ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 12 dicembre 2016

Rigor mortis (tuae)

Un giovane risponde a Papa Francesco


S. Messa tradizionale: Oxford Oratory, 2009


Sì, la Messa antica è rigida – è questa una delle ragioni per cui noi giovani l’amiamo

Essa è bella, profondamente cattolica e senza compromessi


In un’intervista pubblicata recentemente, Papa Francesco ha detto che era perplesso davanti ai giovani che sono attratti dalla Messa latina tradizionale. « Cerco sempre di capire che cosa c’è dietro persone che sono troppo giovani per aver vissuto la liturgia preconciliare e che però la vogliono. A volte mi sono trovato davanti a persone molto rigide, a un atteggiamento di rigidità. E mi chiedo: come mai tanta rigidità? »
(citazione dalla conversazione introduttiva in
“Jorge Mario Bergoglio - Papa Francesco, Nei tuoi occhi è la mia parola- Omelie e discorsi di Buenos Aires, a cura di Antonio Spadaro, Rizzoli editore, 2016, Milano”

Come persona nata dopo le riforme liturgiche, ma che preferisce la Messa antica, sento di poter rispondere a questa domanda.

Innanzi tutto, la Messa antica è molto semplicemente più bella della moderna: più belli i paramenti, i canti sono più solenni, c’è molto più rispetto. La bellezza è un attributo di Dio. Se la bellezza diminuisce, diventa più difficile vedere Dio.

Secondo, la Messa antica offre un senso più profondo dell’identità cattolica. Oggi, la Messa in numerose parrocchie è divenuta troppo simile alle celebrazioni protestanti. E se vogliamo essere protestanti, possiamo sempre facilmente convertirci.

Invece io amo il ritorno al latino. Il latino è la lingua dei cattolici occidentali fin dall’inizio. Se l’obiezione è che nel passato era la lingua più parlata e che oggi la gente non la usa più, allora che tutte le Messe siano in inglese, o magari in cinese. Il latino non è solo una lingua antica: è il simbolo della nostra identità.

In terzo luogo, circa la rigidità, direi che Messa antica è «rigida» di per sé – e questa è una buona cosa. Noi giovani abbiamo bisogno di una certa rigidità, circondati come siamo da sistemi di pensiero debole e da «società liquide». Se percepiamo la Messa come qualcosa di rigido, di intransigente e di rigoroso, ecco che essa diventa attraente. Se si tratta proprio di qualcosa di sociale, allora lì abbiamo il miglior ambito sociale in cui andare.

Se questo non vi persuade circa il valore durevole della Messa antica, allora che direte di questo: pensate a tutti i santi che sono stati modellati da essa nel corso dei secoli.
Se essa li ha prodotti, non può essere poi così malvagia. O no?

di Paolo Gambi

1 dicembre 2016


  Pubblicato sul sito inglese Catholic Herald 


lunedì 12 dicembre 2016

attenti al trucco del "fil di ferro"

Nessuno ancora ha mangiato la foglia? Scusate, ma cos'altro vi ci vuole per rimettere in funzione il cervello?

Il grande "regalo" che ci ha fatto il papa gesuita (doveva essere un ossìmoro, stando a sant'Ignazio di Loyola) è averci abituati alla mentalità secondo cui «anche un Papa può tipicamente dire cazzate» (quanti papi ci vorranno per estirpare questo virus?).

Ed è salito al soglio precisamente dopo il Papa che guadagnava più citazioni e tifoserie nei blog e su facebook.

La riconoscete? È la nota tecnica del "fil di ferro": non potendolo spezzare con la sola forza, lo pieghi sempre sullo stesso punto, una volta troppo in là, una volta troppo in qua. All'improvviso, quando meno te lo aspetti, cede.

E quel punto è l'errore di confondere l'ufficio del Papa con la persona del Papa.
http://letturine.blogspot.it/2016/12/attenti-al-trucco-del-fil-di-ferro.html

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