Forse è malato e sta in carrozzella?

Una lettera a L'Osservatore Romano

di Don Francesco Cupello

Ci si mette ora anche l’O.R. ad avallare comportamenti anomali nella Sacra Liturgia? 

  

Nel N. del 31 gen. 2018 a pag. 5 vengono pubblicate due foto di Padre Constable mentre celebra la S. Messa: in una lo si vede abbracciare una chitarra, mentre celebra messa, e nell’altra lo si ritrae mentre celebra  stando seduto e in abiti civili, con addosso solo una stola, che però sembra una sciarpa bianca.
Forse è malato e sta in carrozzella?
In questo caso nella didascalia bisognava dirlo, altrimenti è una avallare in pieno ciò che invece è degno della più ferma riprovazione.
Che senso del sacro si trasmette in siffatto modo? Lo dimostra già quella persona che sta in piedi dietro l’altare a braccia conserte. 

Una volta entrai in una chiesa ortodossa e, pur sostando soltanto all’ingresso, fui ripreso da un “addetto”, perché stavo a braccia conserte. L’impegno per i poveri non ci dispensa dal rispetto per la Divina Liturgia, che mi fa inginocchiare in adorazione davanti al sublime e grande Mistero dell’Eucaristia, onde divenire poi capace di inchinarmi nel servire i poveri.

Io mi inginocchio davanti a un vescovo come Casaldàliga, sicuramente un santo vescovo, ma mi chiedo quanti si inginocchiano davanti all’altare, quando lo stesso vescovo vi celebra l’Eucaristia in abiti borghesi, addirittura in maniche corte.
L’O.R. (17.02.2018, pag. 6) non aveva proprio altre foto di Casaldàliga?

Anche qui c’è un inammissibile avallo di un comportamento, a prescindere dall’indubbia grande statura morale e pastorale dell’intrepido vescovo, del tutto anomalo e decisamente riprovevole.
Aspettiamoci adesso gli emuli o quantomeno le “rivalse” di quanti già comportandosi in tal modo, si faranno beffe di chi li ha richiamati o li richiamerà all’ordine.

Grazie dell’attenzione

Don Francesco Cupello

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2375_Don_Cupello_Lettera_Osservatore_Romano.html