un Kaiser ottuso che, rifiutando la pace suggerita, l’anno successivo sarebbe stato costretto a firmare un armistizio molto svantaggioso per il suo Stato.
Ma prima che ciò accadesse la bella Signora di Fatima svelò ai fanciulli alcuni segreti e durante l’ultima apparizione pubblica, il 13 ottobre di quell’anno, come aveva promesso mostrò un grandissimo segno nel cielo: una rotazione straordinaria del sole che, prima di ritirarsi definitivamente nella sua sede, a più riprese sembrò volersi abbattere sulla folla accorsa per presenziare al miracolo annunciato dai bambini.
Quali furono i segreti e le richieste avanzate dalla Madonna per mezzo dei fanciulli? E, soprattutto, sono ancora attuali o riguardavano esclusivamente quella precisa contingenza?
Limitandoci qui alla devozione al Cuore Immacolato di Maria, riportiamo fedelmente le dichiarazioni rese per iscritto fra il 1937 e il 1942 da Suor Lucia al Vescovo di Leiria che, in accordo con suoi superiori, le aveva ordinato di riferire tutto quanto ricordava delle apparizioni.
Il 13 giugno la S. Vergine mostrò ai bambini il suo Cuore Immacolato circondato di spine, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che chiedeva riparazione. Lo stesso giorno del mese successivo fece veder loro l’Inferno, aggiungendo: “Avete visto dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.
Se faranno quel che io vi dirò molte anime si salveranno e avranno la pace. La guerra sta per finire ma, se non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. … Dio punirà il mondo per i suoi delitti per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.
Per impedirla verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice i primi cinque sabati. Se accetteranno le mie richieste la Russia si convertirà e avranno pace; se no spargerà i suoi errori per il mondo promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa… Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà, il santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.”
Quanto profetizzato dalla Vergine Maria ai bambini, cioè che la guerra stava per finire, si avverò nonostante il fallimento delle trattative di pace interposte dal Papa tramite il suo Nunzio apostolico, ma gli avvertimenti della Madonna però non fecero mutare le consuetudini umane e neppure il timore di una guerra peggiore di quella appena terminata spronò a cambiamenti spirituali e di vita.
Se è vero, come si legge nella lettera agli Ebrei, che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre, c’è da constatare come anche noi rimaniamo immutabili nei nostri comportamenti, quali che siano gli avvertimenti che la Provvidenza ci invia.
Infatti il 10 dicembre del 1925 a Suor Lucia apparve di nuovo la Santissima Vergine e al suo fianco, sospeso in una nuvola luminosa, un bambino. Di nuovo le venne mostrato il Cuore coronato di spine, stavolta con la richiesta di riparazione nei primi cinque sabati del mese e la promessa di grazie nell’ora della morte per tutte le anime che avessero aderito a questo invito. (cfr. Comunione riparatrice nei primi cinque sabati)
Ancora il 13 giugno del 1929 la SS. Vergine comunicò a Lucia: “E’ arrivato il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i Vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo di salvarla con questo mezzo.” Più tardi, in una comunicazione intima le disse lamentandosi: “Non vollero soddisfare la mia richiesta! Come il re di Francia si pentiranno e lo faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori per il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre avrà molto a soffrire” (per il riferimento al Re di Francia: cfr. Le apparizioni della Madonna e la storia d’Europa)
E’ necessario fare un inciso per valutare, nella sua interezza, la portata delle richieste della Madre di Dio e delle forze messe in campo da coloro che se ne fecero carico.
Forse per motivi di opportunità politica o di prudenza umana, non sempre è stata messa in luce la stretta connessione fra le offese recate al Cuore immacolato di Maria e gli “errori” che la Russia avrebbe sparso nel mondo. Gli “errori” però non riguardavano il modello di governo del popolo che quello Stato si sarebbe dato, bensì l’ideologia sulla quale quel modello si fondava, cioè quella marxista, che ha uno dei suoi cardini nel rifiuto della credenza in Dio e nella religione in generale.
Per semplificare, rimandando l’argomento ai testi specialistici (cfr. anche la sezione Marxismo-comunismo), Marx, che oggi è in gran sospetto di satanismo, affermò che la religione è l’oppio dei popoli, quella che lo tiene schiavo creandogli infelicità,perciò una volta eliminata la religione si sarebbe realizzata la felicità reale, il cosiddetto Paradiso in terra.
