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martedì 31 luglio 2018

Omaggi secondo il lanzichenecchi

Basilica di San Paolo violata e trasformata in discoteca

La Basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, non è una chiesa qualsiasi. È una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro, in Vaticano. Sorge sul luogo in cui è stato sepolto l’Apostolo Paolo, la cui tomba si trova proprio sotto l’altare. È questa la ragione, per cui è sempre stata méta, nei secoli, di continui pellegrinaggi.
Per questo fa specie quanto accaduto qui questo martedì 31 luglio: nella mattinata, ufficialmente si sarebbe dovuta celebrare una Messa per i chierichetti tedeschi; in realtà chi vi ha assistito ha definito la situazione più simile ad un’autentica profanazione che ad una santa liturgia.
Testimoni diretti ed esterrefatti hanno descritto un quadro inaudito, apocalittico. Il palco – sicuramente adatto ad un concerto rock, ma non al decoro dovuto ad un luogo sacro – con coro, tastiere e batteria sono stati sistemati proprio davanti e sulla sinistra della tomba di S. Paolo, impedendovi di fatto l’accesso ed oscurando totalmente abside e ciborio di Arnolfo di Cambio. Su archi e colonne sono state proiettate luci psichedeliche verdi e blu, gialle e rosse, poi ecco maxi-schermi e impalcature dette “americane”, mentre gli amplificatori sono stati utilizzati a tutto volume, senza alcun rispetto per la Basilica, trasformata per l’occasione in una sorta di gigantesca discoteca.
All’interno gli stessi organizzatori hanno stimato la presenza di circa 9 mila pellegrini tedeschi.  Stucchevole il fatto che il loro servizio d’ordine ed anche un loro sacerdote pretendessero con veemenza d’impedire – letteralmente – a chiunque – turisti, guide, semplici fedeli, addirittura gli stessi parrocchiani – di entrare nella Basilica, dicendo d’aver speso 18 mila euro per l’uso della struttura e quindi accampando diritti di fruizione esclusiva. È dovuta intervenire, secondo quanto riferito da fonti interne, la stessa sicurezza vaticana, per chiarire agli organizzatori con ferma decisione come fosse vietato “privatizzare” l’edificio sacro, qualunque cifra fosse stata versata.
Le celebrazioni dovrebbero continuare, salvo auspicabili interventi dall’alto, sino a sabato mattina. Alcuni fedeli lamentano tuttavia come già domenica scorsa si stessero tenendo, nella basilica, le prove audio ad altissimo volume con brani in perfetto stile rave party. Senza che nessuno abbia evidentemente avuto da ridire alcunché.
Che i tedeschi abbiano ormai umiliato e mortificato la sacra liturgia a proprio uso e consumo, snaturandola, è evidente da tempo; che tuttavia ora pretendano di farlo anche in casa d’altri, è davvero inaccettabile. Resta da capire chi abbia autorizzato un simile utilizzo della Basilica, a quali condizioni e che provvedimenti ora intenda assumere a fronte dello scempio avvenuto, grave e vergognoso.


































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