Un assalto lungo cent’anni- 3° Cap- La massoneria all’attacco. Pontificato di Giovanni Paolo II
-Sintesi 3° capitolo- Principi non negoziabili ma possibilmente svendibili dall’alta finanza ebraica; L’uomo delle profezie; Il papa venuto dall’Est; L’ombra di Brzezinski dietro l’elezione di Giovanni Paolo II; 13 Maggio 1981 Attentato al papa; CIA e abiti talari dietro l’attentato; I sospetti di Wotyla sui gesuiti; Principi che Giovanni Paolo II rifiuterà svendere; Il ruolo ambivalente di Giovanni Paolo II con la massoneria; Le origini ebraiche di papa Wojtyla e il rapporto con gli ebrei; Le pericolose aperture e la Chiesa Ecumenica
PRINCIPI NON NEGOZIABILI MA POSSIBILMENTE ACQUISTABILI DALL’ALTA FINANZA EBRAICA
Fin qui abbiamo visto che la presenza di questa Banca (lo IOR), integrata tra l’altro nel sistema internazionale SWIFT, (cos’è il sistema SWIFT?) sia arrivata- grazie alla longa manus e allostrapotere economico della massoneria e paramassoneria internazionale con l’ausilio di numerosi porporati- ad assorbire e purgare gradualmente i principi della Chiesa per quanto riguarda l’ecumenismo; il rapporto con il giudaismo e oggi purtroppo anche i Sacramenti e i valori morali non negoziabili, proprio i punti cardine che sostengono il Cattolicesimo.
Ecco in le rivelazioni di un manager bancario del Banco Santo Spirito operante sui mercati per conto dello IOR. Il banchiere ha preferito rilasciare le suddette dichiarazioni sotto anonimato ai giornalisti G. Galeazzi e F.Pinotti:
«Chi ha in mano il sistema bancario ha in mano tutto. La moneta è ormai diventata il mezzo con cui tenere sotto scacco gli stati nazionali. Sono gli ebrei coloro che hanno in mano il sistema bancario da sempre. Sono loro che gestiscono il dollaro. La massoneria ebraica si è inserita in tutti i centri di potere mondiale, per esempio l’ONU è il centro massonico per eccellenza. Tutte le massonerie, quella anglosassone, francese, sono tutte coordinate da un livello superiore: dalla massoneria sionista, che opera attraverso il controllo delle altre massonerie. E’ una sorta di dittatura. I rituali per entrarvi sono agghiaccianti, ed è anche molto violenta in modo inaudito. Si parla di riti satanici (si riferisce alla sètta di tutte le sètte quella degli Illuminati NdA). Wojtyla invitò per ben tre volte la delegazione più potente della più potente loggia massonica ebraica del mondo, la B’nai B’rith».
Ecco in le rivelazioni di un manager bancario del Banco Santo Spirito operante sui mercati per conto dello IOR. Il banchiere ha preferito rilasciare le suddette dichiarazioni sotto anonimato ai giornalisti G. Galeazzi e F.Pinotti:
«Chi ha in mano il sistema bancario ha in mano tutto. La moneta è ormai diventata il mezzo con cui tenere sotto scacco gli stati nazionali. Sono gli ebrei coloro che hanno in mano il sistema bancario da sempre. Sono loro che gestiscono il dollaro. La massoneria ebraica si è inserita in tutti i centri di potere mondiale, per esempio l’ONU è il centro massonico per eccellenza. Tutte le massonerie, quella anglosassone, francese, sono tutte coordinate da un livello superiore: dalla massoneria sionista, che opera attraverso il controllo delle altre massonerie. E’ una sorta di dittatura. I rituali per entrarvi sono agghiaccianti, ed è anche molto violenta in modo inaudito. Si parla di riti satanici (si riferisce alla sètta di tutte le sètte quella degli Illuminati NdA). Wojtyla invitò per ben tre volte la delegazione più potente della più potente loggia massonica ebraica del mondo, la B’nai B’rith».
«Il Cristianesimo, in particolare la Chiesa Cattolica, è il bersaglio della massoneria sionista, che ormai è arrivata anche lì, si è infiltrata profondamente con lo scopo di distruggerla dall’interno», prosegue il banchiere «Non è una novità che in Vaticano ci siano alti prelati massoni. Gli ultimi conclavi sono stati dominati da loro»
Questa premessa era indispensabile per comprendere la dinamica dei CAMBIAMENTI che ha spinto la Chiesa nel corso degli ultimi 55 anni a cercare ad ogni costo la “modernità”. Di tutto ciò dobbiamo ringraziare anche certi numerosi prelati vaticani che hanno collaborato attivamente al progetto di demolizione della Chiesa Cattolica, servendo fedelmente i nemici della Chiesa, al punto da indirizzare i Conclavi in direzione delle esigenze dei loro astuti padroni; arrivando persino ad, uccidere o cercare di uccidere i papi nel caso questi si fossero rifiutati di collaborare al completamento della loro opera.
Questa premessa era indispensabile per comprendere la dinamica dei CAMBIAMENTI che ha spinto la Chiesa nel corso degli ultimi 55 anni a cercare ad ogni costo la “modernità”. Di tutto ciò dobbiamo ringraziare anche certi numerosi prelati vaticani che hanno collaborato attivamente al progetto di demolizione della Chiesa Cattolica, servendo fedelmente i nemici della Chiesa, al punto da indirizzare i Conclavi in direzione delle esigenze dei loro astuti padroni; arrivando persino ad, uccidere o cercare di uccidere i papi nel caso questi si fossero rifiutati di collaborare al completamento della loro opera.
L’UOMO DELLE PROFEZIEAbbiamo concluso il precedente capitolo di questa serie di articoli dedicati alla profonda crisi spirituale e dottrinale della Chiesa citando la visione di suor Erika Holzach,visione che riguardava l’assassinio di papa Luciani e l’affidamento alle mani della Madonna del suo successore, che sarebbe stato Karol Wojtyla. La Beata Vergine salvò Wojtyla da quell’attentato che avrebbe potuto costargli la vita. La pallottola che ferì il papa venne portata da lui stesso a Fatima, e fu fatta incastonare all’interno di uno degli orifizi della corona della statua della Madonna, perfettamente della stessa misura! Anni prima quando Wojtyla era un semplice sacerdote, era stato ricevuto da Padre Pio con tutti gli onori. Il grande Santo di Pietralcina in quell’occasione previde che Wojtyla un giorno sarebbe divenuto papa.Ma in questo articolo vedremo brevemente usando la massima onestà e obiettività, soprattuttole mani umane che hanno agito nel corso del discusso pontificato di papa Wojtyla mettendo in evidenza sia i meriti e le resistenze all’èlite del papa polacco, che gli errori..
