ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 31 luglio 2018

Amici suoi

Protetti del cardinale in disgrazia McCarrick "non sapevano nulla" e ora sono "rattristati e trauma…

Foto: © gloria.tv, CC BY-ND#newsVwnaneivnh

https://gloria.tv/photo/ApWi8gsrEksz4TFoXAGEdvkHR

IL PONTEFICE FELICEMENTE REGNANTE È PROPRIO SFORTUNATO CON I SUOI AMICI E SOSTENITORI. QUALCHE ESEMPIO.

Bisogna dire che il Pontefice regnante è proprio sfortunato nella scelta dei suoi amici e sostenitori, e il caso McCarrick (oltre a quello di mons. Pineda, vescovo ausiliare di Tegucicalpa, e a quelli del Cile) sta a dimostrarlo.
Mc Carrick, un esponente di primo piano dell’ala dei vescovi progressisti americani (fra cui c’era anche Rembert Weakland, il grande critico di Giovanni Paolo II e di Joseh Ratzinger) è stato obbligato a rinunciare alla berretta dalla tempesta che si è scatenata negli Stati Uniti. Ma prima che questa tempesta si scatenasse, ha avuto il tempo, da gran consigliere di papa Bergoglio, di riuscire a far promuovere all’importantissima diocesi di Chicago il suo amico Blaise Cupich, subito fatto cardinale. Grande estimatore del gesuita James Martin, portabandiera del popolo LGBT nella Chiesa, e che in questi giorni teme che si scateni una “mentalità di caccia alle streghe” nei confronti dei sacerdoti omosessuali. E McCarrick ha vissuto per anni insieme – senza che stranamente il suo amico si accorgesse mai di nulla – con un prelato, Kevin Farrell, nominato (e fatto cardinale) dal Pontefice regnante Prefetto della Congregazione per i Laici, la Famiglia e la Vita.
E quando non era Mc Carrick a consigliare il papa, ci pensava il card. Roger Mahony, sollevato dai suoi uffici episcopali dal successore, mons. Gomez (che ancora non è stato fatto cardinale, a dispetto del fatto che sia un ottimo presule; ma è dell’Opus Dei, e su di loro c’è la messa al bando…) a causa – indovinate – di problemi di abusi.
I cardinali e vescovi cileni come sappiamo sono nei guai; e fra di loro un altro grande elettore, amico e uomo di fiducia di Bergoglio, il card. Errazuriz Ossa, che ha ammesso di non aver preso iniziative per vari anni nei confronti del super abusatore don Fernando Karadima. Mentre un altro sostenitore di Bergoglio, da lui creato cardinale, il salesiano Ezzati, è stato convocato in questi giorni in qualità di imputato dalla magistratura cilena per questioni di abusi.
Non si può neanche dimenticare che fra gli organizzatori dell’elezione di Jorge Bergoglio al Soglio di Pietro c’era il cardinale belga Danneels, della famosa (da lui definita) mafia di San Gallo, e protagonista di un episodio di copertura di abusi particolarmente odioso: quello di un vescovo che aveva abusato un nipote. Il che non gli ha impedito di apparire a fianco di Bergoglio appena eletto papa nella Loggia delle Benedizioni. Su suo suggerimento il Pontefice si è rapidamente liberato di mons. Léonard, e ha nominato arcivescovo e cardinale a Bruxelles un pupillo di Danneels, De Kesel. Con i risultati che abbiamo sotto gli occhi. Come non si può dimenticare che fra elettori, amici e consiglieri del Pontefice c’era il defunto cardinale Murphy O’Connor. E a questo proposito mi sembra giusto far conoscere le domande che un anno fa, quando il cardinale Murphy O’Connor era ancora in vita, ho rivolto agli uffici competenti, senza ricevere risposta. Eccole.
1)   Se è in corso, o è stata aperta, una pratica relativa al card. Murphy O’Connor, su denuncia di laici britannici, per la sua gestione di uno o più casi di abusi sessuali nel corso del suo episcopato;
2)   Se la pratica è ancora aperta; o se è stata chiusa, e con quale motivazione;
3)  La data di eventuale chiusura della pratica;
4)   Se si è trattato di una decisione emanante dallo sviluppo della pratica stessa, o se vi è stato un intervento superiore in tal senso.
Credo che una risposta, visto che la trasparenza è tanto apprezzata, di questi tempi, sarebbe ben gradita.
C’è da notare, senza volerne trarre particolari deduzioni, che tutte queste persone appartengono all’area cosiddetta progressista della Chiesa. E questo è un dato di fatto. Qualcuno dell’entourage del Pontefice regnante ha ricordato i casi di Groer di Pell, nel campo “conservatore”; ma se su Groer non ci sono dubbi, per quanto riguarda Pell consiglio la lettura di questa documentata inchiesta di Julia Yost su FirstThings https://www.firstthings.com/web-exclusives/2017/07/the-case-against-cardinal-pellper capire quanto c’è di labilità nelle accuse, e di ostilità verso la Chiesa in Australia.
Marco Tosatti

PADRE SPADARO CAVALCA LA TESI DELL’AGGRESSIONE RAZZISTA A DAISY. MA IL CONTROLLO DELLE NOTIZIE? MA LA PRUDENZA?


