ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 11 dicembre 2016

Dall'abbazia all'ebetismo

Misericordia, dialogo, indifferentismo e blasfemia






Ormai, sono più gli incontri interreligiosi che le ricorrenze cattoliche: i preti moderni, tutti presi dal prurito dell’incontro ad ogni costo, quasi non hanno più tempo per dedicarsi a pregare il Signore e la Madonna. Così accade che, poverini, finiscano col ricordare il Figlio di Dio e la Madre di Dio una cum miscredenti di ogni categoria.

In tale contesto, l’ultima valente impresa è stata raccontata su Avvenire del 30 ottobre scorso, sotto i titoli che abbiamo riprodotto sopra. Questa volta il luogo deputato è stato Montecassino, dove il 24 ottobre è stata aperta la Basilica per accogliere cattolici, chierici e laici, insieme con ebrei, musulmani e valdesi; tutti preparati per “riflettere, a più voci, sul valore del dialogo interreligioso, elemento indispensabile per garantire i valori di libertà, giustizia, rispetto dei diritti umani e civili.
Valori che, come si sa, attengono alle priorità del Vangelo!!??
E’ sbalorditivo come i preti moderni siano riusciti nel loro intimo a sostituire i comandi di Nostro Signore con le parole d’ordine del mondo… al convegno è intervenuto anche Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e supposto successore degli Apostoli.

Letta la cronaca pubblicata da Avvenire, si riscontrano le stesse banalità di sempre, che permettono ai convenuti di riempirsi la bocca di misericordia, dialogo e incontro, e lasciano le cose come stanno, sia perché in pratica si seguono sempre le direttive di chi realmente comanda il mondo, sia perché così si può preparare il prossimo convegno per dire le stesse cose con gli stessi risultati.

Nessuno nega che ognuno ha il diritto di divertirsi come vuole, ma perché per far questo bisogna tirare in ballo il Signore e la Madonna, finendo così col bestemmiarli?

E’ quello che è accaduto anche in questa occasione: riporta l’articolista “Da parte islamica è venuta la proposta di istituire il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, una festa comune di cristiani e musulmani, nel nome di Maria, indicata anche nel Corano (unico nome femminile citato) modello per tutti.” … “Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone … Ha poi raccolto l’idea del 25 marzo lanciata dalla rappresentante islamica.”.

Hoplà! Il giuoco è fatto!

Dopo la riduzione della Madonna in un angolo, realizzata da Bergoglio per far piacere e posto a Lutero, sulla scia vaticanosecondista già avviata da Wojtyla che la relativizzò con l’invenzione del suo nuovo Rosario, eccone la desacralizzazione, per amore del dialogo interreligioso.

Questa bella pensata del festeggiamento comune del giorno che per il cattolicesimo è l’Annunciazione, non è una novità, in più parti si sono già svolte iniziative ecumeniche del genere: ultimamente nella sventurata Francia che è ormai diventata una sorta di fucina del sincretismo.



Lione, 4 aprile 2016


Il 4 aprile scorso, ricorrendo la festa dell’Annunciazione – quest’anno trasferita per la coincidenza del 25 marzo col Venerdì Santo – cattolici e musulmani si sono ritrovati nella chiesa di Nostra Signora del Libano, a Lione: per “ringraziare Dio insieme e rendere omaggio alla Vergine Maria, nel rispetto della tradizione di ciascuno”.
Iniziativa che il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione e primate delle Gallie, ha voluto ad imitazione di quanto da 10 anni si pratica in Libano, dove cristiani e musulmani si incontrano ogni anno attorno alla figura di Maria e dove egli stesso l’anno scorso si è recato come invitato d’onore insieme a Kamel Kabtane, rettore della grande moschea di Lione.




Libano, 27 marzo 2015


Il punto centrale di questa iniziativa sarebbe il fatto che la figura di Maria occuperebbe un posto importante nel cristianesimo e nell’islam. Così dicono.

