Sex and the church. L’Amoris Laetitia invade Cracovia
Alla giornata mondiale della gioventù sono stati distribuiti ai ragazzi convenuti da ogni angolo di mondo opuscoli di educazione sessuale il cui contenuto non può che togliere ogni dubbio sulle intenzioni dei suoi ideatori e promotori, e sulle loro pulsioni profonde. Senza nemmeno il tentativo di mascherarle sotto un velo pietoso di pudicizia perché, tutto ormai si consuma nel segno dell’esibizione. Cosa devono ancora vedere le anime belle per capire l’abisso in cui è scivolata la neochiesa?
di Elisabetta Frezza
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La neochiesa di Bergoglio e dei suoi collaboratori, bisogna dargliene atto, nonostante tutto riesce ancora a stupire.
Alla giornata mondiale della gioventù sono stati distribuiti ai ragazzi convenuti da ogni angolo di mondo opuscoli di educazione sessuale il cui contenuto non può che togliere ogni dubbio sulle intenzioni dei suoi ideatori e promotori, e sulle loro pulsioni profonde. Senza nemmeno il tentativo di mascherarle sotto un velo pietoso di pudicizia perché, tutto ormai si consuma nel segno dell’esibizione. O meglio, dell’esibizionismo.
Ne parla il sito americano Lifesitenews (clicca qui per l’articolo e clicca qui per vedere le istruttive pornoimmagini dell’opuscolo), mettendo in luce come nel nuovo programma vaticano sia scavalcato il primato educativo dei genitori, e come sia cancellato del tutto il concetto di peccato (e di peccato mortale) in sfregio alle ammonizioni di Nostra Signora di Fatima, di cui corre il centesimo anniversario.
E l’autore non manca di avvertire i lettori che la visione del materiale in oggetto nuoce gravemente alla salute: «Caution: Sexually explicit images».
Sappiamo che educazione sessuale, secondo le direttive socio-politiche del momento, covate in decenni di alacre lavorio nelle centrali di potere sovranazionali, significa erotizzazione precoce e precoce avviamento dei discenti a tutte le variabili della sessualità, a mezzo pornografia. L’OMS e i vari organismi preposti dettano la linea; i governi recepiscono e mettono mano alle riforme del caso. E noi infatti abbiamo già la nostra “buona scuola”, corredata dalle sue buone linee guida, partorite l’una come le altre con la preziosa collaborazione dei politici “cattolici” ispirati dalle accolite “cattoliche” di riferimento: cioè, dalla galassia di enti inutili alimentati con l’otto per mille, su su fino al titolare episcopale del conto.
Ma la corrispondenza di amorosi sensi che già serpeggiava tra istituzioni laiche ed ecclesiali sul fronte educativo è sfociata in pubblico amplesso quando la chiesa si è finalmente dichiarata in mondovisione con tanto di proclama ufficiale. L’Amoris Laetitia ha offerto la teorizzazione compiuta del nuovo orizzonte magisteriale (clicca qui per l’articolo precedente in materia), in conclamata opposizione col magistero del passato: un suo intero settore è intitolato, senza troppi giri di parole, «Sì all’educazione sessuale» (capitolo settimo, paragrafi 280 e seguenti).
E ora, approfittando della occasione succulenta della GMG, il Pontificio Consiglio per la famiglia ha presentato il programma educativo vaticano secondo gli intenti – condivisi ad ampio raggio nelle stanze curiali – del suo primo firmatario. Esortati dall’esortazione, i consiglieri se ne sono fatti solerti esecutori, cogliendo appieno lo spirito del documento papale.L’amore di cui si dev’essere lieti è il sesso più o meno sfrenato, e la neochiesa erotomane e relativista può gettare ogni maschera per ballare l’orgia collettiva del terzo millennio.
Inutile dire che tutto l’edificante corredo sarà travasato in tempo reale negli insegnamenti delle scuole paritarie cattoliche, che se già erano sottoposte al ricatto economico della riforma renziana, ora possono a buon diritto liberarsi da ogni residuo imbarazzo e sventolare tanto di supporto programmatico magisteriale in faccia agli sparuti genitori resistenti.
L’esperta sessuologa signora Teresa Rando, che a Treviso inaugurava il sistema di propaganda divulgando materiale erotico sulla piazza cittadina (clicca qui), può impallidire al confronto coll’opera dei monsignori nell’agorà globale della GMG.
E tuttavia, ci sembra che in fondo i suoi omologhi esperti vaticani abbiano un po’ peccato di ingenuità, perché i ragazzi di Cracovia queste cose le conoscono bene e sono andati fino lì proprio per praticarle all’ombra del palco e delle bandiere papaline. Non hanno certo bisogno di essere istruiti in argomento dai consiglieri pontifici per la famiglia che, pur forniti di tutte le competenze del caso – su questo non si discute – parlano un linguaggio troppo sofisticato e allusivo nella sua malcelata oscenità, che non si sa quanto ai giovani possa essere gradito. Più che perdersi in tante sottigliezze, giustamente, meglio andare direttamente al sodo.
