Le vie del petrolio sono infinite
– Buongiorno a lei.
– Lei è un petroliere, vero?
– Esatto.
– E, in quanto petroliere, sta per partecipare al summit in Vaticano, giusto?
– Proprio così.
– Da dove viene?
– Dal Texas.
– Senta signor petroliere, si sarebbe mai aspettato un simile invito?
– Beh, sinceramente, fino a qualche anno fa no. Ma ora con Francesco tutto è cambiato.
– Cioè?
– La Chiesa in uscita, sa…
– Ah, già. Quindi in uscita anche verso i petrolieri…
– No, in uscita come il petrolio dal pozzo. Eh! Eh!
– Ma senta, signor petroliere, che cosa si aspetta dal summit in Vaticano?
– Beh, si parlerà di ecologia, fonti energetiche, rispetto del creato, sostenibilità. Quelle cose lì. Le solite…
– E voli petrolieri che cosa avete da dire in proposito?
– Niente. Noi veniamo più che altro per ascoltare. Vorremmo riflessioni profonde. Sa, noi siamo abituati ad andare in profondità. Eh! Eh!
– Già, capisco. E che cosa vorrebbe sentirsi dire, lei petroliere, dal papa e dai monsignori del Vaticano?
– Beh, vorrei prima di tutto una bella benedizione. Per noi e per i nostri pozzi.
– E poi?
– E poi spero in un’alleanza.
– Alleanza?
– Sì, fra la Chiesa e noi.
– Perché?
– Perché siamo entrambi fornitori.
– Cioè?
– Di energia. Loro per l’anima, noi per tutto il resto. Eh! Eh!
– E come la mettiamo con l’inquinamento?
– Oh… un effetto collaterale, dopo tutto…
– Ma il papa raccomanda di non inquinare…
– E noi mica inquiniamo di proposito. Ogni tanto una piattaforma può saltare in aria, una petroliera può spezzarsi. Ma il papa lo dice sempre: chi è senza peccato… E lei certamente non starà a guardare la pagliuzza nel nostro occhio…
– Beh, una pagliuzza bella grande. Un incidente vostro è sempre una tragedia per l’ambiente. Petrolio ovunque, natura contaminata, animali uccisi…
– Scusi, ma chi è lei per giudicare?
– Vabbé. Che mi dice delle fonti alternative?
– Ne sentiamo parlare. Ma noi siamo persone con i piedi ben piantati per terra, e anche sotto. Quindi poco alternativi.
– E non temete che il papa vi sgriderà?
– Lei vuole scherzare. Mica siamo monsignori di curia…
– Ma non le sembra strana questa alleanza Chiesa-petrolieri?
– No, perché? I re magi a Gesù Bambino portarono in dono oro. Noi portiamo oro nero.
– Ma i vostri guadagni non vi sembrano esagerati?
– No! Sono le tasse che fanno crescere il prezzo della benzina. Meno male che il Vaticano vende la benzina a basso costo. Un bell’esempio.
– Senta signor petroliere, il Vaticano dice di sperare in una vostra conversione: dal petrolio ad altre fonti. Ce la farete?
– Oh bella. Io pensavo che il Vaticano si occupasse di altri tipi di conversioni…
– Mi risponda, per favore…
– Ma certo che ci convertiremo. Ora stiamo facendo discernimento…
– E che mi dice dei rifiuti, delle scorie che voi producete?
– Un altro effetto collaterale, trascurabile…
– Il papa vi tirerà le orecchie?
– Lei insiste. Non lo sa che il papa è misericordioso?…
– Quindi siete fiduciosi.
– Certamente. D’altra parte noi petrolieri abbiamo molto in comune con la Chiesa.
– Si spieghi…
– Pensi alla parola petrolio.
– Non capisco.
– È composta da petra, roccia, e oleum, olio.
– ?
– Pietra, come Pietro, il papa. Olio, come quello che la Chiesa usa per i sacramenti…
– Questo parallelismo mi sembra un po’ tirato per i capelli…
– Ma no! Noi per l’economia siamo una pietra, un fondamento. E con il nostro olio ungiamo, ungiamo molto. Ruote, soprattutto…
– Cambiamo argomento: auto elettriche. Non le temete?
– No. Perché dovremmo?
– Niente benzina, niente petrolio. Voi diventate inutili.
– Ma no. Il mondo è grande, i mercati sono tanti…
– Ma il papa dice…
– Guardi. Lei non immagina con quante diocesi degli Usa abbiamo firmato accordi per i diritti di concessione.
– Ma il papa…
– Il papa giustamente parla di ecologia eccetera. Poi c’è la realtà. E nella realtà una mano lava l’altra. Anzi, unge l’altra. Eh! Eh!
– Signor petroliere, lei è un cinico…
– Ma no, solo realista.
– Ma il papa…
– Guardi, ciò che ci accomuna alla Chiesa è molto più di ciò che ci divide…
– Esempio?
– Anche noi, come la Chiesa, sondiamo: loro gli animi, noi i terreni.
– Uhm…
– Anche noi facciamo zampillare: loro l’acqua di vita eterna, noi il petrolio per la vita di quaggiù.
– Ha letto la Laudato si’?
– Certo!
– E che ne pensa?
– Ottima enciclica.
– Anche là dove dice no al petrolio e sì alle energie rinnovabili?
– Certamente.
– Ma come?
– È utile che ci sia un dibattito in proposito. E mentre gli altri dibattono, noi produciamo.
– Avverto altro cinismo…
– Ma no! Vorrei comunque tornare su ciò che ci unisce alla Chiesa.
– Prego.
– Per esempio il numero sette.
– Cioè?
– Noi, compagnie petrolifere, siamo le sette sorelle. Sette, come i sacramenti.
– Uhm…
– Noi scaviamo pozzi. E Gesù dove sedeva? Presso un pozzo!
– Ma che c’entra?…
– Acqua, pane, vino, petrolio. Nel Vangelo se ne parla spesso.
– Ma che petrolio! Olio, olio!
– E poi anche noi siamo onnipotenti…
– Basta, lei sta esagerando! Adesso è blasfemo!
– Ma no, si calmi. È solo realismo.
– Comunque, che cosa porterete in dono al papa?
– Stavamo pensando a un barile di buon vecchio greggio…
– Greggio?
– Sì, ma poi ci è sembrato un po’ banale. Così abbiamo pensato a un giacimento.
– Un giacimento?!
– Sì.
– Per il Vaticano?
– Sì.
– E dove?
– Non possiamo dirlo.
– E il Vaticano aderirà all’Opec?
– Se lo vorrà…
– Questa poi!
– Ma come, non lo sa? Le vie del petrolio, caro signore, sono infinite!
Aldo Maria Valli
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