IL PAPA VENUTO DALL’ESTA soli 33 giorni dall’ultimo conclave, Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, già presente al precedente, ritorna a Roma per partecipare all’elezione del nuovo papa. La massoneria, rappresentata dal clero progressista desiderava vedere un nuovo papa che continuasse il dialogo con le società segrete, con la continuazione delle riforme della Chiesa Cattolica già iniziate con l’operato di Paolo VI. Il 15 ottobre 1978, si aprì una lotta lunga e molto aspra tra i sostenitori di Benelli e la fazione diSiri. Alla fine del primo giorno, dopo quattro consultazioni, non era stato trovato un accordo. Il giorno successivo… Giovanni Benelli… arrivò a soli nove voti dalla maggioranza ma non andò oltre. Il pranzo del secondo giorno produsse, grazie alle forti pressioni di Franz König e John Krol un candidato di compromesso: Karol Wojtyla. All’ottava votazione, la Chiesa elesse il primo Papa non italiano dopo 450 anni. Il cardinale Franz König, grande elettore di Wojtyla, non è un tipo qualunque. Egli era già noto negli ambienti della massoneria. Lo storico ufficiale della massoneria italiana, il professor Aldo Mola, sulla base delle informazioni da un altissimo dignitario giustinaneo, riferisce essere un apparentemente di una potente loggia romana coperta, Giustizia e Libertà. Di questa loggia avrebbero fatto parte Cesare Merzagora, Marcello Saccucci, Giuseppe Saccucci, Luigi Preti, Eugenio Cefis, Guido Carli, Enrico Cuccia, Michele Sindona e altri protagonisti della vita politica ed economica italiana. Anche la rivista Il Borghese, il 15 agosto del 1976 parlò dell’affiliazione alla massoneria del cardinale Konig in base a un’altra prova: insieme al cardinale Kurt Baresch, gran maestro delegato della massoneria austriaca, Konig fu in promotore della commissione che approvò, in gran segreto, la dichiarazione di Lichtenau, del 5 luglio1970, messa per iscritto da Rolf Appel, membro del senato delle grandi logge riunite dalla massoneria tedesca. Questa dichiarazione, elaborata e sottoscritta da una commissione mista massonico-cattolica, auspicava la revoca di tutte le condanne emesse dalla Chiesa contro la massoneria.
Sul libro di Henryk Pajak, “Nowotwory Watykanu”, al capitolo: “Tu mi hai eletto…”, l’Autore scrive che, negli ultimi giorni del 2002 e nei primi del 2003, la TV canadese trasmise una serie di documentari su Papa Giovanni Paolo II. Su una cassetta, vi erano due sequenze che costituiscono un aspetto sconcertante dell’elezione papale del cardinale Karol Wojtyla. Nella prima sequenza, la telecamera inquadra il generale Woichiech Jaruzelski che dice in polacco: «Breznev mi ha detto: “Quel vostro Brzezinski! Quel vostro Brzenzinski che ha scelto Wojtyla come papa!”». Poi, nella seconda sequenza, appare sullo schermo Zbigniew Brzezinski, che parla del Papa come un’autorità mondiale politica; poi, all’improvviso, aggiunge: «Il Papa mi ha detto: “Tu mi hai eletto (scelto), quindi devi venire a trovarmi!”». Ora, se questa affermazione corrisponde a verità, non ha bisogno di alcun commento!.. Anche qui, si deve ricordare cheZbigniew Brzezinski, di origine polacca, fu il teorico e l’architetto della Commissione Trilaterale i cui membri entrarono in massa nell’amministrazione Carter. Brzezinski fu il “guru” e l’educatore del presidente USA Jimmy Carter e della cui amministrazione si riservò gli Affari Esteri e la Sicurezza nazionale. Brzezinski, inoltre, era membro del CFR, del Gruppo Bilderberg, dello Atlantic Institute, dell’Aspen Institute, dell’IISS di Londra, ecc... e, per queste sue prestigiose posizioni era uno degli uomini di spicco per la realizzazione del piano del Governo Mondiale degli Illuminati di Baviera.
Nella foto affianco ecco un Brzezinski raggiante di gioia, in compagnia del senatore canadese Stanislaw Haidasz,uscire dal ricevimento diplomatico in Vaticano dopo l’elezione del nuovo Papa Giovanni Paolo II. Quel giovane arcivescovo polacco poteva essere la persona giusta per i poteri forti internazionali? Nato e cresciuto in Polonia, Wojtyla era un giovane arcivescovo rampante, moderno ed indipendente da regole e protocolli, interessato alla filosofia kantiana, sportivo, amante del ballo, e politicamente attivo. Wojtyla non poteva essere estraneo al pensiero dei teologi come Adam Mickiewicz, teologi impregnati delle idee di Jacob Frank, il terzo falso messia dei giudei che nel 1700 si convertì falsamente al cattolicesimo (o meglio, fu costretto a convertirsi) e con lui 2000 – 3000 famiglie ebraiche; per cui nella Polonia di oggi ci sono molti teologi ed intellettuali cattolici le cui teorie sono venate di frankismo. Qualche sfumatura del pensiero frankista sarà presente nelle catechesi di papa Giovanni Paolo II: emblematica fu quella sua frase, secondo cui nel male si troverebbe anche il bene. Una riflessione in perfetto accordo con ladottrina gnostica: bene e male; luce e tenebre; cielo e inferno ecc Ossia, la famosa unione di tutti i contrari dell’alchimia e della Kabbalah che secondo le società gnostiche sarebbe stata distrutta dal dualismo cristiano.
Nella foto affianco ecco un Brzezinski raggiante di gioia, in compagnia del senatore canadese Stanislaw Haidasz,uscire dal ricevimento diplomatico in Vaticano dopo l’elezione del nuovo Papa Giovanni Paolo II. Quel giovane arcivescovo polacco poteva essere la persona giusta per i poteri forti internazionali? Nato e cresciuto in Polonia, Wojtyla era un giovane arcivescovo rampante, moderno ed indipendente da regole e protocolli, interessato alla filosofia kantiana, sportivo, amante del ballo, e politicamente attivo. Wojtyla non poteva essere estraneo al pensiero dei teologi come Adam Mickiewicz, teologi impregnati delle idee di Jacob Frank, il terzo falso messia dei giudei che nel 1700 si convertì falsamente al cattolicesimo (o meglio, fu costretto a convertirsi) e con lui 2000 – 3000 famiglie ebraiche; per cui nella Polonia di oggi ci sono molti teologi ed intellettuali cattolici le cui teorie sono venate di frankismo. Qualche sfumatura del pensiero frankista sarà presente nelle catechesi di papa Giovanni Paolo II: emblematica fu quella sua frase, secondo cui nel male si troverebbe anche il bene. Una riflessione in perfetto accordo con ladottrina gnostica: bene e male; luce e tenebre; cielo e inferno ecc Ossia, la famosa unione di tutti i contrari dell’alchimia e della Kabbalah che secondo le società gnostiche sarebbe stata distrutta dal dualismo cristiano.