Questi errori, come profetizzato dalla Madonna a Fatima, si sono propagati per l’intero mondo. E se è vero che dopo settant’anni il comunismo russo è caduto, esso ha avuto tutto il tempo di far cattiva scuola a molte nazioni diffondendo il principio del materialismo storico, trasformatosi poi in materialismo spirituale, scivolato nel relativismo sociale e infine nell’attuale nichilismo (dal lat. nihil, nulla) individuale e collettivo.
Perché non è come gli irriducibili vogliono giustificare, cioè che il comunismo sia stata una buona idea applicata male, ma al contrario, come affermava giustamente il filosofo cattolico Augusto Del Noce, il comunismo è stata una cattiva idea applicata bene. La Madonna sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto, come di fatto accadde.
La Chiesa però aveva compreso immediatamente i frutti che sarebbero sorti da tale ideologia, le cui teorie ha contestato e combattuto sin dalla profetica e ancora attualissima Enciclica Quanta cura, con annesso Sillabo, emanata dal Beato Pio IX l’8 dicembre 1864. E non vi è Pontefice successivo che non si sia espresso contro quella mortifera dottrina condannandola e mettendone in guardia i suoi seguaci.
Ma ritorniamo alle vicende dei nostri personaggi.
Mentre quelli di Fatima seguivano fedelmente le vie che il Cielo aveva indicato loro per la salvezza dei peccatori e della fede nel Portogallo, Mons. Pacelli in ubbidienza alla Santa Sede si fermò in Germania ancora per dodici anni, allo scopo di portare a compimento gli incarichi diplomatici affidatigli .
Accanto ai gravosi impegni ufficiali, il futuro Pio XII coltivava nell’animo una forte e convinta devozione verso la S. Vergine, così che la Provvidenza gli fece scegliere come direttore spirituale il francescano Padre Bonaventura Blattmann, il quale si adoperava per mettere in pratica le richieste avanzate dalla SS. Vergine ai tre pastorelli.
Di questo santo francescano, che volle restare sempre nell’ombra indicando in Gesù il vero fondatore della Guardia d’onore, si hanno scarne notizie e quelle poche le dobbiamo alle indagini effettuate dal Beato Padre Gabriele Allegra, che ne interrogò i suoi figli spirituali fra i quali, fino alla morte avvenuta nel 1942, vi fu anche il futuro Pio XII, che ne fu conquistato e ne subì sempre di più il fascino.
Padre Allegra racconta che il Padre Bonaventura nel 1917 iniziò a propagare sommessamente la devozione al Sacro Cuore di Maria e seguendo la voce interiore di Gesù organizzò i devoti in una pia unione alla quale dette il nome di “Guardia d’onore del santissimo e immacolato Cuore di Maria”.
Egli stesso spiegava: “Maria è la regina del cielo e della terra; a una regina spetta la guardia d’onore; tale guardia in cielo è formata dalle schiere degli angeli e dei santi. Sulla terra Maria deve avere una guardia d’onore, perché essa è regina e madre. Tale guardia d’onore sulla terra è formata da tutte quelle anime che si schierano piene d’amore attorno al Cuore materno di Maria”.
Questa unione di santi e di angeli in cielo con i “santi” della Chiesa pellegrina e militante nell’atto di onorare la Madre di Dio rappresenta la Guardia d’onore nella sua interezza.
Fondamentale per la sua realizzazione fu l’apporto di Eugenio Pacelli, ritenuto il co-fondatore della Guardia d’onore, perché grazie ai suoi buoni uffici da Nunzio e alla sua autorità pontificia in seguito, fece ottenere a tale iniziativa tutte le autorizzazioni e i placet necessari per renderla perenne.
La Guardia d’onore ebbe l’approvazione della Santa Sede nel 1931, l’anno successivo fu eretta ente autonomo; nel 1933 Mons. Pacelli fu nominato suo cardinale protettore; nel 1935 presso il Convento di S. Anna a Monaco di Baviera fu stabilito il segretariato permanente delle Guardie e la sua direzione internazionale.
Appena divenuto Pontefice, Pio XII incaricò il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori di impegnare i francescani nella diffusione della Guardia che, nel 1951, elevò al grado di Arciconfraternita, arricchendola di indulgenze, a perenne memoria.
