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Siamo all’ormai consueto appuntamento con Halloween, una festa mascherata esoterica alla quale neanche il tempio della scienza sembra essere immune.

E vi ha partecipato, e con largo anticipo.

Sarà perché d’estate le notizie volano inosservate e sembrano tutte un passatempo, sarà perché sotto Ferragosto va tutto in vacanza, di fatto è passata senza lasciare traccia quella che ha riguardato un episodio ben poco scientifico svoltosi nel tempio della ricerca mondiale, il CERN di Ginevra, la notte dell’11 agosto, davanti alla statua di Shiva danzante, eppure se ne sono occupate le più differenti testate come RepubblicaHuffington Post e Il Messaggero che parlano unanimemente di una burla, su Repubblica leggiamo inoltre quanto segue:
Nel filmato, diffuso in rete l’11 agosto, si vedono diverse persone incappucciate che di notte fanno strani rituali intorno alla statua di Shiva, scultura alta due metri raffigurante la divinità indiana Shiva Nataraja, donata al Cern dal governo indiano per celebrare il centro di ricerca da lungo tempo associato con l’India. Il rituale non si ferma all’oscura danza ma prosegue con un falso sacrifico umano: l’accoltellamento di una donna vestita di bianco. Le riprese sono state fatte dall’alto, da quella che sembrerebbe essere una finestra, e si interrompono bruscamente nel momento del ‘sacrificio’, con imprecazioni in inglese.
Il video ha fatto un tale scalpore da costringere il laboratorio a intervenire: ”Queste scene sono di certo state fatte all’interno del nostro complesso – ha dichiarato la portavoce del Cern – Ma noi non tolleriamo questo tipo di parodia, che può creare dei fraintendimenti sulla natura scientifica del nostro lavoro. E a questo proposito abbiamo avviato un’indagine interna”. Alla domanda sulle procedure di sicurezza, evidentemente soggette a qualche falla, la portavoce ha risposto: “I tesserini di identificazione vengono controllati sistematicamente a ciascun visitatore, sia di giorno che di notte” .
Si è trattato di qualcosa che sarebbe stato di cattivo gusto anche ad Halloween, un video postato su Yuotube nel quale si vede la messa in scena di un rituale presumibilmente di tipo satanico:

Come riportato da tutti i quotidiani, che si tratti proprio dell’interno del CERN è stato confermato dalle autorità competenti, a questo punto delle considerazioni sono d’obbligo.
1- ad oltre due mesi dal fatto cosa ha appurato l’inchiesta interna? Con le misure di sicurezza del CERN non dovrebbe essere stato difficile individuare i responsabili.
2- si è trattato di personale interno o di intrusi? Nel primo caso sarebbero necessarie misure punitive per aver esposto la prestigiosa istituzione al pubblico imbarazzo, nel secondo si solleva il dubbio sulla sicurezza del complesso che in tempi di terrorismo sarebbe una preda ghiotta: immaniamo cosa avrebbero potuto fare una decina di jihadisti liberi di muoversi a loro piacimento?
Niente si sa delle conclusioni della commissione e con molta probabilità niente si saprà mai, peccato, un’occasioone persa per mostrare trasparenza ed elvetica efficienza.
Ma al CERN in fondo gli “spettacoli” non dispiacciano, anche si di altro tipo, nel 2015 era infatti stato prodotto un video intitolato “Symmetry” nel quale una danza piena di suggestioni esotiche celebrava l’attività del laboratorio:

Al centro del video ancora Shiva, la divinità indù “distruttrice di mondi”, la stessa che campeggia nel video dello scorso agosto.
Sembra proprio che si celebri molto Shiva nel tempio della scienza e per molti versi del materialismo, un legame che affonda le sue radici nel saggio “Il Tao della fisica” del fisico austriaco Fritjof Capra, pubblicato nel 1975 e proposto in Italia da Adelphi, nel quale si propone una visione della realtà fisica coincidente con quella dell’induismo. Nell’edizione Adelphi a pag. 282 si trova la foto di Shiva danzante esattamente uguale a quella posta nel CERN, e a pag. 280 troviamo:
“La danza di Shiva simboleggia non solo i cicli cosmici di creazione e distruzione, ma anche il ritmo quotidiano di nascita e di morte che nel misticismo indiano è considerato la base di tutta l’esistenza.”
Questa pervasività del pensiero indù nel CERN è dunque ampia e non occasionale, una presenza che sottende una vera e propria visione religiosa della realtà e della stessa vita umana che niente ha a che fare con la ricerca scientifica.
In nome della laicità e del rispetto delle diverse sensibilità della comunità internazionale operante a Ginevra chiediamo che questa inaccettabile caratterizzazione religiosa in senso induista del laboratorio del CERN venga denunciata come inammissibile e ad essa venga posta fine.
E che vengano resi noti i nomi degli autori della messa in scena di agosto o quanto meno le conclusioni della commissione d’inchiesta.
Buon CERNoween.