Quanti e quali sono i Dogmi che vincolano il Cattolico al Deposito della Fede
Rispondiamo alla e-mail di una famiglia, madre e padre, che ci hanno chiesto un chiarimento su quali – e quanti sono – i Dogmi della nostra Fede per i quali il vero cattolico è vincolato. Nella e-mail ci spiegano che, portando i due figli per fare il Catechismo, si sono trovati spiazzati dal momento che – nella loro parrocchia – non si parla di questo e il catechismo è ridotto ad incontri sociali, feste di intrattenimento.
Carissimi Amici,
vi ringraziamo per averci posto alcune domande interessanti e per averci dato il permesso di dare la vostra testimonianza a quanto accade, purtroppo, nelle nostre parrocchie dove – la vera Catechesi – è ridotta alla socializzazione. Ciò che fa ben sperare per i nostri animi, la nostra stessa ragione è come voi stessi abbiate compreso che è proprio imparando il vero Catechismo che si può – poi – crescere e maturare in una autentica vita sociale.
Noi, infatti, amiamo ripetere che esiste da sempre una DOTTRINA SOCIALE della nostra Fede cattolica, ma che se a questa vien tolta la DOTTRINA rimane solo un volgare social-socialismo che non produrrà un bel nulla, ossia, non ci migliorerà affatto, ma andrà a generare società SENZA DIO, il quale verrà sostituito da “io”, perché è ovvio: dove si creano dei vuoti, questi andranno riempiti da qualcos’altro, non si scappa!
LE VERITA’ DI FEDE, ossia i famosi “dogmi”, per i quali siamo vincolati dal Battesimo, sono un totale di 44 “pronunciamenti“, raggruppati in otto grandi temi e che sono poi uno sviluppo, esplicitazione dei 21 dogmi contenuti nel Credo: Dio Padre, Dio Gesù Cristo con la sua storia, la creazione del mondo, l’essere umano creato ad immagine di Dio, la Vergine Maria Madre nostra e della Chiesa, la Chiesa istituzione divina con il ruolo del Pontefice, Dio Spirito Santo, i Sacramenti e per concludere le verità ultime dette “escatologiche” ossia, il nostro destino ultimo con la resurrezione della carne e la vita eterna. Troviamo il tutto sistematicamente approfondito nel Catechismo della Chiesa Cattolica, vedi qui, e nel Compendio vedi qui. Per chi vuole il Catechismo Romano Maggiore, detto san Pio X, lo può trovare qui.
Come possiamo ben vedere – la Fede della Chiesa – è tutta qui, pura e semplice, per i semplici, i piccoli, che non vuol dire gli “stupidi”, ma coloro che si fidano di Dio e con umiltà credono, come afferma Gesù: «…ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me»(Mt.11,5-6). Tutto il lavoro della Chiesa in questi duemila anni – compresi i lavori dei concili specialmente i primi e il concilio di Trento – è stato fatto per chiarire queste verità di Fede e proteggerle dalle varie eresie con, appunto, i DOGMI, ossia pronunciamenti attraverso i quali definire, una volta per tutte, come dovessero essere intesi i diversi argomenti.
Perciò è inutile andare a caccia di un elenco specifico. Dogma, del resto, è anche il CANONE DELLA SCRITTURA che la Chiesa seppe ben identificare, tra tanti testi, quali fossero quelli “divinamente ispirati” da quelli poi detti “apocrifi”, così come è dogma di Fede TUTTO ciò che la santa TRADIZIONE ha tramandato nel tempo a cominciare da quel DEPOSITUM FIDEI affidato da san Paolo: “O Timoteo custodisci il deposito, evita le chiacchiere profane e le obiezioni della così detta scienza professando le quali taluni hanno deviato dalla Fede” (1Tim.6,20) dentro il quale troviamo anche tutta la parte ETICA E MORALE che la giovane Chiesa impartiva alle comunità cristiane per un autentico vivere nel sociale.