Diffusasi la Pia Unione in vari Paesi d’Europa, in America ed anche in Asia, nel 1958 venne introdotta anche in Italia ed oggi la direzione nazionale ha sede nella Repubblica di San Marino, presso cui è stato edificato il bellissimo Santuario dedicato al Cuore Immacolato di Maria, con annessa foresteria per ospitare i partecipanti ai ritiri che vengono organizzano nel corso dell’anno. (cfr. sito ufficiale della Guardia d’Onore)
La devozione consiste nella propria consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e nell’iscrizione alla Guardia d’Onore presso la direzione nazionale. Il devoto deve ogni giorno offrire alla Madonna un’ora del suo lavoro, chiamata “Ora di Guardia”, che si inizia e si termina con la piccola Ave: Ave Maria, piena di grazia, prega per noi, Gesù.
Durante l’Ora di Guardia si offre il proprio lavoro al Cuore Immacolato, che si saluta spesso con la piccola Ave o con qualche altra giaculatoria. Inoltre è consigliata un’ulteriore ora, chiamata Ora di misericordia, da offrire alla Madonna per la salvezza delle anime. (cfr. sito nella sezione Doveri)
Il direttore nazionale, che è sempre un francescano o.f.m., ogni sabato mattina celebra una S. Messa per tutte le Guardie.
Come indicato da Pio XII nel suo Breve Apostolico di erezione della Pia Unione a Primaria, lo scopo dei membri della “Pia Unione Guardia d’Onore del Sacratissimo e Immacolato di Maria”, è, sull’esempio delle schiere celesti, di nutrire fedelmente una venerazione speciale verso l’immacolato Cuore della Madre di Dio, coltivare e seguire le sue virtù e riparare alle offese arrecate al Corpo Mistico di Cristo.
In pratica è l’attuazione delle richieste fatte da Gesù e da sua Madre a Fatima.
Va evidenziato come in tutta la sua vita Eugenio Pacelli venerò la Santa Vergine non solo stabilendone, nel 1950, il dogma dell’Assunzione al Cielo e, qualche anno dopo, proclamandone la dignità regale con l’Enciclica Ad Caeli Reginam, ma rivolgendole anche molte suppliche e preghiere fra cui la Preghiera di consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria, la Preghiera a Maria Assunta in Cielo e In onore di Maria Regina.
Parimenti, per impedire il propagarsi degli “errori” menzionati dalla Madonna a Fatima, nelle sue encicliche ed esortazioniUmani generis e Menti Nostrae, Evangelii praecones e Miranda prorsus manifestò apertamente la sua determinazione a non mostrar nessuna incertezza contro il comunismo, perché vi sono alcuni i quali, di fronte all’iniquità del comunismo che mira a strappare la fede a quelli ai quali promette il benessere materiale, si mostrano pavidi ed incerti; ma questa Sede Apostolica, con documenti recenti, ha indicato con chiarezza la via da seguire, dalla quale nessuno dovrà allontanarsi se non vorrà mancare al proprio dovere.
Per cui non esitò minimamente, con decreto del Sant’Uffizio del 1 luglio 1949, a dichiarare scomunicati tutti i cattolici che avessero seguito e propagandato le teorie comuniste, in quanto materialistiche e anticristiane (Cfr. Acta Apostolicae Sedis, pag. 334)
Va ricordato, infine, come Papa Pacelli si attivò per dare appoggio alla Democrazia cristiana nelle elezioni politiche del 1948, quando l’Italia rischiò pericolosamente di diventare un ulteriore satellite di Mosca.
Non vi è perciò da stupirsi se, pochi anni dopo la sua scomparsa, il servizio segreto russo, il famigerato KGB, gli scatenò contro un’ignobile campagna diffamatoria (cfr. articolo La Campagna contro Pio XII nasce dal KGB) prezzolando un oscuro commediografo perché mettesse in scena uno spettacolino in salsa di falsi storici conditi con spregevoli invenzioni sul suo operato verso gli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Così il governo comunista russo, dopo aver distrutto le dimore del Padrone, ucciso le sue pecore e disperso il suo gregge, concluse la sua pestifera opera infangando la memoria del suo Pastore con la negazione di verità storiche che solo di recente stanno tornando alla luce. E, con la medesima spregiudicatezza, una ventina di anni dopo tentò inutilmente di cambiare il corso della storia con il cercare di eliminare un altro Pontefice mariano, Giovanni Paolo II, oppositore anche lui di quel regime che, dopo aver consacrato la Russia al Cuore Immacolato di Maria, ne provocò la caduta. (cfr. Le apparizioni della Madonna e la storia d’Europa)
A distanza di un secolo dalle sue apparizioni, possiamo affermare che tutto quanto la S. Vergine cercò di evitarci si è tragicamente verificato, anche se in Italia le conseguenze sono state attenuate dalla presenza dei grandi Pontefici mariani che la Provvidenza ci ha donato. E, operando un semplice sillogismo, possiamo facilmente immaginare cosa ci chiederebbe oggi, visto che il predetto trionfo del Suo Cuore Immacolato non è si ancora avverato.
