CORAGGIO E' NATO UN BAMBINO
In questi tempi di confusione, sbandamento e sconcerto ci chiediamo che cosa penserebbero, direbbero e farebbero i sacerdoti e anche laici ai quali era stata affidata, a suo tempo, la nostra formazione cristiana e cattolica
di Francesco Lamendola
In questi tempi di confusione, di sbandamento, di sconcerto, nei quali i buoni cattolici si sentono frastornati, abbandonati, perfino traditi, da quella Madre amorevole e misericordiosa alla quale erano stati affidati sin dal Battesimo, tante volte ci siamo chiesti che cosa penserebbero, che cosa direbbero, che cosa farebbero i sacerdoti, e anche i laici, ai quali era stata affidata, a suo tempo, la nostra formazione cristiana e cattolica. Farebbero finta di non vedere, di non sentire, di non accorgersi del sovvertimento in atto dentro la Chiesa, mirante a rovesciare completamente la liturgia, la pastorale e la stessa dottrina cattolica, a cominciare dalla morale e finendo con l’insegnamento relativo ai Novissimi? Come potrebbero adattarsi? Come riuscirebbero a fare buon viso, vedendo calpestate, sminuite, derise le cose che per loro erano più sacre, o, quel che è ancora peggio, vedendone capovolte sia la forma che i contenuti, al punto da esser divenute irriconoscibili?