ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 5 maggio 2016

Overtonizzare

Lo dice il Corrierone: la gravidanza e la nascita vanno separate dalla donna. La maternità è superata… Il che non è altro che la negazione della Incarnazione: è la dis-incarnazione dell’uomo. È il sovvertimento radicale della natura, quale solo la scimmia di Dio può perseguire. È la parodia della generazione umana, perché è generazione dis-umana. Dietro le meraviglie biotecnologiche, si staglia chiaro il disegno satanico.

di Elisabetta Frezza
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zzzzrbtNessun dialogo col corpo materno nel primo periodo di vita (il “mito” del cross-talksbugiardato dalla scienza)
L’embrione non ha bisogno della madre. È in grado di auto-organizzarsi.
Purtroppo i recenti esperimenti-record hanno dovuto essere interrotti entro i quattordici giorni dalla fecondazione, per rispettare il limite fissato per la ricerca sugli embrioni umani dalle linee guida internazionali. È dunque ora di ridiscutere questo spartiacque, frutto di un compromesso tra le diverse sensibilità culturali e religiose.
Tutto questo guadagna la prima pagina del Corrierone (vedi in calce gli estratti degli articoli). L’obiettivo evidente è normalizzare definitivamente l’in vitro e overtonizzare l’utero artificiale.

L’articolo è, in ogni sua singola parte, un paradigma perfetto di propaganda giornalistica estrema, volta a provocare lo slittamento dell’opinione dei lettori benpensanti verso l’accettazione di un fenomeno innaturale e quindi istintivamente dissonante rispetto al senso comune: si tratta di far accettare, e persino percepire come buona e giusta, la fabbricazione dell’uomo al di fuori del grembo materno.
È dipinta qui, con poche sapientissime pennellate, la punta dell’iceberg di un programma poderoso che i signori del mondo e stregoni della vita stanno dispiegando sotto i nostri occhi senza provocare nemmeno una lacrima. Senza che si levi neanche un grido, tantomeno da un pulpito.
Questi signori, forti di un apparato capillare e della compartecipazione omissiva e commissiva della neochiesa, stanno preparando l’annidamento dell’utero artificiale nel pensiero collettivo. E l’asticella del quattordicesimo giorno, utile sinora per edulcorare il boccone indigesto ai pochi ancora lambiti da sbiaditi retaggi cattolici, è diventata d’improvviso tecnicamente obsoleta e va superata per decreto inappellabile della comunità scientifica.
Ricordiamoci che in Italia l’episcopato e i suoi emissari hanno già optato per la scelta transumanista, e lo ha fatto nel 2004 con la legge 40, la famosa “Cappella Sistina” di Carlo Casini eretta con la preziosa collaborazione del cardinal Ruini. Dove tutto in nuce era già scritto.
Il messaggio sbandierato oggi dal primo quotidiano d’Italia è tanto mostruoso quanto lampante: la gravidanza e la nascita vanno separate dalla donna. La maternità è superata.
Il che non è altro che la negazione della Incarnazione: è la dis-incarnazione dell’uomo. È il sovvertimento radicale della natura, quale solo la scimmia di Dio può perseguire. È la parodia della generazione umana, perché è generazione dis-umana. Dietro le meraviglie biotecnologiche, si staglia chiaro il disegno satanico.
Ci hanno portati per mano, dolcemente, fino sull’orlo del precipizio, quello che già qualche decennio fa ci indicava il dito di Shulamith Firestone.
La femminista nordamericana teorizzava nel 1970 che la fine dell’inferiorità della donna e la vera uguaglianza fra i sessi si sarebbe compiuta quando la donna si fosse finalmente liberata del fardello della maternità. Nel suo libro-manifesto “Dialetics of Sex” – influenzata da Freud, da Wilhelm Reich e dalle teorie di Paul Ehrlich sulla bomba demografica – prevedeva «non solo l’eliminazione del privilegio maschile, ma la stessa distinzione dei sessi: le differenze genitali tra gli esseri umani non avranno più alcuna importanza culturale…dobbiamo tornare a una pansessualità senza ostacoli: la perversità polimorfa di Freud può sostituire l’etero, l’omo, la bi-sessualità». Per l’istituzione di una vera società socialista – auspicava la Firestone –«la riproduzione della specie sarà affidata alla riproduzione artificiale e la tirannia della famiglia biologica sarà spezzata».
Non possiamo dunque dire di non essere stati avvisati per tempo. Il grande sforzo che ci è richiesto, ora, è quello di trovare le energie per balzare fuori dal pentolone di Chomsky prima di finire bolliti come le sue rane, cioè di risvegliare qualche residuo anticorpo sopravvissuto alla narcosi collettiva indotta dalla propaganda.
La disparità delle forze in campo può a ben diritto indurre a scoraggiarci. Ma il solo fatto di vedere cosa sta accadendo e di percepirne la portata immane e distruttiva ci impone di suonare l’allarme con tutte le nostre forze.
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P.S. La propaganda dell’in vitro trionfa non solo sulle prime pagine del maggiore quotidiano nazionale, ma anche sulle bacheche facebook dei pro life italiani e americani, caduti tutti nella trappola dello snuff movie diffuso dal giornale britannico Telegraph: un video che ritrae il momento della fecondazione di un ovulo umano, ovviamente prodotto in laboratorio. Ma quella mostrata non è l’immagine della vita, è l’immagine della morte moderna, ovvero della micromorte. Fiat lux! hanno gioito tutti, senza nemmeno pensare che la persona di cui stavano voyeuristicamente spiando il concepimento, poco dopo è stata spenta, gettata via, o al più parcheggiata nel limbo agghiacciante di un congelatore in cui non può nè vivere nè morire; poco prima, invece, è stata fabbricata da mani mefistofeliche contro il disegno di Dio creatore.
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Per aprire le pagine del Corriere della Seracliccate qui. Qui di seguito pubblichiamo gli estratti:
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  –  di Elisabetta Frezza


Chi non battezza e manda a catechismo i bambini è come se rinunciasse a proteggerli


Preghiera per i bambini intorno ai nove anni che non hanno fatto e non stanno per fare la prima comunione. Quelli che l’hanno fatta o la stanno per fare non hanno bisogno di particolari preghiere, gli altri invece sì.
Perché i sacramenti sacralizzano, consacrano. I bambini più ancora degli adulti hanno bisogno di essere considerati sacri siccome sacro significa intoccabile. Chi non manda i propri figli a catechismo è come se rinunciasse a proteggerli, è come se li abbandonasse ai lupi, senza nemmeno accendere un fuoco o sollevare un bastone per provare a difenderli. Senza sacro il profano non trova argini e gli idoli impongono ubbidienza. Prego dunque per i catechisti, che hanno contro il mondo perché il mondo è sedotto dal nulla e odia il qualcosa, per le mamme che non hanno tempo di portare su e giù la prole, per i padri che non hanno voce in capitolo, per le nonne che sono vecchie perciò considerate obsolete, reperti di un’Italia cristiana da seppellire in fretta, per i bambini che non sanno cosa perdono se non conoscono Gesù, e per me che ho passato i nove anni da mille anni eppure a catechismo vorrei tornare e l’anno prossimo, se mi prendono, quasi quasi mi iscrivo.

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