Ma in questo buio, che ci sta avvolgendo sempre di più, possiamo ancora vedere la luce della speranza offertaci dalla Divina Misericordia, infatti è necessaria oggi più che mai la riparazione delle offese arrecate al Cuore santissimo e immacolato di Maria, mezzo privilegiato che Gesù stesso ci ha indicato per la salvezza nostra e dell’intero genere umano.
Nell’economia della Provvidenza divina per questa nostra epoca il Signore ha voluto predisporre un piano infallibile che, se non ancora del tutto disvelato, ha cominciato a palesarsi all’inizio del secolo scorso, quando infuriava l’inutile strage, come definì Benedetto XV la prima guerra mondiale, e l’ideologia marxista si insediava stabilmente nella cattolicissima Russia avviandosi a spargere i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa, come aveva avvertito la S. Vergine a Fatima.
Per cercare di comprendere il filo conduttore degli avvertimenti e degli interventi divini ai quali accenniamo dobbiamo tornare a quel secolo.
Era il 13 maggio del 1917 quando tre giovanissimi e poveri pastorelli, mentre pascolavano le loro pecore in un sconosciuto paesino del Portogallo chiamato Fatima, videro per la prima volta una bellissima Signora, vestita di bianco e più luminosa del sole, che chiese loro di recitare tutti i giorni il Rosario per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.
La stessa mattina, nell’artistico fasto della cappella Sistina, alla presenza della corte pontificia, di vescovi e di arcivescovi, di molti personaggi del clero secolare e del patriziato, della madre e dei parenti veniva consacrato arcivescovo un giovane monsignore dal nobile aspetto, già Segretario di Stato, nominato nunzio apostolico in Baviera con il compito di indurre la Germania a trattare la pace. Per la solenne occasione il Santo Padre Benedetto XV gli aveva fatto dono di una preziosa croce pettorale d’oro con brillanti e rubini, adorna al centro di uno zaffiro che portava scolpita l’immagine della SS. Vergine.
Il piano di Gesù e Maria per la salvezza dell’umanità ha avuto questo incipit, con strumenti umani del tutto dissimili nei contesti di vita, ma che la storia successiva dimostrerà essere identici nelle finalità del loro operato.
I mesi che seguirono furono molto impegnativi per i nostri personaggi. Se a Fatima le autorità civili scatenarono una vera e propria persecuzione contro i piccoli veggenti, controbilanciata dall’entusiasmo del popolo che li appoggiava speranzoso di favori e grazie divine, a Monaco di Baviera il Nunzio si affannava a condurre trattative diplomatiche per far accettare le proposte del Papa ad un Kaiser ottuso che, rifiutando la pace suggerita, l’anno successivo sarebbe stato costretto a firmare un armistizio molto svantaggioso per il suo Stato.
Ma prima che ciò accadesse la bella Signora di Fatima svelò ai fanciulli alcuni segreti e durante l’ultima apparizione pubblica, il 13 ottobre di quell’anno, come aveva promesso mostrò un grandissimo segno nel cielo: una rotazione straordinaria del sole che, prima di ritirarsi definitivamente nella sua sede, a più riprese sembrò volersi abbattere sulla folla accorsa per presenziare al miracolo annunciato dai bambini.
Quali furono i segreti e le richieste avanzate dalla Madonna per mezzo dei fanciulli? E, soprattutto, sono ancora attuali o riguardavano esclusivamente quella precisa contingenza?
Limitandoci qui alla devozione al Cuore Immacolato di Maria, riportiamo fedelmente le dichiarazioni rese per iscritto fra il 1937 e il 1942 da Suor Lucia al Vescovo di Leiria che, in accordo con suoi superiori, le aveva ordinato di riferire tutto quanto ricordava delle apparizioni.
