di Roberto Pecchioli
Famiglia Cristiana, il settimanale dei Paolini, ha finalmente trovato il nemico. E’ Matteo Salvini.
Ci vanno giù pesanti, i buoni padri: Vade Retro Salvini con la didascalia: niente di personale o ideologico. E’ solo Vangelo. Ciò che urta la neo Chiesa non sono le politiche anti sociali di matrice neoliberale, tanto meno l’abortismo o l’esaltazione di condotte contro natura. Ma se qualcuno la pensa diversamente sul tema dell’immigrazione, Belfagor risorge nell’apocalisse dell’arcidiavolo Salvini.
Matteo è il Male Assoluto, un po’ come Berlusconi per certa sinistra, ma neanche il Cavaliere era stato assimilato al Maligno. Peccato che la cronaca parli della chiesa italiana per ben altre questioni. Pensiamo al parroco toscano di 70 anni colto seminudo nel parcheggio di un supermercato in inequivocabile atteggiamento con una bimba di 10 anni. Fatti non separati dai valori: che ne pensano quelli di Famiglia Cristiana? Sono d’accordo con la misericordia del magistrato che ha disposto solo gli arresti domiciliari per un reato disgustoso? Vade retro anche lui, o ci limitiamo a Salvini?
Intanto, fervono i preparativi per un’altra edizione del gay pride, stavolta nella calda estate riminese. Qualche cattolico locale, non al corrente delle novità ecclesiali, ancorato a valori disapprovati dal giornale paolino, propone antiquati rimedi, come messe di riparazione, preghiere e simili. Il vescovo, monsignor Lambiasi, non è d’accordo, lancia “ponti per il dialogo” in imbarazzo per l’iniziativa dei fedeli, non per la mascherata LGBT. La chiesa dialoga da oltre mezzo secolo con i suoi nemici, ma al termine della discussione è rimasta sola, finendo per dare ragione all’avversario.
Nemico, poiché Satana è il nemico, è chi si oppone all’immigrazione incontrollata. Il resto sono quisquilie. Chiese vuote, vocazioni in caduta libera, frequenza ai sacramenti minima, matrimoni religiosi rari, vincente tutto ciò che la cattolicità osteggiava, a partire dalla banalizzazione dell’aborto sino alle forme più immonde di sessualità, alla violenza, al denaro come unico valore, alla disgregazione familiare.
Ma Satana si chiama Salvini. Emma Bonino, in compenso, abortista, guerrafondaia amerikana, è gratificata del titolo di grande italiana, attribuito peraltro da un cittadino argentino. In una copertina di Famiglia Cristiana compare Giorgio Napolitano, insignito del titolo di uomo dell’anno 2011. Aveva appena realizzato il golpe che disarcionò con l’aiuto determinante dei “mercati” un governo regolarmente eletto dai cittadini italiani.
L’anno prima l’ambito riconoscimento paolino toccò a Laura Boldrini, all’epoca esponente dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, che importa se Donna Laura è tutt’altro che religiosa e si presenta dinanzi al Papa in ciabatte. Anche il professor Monti è stato omaggiato dell’inchino di Famiglia Cristiana. Sorridente, tiene in braccio un bimbo dai tratti africani, con il titolo profetico e rassicurante: l’Italia di domani.
Dunque, Salvini è in buona compagnia. Se i modelli positivi sono quelli citati, è fondata la probabilità che il demonio non sia il politico milanese. Chiedano un parere all’esorcista, ricordando che un papa del secondo novecento, Paolo VI, concluse il suo pontificato ammettendo che il fumo di Satana era penetrato nella Chiesa.
La chiesa degli uomini ha concluso il suo trasbordo ideologico trasformandosi in agente della globalizzazione come tanti, nel supermercato totale occupa lo scaffale che offre il prodotto-ristoro spirituale, leggero, a buon mercato.
Ci perdoni l’Eterno, ma c’è una parabola che non abbiamo mai capito del tutto. E’ quella del figliol prodigo, la pecorella smarrita più importante del figlio fedele, buono e onesto. A furia di inseguire le pecorelle smarrite, si è disperso il gregge, messa da parte l’essenza del messaggio. Gesù Cristo disse “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.“.
