ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 5 maggio 2016

Casa Europa o Santa Marta?

                 Un'Europa da neurodeliri!





L'UE sta dando i numeri ed è sempre più in difficoltà, a causa di legittime decisioni unilaterali di quegli stati nordeuropei che hanno ben compreso che il modo più celere e spedito per far saltare quel che resta della loro sovranità è farli invadere da torme di stranieri. Pertanto corrono ai ripari con controlli, barriere, chiusure di Schengen. Arma di distruzione di massa è una e una soltanto: l'ACCOGLIENZA. Inoltre crescono i partiti identitari (si veda il recente caso Austria). Allora la Ue come risponde? Si è trasformata in una cortina di ferro da vecchio Est, un rottame corrotto e repressivo della vecchia Guerra Fredda. Non ragiona, SANZIONA.
La Ue ha presentato una proposta in base alla quale gli stati membri che non vogliono accogliere i rifugiati dovranno pagare multe da capogiro: 250.000 euro per ogni clandestino rifiutato? Questi ci vogliono morti, falliti, carichi di immigrati e sostituiti dopo morti. Del che, non dovranno attendere molto

Secondo le nuove regole ogni Paese potrà accogliere al massimo il 150% della sua capacità, stabilita in base a Pil, abitanti e altre variabili. Gli altri verranno distribuiti. Chi si rifiuta dovrà sborsare 250 mila euro a profugo. La Commissione europea, vuole rivedere il trattato di Dublino che regola la distribuzione degli stranieri nei Paesi europei, introducendo delle multe salatissime agli Stati che rifiutano l'accoglienza. Come? peggiorandolo, naturalmente.


Bruxelles vuole quindi proporre l'introduzione di una multa pari a250.000 euro per ciascun ricollocato respinto (tale è il valore pecuniario dato al profugo).
L'esecutivo europeo vuole che gli Stati membri ospitino una certa quota di profughi, in modo da alleggerire il fardello dell'accoglienza che attualmente grava sopratutto su Italia e Grecia, al fine di smistare le 160.000 persone giunte nei due paesi del Mediterraneo verso il resto d'Europa.
La solfa è sempre quella: un tanto a te, un tanto a me, e tutti giù per terra! Benvenuti in Paneuropa! Tu chiamala se vuoi, condivisione.

Per quanto concerne il nuovo sistema che introduce il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 250.000 euro per ogni profugo respinto, esso di certo rappresenta un deterrente (leggi: un ricatto) per chi vuol rifiutare l'accoglienza. Il nostro Paese nel 2015 ha speso 3,3 miliardi per l'accoglienza l'Unione le ha destinato fondi per 560 milioni, quindi i ricavati delle multe potrebbero aumentare i fondi destinati ai Paesi ospitanti. (fonte: gnubik).
E non è tutto. Poi c'è l'eliminazione dei visti per la Turchia che entra così di fatto nell'area Schengen coi suoi 79 milioni di mussulmani. La Commissione europea darà il via libera condizionato alla Turchia per l'eliminazione dell'obbligo di visto per i cittadini del Paese all'interno dell'area Schengen.


La Turchia dovrebbe rispettare 72 requisiti per ottenere la liberalizzazione dei visti: un funzionario europeo ha fatto sapere che al 21 aprile Ankara ne aveva soddisfatti meno della metà. La portavoce della Commissione europea, Mina Andreeva, ha tuttavia evidenziato i progressi sul lato turco: "La Turchia ha fatto molti sforzi nel corso delle ultime settimane e dei giorni scorsi per soddisfare i criteri, tra cui ad esempio l'accesso al mercato del lavoro per i rifugiati non siriani". Tra gli ostacoli più grandi vi è rifiuto di Ankara a riconoscere Cipro come membro dell'Unione europea e le sue violazioni sui diritti civili e delle minoranze, sulla libertà di espressione e dello stato di diritto. (fonte: il Giornale).


In altre parole, ecco un altro bell'inchino, una vera genuflessione della Ue al Despota ottomano di Ankara ReceepErdogan, che di volta in volta rialza la posta delle sue richieste. Senza contare i tre (c'è chi dice sei)  miliardi di euro che ha già intascato con la scusa dei "migranti", di cui si fa ignobile scudo. Il sito Voltaire.net ha rivelato che in realtà questo denari servono a finanziare la guerra turca contro la Siria. Qui le rivelazioni. E noi paghiamo per questo disgustoso imbroglio.

Poi ci sarà l'imminente referendum su Brexit di un giugno che è già alle porte. Insomma c'è molta carne al fuoco e tutto ciò non li tiene tranquilli. Per questo mostrano senza freni il loro volto grifagno e stanno ricattandoci in tutti i modi.
Il 9 maggio hanno il coraggio di istituire la cosiddetta Festa dell'Europa? Facciamoci tutti quanti in coro una sonora pernacchia!



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