Eppure, a distanza di meno di tre anni dalla sua elezione, dopo l’entusiasmo iniziale, il giorno della Madonna di Fatima, mentre Giovanni Paolo si trovava in piazza San Pietro, immerso da orde di fedeli, un killer turco professionista di nome Ali Ağca, gli spara due colpi di pistola, ferendolo gravemente. Il papa, dimesso dal Policlinico Gemelli il 3 giugno, viene di nuovo ricoverato il 20 dello stesso mese per una grave infezione. Il 5 agosto i medici del Gemelli lo operano ancora. Tuttavia il papa riuscirà a sopravvivere a quell’attentato, attribuendo la miracolosa guarigione all’intercessione della Madonna di Fatima. Dal 14 agosto al 30 settembre il papa trascorre la convalescenza a Castel Gandolfo, da lì a poco si riprenderà completamente. Perchè quel gesto? Perchè si voleva morto il papa? E chi lo voleva morto? Ali Agca- che il papa volle perdonare e visitare in carcere- si convertirà al cattolicesimo, oggi lo vediamo di tanto in tanto apparire sui TG davanti piazza San Pietro per avvisare sul pericolo che l’umanità corre, citando continuamente i moniti della Madonna di Fatima e denunciando l’infiltrazione satanica all’interno del Vaticano, ricevendo gli sberleffi e la commiserazione dei giornalisti. Tuttavia Agca- seppur in dopo l’attentato cambierà numerose volte versione- affermerà subito dopo l’arresto di aver avuto aiuti per compiere l’assassinio del Papa dall’interno del Vaticano. Di quell’attentato si accusò il regime di Khomeini, la Stasi, o i servizi segreti della Germania Est, con l’appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a Roma, nonostante gli atti delle inchieste giudiziarie, (visualizzabili in parte anche su Wikipedia, clicca qui) indirizzino verso tutt’altra direzione. Le autorità bulgare che vengono da subito accusate di aver preso parte all’attentato, si erano difese dichiarando che Ali Ağca lavorava per un’organizzazione anti-comunista guidata dai servizi segreti italiani e dalla CIA. L’accordo di uccidere il Papa, avrebbe «preso corpo» attraverso la rete occulta della massoneria, e si sarebbe poi «materializzato» attraverso il braccio esecutivo dei Lupi grigi (l’organizzazione di cui Agca faceva parte). Ciò che però si continua ad omettere, nonostante l’esito delle indagini è che la difesa delle autorità bulgare è in parte avvalorata dal fatto che i Lupi grigi erano in effetti al comando del Counter-Guerrilla, il braccio in Turchia della rete “Stay Behind” Gladio, sostenuta segretamente dalla CIA e da altri servizi segreti occidentali.Il processo sui mandanti dell’attentato al Papa si chiude nel 1998 senza colpevoli. Già in precedenza Agca, condannato in Turchia per l’assassinio del giornalista Abdi Ipekci, fu aiutato ad evadere uscendo indisturbato dal carcere di Kartal Maltese, salutato dalle sentinelle probabilmente consapevoli. La tranquillità incruenta della sua uscita dal carcere, dimostravano che Agka era persona ben piú importante di un qualsiasi capobastone della mafia turca o di un gerarca dei Lupi grigi, e appena uscito dal carcere godrà di grande protezione all’estero e di una vasta disponibilità economica. Anche dopo l’attentato al papa, Agca, verrà graziato nel 2000 dall’allora presidente della repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che nella sua brillantissima carriera fu anche governatore della Banca d’Italia, Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica. (1) A Ciampi si devono le rovinose privatizzazioni dei gioielli di stato, a beneficio delle grandi corporations controllate dall’alta finanza ebraica con la completa svendita dell’Italia; la svalutazione della lira; e la disastrosa entrata dell’Italia nella UE. Ciampi fu indicato come un appartenente alla P2 dal giudice Felice Casson. Le voci sulla concreta affiliazione di Ciampi alla massoneria sono tra l’altro anche confermate dal suo rivale Lamberto Dini,direttore generale di Bankitalia sotto il suo governatorato, e dalla vedova del banchiere Calvi, che rivelò in diverse occasioni di aver appreso da suo marito che Gelli si vantava con lui di aver personalmente contribuito a far nominare Ciampi e Dini, affiliati alla P2, ai vertici dell’istituto di via Nazionale. Ma in tutto questo Ciampi è stato anche molto vicino ad alcuni alti esponenti della gerarchia ecclesiastica, ossia quella gerarchia che si sta a tutt’oggi adoperando per la distruzione della Chiesa Cattolica. (clicca qui)
IL COMUNISMO E LA CADUTA DEL MURO DI BERLINOGiovanni Paolo II credette mai all’ipotesi della cosiddetta “connessione bulgara” come dichiarò lui stesso nel maggio 2002, durante una visita in Bulgaria. Del resto siamo sicuri che l’operato di Giovanni Paolo II costituisse una minaccia per l’impero sovietico come i media a tutt’oggi continuano testardamente a ripetere? In precedenza, Wojtyla, aveva decantato molto le virtù della coesistenza pacifica col comunismo, simpatizzando con le iniziative di dialogo dell’Ostpolitik tra Chiesa e Comunismo sotto il pontificato di Paolo VI, Infatti, quando Wojtyla era ancora in Polonia mentre il card. Wyszynski non poteva allontanarsi dalla sua diocesi, perché sprovvisto di permesso dal governo comunista polacco, il card. Wojtyla poteva liberamente recarsi in ogni paese senza alcuna difficoltà. Si è ipotizzato che il Pontefice abbia minacciato di lasciare il Vaticano e di mettersi alla testa dell’esercito polacco per affrontare le orde degli invasori sovietici. Questa disinformazione diffusa dal Vaticano è del tutto priva di fondamento. L’unica azione compiuta da Giovanni Paolo II fu una lettera a Breznev del 16 dicembre, scritta in un linguaggio diplomatico e vaticanese, che costituiva una richiesta per l’adesione dell’unione Sovietica al principio di non-intervento. Ma Breznev la ignorò». Non sarebbe stato più opportuno fare la famosa Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, come richiesto dalla Madonna stessa a Fatima? Come mai il papa mariano ignorò la richiesta della Beata Vergine privilegiando vie umane che come possiamo constatare, non si sono rivelate efficaci?