Anche questo è Vangelo, signori di Famiglia Cristiana che parlate di fatti non disgiunti dai valori. Nulla di personale o di ideologico neanche da parte nostra, ma se a Salvini tocca un “vade retro”, quale esorcismo salverà i preti infedeli, i pederasti, coloro che vendono le chiese per farne centri commerciali? Il vostro giornale si richiama alla famiglia. E’ troppo chiedervi di battervi per la sua unità, per la sua stessa definizione, comunità naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna aperta all’accoglienza dei figli? Almeno su questo, Salvini la pensa come la tradizione di cui siete eredi. I vostri uomini e donne dell’anno, Boldrini e Napolitano, la grande italiana Bonino, no di certo.
Avete confuso un popolo in quanto siete confusi voi per primi. Tanto da scambiare Salvini per Satana e Emma Bonino per Santa Maria Goretti. Non ci permettiamo di richiedere un esorcismo per voi, o di invocare un Vade Retro. Cerchiamo di pregare per voi, tentando a denti stretti di mantenere salda la nostra fede. Per il resto addio, o meglio a Dio.
Fonte: Il Pensiero Forte
Ecco l'ultima follia dei buonisti: Salvini viene denunciato per odio
L'associazione Baobab Experience mette nel mirino il leader della Lega: "Lo denunciamo per il reato di diffusione di idee fondate sull'odio etnico o razziale"
L'associazione Baobab Experience mette nel mirino il leader della Lega: "Lo denunciamo per il reato di diffusione di idee fondate sull'odio etnico o razziale"
Tutti contro Matteo Salvini. Sopo le accuse, le offese e gli attacchi della sinistra per il presunto ritorno di un'onda razzista, ecco che arrivano pure le denunce.
"Siamo un gruppo di cittadini che ha deciso di denunciare il ministro dell'interno. Siamo volontari, attivisti solidali, cittadini che credono nell'accoglienza e nei valori che trasmette. Insieme all'associazione Baobab Experience abbiamo denunciato alle autorità Matteo Salvini per il reato di diffusione di idee fondate sull'odio etnico o razziale".
L'associazione Baobab Experience mette nel mirino il leader della Lega. "Una sentenza della cassazione - spiega la nota - ha ritenuto la frase '...dovete andare via', rivolta ad alcuni immigrati minacciati ed aggrediti, aggravante con finalità di discriminazione, ovvero di odio razziale o etnico. Il ministro dell'interno ha delegittimato la sentenza a mezzo Twitter riproponendo, di fatto e ripetutamente, la stessa locuzione: 'andate via'. Per questo appare configurarsi il reato di diffusione idee fondate sull'odio etnico o razziale: Salvini fomenta un'allarmante intolleranza sociale".
Insomma, il leghista commenta una notizia, critica una sentenza e per questo diffonderebbe odio razziale. "Riteniamo - continua l'associazione - che il clima di intolleranza, di questi ultimi mesi, verso migranti ed immigrati nel nostro paese sia strettamente connesso alla politica respingente e denigratoria delle migrazioni, e anzi, che lo alimenti nel peggior modo possibile".
Per gli attivisti "la propaganda facile e le parole dure come pietre stanno facendo riemergere un razzismo preoccupante che sentiamo il bisogno di fermare. Siamo comunque ottimisti perché sappiamo che contro questo imbarbarimento centinaia di persone si mobilitano ogni giorno per prestare assistenza e costruire spazi di cittadinanza a favore delle migliaia di persone che attraversano la nostra penisola. I diritti umani non possono essere messi sotto scacco da uomini o partiti politici che mirano a lucrare consensi sulla propaganda razzista. I diritti umani non sono merce di scambio ma diritti inviolabili che nessuno può mettere in discussione, neanche il ministro dell'interno Matteo Salvini e il suo partito". E così hanno ben pensato di denunciare il ministro.
Claudio Cartaldo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.