Il 13 giugno la S. Vergine mostrò ai bambini il suo Cuore Immacolato circondato di spine, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che chiedeva riparazione. Lo stesso giorno del mese successivo fece veder loro l’Inferno, aggiungendo: “Avete visto dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato.
Se faranno quel che io vi dirò molte anime si salveranno e avranno la pace. La guerra sta per finire ma, se non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. … Dio punirà il mondo per i suoi delitti per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.
Per impedirla verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice i primi cinque sabati. Se accetteranno le mie richieste la Russia si convertirà e avranno pace; se no spargerà i suoi errori per il mondo promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa… Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà, il santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.”
Quanto profetizzato dalla Vergine Maria ai bambini, cioè che la guerra stava per finire, si avverò nonostante il fallimento delle trattative di pace interposte dal Papa tramite il suo Nunzio apostolico, ma gli avvertimenti della Madonna però non fecero mutare le consuetudini umane e neppure il timore di una guerra peggiore di quella appena terminata spronò a cambiamenti spirituali e di vita.
Se è vero, come si legge nella lettera agli Ebrei, che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre, c’è da constatare come anche noi rimaniamo immutabili nei nostri comportamenti, quali che siano gli avvertimenti che la Provvidenza ci invia.
Infatti il 10 dicembre del 1925 a Suor Lucia apparve di nuovo la Santissima Vergine e al suo fianco, sospeso in una nuvola luminosa, un bambino. Di nuovo le venne mostrato il Cuore coronato di spine, stavolta con la richiesta di riparazione nei primi cinque sabati del mese e la promessa di grazie nell’ora della morte per tutte le anime che avessero aderito a questo invito. (cfr. Comunione riparatrice nei primi cinque sabati)
Ancora il 13 giugno del 1929 la SS. Vergine comunicò a Lucia: “E’ arrivato il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i Vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo di salvarla con questo mezzo.” Più tardi, in una comunicazione intima le disse lamentandosi: “Non vollero soddisfare la mia richiesta! Come il re di Francia si pentiranno e lo faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori per il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre avrà molto a soffrire” (per il riferimento al Re di Francia: cfr. Le apparizioni della Madonna e la storia d’Europa)
E’ necessario fare un inciso per valutare, nella sua interezza, la portata delle richieste della Madre di Dio e delle forze messe in campo da coloro che se ne fecero carico.
Forse per motivi di opportunità politica o di prudenza umana, non sempre è stata messa in luce la stretta connessione fra le offese recate al Cuore immacolato di Maria e gli “errori” che la Russia avrebbe sparso nel mondo. Gli “errori” però non riguardavano il modello di governo del popolo che quello Stato si sarebbe dato, bensì l’ideologia sulla quale quel modello si fondava, cioè quella marxista, che ha uno dei suoi cardini nel rifiuto della credenza in Dio e nella religione in generale.
Per semplificare, rimandando l’argomento ai testi specialistici (cfr. anche la sezione Marxismo-comunismo), Marx, che oggi è in gran sospetto di satanismo, affermò che la religione è l’oppio dei popoli, quella che lo tiene schiavo creandogli infelicità,perciò una volta eliminata la religione si sarebbe realizzata la felicità reale, il cosiddetto Paradiso in terra.
Questi errori, come profetizzato dalla Madonna a Fatima, si sono propagati per l’intero mondo. E se è vero che dopo settant’anni il comunismo russo è caduto, esso ha avuto tutto il tempo di far cattiva scuola a molte nazioni diffondendo il principio del materialismo storico, trasformatosi poi in materialismo spirituale, scivolato nel relativismo sociale e infine nell’attuale nichilismo (dal lat. nihil, nulla) individuale e collettivo.
Perché non è come gli irriducibili vogliono giustificare, cioè che il comunismo sia stata una buona idea applicata male, ma al contrario, come affermava giustamente il filosofo cattolico Augusto Del Noce, il comunismo è stata una cattiva idea applicata bene. La Madonna sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto, come di fatto accadde.
La Chiesa però aveva compreso immediatamente i frutti che sarebbero sorti da tale ideologia, le cui teorie ha contestato e combattuto sin dalla profetica e ancora attualissima Enciclica Quanta cura, con annesso Sillabo, emanata dal Beato Pio IX l’8 dicembre 1864. E non vi è Pontefice successivo che non si sia espresso contro quella mortifera dottrina condannandola e mettendone in guardia i suoi seguaci.
Ma ritorniamo alle vicende dei nostri personaggi.