Infine, Il Muro di Berlino cadde l’11 novembre 1989. Furono la “perestroika” di Michail Gorbaciov e le “spallate” di Giovanni Paolo II a farlo cadere, come è stato sbandierato dai media? Oppure più semplicemente cadde quando i vertici mondialisti della Massoneria, come disse Zbigniew Brzezinski ritennero che il comunismo non possedeva più alcuna “missione storica?
Infine, Il Muro di Berlino cadde l’11 novembre 1989. Furono la “perestroika” di Michail Gorbaciov e le “spallate” di Giovanni Paolo II a farlo cadere, come è stato sbandierato dai media? Oppure più semplicemente cadde quando i vertici mondialisti della Massoneria, come disse Zbigniew Brzezinski ritennero che il comunismo non possedeva più alcuna “missione storica?
«Preconizzo che, entro un periodo di tempo storico, storicamente prevedibile, il comunismo, quale il nostro secolo lo ha sperimentato, cesserà di esistere». Zbigniew Brzezinski
In un discorso pubblico, in cui egli agì come rappresentante ufficiale di Giovanni Paolo II, il cardinale Agostino Casaroli disse che, nelle sue relazioni con l’URSS, la Chiesa Cattolica “sperava di offrire una crescente ed efficace cooperazione… per l’ulteriore sviluppo della grande società sovietica”. (L’Osservatore Romano, 6 giugno 1988). Quindi la pista sovietica è da escludere. Anche il papa sapeva benissimo che i mandanti potevano celarsi proprio all’interno delle mura leoline. Come sapeva benissimo che avrebbero potuto colpire nuovamente. Ai tempi dell’attentato a Giovanni Paolo II la cintura polacca costituita da don Stanislao e dalle suore connazionali temevano complicità e persino le medicine che venivano somministrate al papa venivano fatte analizzare da una farmacologa di fiducia. Il 5 ottobre del 1981 papa Giovanni Paolo II -ormai fuori pericolo dall’attentato subito alcuni mesi prima- cominciò a guardarsi le spalle. Ci sono cose celate dal più completo mistero, giochi di potere le cui ombre e drammaticità può conoscerle solo un uomo che diventa papa. Del resto l’evento prese luogo a ridosso dei rapporti tra i banchieri piduisti, Sindona e Calvi, quando la Curia romana era divisa da un profondo scontro, segnato dalla crisi polacca e dalla drammatica evoluzione dei rapporti tra lo IOR di Marcinkus e l’Ambrosiano di Roberto Calvi, ma non è da escludere l’avversione di Wojtyla verso la nuova “Teologia della Liberazione” propugnata dai gesuiti.
I SOSPETTI DI WOJTYLA SUI GESUITII dubbi, o forse le certezze sui mandanti dell’attentato, ossessioneranno Wojtyla per molti anni. I suoi interventi dopo l’attentato Wojtyla si concentrano sui Gesuiti. I membri della Compagnia di Gesù sono considerati sostanzialmente i servizi segreti del Vaticano, oltre a svolgere un ruolo di primo piano nell’educazione Cattolica con la fondazione di numerose scuole, nonchè la prominenza nel campo dell’informazione cattolica (basti pensare alla famosa rivista Civiltà Cattolica). Per secoli il motto dei gesuiti fu “Ad maiorem Dei gloriam”, agendo in sostegno dei papi e della Chiesa di Dio. Ma con l’ apostasia dell’ordine (a partire dal dopo Risorgimento) e soprattutto dopo la chiusura dei lavori del Concilio Vaticano II, i gesuiti guidati dal preposito generale (papa nero) Pedro de Arrupe y Gondra con la nuova visione anti-papale, completamente estranea a quella che fu la storia dei gesuiti, riflettono completamente quella che era stata la Compagnia che per secoli aveva resistito all’eresia e scismi. Per la gran massa dei cattolici era impensabile che proprio i gesuiti, figli del grande Sant’Ignazio di Loyola potessero diffondere una Nuova idea di Chiesa e che proprio loro muovessero guerra al papa anzi ai papi, denigrandoli, ingannandoli e disubbidendo loro, aspettando avidamente la morte di ciascuno di loro con la speranza che il prossimo avrebbe lasciato loro mano libera. Inevitabilmente la guerra dei gesuiti contro il papato è venuta alla luce durante il pontificato di Karol Wojtyla. I gesuiti divennero i primi sostenitori di teorie eretiche, della Teologia della Liberazione.Come si è visto le maggiori aperture di dialogo con la massoneria sono venute proprio dai gesuiti, che negli anni settanta hanno appoggiato in America latina i movimenti della Teologia della liberazione di ispirazione marxista e laico-massonica. Dottrine da sempre condannate dal Magistero della Chiesa. Potrebbe essere il loro coinvolgimento nell’attentato (o comunque la loro consapevolezza e il loro silenzio) che spinsero Wojtyla al loro commissariamento nel 1983. Giovanni Paolo II, interviene in maniera diretta contro l’ordine e contro il gesuita Vincent O’Keefe, (vicario generale dei gesuiti) che viene sostanzialmente cacciato e dimissionato. Giovanni Paolo II era molto avverso ai gesuiti racconta padre Giuseppe Pittau, uomo di fiducia del papa. Wotyla si rifiutò sempre di dare udienza ad Arrupe ad eccezione di due volte per pochi minuti. Le reazioni dei gesuiti non tardarono ad arrivare a cominciare da quelle dei prelati tedeschi.
Il teologo gesuita Karl Rahner, (la “mente” del Concilio Vaticano II di cui abbiamo parlato nel 1° capitolo)indirizza parole pesanti come macigni contro il papa riguardo il commissariamento dei gesuiti. Negli ultimi 30-35 anni diversi gesuiti si sono interessati alla massoneria in senso positivo, partecipando persino ai convegni organizzati dal Grande Oriente e auspicando che la Chiesa Cattolica abbandonasse completamente i pregiudizi ereditati dai papi passati che avevano perseguitato la massoneria con ogni mezzo.
A proposito dell’interesse dei gesuiti nei confronti della massoneria. Il gesuita Jose Antonio Ferrer Benimeli, ordinario di Storia, all’universita’ di Saragozza ha scritto: “La Chiesa Romana perseguito’ questa associazione in accordo con la legislazione dell’epoca aggiungendo alle pene civili, quelle ecclesiastiche per una condotta che all’epoca costituiva “sospetto di eresia” e che invece ai nostri giorni la stessa Chiesa Cattolica chiama Ecumenismo. Dovettero trascorrere molti secoli perche’ la Chiesa superasse una situazione, che fortunatamente appartiene ormai al passato”.