Così: i Sacramenti sono dogmi vincolanti e sono spiegati singolarmente nel Catechismo, Essi sono il frutto della “Grazia” proprio perché stabiliscono le regole d’oro che devono caratterizzare i “buoni cristiani” nella vita sociale. Tutto ciò che è formulato e spiegato nel Catechismo è dogma e vincola il battezzato, se egli vuole dirsi davvero “cattolico” e percorrere la strada della croce, della vera salvezza.
Come dal Battesimo che è Sacramento di “iniziazione” (che non vuol dire occultismo, sètta di Illuminati come si pretende altrove), così è dogma vincolante la Presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, come è dogma il Matrimonio indissolubile, con tutto ciò che questo comporta; il Sacerdozio Ordinato – solo agli uomini – e di conseguenza il potere conferito solo a lui, mediante la Chiesa, di rimettere tutti i peccati, tranne alcuni gravissimi, che possono essere rimessi solo dal Vescovo e dalla Santa Sede, cioè dal Papa, e sono la scomunica per atti gravi o di eresia, l’aborto, l’offesa pubblica contro l’autorità petrina nel suo svolgimento di maestro della sana dottrina.
Da qui l’insegnamento della Chiesa sul concetto di PECCATO, cosa è peccato e cosa non lo è, cosa sono i peccati veniali e quelli mortali, si legga qui un imponente Discorso di Paolo VI sul Peccato Originale, atto a contrastare quanti già – durante l’ultimo concilio – intendevano minarne la dottrina. Si legga anche qui il n.406 del Catechismo. Queste le fondamenta della Dottrina scaturita dagli insegnamenti degli Apostoli e dai Vangeli che indica, insieme al rispetto ed all’applicazione di tutti e Dieci i Comandamenti, anche i seguenti dei quali, purtroppo, oggi non si parla più:
- 1) i sette vizi capitali;
- 2) i dodici frutti dello Spirito Santo;
- 3) i sei peccati contro lo Spirito Santo, imperdonabili (Mc.3,28-30)
- 4) i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio
Così parlando delle questioni “Ultime” dette Novissimi, escatologia, abbiamo l’Inferno quale dogma di Fede: “Il dogma dell’Inferno è la verità più terribile di nostra fede; e noi ne siamo certi come dell’esistenza di Dio e dell’esistenza del sole; non vi essendo verità più chiaramente rivelata che quella dell’Inferno, da Gesù Cristo ben quindici volte affermata nel suo Vangelo…” (vedi e scarica qui testo integrale in formato pdf). Così è per il Purgatorio, la Vita Eterna che è strettamente legata, anzi indivisibile ed irrinunciabile dall’evento che ha reso questa verità “un dogma”: l’Incarnazione, morte di Redenzione e Risurrezione di Gesù Cristo.
Perché è importante sottolinearlo? Tutti i dogmi della Fede Cattolica, non nascono dal nulla, non sono creati dalla Chiesa o dai Papi, non sono stati inventati come legge morale e sociale, ma provengono tutti da Gesù Cristo stesso. Sono VINCOLANTI perché metterne in dubbio uno solo, influisce immediatamente sull’identità del Cristo e su ciò che ha detto e fatto. La storia delle eresie ce lo insegna. Tutte le eresie nascono e si espandono avendo come soggetto da colpire GESU’ IL CRISTO!
Molte eresie, vedi Lutero…. nascono con la scusa dell’uomo, con la scusa di difenderlo dagli “egoismi” clericali del papato e dal suo Magistero, si usa L’UOMO, la sua povertà, la sua debolezza per cambiare IL MESSIA, per accomodarlo ai tempi e alle mode, vedi qui i nostri Dossier.