Mentre quelli di Fatima seguivano fedelmente le vie che il Cielo aveva indicato loro per la salvezza dei peccatori e della fede nel Portogallo, Mons. Pacelli in ubbidienza alla Santa Sede si fermò in Germania ancora per dodici anni, allo scopo di portare a compimento gli incarichi diplomatici affidatigli .
Accanto ai gravosi impegni ufficiali, il futuro Pio XII coltivava nell’animo una forte e convinta devozione verso la S. Vergine, così che la Provvidenza gli fece scegliere come direttore spirituale il francescano Padre Bonaventura Blattmann, il quale si adoperava per mettere in pratica le richieste avanzate dalla SS. Vergine ai tre pastorelli.
Di questo santo francescano, che volle restare sempre nell’ombra indicando in Gesù il vero fondatore della Guardia d’onore, si hanno scarne notizie e quelle poche le dobbiamo alle indagini effettuate dal Beato Padre Gabriele Allegra, che ne interrogò i suoi figli spirituali fra i quali, fino alla morte avvenuta nel 1942, vi fu anche il futuro Pio XII, che ne fu conquistato e ne subì sempre di più il fascino.
Padre Allegra racconta che il Padre Bonaventura nel 1917 iniziò a propagare sommessamente la devozione al Sacro Cuore di Maria e seguendo la voce interiore di Gesù organizzò i devoti in una pia unione alla quale dette il nome di “Guardia d’onore del santissimo e immacolato Cuore di Maria”.
Egli stesso spiegava: “Maria è la regina del cielo e della terra; a una regina spetta la guardia d’onore; tale guardia in cielo è formata dalle schiere degli angeli e dei santi. Sulla terra Maria deve avere una guardia d’onore, perché essa è regina e madre. Tale guardia d’onore sulla terra è formata da tutte quelle anime che si schierano piene d’amore attorno al Cuore materno di Maria”.
Questa unione di santi e di angeli in cielo con i “santi” della Chiesa pellegrina e militante nell’atto di onorare la Madre di Dio rappresenta la Guardia d’onore nella sua interezza.
Fondamentale per la sua realizzazione fu l’apporto di Eugenio Pacelli, ritenuto il co-fondatore della Guardia d’onore, perché grazie ai suoi buoni uffici da Nunzio e alla sua autorità pontificia in seguito, fece ottenere a tale iniziativa tutte le autorizzazioni e i placet necessari per renderla perenne.
La Guardia d’onore ebbe l’approvazione della Santa Sede nel 1931, l’anno successivo fu eretta ente autonomo; nel 1933 Mons. Pacelli fu nominato suo cardinale protettore; nel 1935 presso il Convento di S. Anna a Monaco di Baviera fu stabilito il segretariato permanente delle Guardie e la sua direzione internazionale.
Appena divenuto Pontefice, Pio XII incaricò il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori di impegnare i francescani nella diffusione della Guardia che, nel 1951, elevò al grado di Arciconfraternita, arricchendola di indulgenze, a perenne memoria.
Diffusasi la Pia Unione in vari Paesi d’Europa, in America ed anche in Asia, nel 1958 venne introdotta anche in Italia ed oggi la direzione nazionale ha sede nella Repubblica di San Marino, presso cui è stato edificato il bellissimo Santuario dedicato al Cuore Immacolato di Maria, con annessa foresteria per ospitare i partecipanti ai ritiri che vengono organizzano nel corso dell’anno. (cfr. sito ufficiale della Guardia d’Onore)
La devozione consiste nella propria consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e nell’iscrizione alla Guardia d’Onore presso la direzione nazionale. Il devoto deve ogni giorno offrire alla Madonna un’ora del suo lavoro, chiamata “Ora di Guardia”, che si inizia e si termina con la piccola Ave: Ave Maria, piena di grazia, prega per noi, Gesù.
Durante l’Ora di Guardia si offre il proprio lavoro al Cuore Immacolato, che si saluta spesso con la piccola Ave o con qualche altra giaculatoria. Inoltre è consigliata un’ulteriore ora, chiamata Ora di misericordia, da offrire alla Madonna per la salvezza delle anime. (cfr. sito nella sezione Doveri)
Il direttore nazionale, che è sempre un francescano o.f.m., ogni sabato mattina celebra una S. Messa per tutte le Guardie.