<Dai primi accertamenti l’aggressione all’atleta… non sarebbe a sfondo razzista>.

Scusatemi, da domani sono in vacanza davvero e vi lascio tranquilli qualche giorno. Ma ho visto un tweet di padre Antonio Spadaro sulla vicenda di Daisy e non mi sono tenuto. Prima leggete questo, riportato da un sito di informazione e cronaca:
“Dai primi accertamenti l’aggressione all’atleta di origini nigeriane Daisy Osakue colpita tra la notte del 29 e 30 luglio a Moncalieri dal lancio di uova da un’auto che l’ha affiancata mentre camminava per strada con alcuni amici, non sarebbe a sfondo razzista.
Secondo i carabinieri che stanno indagando per quanto avvenuto la ragazza stava attraversando la strada ed è stata soccorsa da un gruppo di persone dopo che era stata colpita. In base a quanto appreso dai militari la ragazza non sarebbe né stata picchiata né insultata ma colpita da un lancio di uovo il cui guscio l’ha ferita alla cornea.
Per i carabinieri come detto non ci sarebbe un movente xenofobo e stanno lavorando per identificare gli occupanti della macchina che non sarebbe la prima volta che agiscono così. Infatti nel solo mese di luglio sono stati denunciati altri due casi di aggressione con uova. Nella notte tra il 14 e il 15 luglio, riferiscono gli investigatori dell’Arma, un pensionato ha segnalato lanci di uova contro la sua abitazione, in strada Sanda 47. Mentre il 25 luglio, intorno alle 23, un episodio simile a quello di cui è stata vittima Daisy si è verificato in strada Genova, sempre a Moncalieri, ai danni di tre donne che uscivano da un ristorante che sono state colpite dal lancio di uova da una macchina che viaggiava a tutta velocità”.
Basta, secondo voi, tutto questo per fare in modo che il governo non venga coinvolto? No, ovviamente. Telegiornali, giornali – in particolare quelli di area legata al PD, come Repubblica e Stampa, battono sul tema del razzsimo. E non poteva mancare però il nostro immancabile fiancheggiatore anti-governo e anti-Salvini (sicuramente complice del lancio) che si è prodotto in questo tweet; avallando – ma che importa? – la mezza fakenews sull’aggressione “razzista”. Ma l’ignaziano discernimento? Ma la prudenza, che come sappiamo è una delle virtù cardinali? Ma il controllo approfondito delle notizie (il Nostro, in fondo è direttore di un giornale)? Niente, va tutto bene pur di portare fascine al fuoco anti-Lega. Ma il massimo della comicità è l’accusa contro l’odio. È evidente che gli autori di questo gesto imbecille sono, appunto, degli imbecilli, che riempiono il vuoto delle loro vite e delle loro teste facendo agguati all’uovo. Cercare di montare un caso: va bene per il PD e i suoi organi giornalistici contigui (poi ci stupiamo che le vendite dei giornali calano…) ma Civiltà Cattolica, una volta, aveva una sua dignità. E volendo scherzare, che cosa vuol dire padre Spadaro, quando accenna ai “nostri figli”? Ci sta dando una notizia?

Aggiornamento

Queste sono la foto e la didascalia che padre Spadaro ha pubblicato su Facebook. Lascio a voi ogni commento, non mi vengono le parole.
<Il #crocifisso da esporre in tutti i luoghi pubblici: Daisy Osakue>
Questo è il link a cui potete collegarvi per leggere i commenti.
Marco Tosatti
 http://www.marcotosatti.com/2018/07/30/padre-spadaro-cavalca-la-tesi-dellaggressione-razzista-a-daisy-ma-il-controllo-delle-notizie-ma-la-prudenza/


Segretario di stato Vaticano elogia cardinale modernista Bernardin

Durante le sue vacanze in Trentino, il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin al termine della messa domenicale a Tonadico ha reso tributo allo scomparso cardinale di Chicago Joseph Bernardin (+1996) i cui genitori erano emigrati da questo paese.

Parolin ha definito Bernardin, leader dei modernisti negli USA, "il grande Joseph Bernardin", secondo LaVoceDelNordest.eu (30 luglio). Ha poi proseguito affermando che Bernardin era un "grande pastore ma poi, sopratutto, ha sofferto molto".

Bernardin è stato un eroe dei media anticlericali. Durante il regno di Bernardin (1982-1996), l'arcidiocesi di Chicago ha perso almeno il 25% del suo clero.

Nelle ultime settimane di Bernardin, il presidente Bill Clinton lo aveva premiato con la medaglia presidenziale della libertà. Il suo rito funebre è stato presieduto dal suo caro amico, il cardinale radicale Roger Mahony.

A Bernardin fu attribuita l'impostazione della «Macchina Bernardin» che controllava la Conferenza Episcopale USA e quasi tutte le nomine episcopali.

L'ideologia Bernardin consiste nel non difendere o lodare alcun insegnamento della Chiesa considerato "controverso" [dai media oligarchici] e nell'adottare provvedimenti disciplinari quasi esclusivamente per perseguitare sacerdoti Cattolici fedeli.

#newsAzskkifdmq

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