A proposito dell’interesse dei gesuiti nei confronti della massoneria. Il gesuita Jose Antonio Ferrer Benimeli, ordinario di Storia, all’universita’ di Saragozza ha scritto: “La Chiesa Romana perseguito’ questa associazione in accordo con la legislazione dell’epoca aggiungendo alle pene civili, quelle ecclesiastiche per una condotta che all’epoca costituiva “sospetto di eresia” e che invece ai nostri giorni la stessa Chiesa Cattolica chiama Ecumenismo. Dovettero trascorrere molti secoli perche’ la Chiesa superasse una situazione, che fortunatamente appartiene ormai al passato”.
PRINCIPI CHE GIOVANNI PAOLO II RIFIUTERA’ DI SVENDEREWojtyla era stato sostenuto nella sua elezione dai piu’ alti esponenti della cricca mondialista -che ha anche i suoi affiliati in Vaticano- ma perche’ allora l’attentato?
Ricordiamo che Giovanni Paolo II, nonostante le sue pericolose e pessime aperture nei confronti del giudaismo, dell’ecumenismo e le molte contraddizioni rifiuto’ di cedere su molti principi e valori non negoziabili. Credo che sia doveroso e importante ricordarli dato il tempo che viviamo:
Ricordiamo che Giovanni Paolo II, nonostante le sue pericolose e pessime aperture nei confronti del giudaismo, dell’ecumenismo e le molte contraddizioni rifiuto’ di cedere su molti principi e valori non negoziabili. Credo che sia doveroso e importante ricordarli dato il tempo che viviamo:
Sacerdozio o diaconato femminile-. Giovanni Paolo II insistendo sull’importanza della Tradizione Cattolica in questo senso;
Celibato dei preti-Il papa ricorda l’importanza della castita’ per i consacrati che agiscono in Personam Christi, invitando a seguire l’esempio di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote;Contraccezione e preservativi– Giovanni Paolo II piu’ volte si espresse contrariamente alla contraccezione artificiale e alla sessualita’ privata del suo ruolo primordiale, ossia la generazione della vita, citando l’enciclica di Humanae Vitae di Paolo VI (odiata dai progressisti). Un principio tra l’altro, come riferisce Sandro Magister, sulla quale stava persino considerando di esprimersi Ex Cathedra;
Continua e pubblica condanna dell’aborto;
Divieto della S. Comunione ai risposati e concubini– attraverso la sua enciclica Familiaris Consortio, Giovanni Paolo II, ribadisce l’importanza della fedelta’ coniugale, della sessualita’ vissuta all’interno della coppia e l’indissolubilita’ del matrimonio cristiano;
Condanna dell’annientamento della radici cristiane dell’Europa attraverso il piano Kalergi e alla multiculturalizzazione -Il papa numerose volte ebbe a dire: “La fede cristiana ha plasmato la cultura dell’Europa facendo un tutt’uno con la sua storia (…) il cristianesimo è diventato “la religione degli Europei stessi” […].“Ritorna te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici”;
La discussa e controversa dichiarazione dogmatica Dominus Iesus. Un duro colpo alla pace del “dialogo” con le altre religioni fu dato da Wojtyla con la sua Dominus Iesus, del 2000, la dichiarazione dogmatica pubblicata dalla congregazione per la dottrina della fede il 6 settembre del 2000, che ribadisce l’assoluta unicita’ di Gesu’ Cristo e della Chiesa in ordine alla salvezza di tutti gli uomini. (clicca qui) “Inaccettabile, inaccettabile”! Cosi’ Riccardo Di Segni attuale rabbino capo di Roma commenta il documento dottrinale “Se la Chiesa cerca il dialogo cambi strategia”!
Celibato dei preti-Il papa ricorda l’importanza della castita’ per i consacrati che agiscono in Personam Christi, invitando a seguire l’esempio di Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote;Contraccezione e preservativi– Giovanni Paolo II piu’ volte si espresse contrariamente alla contraccezione artificiale e alla sessualita’ privata del suo ruolo primordiale, ossia la generazione della vita, citando l’enciclica di Humanae Vitae di Paolo VI (odiata dai progressisti). Un principio tra l’altro, come riferisce Sandro Magister, sulla quale stava persino considerando di esprimersi Ex Cathedra;
Continua e pubblica condanna dell’aborto;
Divieto della S. Comunione ai risposati e concubini– attraverso la sua enciclica Familiaris Consortio, Giovanni Paolo II, ribadisce l’importanza della fedelta’ coniugale, della sessualita’ vissuta all’interno della coppia e l’indissolubilita’ del matrimonio cristiano;
Condanna dell’annientamento della radici cristiane dell’Europa attraverso il piano Kalergi e alla multiculturalizzazione -Il papa numerose volte ebbe a dire: “La fede cristiana ha plasmato la cultura dell’Europa facendo un tutt’uno con la sua storia (…) il cristianesimo è diventato “la religione degli Europei stessi” […].“Ritorna te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici”;
La discussa e controversa dichiarazione dogmatica Dominus Iesus. Un duro colpo alla pace del “dialogo” con le altre religioni fu dato da Wojtyla con la sua Dominus Iesus, del 2000, la dichiarazione dogmatica pubblicata dalla congregazione per la dottrina della fede il 6 settembre del 2000, che ribadisce l’assoluta unicita’ di Gesu’ Cristo e della Chiesa in ordine alla salvezza di tutti gli uomini. (clicca qui) “Inaccettabile, inaccettabile”! Cosi’ Riccardo Di Segni attuale rabbino capo di Roma commenta il documento dottrinale “Se la Chiesa cerca il dialogo cambi strategia”!
La posizione di Giovanni Paolo II sulla massoneria rimane debole e spesso contradditoria. Con il sostegno dell’Opus Dei Karol Wotyla diventa papa.. Si realizza quindi una situazione singolare: l’opera inizia ad assumere sempre piu’ peso nelle vicende vaticane, configurandosi rapidamente come una fazione compatta e potente, tendenzialmente ostile al piduista Paul Marcinkus. Tuttavia il nuovo papa, pur dovendo riconoscenza all’opera per il suo appoggio determinante nel conclave, non se la sentiva di rimuovere Marcinkus dal suo incarico. Marcinkus fu fatto robusto quadrato a partire dal sommo vertice della gerarchia vaticana, e quel prelato rimase tranquillo al suo posto ancora per molti anni. Tuttavia il rampante Wojtyla riusci’ a servirsi anche di lui che era notoriamente un anticomunista, per la disgregazione del blocco sovietico sotto il quale era tenuta la Polonia. Wojtyla (come largamente documentato) era diventato un asset per la propaganda della strategia americana per la demolizione dall’interno dell’Unione Sovietica, nonostante come abbiamo visto l’impero sovietico cadde per ben altre ragioni. Ingaggiato per promuovere una campagna anticomunista, nella guerra contro i rossi, Wojtyla non esito’ a stringere patti e alleanze con chiunque.