Come indicato da Pio XII nel suo Breve Apostolico di erezione della Pia Unione a Primaria, lo scopo dei membri della “Pia Unione Guardia d’Onore del Sacratissimo e Immacolato di Maria”, è, sull’esempio delle schiere celesti, di nutrire fedelmente una venerazione speciale verso l’immacolato Cuore della Madre di Dio, coltivare e seguire le sue virtù e riparare alle offese arrecate al Corpo Mistico di Cristo.
In pratica è l’attuazione delle richieste fatte da Gesù e da sua Madre a Fatima.
Va evidenziato come in tutta la sua vita Eugenio Pacelli venerò la Santa Vergine non solo stabilendone, nel 1950, il dogma dell’Assunzione al Cielo e, qualche anno dopo, proclamandone la dignità regale con l’Enciclica Ad Caeli Reginam, ma rivolgendole anche molte suppliche e preghiere fra cui la Preghiera di consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria, la Preghiera a Maria Assunta in Cielo e In onore di Maria Regina.
Parimenti, per impedire il propagarsi degli “errori” menzionati dalla Madonna a Fatima, nelle sue encicliche ed esortazioniUmani generis e Menti Nostrae, Evangelii praecones e Miranda prorsus manifestò apertamente la sua determinazione a non mostrar nessuna incertezza contro il comunismo, perché vi sono alcuni i quali, di fronte all’iniquità del comunismo che mira a strappare la fede a quelli ai quali promette il benessere materiale, si mostrano pavidi ed incerti; ma questa Sede Apostolica, con documenti recenti, ha indicato con chiarezza la via da seguire, dalla quale nessuno dovrà allontanarsi se non vorrà mancare al proprio dovere.
Per cui non esitò minimamente, con decreto del Sant’Uffizio del 1 luglio 1949, a dichiarare scomunicati tutti i cattolici che avessero seguito e propagandato le teorie comuniste, in quanto materialistiche e anticristiane (Cfr. Acta Apostolicae Sedis, pag. 334)
Va ricordato, infine, come Papa Pacelli si attivò per dare appoggio alla Democrazia cristiana nelle elezioni politiche del 1948, quando l’Italia rischiò pericolosamente di diventare un ulteriore satellite di Mosca.
Non vi è perciò da stupirsi se, pochi anni dopo la sua scomparsa, il servizio segreto russo, il famigerato KGB, gli scatenò contro un’ignobile campagna diffamatoria (cfr. articolo La Campagna contro Pio XII nasce dal KGB) prezzolando un oscuro commediografo perché mettesse in scena uno spettacolino in salsa di falsi storici conditi con spregevoli invenzioni sul suo operato verso gli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Così il governo comunista russo, dopo aver distrutto le dimore del Padrone, ucciso le sue pecore e disperso il suo gregge, concluse la sua pestifera opera infangando la memoria del suo Pastore con la negazione di verità storiche che solo di recente stanno tornando alla luce. E, con la medesima spregiudicatezza, una ventina di anni dopo tentò inutilmente di cambiare il corso della storia con il cercare di eliminare un altro Pontefice mariano, Giovanni Paolo II, oppositore anche lui di quel regime che, dopo aver consacrato la Russia al Cuore Immacolato di Maria, ne provocò la caduta. (cfr. Le apparizioni della Madonna e la storia d’Europa)
A distanza di un secolo dalle sue apparizioni, possiamo affermare che tutto quanto la S. Vergine cercò di evitarci si è tragicamente verificato, anche se in Italia le conseguenze sono state attenuate dalla presenza dei grandi Pontefici mariani che la Provvidenza ci ha donato. E, operando un semplice sillogismo, possiamo facilmente immaginare cosa ci chiederebbe oggi, visto che il predetto trionfo del Suo Cuore Immacolato non è si ancora avverato.
Ma in questo buio, che ci sta avvolgendo sempre di più, possiamo ancora vedere la luce della speranza offertaci dalla Divina Misericordia, infatti è necessaria oggi più che mai la riparazione delle offese arrecate al Cuore santissimo e immacolato di Maria, mezzo privilegiato che Gesù stesso ci ha indicato per la salvezza nostra e dell’intero genere umano.
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Fonti principali
Memorie di Suor Lucia – Secretariado dos pastorinhos – Fatima, Portogallo
Andrea Tornielli – Pio XII, Eugenio Pacelli – Un uomo sul trono di Pietro – Ed. Oscar Storia Mondadori
Guardia d’Onore del Cuore Immacolato di Maria, ed. Shalom
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