E infatti: cosa è questo Deposito? Esso indica quel “BENE” per l’Uomo di cui il depositario che è la Chiesa con i Vescovi e il Papa, non è proprietario, ma soltanto fedele custode. Nel linguaggio della Chiesa la parola “deposito” indica le verità di Fede contenute nella Rivelazione divina, integra e completa, che troviamo nella Tradizione divino-apostolica e nella Sacra Scrittura. NESSUNO PUO’ MODIFICARLO, neppure un Papa. A questo deposito appartengono soltanto le verità di Fede che fanno parte della Rivelazione pubblica, che riguarda cioè tutti i fedeli e che si è conclusa con la morte degli Apostoli. Sono fuori le rivelazioni private, che si sono verificate lungo i secoli, anche sericonosciute genuine e di grande importanza, dalla Chiesa, come le apparizioni della Vergine Santa a la Salette, a Lourdes e Fatima per esempio, queste sono di AIUTO AL DEPOSITO DELLA FEDE ma non lo sostituiscono… Se sono vere, infatti, non potrebbero sostituirlo, perché diversamente sarebbero false!
I fedeli, per tanto, sono strettamente obbligati e vincolati a credere con fermezza tutto ciò che è contenuto nel deposito della Fede, e tutto ciò che la riguarda anche attraverso ciò che si chiama DEVOZIONE POPOLARE, da non confondersi con le “pro loco“, con le feste popolari di matrice folcloristica anche se alla base c’è il contenuto della Devozione autentica. Per tale Devozione popolare, infatti, non si intendono i richiami folcloristici MA LA PREGHIERA, IL CULTO AI SANTI, IL SANTO ROSARIO, LA DEVOZIONE ALLA VERGINE SANTISSIMA, LA DEVOZIONE AL CUORE DIVINO DI GESU’, TRIDUI E NOVENE. Queste DEVOZIONI NON SONO OBBLIGATORIE tuttavia attenzione, non è neppure lecito muover loro battaglia! E devono indurre il fedele alla CONVERSIONE al Cristo.
Per esempio: il Culto a Maria e i dogmi mariani, sono vincolanti eccome! Oggi va di moda affermare che non è obbligatorio credere alla “verginità” di Maria santissima! o si mette in dubbio la castità di san Giuseppe perchè, dicono, non è importante… FALSO! I dogmi mariani e la santa castità di san Giuseppe, sono estremamente collegati all’identità di Gesù Cristo e sono vincolanti con la Dottrina Cattolica.
Perciò laddove è vero che non si è vincolati a dire il Rosario, o a fare pratiche “devozionali”, è anche vero però che un cattolico – e che tale voglia dirsi – NON può affermare contrarietà ai dogmi mariani che sono i seguenti:
- 1) la Teothokos, quando Maria santissima venne riconosciuta “Madre di Dio” al concilio di Efeso, in difesa proprio dell’identità del Divin Figlio;
- 2) la Immacolata sempre Vergine Maria, quando il beato Pio IX riconobbe, dogmaticamente, che la Vergine Santa era ciò che la Chiesa da sempre aveva proclamato ed insegnato “degno di Fede”, ossia LA TUTTASANTA, LA TUTTAPURA;
- 3) il dogma della Assunzione al Cielo di Maria Vergine in Anima e corpo, da parte del venerabile Pio XII di un “mistero” già da secoli contenuto nel Rosario, il IV glorioso, e dunque un fatto che la Chiesa nella sua specifica TRADIZIONE ha sempre riconosciuto come vero;
- 4) infine Maria Mater Ecclesiae proclamazione ufficiale da parte di Paolo VI a chiusura dell’ultimo concilio Vaticano II. Non un nuovo dogma, ma riconoscimento ufficiale e proclamazione di quanto la Chiesa ha sempre creduto.
Dunque: questa – e non altra – trasmissione pura e genuina del Vangelo, attuata nella Chiesa attraverso la successione apostolica nella TRADIZIONE, è l’unica norma dell’autenticità e della certezza della Fede. Lo affermavano, per altro i primi scrittori cristiani, citiamo questi come esempio: “La Tradizione è la regola della Fede, immutabile e irreformabile, che la Chiesa ha ricevuto dagli Apostoli, gli Apostoli da Cristo, Cristo da Dio” (Origene), e ancora: “Bisogna credere quella sola verità che in nessun modo è discorde dalla Tradizione apostolica ed ecclesiastica” (Origene), e se non bastasse: “Non abbandonerai i precetti del Signore, ma conserverai ciò che hai ricevuto, senza aggiungere nulla” (Didachè).