Oltre a Marcinkus si servi’ pure di Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo e finito poi uno scabroso scandalo di pedofilia.
Nel 1983, il papa promulga il nuovo Codice di Diritto canonico in cui che dopo due secoli e mezzo si cancella la scomunica contro la massoneria,seppur rimarra’ fino ad oggi il divieto alla SS Comunione agli individui iscritti ad associazioni massoniche, che come riferiscono i documenti «sono in stato di peccato grave». Allo stesso tempo, nel corso degli anni successivi all’attentato che Wojtyla subisce nel 1981, eleva al cardinalato due alti prelati appartenenti alla massoneria, che figurano nella lista di Mino Pecorelli come Fiorenzo Angelini, che fu addirittura investito della carica di Presidente del Pontificio Consiglio pastorale degli operatori sanitari. Di Angelini verranno alla luce i suoi stretti rapporti con Duilio Poggiolini, (anch’esso membro della P2) direttore generale del sevizio farmaceutico nazionale. Un’altra nomina eccellente è quella di un altro prelato iscritto nelle liste pecorelliane, Virgilio Noe’ che fara’ una brillante carriera sotto il pontificato di Wojtyla con il raggiugimento della porpora cardinalizia nel 1991. Fu fu anche nominato presidente della Fabbrica di San Pietro, arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano e vicario generale di Sua Santita’ per la Citta’ del Vaticano. Wojtyla scelse come teologo della casa pontificia il domenicano George Cottier un prelato che riteneva che la Chiesa avesse qualcosa da imparare dalla Massoneria auspicando un dialogo e una collaborazione, in vista degli obiettivi comuni (!!!). Allo stesso tempo Giovanni Paolo II nel 1990 pronuncia una severo monito contro la massoneria. Il papa aveva deciso di denunciare le societa’ occulte attraverso dure prese di posizione. L’ex gran maestro Giuliano di Bernardo ricorda: “A Firenze c’era a quel tempo il cardinale Piovanelli che lancio’ una severa accusa contro la massoneria. Io allora rilasciai un’intervista, in cui, come fu scritto affilavo le armi “La massoneria scende in campo e attacca il papa” in cui replicavo se qualcuno ci attacca come fa il papa siamo pronti ad attivare i nostri eserciti. Mi divertivo quasi» (3) Sempre Giuliano Di Bernardo, sul Corriere della Sera del 23 marzo 1991, aveva detto:
Nel 1983, il papa promulga il nuovo Codice di Diritto canonico in cui che dopo due secoli e mezzo si cancella la scomunica contro la massoneria,seppur rimarra’ fino ad oggi il divieto alla SS Comunione agli individui iscritti ad associazioni massoniche, che come riferiscono i documenti «sono in stato di peccato grave». Allo stesso tempo, nel corso degli anni successivi all’attentato che Wojtyla subisce nel 1981, eleva al cardinalato due alti prelati appartenenti alla massoneria, che figurano nella lista di Mino Pecorelli come Fiorenzo Angelini, che fu addirittura investito della carica di Presidente del Pontificio Consiglio pastorale degli operatori sanitari. Di Angelini verranno alla luce i suoi stretti rapporti con Duilio Poggiolini, (anch’esso membro della P2) direttore generale del sevizio farmaceutico nazionale. Un’altra nomina eccellente è quella di un altro prelato iscritto nelle liste pecorelliane, Virgilio Noe’ che fara’ una brillante carriera sotto il pontificato di Wojtyla con il raggiugimento della porpora cardinalizia nel 1991. Fu fu anche nominato presidente della Fabbrica di San Pietro, arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano e vicario generale di Sua Santita’ per la Citta’ del Vaticano. Wojtyla scelse come teologo della casa pontificia il domenicano George Cottier un prelato che riteneva che la Chiesa avesse qualcosa da imparare dalla Massoneria auspicando un dialogo e una collaborazione, in vista degli obiettivi comuni (!!!). Allo stesso tempo Giovanni Paolo II nel 1990 pronuncia una severo monito contro la massoneria. Il papa aveva deciso di denunciare le societa’ occulte attraverso dure prese di posizione. L’ex gran maestro Giuliano di Bernardo ricorda: “A Firenze c’era a quel tempo il cardinale Piovanelli che lancio’ una severa accusa contro la massoneria. Io allora rilasciai un’intervista, in cui, come fu scritto affilavo le armi “La massoneria scende in campo e attacca il papa” in cui replicavo se qualcuno ci attacca come fa il papa siamo pronti ad attivare i nostri eserciti. Mi divertivo quasi» (3) Sempre Giuliano Di Bernardo, sul Corriere della Sera del 23 marzo 1991, aveva detto:
«Reagiremo agli attacchi del Papa; tra noi ci sono alti Prelati!».