La realtà è che Maria, secondo la Rivelazione di Dio, e cioè la Verità, è la Santissima Vergine Immacolata predestinata da Dio come ricettacolo umano per l’Incarnazione del Verbo; cosa che i cattolici tengono con forza nel loro intimo bagaglio religioso, i cristiani non cattolici la ritengono una forzatura e non venerano Maria, Madre di Dio, ma la donna eminente del Nuovo Testamento, mentre i musulmani considerano Maria una donna esemplare benedetta da Dio che diede alla luce un profeta di Allah: Gesù.

Queste differenze, fortemente marcate, sono quelle che permettono di dire che una cosa è l’Annunciazione di Dio alla Vergine concepita senza peccato, riconosciuta dai cattolici come coincidente con il concepimento verginale di Gesù per opera dello Spirito Santo, altra è la predisposizione di Maria di Nazareth a dare la vita come tante donne ad un figlio che sarebbe divenuto il fondatore del cristianesimo, come pensano i cristiani non cattolici; altra ancora è l’annuncio a Maria che sarebbe stata la madre di un figlio puro che sarebbe divenuto un profeta di Allah, come imparano i musulmani dal Corano.

Dopo di che resta ancora da capire, e così sarà fino alla fine della follia dell’ecumenismo, cos’abbiano a che fare i cattolici con i musulmani nel ricordo della Vergine Madre di Dio, la quale per i primi è dogma rivelato da Dio, mentre per i secondi è pura blasfemia.

Ma la follia dell’ecumenismo è la figlia prediletta della follia del Vaticano II, quella follia che continua ad impestare le menti e i cuori dei chierici moderni che credono di fare cosa gradita a Dio violando il Primo Comandamento e i dogmi mariani della Chiesa cattolica. E ne menano perfino vanto, tanto sono stolti!

Ora, quando la temerarietà dell’uomo giunge ad accostare la verità e l’errore, pretendendo che l’una e l’altro possano incontrarsi e coabitare nello stesso spirito dell’uomo, due sole cose sono possibili: o la verità soverchia e annienta l’errore o l’errore sfregia la verità e la rende irriconoscibile.
Nel nostro caso, col “celebrare” insieme la “figura” di Maria, cattolici e musulmani: o i musulmani accolgono l’elezione divina di Maria e l’Incarnazione del Verbo per opera dello Spirito Santo – cosa che ancora si aspetta di vedere – o i cattolici si adattano a riconoscere in Maria l’esemplarità e in Gesù la profeticità. Non ci sono altre possibilità.

D’altronde, un’operazione di tal fatta, volta a ridimensionare Maria Vergine Immacolata e a limitarla alla sua mera umanità, sia pure eminente, è di quelle che, secondo la follia ecumenista, prende due piccioni con una fava: accomuna gli inaccostabili cattolici e musulmani e accontenta gli eretici cristiani non cattolici; così che non ci sarebbe cosa migliore da fare se non quella che fanno i prelati moderni un tempo cattolici… come abbiamo raccontato fin qui.
In questo caso, com’era facilmente prevedibile, l’errore ha sfregiato la verità, per di più per mano dei chierici cattolici, che un giorno vanno in Piazza di Spagna a Roma a venerare l’Immacolata Concezione e l’altro vanno a Montecassino ad accordarsi con i musulmani per dileggiarLa.

Per concludere, possiamo solo dire: No! Grazie. A noi cattolici fedeli seguaci di Gesù Cristo, timorosamente sottomessi ai comandi di Dio, queste follie non ci interessano. E poco importa che le coltivino i vescovi o i papi, a questo punto non ci interessano neanche loro… che continuino a fare i vescovi e i papi del Vaticano II… noi persevereremo nell’appartenenza alla Chiesa cattolica di sempre, nella sequela di Cristo, implorando l’intercessione della Madre di Dio perché ci ottenga dal suo Divino Figlio di rimanere saldi nella Fede.




Annunciazione
Antoniazzo Romano, Basilica di Santa Maria sopra Minerva, Roma


di Giovanni Servodio
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1763_Servodio_Misericordia_dialogo_blasfemia.html

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