Queste affermazioni le troviamo ben chiare ed incise nell’Apocalisse: “Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro, a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro” (Ap.22,18-19).
Tanto per fare un ultimo esempio di quanto sta accadendo oggi nella Chiesa…. …viene buona un’altra raccomandazione del Card. Caffarra: ”Ai fedeli cattolici così confusi circa la dottrina della fede riguardo al matrimonio dico semplicemente: leggete e meditate il Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 1601-1666. E quando sentite qualche discorso sul matrimonio, anche se fatto da sacerdoti, vescovi, cardinali, e verificate che non è conforme al Catechismo, non ascoltateli. Sono ciechi che conducono altri ciechi“, clicca qui testo integrale.
Noi qui abbiamo sintetizzato argomenti davvero immensi per i quali voi stessi, ora, potrete continuare l’approfondimento.
Purtroppo siamo in tempi assai gravi, di grave apostasia e di gravi eresie che, dalla condanna profetica di san Pio X contro il Modernismo – sintesi di tutte le eresie – vediqui, oggi ci ritroviamo a dover combattere non contro le persone, ma contro affermazioni eretiche seminate e pronunciate nientemeno che dai Vescovi, dalle alte gerarchie di quella che non possiamo più chiamare LA CHIESA CATTOLICA ma, seguendo le descrizioni della beata Caterina Emmerich, è una vera”falsa chiesa”, la neo-chiesa, possiamo parlare degli “ultimi tempi” come spiegava san Luigi M. Grignion de Montfort, vedi qui, attraverso i quali è proprio la Vergine Santa a venirci incontro e a promettere la soluzione finale. Naturalmente è necessario per noi capire da che parte stare e come stare, cosa fare, a cominciare dal vivere in modo coerente al Vangelo la nostra Fede e la nostra storia personale, per essere autentici testimoni del Risorto.
Dobbiamo capire che – dottrina e dogmi – non sono impedimenti alla nostra libertà, al contrario… sono DIAMANTI PURI, il tesoro del campo, le perle preziose che provengono dalle parole, ma anche dalla vita stessa di Gesù Cristo che ci sollecita, con l’esempio, a fare ciò che è BENE fare, come ha fatto Lui. Dobbiamo amarli e non contestarli, accoglierli e non discuterli, vederli come sono: dei sì a Dio, come il Fiat di Maria e di Giuseppe, e non dei “no” alla nostra libertà.
Teniamo a mente San Basilio quando profetizza, circa nell’anno 372:
- «I fedeli stanno in silenzio, ma ogni lingua blasfema è libera di parlare. Le cose sacre sono profanate. I laici davvero cattolici evitano i luoghi di preghiera come scuole di empietà e sollevano le braccia in preghiera a Dio nella solitudine, gemendo e piangendo» (Epistola 92).
- Quattro anni dopo aggiunge: «Le cose sono giunte a questo punto: la gente ha abbandonato i luoghi di preghiera e si è radunata nel deserto. È uno spettacolo triste. Donne e bambini, vecchi ed infermi, soffrono all’aria aperta, in inverno sotto la pioggia, la neve, il vento e le intemperie e, in estate, sotto un sole cocente: essi sopportano tutto ciò perché non vogliono aver parte al cattivo fermento ariano» (Ep. 242).
- E ancora: «Solo un peccato è ora gravemente punito: l’attenta osservanza delle tradizioni dei nostri Padri. Per tale ragione i buoni sono allontanati dai loro paesi e portati nel deserto» (Ep. 243).
Ricordiamo anche:
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Laudetur Jesus Christus
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