La massoneria smorza i toni nel 1996, quando l’allora gran maestro del Grande OrienteVirgilio Gaito, insieme al cardinale Silvio Oddi decidono di scrivere personalmente a papa Wojtyla, affinchè venga concretamente avviato l’auspicato processo di di riavvicinamento tra la Chiesa Cattolica e la massoneria “regolare” . Scrivono il gran maestro e il cardinale: “i sottoscritti ritengono che non ci sia piu’ motivo oggi di opposizione tra le due istituzioni e che, invece, esse superando antiche, aspre e dolorose discordie e reciproche incomprensioni debbano tendersi la mano» (clicca qui) Una missiva tanto più eclatante perché proviene da un cardinale noto per le sue posizioni di intransigenza disciplinare. Oddi, che era stato creato cardinale da Paolo VI, fu anche un grande sponsor della discesa in campo, nel ’94, di Silvio Berlusconi! (4)
Il lungo pontificato di Wojtyla segnera’ l’inizio di una lunga intesa tra Chiesa e giudaismo: rivolgendosi alla comunita’ ebraica di Roma, 13 aprile 1986. Commettendo un grave errore che tanta confusione portera’ nel mondo cattolico, papa Wojtyla definisce i crocifissori “Fratelli Maggiori e prediletti…”, rompendo definitivamente l’insegnamento bimillenario della Chiesa in materia di giudaismo, gia’ iniziato con il Concilio Vaticano II. Ma non solo. Sul suo Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, Wojtyla, citando il ritorno di Gesu’ Cristo sulla terra sottolinea i “fini analoghi” che unirebbero cattolici ed ebrei: il popolo cristiano e il popolo giudaico sono “due popoli in attesa”, in quanto non solo i Cristiani attendono il messia (il ritorno di Cristo sulla terra) anche gli ebrei attendono un messia. Nel caso del messia dei giudei, -il cui profilo è stato ampiamente tratteggiato dai Santi, dai profeti e dai Padri della Chiesa- corrisponde al capo supremo che si ergera’ alla guida del Nuovo Ordine Mondiale. Il signore che renderà realtà le preghiere di Sion, ovvero quello di chiudere sotto chiave tutti i beni della terra per appropriarsene, ideale fondato dalla scorretta e materialistica interpretazione dei passi biblici: “spargero’ il terrore di te” sulle nazioni, abiterai “case che non tu hai costruito”, raccoglierai da “campi che non ha coltivato tu”. (il messia dei giudei) I cristiani attendono Cristo, mentre i giudei attendono l’Anticristo. Ma secondo Giovanni Paolo II sono analogie che dovrebbero unirci. Perche’ cosi’ tanto interesse nei confronti degli ebrei? Ebbene, che Giovanni Paolo Il fosse ebreo, lo ha testimoniato Yaskov Wise, uno studioso di genealogie ebraiche. Wise ha fatto ricerche sull’ascendenza del lato femminile della famiglia Wojtyla; già sapendo che, per decreto rabbinico, solo le madri, non i padri, trasmettevano l’ebraicità.
Ora, la madre di Karol sposo’ un cattolico, ma il suo nome, Emilia Kaczorowski, fu un adattamento polacco di un nome ebraico, molto comune nel mondo yiddish: Katz. La nonna si chiamava Marianna Scizh, altro nome ebraico (Schulze, Schultz). Pure la bisnonna, Zusanna Rybicka, era altro nome di suono ebraico. Inoltre, tali nomi appaiono frequenti sulle tombe del cimitero ebraico di Biale-Bielsko, da cui veniva la mamma di Karol.
Ora, la madre di Karol sposo’ un cattolico, ma il suo nome, Emilia Kaczorowski, fu un adattamento polacco di un nome ebraico, molto comune nel mondo yiddish: Katz. La nonna si chiamava Marianna Scizh, altro nome ebraico (Schulze, Schultz). Pure la bisnonna, Zusanna Rybicka, era altro nome di suono ebraico. Inoltre, tali nomi appaiono frequenti sulle tombe del cimitero ebraico di Biale-Bielsko, da cui veniva la mamma di Karol.
Con questo lignaggio materno fino alla terza generazione, Karol Wojtyla non solo era ebreo integrante, ma anche se avesse chiesto cittadinanza israeliana, lo Stato avrebbe dovuto riconoscergliela. Ora, tutto questo getta una nuova luce, non solo sui gesti di Giovanni Paolo II (visita del primo Papa a una Sinagoga; la preghiera al “Muro del pianto”; i “mea culpa” della Chiesa agli ebrei, ecc..), ma anche sulla sua “neo-teologia” della “elezione”, risale a Lui la nuova e traballante “dottrina cattolica” secondo cui l’“Antica Alleanza” persiste tutt’ora perche’ la “Nuova Alleanza” (di Gesu’) non l’avrebbe fatta scadere.
LE PERICOLOSE APERTURE E LA CHIESA ECUMENICASe il lungo Pontificato di Giovanni Paolo II e’ pregno di tante belle ed edificanti frasi cristiane, non possiamo pero’ dimenticare quanto il suo contributo sia stato determinante per i progetti massonici. Giovanni Paolo II affermo’ che tutti gli uomini sono uniti a Cristo unicamente in virtu’ dell’Incarnazione; che tutti gli uomini sono salvi, che l’inferno e’ vuoto o quasi. All’apertura del Giubileo del 2000 chiese assurdamente perdono per le “colpe” di cui la Chiesa si sarebbe macchiata nei secoli precedenti prendendo le distanze dai suoi valorosi predecessori che difesero la purezza della dottrina Cattolica con forza e audacia.
Gravissima colpa fu anche l’aver dato permesso ai vari Episcopati di poter dare la “Comunione sulla mano”, accolta con salti di gioia da massoni, satanisti e spiritisti che d’ora innanzi non dovranno più ricorrere a complicate peripezie per poterla rubare e profanare!
Il fine ultimo dei nemici della Chiesa non è quello di uccidere l’organizzazione Cattolico-Romana ma di trasformarla in qualcosa di veramente utile, rendendola omogenea e assimilabile ad un grande ordine mondiale che si fosse occupato esclusivamente di questioni umane con obiettivi prettamente umanistici. Sono passi significativi per il raggiungimento finale di un’unica Chiesa che accoglie in seno tutte le religioni considerandole sostanzialmente uguali, in quanto qualsiasi religione -secondo questa erronea teoria- conduce a Dio. Il 27 ottobre 1986, fu convocata, con grande scandalo, da Giovanni Paolo II una Giornata Mondiale di preghiera per la Pace, ad Assisi, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali.
Il fine ultimo dei nemici della Chiesa non è quello di uccidere l’organizzazione Cattolico-Romana ma di trasformarla in qualcosa di veramente utile, rendendola omogenea e assimilabile ad un grande ordine mondiale che si fosse occupato esclusivamente di questioni umane con obiettivi prettamente umanistici. Sono passi significativi per il raggiungimento finale di un’unica Chiesa che accoglie in seno tutte le religioni considerandole sostanzialmente uguali, in quanto qualsiasi religione -secondo questa erronea teoria- conduce a Dio. Il 27 ottobre 1986, fu convocata, con grande scandalo, da Giovanni Paolo II una Giornata Mondiale di preghiera per la Pace, ad Assisi, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali.