E buon sesso a tutti.
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Ecco una parte delle istruttive immagini dell’opuscolo distribuito alla GMG. Per la galleria completa, cliccate qui
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La neochiesa di Bergoglio e dei suoi collaboratori, bisogna dargliene atto, nonostante tutto riesce ancora a stupire.
Alla giornata mondiale della gioventù sono stati distribuiti ai ragazzi convenuti da ogni angolo di mondo opuscoli di educazione sessuale il cui contenuto non può che togliere ogni dubbio sulle intenzioni dei suoi ideatori e promotori, e sulle loro pulsioni profonde. Senza nemmeno il tentativo di mascherarle sotto un velo pietoso di pudicizia perché, tutto ormai si consuma nel segno dell’esibizione. O meglio, dell’esibizionismo.
Ne parla il sito americano Lifesitenews (clicca qui per l’articolo e clicca qui per vedere le istruttive pornoimmagini dell’opuscolo), mettendo in luce come nel nuovo programma vaticano sia scavalcato il primato educativo dei genitori, e come sia cancellato del tutto il concetto di peccato (e di peccato mortale) in sfregio alle ammonizioni di Nostra Signora di Fatima, di cui corre il centesimo anniversario.
E l’autore non manca di avvertire i lettori che la visione del materiale in oggetto nuoce gravemente alla salute: «Caution: Sexually explicit images».
Sappiamo che educazione sessuale, secondo le direttive socio-politiche del momento, covate in decenni di alacre lavorio nelle centrali di potere sovranazionali, significa erotizzazione precoce e precoce avviamento dei discenti a tutte le variabili della sessualità, a mezzo pornografia. L’OMS e i vari organismi preposti dettano la linea; i governi recepiscono e mettono mano alle riforme del caso. E noi infatti abbiamo già la nostra “buona scuola”, corredata dalle sue buone linee guida, partorite l’una come le altre con la preziosa collaborazione dei politici “cattolici” ispirati dalle accolite “cattoliche” di riferimento: cioè, dalla galassia di enti inutili alimentati con l’otto per mille, su su fino al titolare episcopale del conto.
Ma la corrispondenza di amorosi sensi che già serpeggiava tra istituzioni laiche ed ecclesiali sul fronte educativo è sfociata in pubblico amplesso quando la chiesa si è finalmente dichiarata in mondovisione con tanto di proclama ufficiale. L’Amoris Laetitia ha offerto la teorizzazione compiuta del nuovo orizzonte magisteriale (clicca qui per l’articolo precedente in materia), in conclamata opposizione col magistero del passato: un suo intero settore è intitolato, senza troppi giri di parole, «Sì all’educazione sessuale» (capitolo settimo, paragrafi 280 e seguenti).
E ora, approfittando della occasione succulenta della GMG, il Pontificio Consiglio per la famiglia ha presentato il programma educativo vaticano secondo gli intenti – condivisi ad ampio raggio nelle stanze curiali – del suo primo firmatario. Esortati dall’esortazione, i consiglieri se ne sono fatti solerti esecutori, cogliendo appieno lo spirito del documento papale.L’amore di cui si dev’essere lieti è il sesso più o meno sfrenato, e la neochiesa erotomane e relativista può gettare ogni maschera per ballare l’orgia collettiva del terzo millennio.
Inutile dire che tutto l’edificante corredo sarà travasato in tempo reale negli insegnamenti delle scuole paritarie cattoliche, che se già erano sottoposte al ricatto economico della riforma renziana, ora possono a buon diritto liberarsi da ogni residuo imbarazzo e sventolare tanto di supporto programmatico magisteriale in faccia agli sparuti genitori resistenti.
L’esperta sessuologa signora Teresa Rando, che a Treviso inaugurava il sistema di propaganda divulgando materiale erotico sulla piazza cittadina (clicca qui), può impallidire al confronto coll’opera dei monsignori nell’agorà globale della GMG.
E tuttavia, ci sembra che in fondo i suoi omologhi esperti vaticani abbiano un po’ peccato di ingenuità, perché i ragazzi di Cracovia queste cose le conoscono bene e sono andati fino lì proprio per praticarle all’ombra del palco e delle bandiere papaline. Non hanno certo bisogno di essere istruiti in argomento dai consiglieri pontifici per la famiglia che, pur forniti di tutte le competenze del caso – su questo non si discute – parlano un linguaggio troppo sofisticato e allusivo nella sua malcelata oscenità, che non si sa quanto ai giovani possa essere gradito. Più che perdersi in tante sottigliezze, giustamente, meglio andare direttamente al sodo.
E buon sesso a tutti.
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Ecco una parte delle istruttive immagini dell’opuscolo distribuito alla GMG. Per la galleria completa, cliccate qui
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Non si sa cosa dire. Si resta basiti. Allucinante.
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