Vi parteciparono cinquanta rappresentanti delle Chiese cristiane (oltre ai cattolici) e sessanta rappresentanti delle altre religioni mondiali. In quella occasione fu posta una statua del Buddha sopra il Tabernacolo che venne incensata insieme al SS Sacramento. Questo fu un vero e proprio atto di apostasia! Durante uno dei suoi innumerevoli viaggi apostolici Giovanni Paolo bacia il Corano; proprio quel Corano che ordina l’uccisione di tutti gli “infedeli”. In India riceve il “crisma” realizzato con sterco di vacca sacra che gli venne impresso sulla fronte da una sacerdotessa di tutti quei satanassi che si fanno chiamare collettivamente Shiva cioé Benevola. Quel gesto era una cerimonia iniziatica della religione fallica di Shiva ossia era un sacramento luciferino della trinità del Brahmanismo. Durante uno dei suoi viaggi apostolici Nelle Isole Figi, (novembre 1986),
Giovanni Paolo II scandalizzo’ il mondo cattolico bevendo una noce di cocco, una pozione tossica chiamata “Kava”!
L’apertura Ecumenica gia’ avallata da Vaticano II nella Lumen Gentium ed messa in pratica da papa Wojtyla era stata gia’ scomunicata da papa Pio XI nel 1928, con la sua lettera enciclica Mortalium Animos con queste parole: «Orbene, i cattolici non possono in nessuna maniera appoggiare tentativi come questi, i quali suppongono essere tutte le religioni più o meno buone e lodevoli…
L’apertura Ecumenica gia’ avallata da Vaticano II nella Lumen Gentium ed messa in pratica da papa Wojtyla era stata gia’ scomunicata da papa Pio XI nel 1928, con la sua lettera enciclica Mortalium Animos con queste parole: «Orbene, i cattolici non possono in nessuna maniera appoggiare tentativi come questi, i quali suppongono essere tutte le religioni più o meno buone e lodevoli…
Teoria questa, che non è soltanto una falsità vera e propria, ma che ripudia la vera religione falsandone il concetto, e così spiana la via al naturalismo e all’ateismo. Chi dunque tien mano a codesti tentativi e ha di queste idee, con ciò stesso, per conseguenza manifesta, si allontana dalla religione rivelata da Dio». Pio XI
Sicuramente molti staranno pensando che l’evoluzione sia inevitabile, e le citazioni dei papi preconciliari siano anacronistiche e superate, perche’ come ripetono allo sfinimento i catto-progressisti “i tempi cambiano”… ma chi li ha cambiati i tempi? La massoneria…! Quindi se questa impone di celebrare i matrimoni gay; se impone l’educazione al gender dei fanciulli; se promuove la distruzione della famiglia, l’adulterio e la fornicazione; se la massoneria impone di svuotare l’unica forza visibile sulla terra ad avere la capacità di opporvisi (se i suoi consacrati avessero ancora la FEDE) di tutti i suoi principi cosa ne resterà della Chiesa?
Cristo ha fondato la Chiesa affinchè fosse l’alternativa al regno del Principe delle Tenebre, non perchè si adeguasse alle sue idee! Se la Chiesa si irrigidisce e banalizza nel dogma, la secolarizzazione sarà il contraccolpo inevitabile; ma se la secolarizzazione diventa distruzione e vilipendio della Chiesa, la Tradizione rimane l’unica soluzione alla crisi spirituale, aggiungei anche all’ignoranza e alle falle in materia di teologia, dei sostenitori delle nuove dottrine profondamente venate di eresia.
L’elite con il comunismo italiano non era riuscita a rovesciare quel che rimaneva dello spirito cattolico; ce l’ha fatta pero’ con l’indifferentismo religioso e con l’equiparazione di tutte le religioni come simili strade che conducono Dio. Lo gnosticismo più vieto, proprio quello che sponsorizza l’èlite: superstizione; animismo e, in tempi più recenti, teosofia, astrologia, ecologismo, animalismo, diffusione delle droghe, moda delle filosofie orientali che hanno cominciato ad diffondersi su vasta scala proprio a partire dagli anni ’80 grazie alle idee ecumeniche. Il papa polacco morira’ il 2 aprile del 2005. I suoi insegnamenti sulla famiglia rimangono tutt’oggi cari a molti consacrati che continueranno a rifarsi alla sua teologia. Consacrati che fino a ieri venivano considerati progressisti, oggi quasi inquisitori! Ad ogni modo le incaute ed entusiaste aperture di papa Wojtyla segneranno la strada. La bomba era gia’ innescata e la profonda crisi sarà manifesta subito dopo la sua morte.
FINE TERZA PARTE CONTINUA
L’elite con il comunismo italiano non era riuscita a rovesciare quel che rimaneva dello spirito cattolico; ce l’ha fatta pero’ con l’indifferentismo religioso e con l’equiparazione di tutte le religioni come simili strade che conducono Dio. Lo gnosticismo più vieto, proprio quello che sponsorizza l’èlite: superstizione; animismo e, in tempi più recenti, teosofia, astrologia, ecologismo, animalismo, diffusione delle droghe, moda delle filosofie orientali che hanno cominciato ad diffondersi su vasta scala proprio a partire dagli anni ’80 grazie alle idee ecumeniche. Il papa polacco morira’ il 2 aprile del 2005. I suoi insegnamenti sulla famiglia rimangono tutt’oggi cari a molti consacrati che continueranno a rifarsi alla sua teologia. Consacrati che fino a ieri venivano considerati progressisti, oggi quasi inquisitori! Ad ogni modo le incaute ed entusiaste aperture di papa Wojtyla segneranno la strada. La bomba era gia’ innescata e la profonda crisi sarà manifesta subito dopo la sua morte.
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-Redazione Antimassoneria- Antimassoneria Copyright © 2016
1° Cap Dalla visione di Leone XIII ai moniti inascoltati dei profeti di sventura
2° Cap Rivoluzione massonica e complotto contro Papa Luciani
NOTE
1) Sulla grazia ad Ali Agca si disse che fu Giovanni Paolo II a chiederla a Carlo Azeglio Ciampi. In realtà al papa fu semplicemente chiesto se questo rappresentasse un problemaVaticano
1) Sulla grazia ad Ali Agca si disse che fu Giovanni Paolo II a chiederla a Carlo Azeglio Ciampi. In realtà al papa fu semplicemente chiesto se questo rappresentasse un problemaVaticano
2)Massone di G.Galeazzi F. Pinotti a pag.311)
3)Fratelli d’Italia F. Pinotti pag.48
4) Missiva rivolta a Giovanni Paolo II. Tratto da “Vaticano Massone” di Galeazzi &Pinotti. E’ intuibile che la missiva non avesse ricevuto alcuna risposta, dato che seguirà un’altra lettera completamente identica rivolta a Giovanni Paolo II dopo pochi mesi. Ad ogni modo non ci sono prove documentali di una risposta alla missiva da parte di Giovanni Paolo II, anche se i giornali dell’epoca presentarono la missiva di Oddi e Gaito come una sorta di siglatura di un patto tra la massoneria e Chiesa Cattolica
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